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Franz: "Magna in pole position" Magna è ''in pole position'' nella corsa ad Opel. Lo ha detto il presidente del consiglio di fabbrica della Opel, Klaus Franz, durante una conferenza stampa a Ruesselsheim. Franz ha poi aggiunto di essere ''arrabbiato'' per il fatto che Fiat non ha partecipato all'incontro con i sindacati e che la casa automobilistica italiana ha adottato un atteggiamento ''provocatorio''. da tgcom
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da repubblica Il ministro tedesco dell'Economia esprime una maggiore inclinazione per l'offerta austro-canadese, per la quale si schierano senza mezze misure i lander Opel, Guttenberg: "Nessun escluso ma da Magna piano interessante" BERLINO - Se Fiat acquisirà Opel la riduzione degli organici prevista sarà complessivamente inferiore a 10.000 unità, distribuita in tutta Europa e in maniera progressiva nel tempo. Lo precisa il Lingotto, aggiungendo che l'impatto in Germania sarà quindi relativamente più basso di questa cifra". La precisazione di Fiat arriva in una giornata nella quale la bilancia sembra pendere dalla parte di Magna, pur non essendoci ancora una decisione ufficiale del governo tedesco. I governatori dei lander, in particolare dell'Assia e della Renania, dichiarano senza mezzi termini la loro preferenza per Magna. Mentre la posizione del governo tedesco è più sfumata, anche se emerge una preferenza verso il gruppo austro-canadese. Il ministro tedesco dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg ha anche definito "interessante" l'offerta di Magna per Opel, precisando però che ci sono ancora molti punti da chiarire, e gli altri due pretendenti, Fiat e il fondo di private equity Rhj, non sono stati già esclusi dai giochi. Mentre in mattinata il portavoce del governo aveva smentito qualunque preferenza: "Al momento non ci sono favoriti. Il governo si prenderà tutto il tempo di cui ha bisogno". dal corriere.it «C'è un solo piano sostenibile» tra le tre offerte presentate per Opel, quello di Magna ha dichiarato il vicecancelliere e ministro delle Finanze tedesco, Frank-Walter Steinmeier (Spd), al margine del vertice su Opel tra governo e rappresentanti delle regioni. «C'è un solo piano sostenibile, quindi ho chiesto al nostro staff di esaminare con maggiore attenzione l'offerta di Magna sui punti non ancora chiari». Sabato tuttavia è prevista una nuova riunione del governo tedesco sulla vicenda
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Fiat-Opel: secondo Spiegel e Detroit News Gm preferisce l'offerta di Magna La General Motors preferirebbe il gruppo austro-canadese Magna per una possibile unione con la controllata tedesca Opel e la britannica Vauxhall. Lo scrive l'edizione online del settimanale tedesco Der Spiegel online citando un documento riservato del gruppo automobilistico americano. Dagli Stati Uniti arrivano indiscrezioni di medesimo tenore: General Motors - scrive il Detroit News - è «scettica» per ora sull'offerta di Fiat per Opel e preferirebbe quella di Magna. Gm «preferirebbe, in questa fase, un accordo con la società canadese piuttosto che con Fiat. E questo per diverse ragioni. Magna è popolare tra i dipendenti Opel, che ritengono che il gruppo canadese è meno orientato di Fiat a chiudere impianti» (della casa tedesca). Inoltre Magna «intende aumentare le sue capacità produttive nell'auto e potrebbe utilizzare a questo scopo le linee di produzione non utilizzate degli impianti Opel» e, infine, ha proposto di Gm di mantenere una quota dal 35 al 40% nella casa di Ruesselsheim. I manager di Gm d'altro canto, aggiunge il quotidiano Usa, «sono scettici sul progetto dell'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, di creare un colosso del settore» mettendo assieme le attività dell'auto di Fiat, Chrysler, e quelle europee e sudamericane di Gm. Resta poi ancora vivo il ricordo degli 1,5 miliardi di dollari versati da Gm al Lingotto nel 2005 per potersene separare. Fiat «non attribuisce un valore adeguato alle attività di Gm. Marchionne ha inizialmente proposto a Gm il 10% del nuovo gruppo allargato contro il 10% chiesto dalla casa americana». Sul sito online del Frankfurter Rundschau - che cita fonti vicine ai negoziati secondo cui il costruttore italiano vorrebbe anche togliere dal mercato il marchio Lancia per sostituirlo con un marchio Opel - si rivela poi che Fiat vuole creare una società europea specializzata nell'auto nel cui board entrerebbero anche due rappresentanti dei dipendenti. Il consiglio di fabbrica della casa tedesca, aggiunge il sito citando il leader sindacaledi IgMetall Klaus Franz, ha invitato tutti i potenziali investitori di Opel martedì prossimo a Ruesselsheim per illustrare i loro progetti. Magna e Rhj (gruppo Ripplewood) avrebbero già promesso la loro partecipazione, Fiat ancora no. Franz è leader del consiglio di fabbrica della Opel e numero due del consiglio di sorveglianza della casa di Ruesselheim. ancora dal sole24ore
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Magna’s Opel Bid Preferred to Fiat’s, Official Says da Bloomberg May 20 (Bloomberg) -- Magna International Inc.’s offer for General Motors Corp.’s Opel unit is preferred by German regional governments over a bid from Fiat SpA, according to a state minister involved in the talks. The bid from Canada’s largest auto-parts supplier that GM received today “is more reliable, innovative and sustainable” than Fiat’s proposal, Hendrik Hering, economy minister of Rhineland-Palatinate, said today in a phone interview from the state capital of Mainz. The four German states where Opel employs 25,000 workers “predominantly” favor Magna’s concept, which shuns factory closures in Europe’s biggest economy, Hering said. Magna wants to turn Opel into an “integrated automaker” and supply it with components directly. “The supplier angle is extremely attractive. That’s something that Fiat is lacking.” Chancellor Angela Merkel’s government made “significant progress” yesterday in talks with state-owned banks including KfW Group toward securing bridge loans of at least 1 billion euros ($1.4 billion) for Opel, according to Juergen Reinholz, economy minister of the state of Thuringia. Bid outlines for Opel must be submitted to German federal authorities by 6 p.m. today to qualify for government backing. German Economy Minister Karl-Theodor zu Guttenberg, who’s overseeing government talks with bidders, said on April 28 that Magna’s plan is “interesting” as it would allow Opel to benefit from component transfers from Magna at a time when GM is contracting out some supplies. chi conferma?
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interessante schemino da automotive news sulla omologazione delle auto in USA,http://www.autonews.com/apps/pbcsi.dll/bilde?Site=CA&Date=20090511&Category=ANA03&ArtNo=305119967&Ref=AR&Profile=1193&MaxW=600&border=0&title=1 l'articolo dice che alcuni ingegneri fiat sono già stati nella sede della Chrysler per avviare i progetti. saranno necessari però almeno 18 mesi per tali procedure...
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Gm vuole 30% Fiat in cambio di asset (New York Times) di Elysa Fazzino da ilsole24ore Dopo il divorzio, Fiat e Gm potrebbero di nuovo mettersi insieme. E' uno scenario evocato dal New York Times: «Gm vuole quota in Fiat»: scrive il quotidiano Usa, citando fonti vicine alle trattative. Quattro anni dopo avere pagato 2 miliardi di dollari per disincagliarsi dalla partnership con Fiat, General Motors vorrebbe una quota nell'azienda italiana «in cambio delle proprie attività in America Latina e in Europa». Secondo il giornale, l'ad di Fiat Sergio Marchionne sarebbe disposto a cedere a Gm meno del 10%, ma Gm punterebbe ad almeno il 30%. Gm vuole cedere il controllo della propria unità Opel in Germania che è in perdita. Ma Fiat ha espresso interesse per altre attività Gm in Europa e per il suo redditizio business in America Latina. «Gm, nonostante la sua precaria posizione finanziaria, ora sente che la propria unità in America Latina potrebbe essere un gettone di scambio e sta negoziando con Fiat su cosa potrebbe avere in cambio», scrive Nelson Schwartz in un articolo online sul sito del New York Times. Le posizioni delle due aziende sono «molto distanti», secondo le fonti. Né Fiat né Gm hanno voluto commentare l'indiscrezione, scrive il giornale. Le discussioni, continua il New York Times, sono l'ultimo sviluppo del tentativo di Fiat di diventare, «quasi da un giorno all'altro», un'azienda automobilistica globale dominante, con l'acquisizione di Opel e del 20% di Chrysler. Fiat ha confermato che Marchionne sarà Ceo di Chrysler dopo la ristrutturazione. «Perfino gli analisti che ammirano l'energia di Marchionne si domandano se sia fattibile combinare le tre aziende». Le attività di Gm in America Latina, osserva il New York Times, potrebbero dimostrarsi redditizie per Fiat molto prima che l'accordo con Chrysler cominci a dare dividendi. Ecco perché «è sensato che Gm negozi una quota in Fiat, nonostante la loro travagliata storia», afferma un analista di Ubs, Philippe Houchois, citato nell'articolo. «Ciò fa fare a Fiat il duro lavoro di rimettere in sesto Opel, dando a Gm qualcosa di valido in cambio a lungo termine». Poiché l'America Latina dipende da Opel per la sua linea di prodotti «dividere le due operazioni sarebbe difficile, un fatto che rafforza la posizione di Gm in vista della scadenza del 1° giugno». Nei cinque anni della partnership avviata nel 2000, Fiat e Gm si erano scontrati spesso, ricorda il New York Times. Gli ingegneri Fiat – continua – dicevano che Gm era troppo cauta e non voleva adottare la nuova tecnologia per produrre motori più puliti ed efficienti. In Germania nel frattempo, afferma il quotidiano Usa, gli ingegneri Opel si erano convinti che Fiat non fosse in sintonia con loro nell'attenzione ai dettagli e agli standard di qualità. 7 maggio 2009
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dal corriere.it Fiat, la stampa tedesca rivela "A rischio 2 stabilimenti italiani" Il governo tedesco prepara un piano d'emergenza per la Opel ROMA - Chiusura di due stabilimenti in Italia. E' questo quello che prevederebbe il piano della Fiat per acquisire la Opel, presentato lunedì dall'ad Sergio Marchionne al governo tedesco. Una strategia che vede la chiusura o il ridimensionamento di diverse fabbriche in tutta Europa. In Italia "una nel nord e un'altra nel sud". Lo scrive oggi il quotidiano economico tedesco Handelsblatt. La Fiat non commenta le indiscrezioni. Nel cosiddetto "progetto Phoenix", un piano datato maggio composto di 46 pagine, "Fiat prevede di chiudere anche propri stabilimenti; nell'elenco vi sono un impianto in nord italia e uno nel sud". Fra le fabbriche che potrebbero "potenzialmente essere chiuse" in Germania c'è quella di Kaiserslautern. Ridimensionati gli impianti di Ruesselsheim e Bochum. Subiranno tagli anche gli impianti di Saragoza in Spagna, Trollhaettan in Svezia, Anversa in Belgio, e forse anche quelli di Luton in Inghilterra e Graz in Austria. Non dovrebbero essere invece interessati dal piano di ristrutturazione i siti in Francia, Polonia, Grecia e Serbia. Non si tratterebbe quindi del piano intitolato 'Project Football', del mese scorso, che questa settimana era stato attribuito alla Fiat dal quotidiano Faz e che il Lingotto aveva smentito. Il documento 'Project Football', secondo la Faz, prevedeva la chiusura di 10 impianti in Europa, inclusi quelli di Pomigliano e Termini Imerese. Nel frattempo il governo tedesco sta preparando un piano d'emergenza per la Opel contro un'eventuale insolvenza della casa madre Americana General Motors. Secondo il quotidiano Financial Times Deutschland nella sua edizione online, l'esecutivo pensa ad "aiuti di breve periodo" sotto forma di iniezioni di "liquidità".