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spiderland

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  1. Novità in arrivo per Dacia, il brand-riferimento del mondo low-cost nel settore automobilistico. Non si tratta di una nuova vettura, a parte ovviamente la berlina compatta "Sandero" presentata allo scorso Salone di Ginevra e disponibile sul mercato italiano a partire da giugno con un prezzo d'attacco di 7.350 euro. E' in gioco l'intera immagine del marchio... Per comunicare infatti un aspetto più moderno e dinamico spunta adesso un nuovo logo, un po' quello che - in grande - fu fatto riesumando il vecchio marchio Fiat per targare le vetture del Lingotto. Sviluppato in continuità con il logo Dacia originario (il restyling è stato realizzato dalla Direzione del Design Renault in collaborazione con l'agenzia Desdoigts & Associés) questo attuale ne riprende la forma triangolare ma con un corpo alleggerito e delle linee più morbide. La parte centrale è infatti traforata, mentre il volume diviso in due aree distinte e con diversi spessori conferiscono una maggiore profondità e più dinamismo. da repubblica.it Ecco accontentato chi diceva che il nuovo logo della Lancia ricordava quello della Dacia. adesso non si può dire più...
  2. A prescindere dalla autorevolezza della fonte mi pare che ci siano spunti interessanti. Mi è venuto il sospetto che il tipo si informi su questo forum.
  3. COSA STA SUCCEDENDO IN FIAT? ( Parte terza) ORA E' TUTTO CHIARO! Circa un mese fa pubblicavamo un articolo/inchiesta suddiviso in due tranches dal titolo “ Cosa sta succedendo in Fiat?” nel quale si ventilava l’ipotesi che potesse nascere una qualche “sovrapposizione” di ruoli in azienda tra l’AD Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo, giunto al termine del suo mandato in Confindustria, e pertanto pronto a ritornare in cabina di comando al Lingotto. Avevamo al termine promesso che saremmo tornati sull’argomento qualora fossero sorte novità di rilievo. Manteniamo quindi la promessa. Si era arrivati ad ipotizzare la nomina dell’erede naturale John Elkann ad Amm.Del. del Gruppo Fiat con la contemporanea dipartita di Marchionne destinazione Ubs dove era atteso per porre rimedio alla più grave crisi mai avuta dal colosso bancario svizzero. Personalmente non attribuivo un’alta probabilità a questo scenario in quanto Marchionne a mio avviso è un grande uomo da “Azienda” e non da “Istituzione”. Restava pur tuttavia, questa, una eventualità possibile in quanto il top manager italo/canadese non sopporta assolutamente alcuna ingerenza nelle proprie decisioni e non avrebbe esitato ad andarsene se il ritorno di Luca Cordero di Montezemolo avesse in una qualche maniera potuto creare contrapposizioni. Noi, grandi estimatori di Marchionne, avevamo chiesto a gran voce, per il bene di Fiat e, di conseguenza, del nostro Paese, di trovare a Luca Cordero di Montezemolo un’attività che lo tenesse lontano dagli uffici di Corso Agnelli. Siamo stati immediatamente ascoltatI ed il primo atto del Presidente del Consiglio incaricato, neppure nel pieno delle proprie funzioni, è stato quello di convocare Luca Cordero di Montezemolo ed affidargli un incarico che si attaglia perfettamente alle sue caratteristiche: Ambasciatore nel Mondo del “Made in Italy”. Come uomo immagine l’attuale Presidente di Fiat è perfetto! Restava il problema di trovare un “posto” anche per John Elkann ed a questo punto è stato il “Grande Vecchio”, Gianluigi Gabetti, presidente di Ifil, a capire perfettamente la situazione e farsi da parte per far sedere su quella poltrona il giovane rampollo della famiglia Agnelli. Oggi abbiamo assistito all’investitura ufficiale, al termine della quale l’AD Marchionne si è intrattenuto con i giornalisti ed è stato esplicito non usando quel linguaggio ambiguo che aveva dovuto utilizzare qualche mese fa per lanciare “messaggi” che dovevano essere interpretati. Innanzitutto ha letteralmente glorificato Gianluigi Gabetti (“una persona eccezionale, di quelle che non ne fanno più”) che ha capito perfettamente che questo “era il momento per farsi da parte” e far insediare John Elkann. Quindi ad una domanda diretta di un giornalista che gli chiedeva della possibile “sovrapposizione”, Marchionne rispondeva che Luca Cordero di Montezemolo “ ha tante di quelle cose da fare” riferendosi al nuovo incarico conferitogli “ ad personam” dal nuovo Presidente del Consiglio, aggiungendo anche che “la Presidenza della Ferrari rappresenta un ruolo impegnativo”. Più esplicito di così!!!! La presidenza di Ferrari per il Gruppo Fiat equivale al due di picche quando briscola è coppe. In effetti se Luca Cordero di Montezemolo se ne sta nei box dei vari circuiti automobilistici sparsi in tutto il mondo, evita di fare possibili danni che potrebbero nuocere all’azienda. Infine Marchionne era talmente di buonumore che, contrariamente alle sue abitudini, si è lasciato andare anche a previsioni ottimistiche circa le vendite di automobili nel secondo trimestre e sui possibili nuovi investimenti per quanto riguarda Iveco. Tutto è bene quel che finisce bene, quindi, possiamo chiosare con questo vecchio detto, la soluzione al problema si è trovata e adesso siamo anche più ottimisti per quanto riguarda il titolo Fiat. Tratto da finanzainchiaro.it Mi ha molto colpito l'articolo, volevo chiedere agli insider di commentare. Che ne pensate?
  4. Noto con piacere che hanno capito che il nero le dona
  5. Volevo chiedere se il prezzo del T-jet 150 cv sarà allineato alla Gp Abarth.
  6. Confido molto nel buon gusto degli acquirenti....
  7. Domanda per i super esperti, perchè le foto in strada (sia in questo caso che per delta) sono migliori di quelle in studio per la presentazione? E' una cosa voluta?
  8. La rossa fa proprio un bell'effetto in strada...
  9. ***Fiat: governo Ontario il 21 maggio a Torino per parlare di impianto Alfa (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 mag - Si profila uno stabilimento canadese per l'Alfa Romeo. Il premier dell'Ontario, Dalton McGuinty, sara' infatti a Torino il 21 maggio nell'ambito di un viaggio-lampo in Europa, dove le uniche tappe sono un giorno in Inghilterra e un giorno in Italia, a Torino, dove incontrera' Sergio Marchionne per convincerlo ad aprire in Ontario uno stabilimento Alfa Romeo. Cosi' a "il Sole 24 Ore Radiocor' un portavoce dell'ufficio di McGuinty
  10. Io credo che la chiave sia abbinata al colore degli interni, che ne pensate?
  11. Purtroppo non posso che confermare anche la mia punto sx del 2000 a 35.000 km (ormai fuori garanzia) ha bruciato la guarnizione della testata, e il meccanico mi ha detto in pratica le stesse cose che hanno detto a te.
  12. Dal sito della Borsa Italiana: "TORINO (MF-DJ)--La MiTo, la "piccola" del marchio Alfa Romeo, verra' presentata ufficialmente a giugno e sara' in vendita dal mese di luglio."
  13. Io mi sbilancio, il posteriore più lo guardo più mi convince.
  14. Aggiungerei Effetto panettone? Zero IMHO Sembra ben piantata a terra
  15. comunque questa visuale del frontale è la migliore IMHO.
  16. Scusate ma allora qualcuno mi spieghi il successo di Lexus... più che la storia a mio giudizio contano solo tre cose: prodotto prodotto prodotto
  17. Per caso il partner esterno per i motori di alto sta per acquistare qualche marchio inglese : e magari si pensa ad uno scambio telai vs motori :
  18. Non potendo usare il topic precedente poichè chiuso posto qui (x i mod. eventualmente accodate al precedente) ´Alfa tornerà a correre sulle strade degli Usa Finanzaonline.com - 25.3.08/09:13 Il pallino dell´America Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, lo ha sempre avuto. Era uno degli obiettivi nascosti, o forse dei desideri reconditi, quando il manager italo-canadese prese in mano la stremata casa produttrice torinese per riportarla, di recente, all´utile. Ora quel "sogno" che era anche un rimpianto da quando l´Alfa Romeo abbandonò le strade a stelle e strisce nel 1995 potrebbe diventare realtà già a partire dal prossimo anno. E´ stato lo stesso Marchionne a confermarlo in un´intervista rilasciata al quotidiano Financial Times. Fiat è già in contatto con i maggiori produttori di auto di Detroit, Ford, General Motors e Chrysler, per mettere in atto un progetto di produzione congiunta dei modelli Alfa Romeo. L´occasione risiede nella possibilità di sfruttare impianti sottoutilizzati dalle tre case Usa, l´obbligo arriva da una condizione di insostenibilità dell´attuale livello del cambio euro/dollaro. "Ho sempre avuto l´idea che noi dovevamo produrre in America" ha detto il numero uno di Fiat al quotidiano britannico e ha poi aggiunto "nessuno che produca auto in Europa riuscirà a portare a casa profitti negli Stati Uniti. Non si può, quindi abbiamo bisogno di localizzarli là". In attesa di poter avviare una produzione sul suolo americano, prevista per il 2011 o per il 2012, l´Alfa Romeo inizierà, secondo i piani dell´amministratore delegato del Lingotto, ad esportare auto verso gli Usa già l´anno prossimo: "Possiamo sostenere le perdite iniziali" ha illustrato Marchionne, "in quanto sappiamo che produrremo abbastanza automobili". Nessuno dei tre big americani ha commentato la possibilità: "Li conosciamo e parleremo con loro di quando in quando su una varietà di opzioni" ha concluso l´ad di Fiat. Non sarà solo l´Alfa Romeo a sbarcare in America. Sfruttando la rete di rivenditori di Case New Holland, società produttrice di macchine per il movimento terra, anche Iveco entrerà nel mercato Usa, senza escludere in futuro qualche acquisizione. Infine anche il gioiellino di casa Fiat, la 500, verrà proposta al consumatore statunitense nel tentativo di "replicare il fenomeno del successo della Mini negli Usa".
  19. Per la precisione: "SEI UN MITO Nuovi guai per Cassano. Richiesto di un parere sulla Mi.To, la nuova Alfa che deve il nome alle città di Milano e Torino, ha detto che preferirebbe una macchina prodotta tra Firenze e Cagliari."
  20. la battuta comunque proviene dal corriere della sera...
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