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aargh!

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Risposte pubblicato da aargh!

  1. 2 ore fa, il_vignale scrive:

    L'extrema ratio, dovesse mai ripetersi una situazione come quella di FCA sarà di fondere renault e PSA. La Francia non cederà mai le sue industrie. 

     

    Renault e PSA sono due società copia-carbone. Hanno una gamma praticamente identica, mercati che si sovrappongono e mercati dove sono totalmente assenti.

    Fondersi significherebbe dover anche chiudere  industrie e mandare a casa parecchie persone. Forse ci arriveranno ma sarà solo perché a quel punto è un salvare il salvabile.

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  2.  

    28 minuti fa, shadow_line scrive:

     

    é ovvio che i francesi si sono sentiti scavalcati, i giapponesi si sono sentiti scavalcati

     

    ma é anche ovvio che fca abbia proposto un accordo alle sue condizioni, non é che poteva proporre un accordo basato sulle condizioni dei francesi, quello avrebbero dovuto proporlo i francesi per primi semmai

     

    poi la legge del branco e della difesa del territorio di caccia ha fatto il resto

     

    Scusa ma quello che hai quotato è nient'altro che cacca di toro (in italiano).

    Come si fa a dare credito a chi pretende di addossare la colpa del mancato coinvolgimento iniziale di Nissan a FCA??  Non a caso questa è la prima e unica volta che vedo si cerca di coinvolgere FCA sulla questione. 

     

    Nissan non era il destinatario dell'offerta e, in quanto partner, era OBBLIGO MORALE di Renault quello di informare il suo partner-di-vent'anni. 

    Se fosse stato FCA a contattare direttamente Nissan sarebbe successo un putiferio politico, industriale e mediatico. 

    Selezioniamo con maggiore cura le fonti a cui dare credito. ?

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  3. 2 minuti fa, nucarote scrive:

    Comunque staremo OT.

    ? Torniamo In Topic.

    16 minuti fa, Bare scrive:

    According to NY Times commanding approval from Nissan was just French Government's diversion to got a separate deal with French Unions. After making an deal with FCA, the French Government and French Unions made a separate deal to seek "Favorite Nation Status" out FCA with Poland,Italy, and the United States as the "alternative nations" where FCA would have to cut jobs first before touching any "French Job".

    A government, Unions,  managers and private investors, what could go wrong?

     

    Here on CNBC is explained quite clearly the mess the French government was doing trying to involve the Japanese government (!) to get an agreement on the FCA+R deal by Nissan's.

    • Ahah! 1
  4. 19 minuti fa, stev66 scrive:

    E' ovvio che la scelta di dare un'erede alla 2600 o di fare una segmento C a questo punto diventi la Hobson' choice.   :)

    E fu così che a qualcuno venne la straordinaria idea di prendere la carcassa di una Nissan, metterci il marchio Alfa Romeo e commercializzarla con il fantastico slogan: Arna, e sei subito alfista!

    Trasformando quindi il glorioso termine in un insulto.

     

    9 minuti fa, shadow_line scrive:

    non c'é niente di piú difficile che lavorare con i tedeschi ma non sono ostici solo con gli italiani, sono ostici anche fra di loro, é una società da sempre militarizzata (dai tempi delle invasioni all'impero romano)

    e quindi é come una grande caserma..

    Io in realtà non intendevo "difficile lavorarci" ma proprio che lavorano male, sono casinisti, ritardatari e pasticcioni. Guarda caso i difetti che attribuiscono a noi italiani.

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  5. 42 minuti fa, jeby scrive:

     

    Infatti questo *è* il problema di Maserati! Toyota è riuscita a piazzare Lexus dove FCA dovrebbe piazzare Maserati, però non ce la stanno facendo. [...]

    Secondo me Maserati è il marchio più complicato da gestire oggi.

     

    Lexus funziona solo negli USA, in Europa le sue vendite sono irrisorie, perché i tedeschi saranno pure tedeschi ma non sono stupidi e quando serve non si fanno problemi a difendere i propri interessi.

     

    Maserati in effetti è un caso complicato, ma proprio perché si è messa in concorrenza con un mercato di riferimento della Germania (considerando che ormai i marchi storici inglesi sono tutti tedeschi). Ma se c'è un marchio che può aspirare al successo in questo segmento quello è proprio Maserati. Certo, c'è da lavorare ancora molto e a lungo, ma ci si può arrivare. Come per Alfa Romeo.

     

     

    24 minuti fa, shadow_line scrive:

    [...] gli americani che peró fanno prodotti, jeep a parte, poco vendibili fuori america, basta vedere le serie sulle auto in televisione, simpatici, hanno inventato le situation comedy legate all'automobile ma sono tutti dei red neck improponibili in europa e asia, e lo stesso le loro auto.

     

    Questo è vero ma si deve pure considerare il diverso stile di vita e le distanze che gli americani percorrono in auto.

    Noi europei facciamo generalmente tragitti brevi per andare al lavoro e per svago, mentre tanti americani percorrono giornalmente oltre cento km... spesso su strade con scarso traffico e stazioni di assistenza. 

    Voglio dire, ci sono ragioni pratiche e sensate se gli americani preferiscono motori di cubature superiori a 6 o 8 cilindri che viaggiano a più bassi giri motore.

     

    11 minuti fa, stev66 scrive:

     

    In categoria Maserati il grosso delle vendite sono aziendali . e mi stupirei parecchio se le policy delle grandi aziende tedesche non favorissero i prodotti tedeschi .

     

     

    In realtà la policy di molte aziende tedesche favorisce i marchi tedeschi pure in Italia.

    Una pratica piuttosto diffusa tra aziende fornitrici di grandi gruppi tedeschi era e probabilmente lo è ancora quella di regalare annualmente - come benefit - una auto di lusso (ovviamente tedesca). 

    26 minuti fa, Quo.Lore scrive:

    Quello che dicevo: c'è un complotto contro l'Italiano.

     

    Ammesso e NON concesso che sia vero, cioè che c'è una diffidenza verso l'imprenditore italiano, io aggiungerei comunque che i primi ad avere diffidenza verso gli Italiani, sono gli Italiani stessi.

    Allora perché non si sopporterEBBE quando lo farebbERO anche dall'estero? (sottolineo il condizionale)

    Io non mi spingerei a parlare di complotti e diffidenza, semplicemente negli altri paesi DIFENDONO i propri interessi e se l'acquisizione di imprese proprie viene vista come una minaccia non si fanno problemi a bloccarla.

    Dovrebbe essere ormai abbastanza evidente come i centri di potere economici, finanziari e politici della UE  sono sempre più concentrati al nord, tra Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Berlino e Francoforte. 

    Noi siamo un po' "fuori zona" rispetto al Grande disegno.

  6. 17 minuti fa, GL91 scrive:

    Problema che hanno tutti i gruppi/marchi auto al momento, nessuno è al di sotto delle soglie 2020, solo Tesla è esclusa.

     

    E Tesla è proprio la casa con la quale FCA ha già fatto un accordo per l'acquisto delle sue quote che, almeno per i primi tempi, dovrebbe metterla al riparo dai vincoli UE sulla Co2.

    Altra occasione in cui il management FCA ha mostrato lungimiranza.

     

    Io comunque ritengo che il grosso degli investimenti abbia questo ordini di grandezza: l

    Hardware: batterie

    Software: guida autonoma

    Servizi: rete di assistenza e test delle tecnologie su strada

     

    Ad oggi, Toyota a parte, forse, non vedo altre case con un particolare vantaggio tecnologico, quanto piuttosto di risorse economiche.

     

    Per questa ragione io non scarterei del tutto nemmeno una alleanza con una società che non sia di derivazione automotive: Waymo (Google/Alphabet) soprattutto.

    A tal proposito riporto da Wikipedia:

    Nel maggio del 2016 Google ha siglato un accordo con il gruppo Fiat Chrysler Automobiles secondo il quale il monovolume Chrysler Pacifica, dopo una prima fase di test, sarà il primo modello commerciale di auto a guida autonoma marchiata Google acquistabile negli Stati Uniti.

     

    E poi ci sono in giro giornalisti e commentatori che si stracciano le vesti per cercare di dimostrarci quanto FCA sia arretrata, se non sull'orlo della bancarotta. Mah!

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  7. 1 ora fa, HF integrale scrive:

     

    [...] penso che altri con l'elettrico registreranno scarsi utili se non perdite, per il solo fatto che la diffusione non sarà così veloce come tutti pensano.

     

    FCA in effetti ha investito pochissimo fino ad ora sull'elettrico per la "banale" ragione che non aveva alcuna convenienza economica. Nessun produttore di elettrico puro al mondo è ancora riuscito a ricavarci un utile, nemmeno (o soprattutto) Tesla.

     

    Ciò non significa che sia stato sbagliato farlo ma che lo si poteva fare solo in presenza di un forte sostegno, o pressione, a livello politico. Il paese che vuole puntare sull'elettrico dovrà innanzitutto garantire la fornitura di energia (che l'Italia già ora deve importare dalla Francia), e questa dovrà essere capillare. Dovrà poi anche forzare questa scelta, ossia IMPORLA attraverso incentivi o meglio disincentivi verso i motori a combustione. E dovrà infine garantire una produzione di batterie in grado di soddisfare la domanda. 

    Sarebbe a questo punto auspicabile che i suddetti governi ci spieghino dove intendono procurare tutte le "terre rare" necessarie alla loro costruzione. E sappiamo che le terre rare di raro hanno solo il fatto che nessun governo democratico e attento all'ambiente può permettersi la loro estrazione e, soprattutto, lavorazione per l'estremo inquinamento che lasciano. Ma negli USA stanno studiando il modo per raffinarle dalle ceneri di carbone combusto. Vedremo.

     

    34 minuti fa, il_vignale scrive:

     Ferrari fa il grosso del fatturato all'estero, non in Italia, chissà perché... E chissà perché quando si parla di ferrari lesterofilia italiana non esiste mentre quando si parla di Fiat lancia e AR invece si... 

    Qual è quella favola della volpe e l'uva? 

    Ma che razza di domanda è dove ha mercato Ferrari!? Vende dove c'è gente con abbastanza soldi per comperarle. 

    Ferrari ad ogni modo, per la sua unicità, è fuori dalle logiche dei produttori generalisti. Confido che su questo concordi.

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  8. Da quanto è stato detto non esiste un vero limite di "circolazione", quanto piuttosto un limite riguardo la clientela (che è al momento ancora selezionata).

    È il cliente il vero anello dubbio della guida autonoma perché necessita caratteristiche psicologiche particolarmente favorevoli. Per intenderci, io non sarei un loro candidato perché il solo pensiero di affidare la mia vita e quella dei miei famigliari a un software... faccio il programmatore. No grazie.

     

    Ma la mia idiosincrasia verso questo futuro non mi impedisce di valutarne lo stato dell'arte.

     

    Ps. Ah, pure questo know-how sul profilo psicologico del "cliente" ha un enorme valore. Anche a livello commerciale.

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  9. On 21/12/2018 at 11:14, nucarote scrive:

    Per ora si stiamo vedendo i veicoli FCA-Waymo in città "chiuse" e quindi con una situazione non del tutto reale, e questo non è del tutto indice di "stare avanti". 

    Città chiuse?

     

    «Phoenix è la capitale e città più popolosa dello Stato dell'Arizona. Con 1.626.078 abitanti (a partire dal 2017), Phoenix è la quinta città più popolosa a livello nazionale, la più popolosa capitale statale degli Stati Uniti, e l'unica capitale statale con una popolazione di oltre un milione di abitanti.[1][2]

    Phoenix è l'ancora dell'area metropolitana di Phoenix, conosciuta anche come Valley of the Sun, che a sua volta fa parte della Salt River Valley. L'area metropolitana è la dodicesima per popolazione negli Stati Uniti, con circa 4,73 milioni di abitanti a partire dal 2017.[3] Inoltre, Phoenix è il capoluogo della contea di Maricopa, e, con 517,9 miglia quadrate (1,341 km²), è la città più grande dello stato, più del doppio delle dimensioni di Tucson e una delle più grandi città degli Stati Uniti.[4]» (Wikipedia)

     

    Beh sì, in effetti...

    /sarcasm

  10. 17 ore fa, nucarote scrive:

    E comunque non capisco cosa c'entri la mancata fusione FCA-GM con lo sviluppo di autopilot, in quanto senza un grosso partner IT con cui allearsi diventano molto difficile da realizzare.

     

     

    Ai tempi della proposta quella era la tendenza diffusa nel mercato, poi le cose sono cambiate, forse anche per la decisione di Marchionne, di allearsi con Google invece di cercare anche lui di reinventare la ruota.

    Ma facciamo un passo indietro, all'inizio delle sperimentazioni sull'autopilot ognuno cercava di farsi tutto in casa, sia le soft house che le case automobilistiche. Ovviamente entrambe mancavano della conoscenza e dell'esperienza per quello che non era il loro ambito di lavoro.

    FCA era in quel momento in forte ritardo e non è che avesse nemmeno tanti soldi da poterci investire, SM capisce però anche che un solo gruppo automobilistico non è in grado di affrontare da solo - in tempi rapidi - una simile impresa. Propone quindi a GM una fusione, sappiamo come è andata. Si mette quindi a cercare un partner tra chi ha la conoscenza e l'esperienza nel software, e chi meglio di Google?

     

    Apple di lì a poco rinuncia al suo progetto. Le altre case auto formano nuove e a volte strane alleanze.

    Ma nel frattempo che queste si formano e discutono FCA e Waymo hanno messo su strada una importante flotta di vetture. Ed ora questa flotta si è ulteriormente ampliata tanto che è già OPERATIVA in una città americana. 

     

    Io non so quanto ci metteranno le altre alleanze a raggiungere l'operatività, ma non sarà oggi.

    Qui non si tratta solo di creare un'auto e un software affidabili, ma pure di discutere, pianificare e prevedere le possibile situazioni che si possono venire a creare in un centro cittadino, gli eventuali danni e le responsabilità. E anche questo è un fondamentale know how.

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  11. 23 ore fa, nucarote scrive:

    Credo che il vero valore aggiunto sia il software e i dati tutta roba che rimarrà saldamente in Waymo, comunque VAG ha un accordo simile per gli autopilot con nVidia.

    Non ti seguo, sembra che sei in corsa a voler sminuire la posizione di FCA nel settore della guida autonoma.

     

    Per quanto mi riguarda Marchionne è stato il primo a capire l'errore che stavano facendo sia le case costruttrici sia le software house: voler implementare questo progetto in-house, sia per la parte meccanica che di intelligence. Una simile impresa richiede investimenti colossali e avrebbe impiegato anni prima di mostrare dei risultati. Grazie al rifiuto di GM di formare una alleanza SM ha così stretto accordi con Google, mettendo sul piatto il veicolo che meglio si adatta a tale scopo, grazie anche alle sue avanzate tecnologie: la Pacifica.

    Ora, certo che ci sono altre case che hanno seguito la stessa strada, ma al momento NESSUNA ha una flotta reale di veicoli già viaggianti e con accordi già in essere anche con amministrazioni pubbliche.

    Poi se ancora non vedi che questo è un enorme vantaggio sulla concorrenza... ok, me ne farò una ragione.

  12. 1 minuto fa, nucarote scrive:

    E' sicuramente un bel vantaggio per Waymo che si sta facendo un bel po di dati per addestrare il suo software, ma non è chiaro se FCA potrà utilizzare in esclusiva (o comunque ottenerne un bello sconto) il sistema di Waymo sui i suoi modelli prossimi modelli. Per ora FCA ha solo venduto un bel po di Pacifica e si è fatta "notare" che anche lei sta lavorando in tale direzione. 

    C'è sicuramente un grande ritorno mediatico - per entrambi - così come anche un importante ritorno di know how. Waymo per quanto riguarda il software, FCA per la parte elettromeccanica e sua igegnerizzazione. E, soprattutto, non mi pare che all'orizzonte ci siano altre case che possano vantare la stessa posizione.

  13. 23 ore fa, nucarote scrive:

    L'alleanza Waymo-FCA servirebbe (almeno agli occhi degli investitori) per colmare la mancanza di investimenti nella guida autonoma. Quindi direi tutto fuorchè avvantaggiata...

    Io credo che i fatti contino più delle parole e delle mirabolanti dichiarazioni.

    Ad oggi c'è una sola casa automobilistica che ha migliaia di auto a guida autonoma in circolazione nel mondo. E si chiama FCA.

    Poi magari per te non è un vantaggio, pazienza. Ma diamo a Cesare quel che è suo, una volta tanto.

    1 ora fa, shadow_line scrive:

    il problema e' che da sempre gli americani hanno un concetto di automobile molto diverso dagli europei

    In effetti i marchi stranieri posseduti dai gruppi tedeschi invece...

  14. On 2/11/2018 at 09:45, kire_06 scrive:

    Mi pare anche giusto. Negli USA le auto più vendute sono la Ford F , Chevrolet Silverado e Dodge Ram, auto dal contenuto tecnologico praticamente nullo. Fino a ieri producevano ancora vetture con le balestre e motori ad aste e bilancieri. Ora che il mondo automotive sta virando rapidamente verso l'elettrificazione (alla faccia di quelli che credono ancora sia solo una moda) si ritrovano indietreggiassimo rispetto ad europei ma sopratutto asiatici. Secondo il mio modesto avviso la loro fine è segnata. D'altronde Chrysler (una delle big tree) solo 10 anni fa era sull'orlo del fallimento e si è salvata solo grazie a Sergionne. Se non cambiano alla svelta rischiano di fare la stessa fine.

     

    My 2 cents ovviamente

    LOL, commenti di questo tipo sulla tecnologia auto USA si trovano anche nei forum americani, ovviamente a parti invertite. Di fatto sono entrambi profondamente sbagliati. 

    Ad essere arretrato è solo il nostro crederci migliori, quando in realtà i costruttori europei, tedeschi in testa, sono gli ultimi(!) per quando riguarda l'innovazione tecnologica, nell'ibrido come nell'elettrico e nella guida autonoma. I veri mercati del futuro.

     

    Ps. Riguardo la non-quasi bancarotta di Chrysler, ti ricordo che era fino a poco prima amministrata da Mercedes-Benz. Capisce?

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  15. On 7/12/2018 at 22:55, 4200blu scrive:

    Sicuramente in futuro la parte maccanica perde importanza, per il lavoro futuro nel settore automobilistica una laurea in ing. elettrica o elettronica o sopratutto in informatica conta di piu. Penso che il parte piu importante in futuro sara lo software.

    Esatto. Ed era la stessa ragione per cui Marchionne aveva cercato l'alleanza con GM. Peccato che la loro supponenza (di GM) non gli abbia permesso di capire la sostanza della proposta.
    Come conseguenza SM cerchò quindi partner direttamente tra le case di software e oggi, con l'allenza Google-Waymo, FCA è molto avvantaggiata rispetto ai suoi diretti competitor, si chiamino pure VW.

    Ford da parte sua è ancora più inguaiata, ha dei mercati che pesano nei suoi bilanci e sarebbe felice di mettere fine agli investimenti in settori a margini risicati come quello delle auto.

    Ma questa allenza è al momento ancora limitata a sondare i campi di una possibile "collaborazione", che sappiamo bene per i tedeschi cosa significhi: 1 + (-)1 = 0.
     

  16. On 15/8/2016 at 10:49, Aymaro dice:

    no, chrysler era male messa da prima, Daimler l'ha presa cercando di rilanciarla, ma evidentemente la ricetta era sbagliata e dopo un po hanno abbandonato...

    il GC, è frutto (credo) della gestione autonoma di Chrysler, naturalmente usava ancora componentistica ereditata dall'unione con i tedeschi (piattaforma in primis) ma dovrebbe essere un progetto loro

    In realtà Chrysler l'anno prima del cosiddetto "matrimonio tra pari" figurava tra le prime dieci aziende al mondo per profitto. Non a caso l'allora CEO di Daimler, Juergen Schrempp, sborsò una cifra altissima per accaparrarsela.

    Chrysler accettò l'offerta perché voleva evitare di finire in pasto a un altro finanziere, Kirk Kerkjorian, e ovviamente perché il suo CEO di allora si era bevuto la storiella del matrimonio tra pari...

    L'unione fallì soprattutto perché Mercedes non aveva alcuna intenzione di cedere la sua componentistica migliore a un marchio "rivale", e alla fine se ne è andata portandosi via pure la cassa.

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  17. 21 ore fa, v13 dice:
    10 ore fa, Martin Venator dice:

    L'odio delle popolazioni si crea, così come si creano le adorazioni (Hollywood dice niente?)

     

    Scusate ma mi pare che in questa discussione si stiano confondendo "popoli" con qualche famiglia con troppo potere.

    Le guerre di conquista dei secoli scorsi sono sempre fatte al fine di acquisire territori e ricchezze, in altre parole ampliare il potere della propria famiglia e propri aristocratici. Cosa c'entrano le popolazioni? 

    Queste diventano responsabili solo dal XX secolo, o meglio con la II Guerra mondiale.

     

    Che c'entra poi Hollywood nel "L'odio delle popolazioni"?

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  18. 32 minuti fa, v13 dice:

    ...cosa vuol dire "La Brexit sta cominciando a sembrare una buona cosa dopotutto"?

     

    Se il premier candidato di un paese che ha appena scelto di uscire dalla UE sostiene che i suoi concittadini beneficiano da una legge religiosa, beh, inizio a non essere più tanto dispiaciuto che questo paese se ne vada per conto suo.

    Spero di esserti stato di aiuto.

  19. 6 minuti fa, v13 dice:

     

    non so proprio cosa c'entri questa notizia (per altro di un giornale spazzatura) con il Brexit

     

    Una notizia è vera o è falsa, la tua retorica è del tutto fuori luogo.

     

    Cosa c'entri poi: la Brexit ha vinto - soprattutto - perché respingeva l'idea di una GB multiculturale, piuttosto sorprendente che chi si propone ora a guidarla abbia speso addirittura parole di apprezzamento per... le corti della sharia.

    Mi sembra quindi una notizia perfettamente in tema.

  20. 1 ora fa, bik dice:

    Diciamo che, vista la attuale sovracapacita produttiva delle fabbriche Europee, la vedo molto grigia per le fabbriche del Regno Unito, potrebbero avere senso per la produzione locale, ma non sarebbe igenico fare investimenti sulle isole Albioniche.

    Branson ha qualcosa da dire in proposito:

    Cita

    “I met with a group of Chinese businessmen yesterday morning who have invested heavily in England and who are now going to stop investing and withdraw investments they’ve already made,” Branson told the Guardian.

    Se non trovano modo di fermare velocemente questo non-sense per me tempo un paio di mesi e quel che resterà della Gran Bretagna sarà a dare l'assalto ai forni. Fossi in BoJo e Farage mi procurerei velocemente una qualche amicizia in Nord Corea.

    1 ora fa, T a u r u s dice:

     

    ricordo che un anno e mezzo fa il cambio sterlina/euro era 1,1......oggi dopo la svalutazione del dopoBrexit siamo a 1,2, non vedo il drama onestamente, tra l'altro c'e' stato un periodo nella fine dello scorso decennio dove il cambio e' arrivato alla parità...

     

    sì ok, ma se tu, diciamo mr. BMW, intendi produrre un nuovo modello, dove pianificheresti la sua produzione?

    In un libero mercato di 500 ml di persone o in uno di 40? (l'ipotesi che la Scozia se ne vada prende sempre più piede... e non sembra sia sola).

    In altre parole: dove andresti a investire i tuoi soldi? 

  21. 21 ore fa, T a u r u s dice:

    l'interscambio tra UK e EU e' molto importante, più per i paesi EU che per il Regno Unito... 

    Spoiler

     

    Mr. Farage dell'UKIP questa mattina ha detto più o meno le stesse cose al Parlamento europeo, provocando uno scoppio di ilarità tra i membri presenti.

     

    Cita

    At one point in his speech, the Ukip leader suggested a failure to reach a new trade agreement would hurt the EU more than it would hurt Britain - at which point his fellow MEPs openly laughed at him.

     

    Sempre per restare in tema all'auto, questa è la situazione del mercato inglese:

     

    Cita

    The U.K. auto market has surged in recent years to hit a record high of 2.6 million cars in 2015. Ninety percent of those vehicles are imported, mostly from other parts of Europe. It built 1.6 million vehicles last year, exporting 80 percent of them.

    Francamente non credo che la UE farà troppa fatica a riassorbire le auto vendute in Inghilterra, probabilmente anche spostando parte della produzione locale, mentre non la vedo così facile per gli inglesi.

     

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