SolidSnake
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Per quel che può contare il mio parere... non tutto il male vien per nuocere. E' una follia svendere le proprie attività americane e i propri marchi europei (che mai come ora avrebbero bisogno di una rinfrescata) per una presunta superiorità elettrica di un produttore che vende oscenità come Twizy, Zoe e Fluence. Di ibride poi non se ne vedono proprio, ne ha di più FCA. Ed è tutto dire...
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Avessero tenuto i soldi di Magneti Marelli invece di sperperarli in dividendi avrebbero potuto avere più di 8 miliardi di cassa per fare ciò che caspita volevano in totale autonomia e sicurezza. Tanto la tecnologia elettrica Renault è solo su carta in quanto la gamma elettrica fa abbastanza cagare... Speriamo almeno che Nissan esca allo scoperto e decida di piantarli una volta per tutte.
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Con la Brexit non si andrà manco più a Londra, andremo a finire direttamente sotto i ponti!
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Che poi le sedi aggiuntive a quelle già esistenti sono poco più di una cassetta delle lettere e di un ufficio con una stampante e un fax, con quest'ultimo che poi non è così sicuro.
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Bah in realtà Le Maire (che conosce bene la vicenda Ghosn e che invito a leggere qui: https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2019-05-30/fca-renault-ecco-chi-decide-nissan--222833.shtml?uuid=ACp5wlK ) si è espresso completamente a favore di questa operazione. Ricordiamoci che lo stato è praticamente l'unico azionista di riferimento di Renault e sa bene che, senza FCA, Nissan potrebbe ribaltare i rapporti di forza nell'alleanza o addirittura mollarla del tutto e lasciare Renault completamente isolata, visto che anche Daimler pareva intenzionata a tagliare i rapporti. Resterebbe l'unico gruppo europeo isolato dal resto del mondo e con dimensioni microscopiche per le sfide future. Inoltre la sua tecnologia elettrica faticherebbe a spalmarla sui suoi marchi: Lada, Dacia e la parte di Renault fuori dall'europa sono marchi rivolti a mercati di paesi poveri che adotteranno le motorizzazioni elettriche per ultimi. A mio parere lo stato vuole solo sorvegliare maggiormente la situazione occupazionale in Francia, viste le ultime vicende di General Electric e Ford. Non credo voglia far saltare tutto.
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Boh io vedo il twinair 85CV ordinabile sia sul configuratore Fiat che sul CentroVenditeDipendenti. In ogni caso è vero che a fine 2019 e inizio 2020 dovrebbe uscire il 1.0.
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Esattamente un anno fa veniva annunciato, dopo un'attesa spasmodica e un silenzio assordante da parte dell'azienda iniziato verso la fine del 2017, il piano industriale 2018-2022. A un anno di distanza la situazione è migliorata tantissimo: i modelli escono a iosa, i dividendi vengono pagati un giorno sì e l'altro pure e Manley non ha detto neanche una parola in italiano. Ditemi quello che volete ma l'ultimo anno di Marchionne e l'attuale gestione Manley sono state da veri peracottari. Altro che "rasoio di Occam"...
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Ma FCA perché non può tagliare lo stabilimento in Serbia che non ha mai funzionato veramente? È stata un'operazione totalmente insensata e sfido chiunque a dimostrare il contrario.
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Perché non inserire nei propri punti di forza attuali (e di quelli futuri...) due marchi così ben gestiti e con gamme estremamente articolate? Manley ed Elkann dimettetevi!
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Intendevo quel 50% che sarebbe in capo a FCA...
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Io preferisco molto più Renault di PSA: ha in Europa solo 2 marchi che non sono nemmeno direttamente rivali di quelli italiani, o almeno Renault non lo è più per precise scelte operate dal management di FCA sul marchio Fiat. Quindi vuol dire che in Europa i marchi nostrani saranno centrali nello sviluppo, mentre in un'ammucchiata con PSA tra finto premium Peugeot e DS, finto low cost Citroen e finto tedesco Opel i marchi italiani sarebbero usciti distrutti come in parte lo saranno già tra qualche anno gli stessi 4 del gruppo PSA. Renault in Europa ha poi bisogno di FCA per competere con VAG e PSA, quindi è un aspetto positivo per l'Italia. I risparmi che derivano dalle sinergie consentiranno a FCA Italy di lanciare numerosi modelli con costi nettamente inferiori e può finalmente tornare ad essere profittevole come FCA Us. Per quanto riguarda l'azionariato, anche qui mi sembra una situazione favorevole: Exor primo azionista sempre con la possibilità di aumentare la propria quota in futuro, mentre lo stato francese e Nissan scenderebbero al 7% e FCA si troverà grazie a una scatola cinese anche il controllo di Nissan e Mitsubishi, almeno per il momento.
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Non capisco certe affermazioni così lapidarie su Ypsilon, quando la stessa dirigenza di FCA (in primis Altavilla e Bruno, poi anche Manley e Gorlier) si è sempre espressa in termini positivi sui volumi e la sostenibilità economica del modello. Per ora si stanno anche verificando le indiscrezioni di inizio anno: prima una serie speciale nel 2019 e poi nuovi motori benzina e ibridi verso la fine dell'anno. Del resto se li monterà 500, facile che li monti anche la Ypsilon.
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C'è anche da dire che nel piano industriale Alfieri BEV era accreditata di uno 0-100 in 2 secondi, quindi molto più sportiva di una GT e GC. Comunque da fine 2017 ad oggi di FCA non si è capito più nulla: prima si rimandava tutto al piano di giugno 2018, dopo un mese è venuto a mancare SM, poi bisognava presentare un nuovo piano per l'Italia, poi hanno annunciato una revisione causa ecotassa, poi lo hanno riconfermato... Il fatto che nel piano 2018 non ci fosse un programma dei lanci anno per anno faceva comunque presagire un paio di anni di magra sul fronte modelli, e infatti così è stato.
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Nella slide dei lanci del piano 2018 danno Alfieri BEV in vendita nel terzo trimestre 2020 mentre Alfieri PHEV nel secondo trimestre 2021. Mi sembra strano che sia già cambiato tutto su Alfieri, un modello che evidentemente era già in sviluppo al tempo del piano industriale. Più facile che abbiano cambiato idea sulle motorizzazioni...
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Quindi è proprio sicuro che non sia Alfieri? Nel piano industriale 2018 la davano in uscita nella metà del 2020, possibile che sia cambiato tutto? Magari la lanciano prima con motori termici e solo successivamente elettrica...
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Dato che il segmento B motorizza la fascia più ricca della popolazione mondiale, l'allestimento più diffuso sarà sicuramente quello da 22000€. Che con i sedili in pelle, quasi obbligatori per il tipo di auto, diventano 24000€.
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Dopo averla testata segretamente tenendo i muli lontani da occhi indiscreti, iniziano a vedersi i primi risultati del piano di investimenti annunciato a novembre 2018: NUOVA Ypsilon Black&Noir. I dettagli Rose Gold le conferiscono delle prestazioni entusiasmanti e migliorano il comportamento stradale in Via Della Spiga. Il tutto a soli 500€ in più rispetto alla Elefantino Blu.
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La cosa assurda è che Maserati andava molto bene finché improvvisamente non hanno deciso di bloccare ogni tipo di sviluppo. Avessero continuato a rinnovare modelli e lanciare nuove motorizzazioni non staremmo a parlare di rilancio. Rendiamoci conto che GT e GC hanno rispettivamente 12 e 10 anni e che l'ultimo nuovo modello del marchio è uscito nel 2016, una situazione imbarazzante.
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Se una Renault o una PSA avessero tenuto in gamma modelli così vecchi probabilmente sarebbero già falliti. Mentre FCA grazie alla forza dei suoi marchi riesce a campare e a vendere modelli a dir poco stagionati. Manley lo ha capito e infatti la Giulietta attuale arriverà fino al 2025, la 500 al 2027, la Ypsilon e la Panda idem. Ma la vera novità sarà la riesumazione della Punto e la sua ostensione a Ginevra 2020.
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Infatti il gruppo Fiat prima dei vari scorpori nel 2004 valeva circa 5.5 miliardi di €, mentre se si va a vedere il valore attuale delle varie società scorporate (FCA, CNH Industrial e Ferrari) si parla di incrementi dell'ordine del 1000%.
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Quindi in Europa non puoi migliorare il tuo mix di auto vendute altrimenti paghi multe, un mercato altamente attrattivo per i costruttori di auto.
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Beh in USA partiranno a breve le vendite del Gladiator, un modello che potrebbe fare numeri record.
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Che conferma quanto era stato scritto nella trimestrale nella sezione EMEA:
