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YouDude

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  1. Una Topolino Abarth, con colori fluo, sarebbe la maranza-mobile definitiva 😂
  2. Buongiorno Autopareristi! Il thread della nuova Opel Corsa ha riportato a galla un tema abbastanza attuale: la tendenza nel mondo automotive di proporre loghi, stemmi e dettagli di vario genere in nero su parti nere o abbinati a vernici nere. Una moda diffusa da tempo nel mondo dell'aftermarket, ma che ho visto essere ufficializzata negli ultimi anni da costruttori premium del calibro Range Rover e Audi. Anche in casa Alfa Romeo sembra imporsi questa attitudine: pensiamo allo scudetto di Tonale, elemento distintivo e identitario, che viene proposto nelle spec di lancio in nero, con la punta che affoga e si confonde nella griglia sottostante. Io studio e lavoro nell'ambito del design della comunicazione, e non posso che essere colpito e incuriosito da questa propensione sempre più diffusa che mi pare controintuitiva, per cui ho deciso di aprire questo thread, per discuterne insieme e approfondire. Vi lascio questo spunto di riflessione: nel 1942 il celebre designer Raymond Loewy viene incaricato di ridisegnare i pacchetti delle Lucky Strike. In quel contesto gli viene un'idea, per noi oggi forse scontata, ma a cui all'epoca non aveva pensato nessuno: stampare il logo su entrambi i lati del pacchetto. In questo modo, appoggiando il pacchetto su un tavolo di un ristorante o sul bancone di un bar, c'era il 100% di possibilità che il logo fosse in vista. Una delle operazioni di restyling più fruttuose di sempre, con MILIARDI di esposizioni spontanee del marchio in più ogni anno. E chiudo con una nota pop a tema - dalla splendida serie Parks and Recreation
  3. Senza dimenticarci questo: Anche fosse a parità di dotazione meccanica, una B premium non può costare come una B generalista. Se fanno bene i compiti (e peggio per loro se non sarà così) questa non sarà semplicemente la terza gemella per cui una vale l'altra. Dovrà essere qualcosina di più. Avrà uno stile particolare con soluzioni dedicate, materiali e finiture migliori, mi aspetto anche un minimo di personalizzazione in controtendenza rispetto al resto di Stellantis (non voglio dire che mi aspetto gli interni di Pura HPE, PERÒ se me la meni con Cassina e col salotto all'italiana alla presentazione e poi mi presenti interni full black e basta meriti le mazzate).
  4. Odio ammetterlo perché Aston è una casa di cui sono fan totale, ma più vedo DB12 più i dubbi iniziali si trasformano in certezze granitiche. Il nuovo frontale è talmente invadente da renderla sgraziata anche in vista laterale, è come se per una sorta di illusione ottica alterasse tutte le proporzioni della macchina. Ora appare meno slanciata, più massiccia (anche perché hanno rimosso la minigonna nera), e il muso tozzo per effetto visivo sembrando più corto mi lascia un'illusione di cab-forward. Spero che con Vantage mi facciano cambiare idea, ma ho un po' di paura.
  5. Ma scusate, questa cosa mi sembra passata in sordina: hanno girato uno spot, un video di lancio o comunque del materiale con un esemplare danneggiato? Perché nel paraurti sulla sinistra vicino ai fari sembra avere proprio una bella ammaccatura, grossa ed evidente 😬
  6. Che dire, sembra sublime come ogni Aston che si rispetti. Unici due appunti: 1) avrei fermato la griglia anteriore dopo il terzo listello dall'alto. Così ha la bocca un po' grande, che su DBS Superleggera funziona alla grande ma su una DB regolare trovo poco elegante. 2) il nome DB12 è un po' osato. DB9 ha conservato il nome nonostante un restyling almeno esternamente altrettanto pesante (a questo punto mi aspetto una rivoluzione negli interni). Come ho già detto, trasformare l'11 in 12 proprio contestualmente all'abbandono dei 12 cilindri suona un po' come una presa in giro.
  7. Sono ateo, ma prego iddio affinché ponga fine a questo trend ridicolo dei badge neri sul nero. Comunque, mi piace ma la trovo troppo seria rispetto a prima, un po' come successo con il restyling di Clio (tra l'altro secondo me ora si somigliano pure un po')
  8. Ti rispondo con le parole di Eduardo Galeano (che conosco perché citate in Boris parlando delle zinne nei cinepanettoni) "L'utopia è là nell'orizzonte. Mi avvicino di due passi e lei si distanzia di due passi. Cammino 10 passi e l'orizzonte corre 10 passi. Per tanto che cammini non la raggiungerò mai. A che serve l'utopia? Serve per questo: perché io non smetta mai di camminare."
  9. Speriamo, Imparato l'ho visto abbastanza demoralizzato a Monza. Lui era certo che si sarebbe fatta e che il meeting del 17 aprile sarebbe stata solo una formalità, stando a quello che si legge in giro addirittura erano state raccolte già molte caparre. Dopo il meeting invece ha fatto intuire che le cose sono più complicate di quello che sembra e che farà sapere al pubblico se si potrà fare non prima della fine di agosto. Magari quello che sto per dire è frutto della visione un po' infantile di un 24enne quale sono, ma ho quasi l'impressione che sulla 33 Imparato stia remando contro i piani alti, prendendo autonomamente iniziative (come annunci sempre più insistenti, raccolta delle caparre...) in modo da rendere impossibile per i suoi superiori cancellare il progetto senza rimetterci o la faccia con la community o addirittura i soldi delle caparre.
  10. Non me ne vogliano i puristi della 75, ma mi ha sempre fatto ridere l'ostentazione del badge dell'aria condizionata: Invece su auto più recenti, mi colpiscono sempre molto gli adesivi "tecnici" sulle portiere delle Polestar:
  11. Sei sicuro? Ho visto immagini della touring sotto un telo a Villa d'Este e sembrava decisamente una coupe tradizionale, non una shooting brake.
  12. Quel faro a goccia come prima impressione mi ha fatto pensare a una mini One-77, che per me sarebbe una ottima cosa. In generale mi sembra la stiano un po' ingentilendo, e sono contento perché per quanto mi faccia impazzire l'attuale personalmente l'ho sempre trovata un po' troppo estrema e radicale all'anteriore. L'impressione è che con una gamma parallela a motore centrale caratterizzata "da pista" le GT possano tornare più eleganti.
  13. Certo che a questo punto sarebbe una beffa chiamarla DB12, considerando che nella nomenclatura saltarono DB8 proprio perché avevano paura che la gente la credesse con 8 cilindri anziché 12.
  14. Già così in brevetti ortogonali pieni di rumore sembra splendida, spero sinceramente che arrivi alla produzione di serie almeno questa e che non faccia la fine di ogni altra proposta simile americana dal 2000 ad oggi: Chrysler Me Four-Twelve, Chrysler Firepower, Cadillac Cien, Cadillac Sixteen, Chevrolet Code 130R e Buick Avista (di cui per altro questa Coupe ricorda vagamente il posteriore)
  15. Non era una one-off, ma una serie limitata celebrativa. Ne fecero 10 in tutto, tutti esemplari esclusivamente destinati al Giappone. Ecco un'altra spec:
  16. Verranno anche presi in giro per l'assenza di ricerca e sviluppo, ma per la selezione di filmati stock in DR non solo anticipano i marchi premium, ma addirittura le istituzioni! 😁
  17. Non mi sembra male, ma sinceramente preferirei avesse un muso più affilato anche a costo di avere uno sbalzo anteriore più ingombrante, in modo da restituire l'effetto wedge della concept
  18. Ad Autocar a febbraio disse che fondamentalmente il progetto era già approvato e che addirittura avevano già ottenuto qualche caparra, e che il disco verde del 17 aprile sarebbe stata solo una formalità, praticamente una sorta di esigenza burocratica interna.
  19. Mi sembra che tu abbia fatto un ottimo lavoro. Mi sono permesso solo di schiacciare l'immagine in verticale perché a giudicare dalla forma delle ruote lo sketch raddrizzato era un po' "stretchato":
  20. Molto bassa in questo caso specifico mi sa. MC20 ibrida è morta in fase embrionale per problemi tecnici di un'azienda esterna, che adesso abbiano recuperato il progetto e sormontato questi problemi solo per farne una versione limitatissima a marchio Alfa mi pare francamente assai improbabile.
  21. Ci sono almeno un paio di ragioni: la prima è semplicemente tecnica: un render architettonico è n genere un'immagine statica generata dal processo di renderizzazione già avvenuto, mentre un'esperienza VR è più simile ad un videogioco, richiede rendering in tempo reale e quindi mette sotto sforzo il dispositivo. Bisogna anche tenere conto che se i videogiochi sono pensati per hardware specifici e possono permettersi una grafica ultrarealistica, le esperienze VR dei brand devono essere più "democratiche" e accessibili a utenti con dispositivi anche meno performanti. La seconda ragione è più psicologica/filosofica: il cosiddetto effetto "uncanny valley", se non lo conosci consiglio di approfondire (in sintesi, un'esperienza VR "troppo" realistica rischia di generare inquietudine e sensazioni disturbanti). Mi scuso per l'off-topic
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