Semplicemente bella o drammaticamente sgraziata? Coraggiosamente innovativa o inutilmente strana? Ci sono macchine che possono piacere o non piacere, ma che non lasciano indifferenti
La Casa di Stoccarda aveva già provato ad abbinare il motore 1600 della 356 al corpo vettura della 911, dando vita alla 912 che però era troppo pesante rispetto alle prestazioni del propulsore e maledettamente costosa da costruire. La Volkswagen, invece, non vedeva l’ora di sostituire le coupé e spider Karmann-Ghia, costruite sul pianale del Maggiolino.
Niente di meglio, quindi, che unire le forze per dare la stessa soluzione a un problema comune
L’idea di un simile modo di costruire una sportiva non era poi così strampalata: basta guardare l’accordo che, più o meno nello stesso periodo, sottoscrissero la Fiat e la Ferrari per dare vita alle Dino Gt e Spider
Quando la 914 venne lanciata, nel 1969, la sua linea anticonvenzionale piacque subito, con i volumi insolitamente allargati, le superfici levigate appena mosse dalle increspature innescate dai lampeggiatori anteriori, il grosso roll-bar con il lunotto incassato, la coda pulitissima e il tetto che, una volta riposto nel baule, trasformava la carrozzeria da coupé a spider