Dopo lunga attesa sono state approvate dalla Camera in via definitiva le modifiche alla Legge Urbani, modifiche contenute nel DDL 3276-B che trasforma la normativa contro il file sharing.
La normativa così modificata prevede le sole sanzioni amministrative per chi si limita a scaricare dalla rete contenuti protetti.
Le sanzioni diventano penali se l'utente invece condivide con altri utenti via Internet materiali tutelati dal diritto d'autore.
Va sottolineato che il penale viene attribuito anche alla condivisione che non abbia scopo di lucro oltreché, più ovviamente, a chi condivide a scopo di profitto.
Le modifiche comprendono anche l'oblazione di cui a lungo si è parlato, ovvero la possibilità di pagare un'ammenda e le spese procedurali per estinguere il reato commesso, quello appunto di condivisione. Una misura che non cancella però il reato in quanto tale, destinato a rimanere nel certificato penale del soggetto. (quindi schedati)
Questi gli articoli della legge:
- il semplice downloader rischia esclusivamente sanzioni amministrative, in particolare quelle previste dall'art. 174-ter l.d.a.; [ da 51 a 2065 euro ]
- chi condivide, anche senza una contropartita economica - il fatto viene punito anche a merito titolo di profitto - passa, invece, al penale in considerazione dell'apposita previsione dell'art. 171-ter, comma 2, lett. a-bis) [ reclusione da uno a quattro anni nonché una multa che può arrivare anche a oltre 15.000 euro ]
Da punto informatico