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In tutta onesta comincio a credere che la questione di scegliere solo il 1.2 francese sia dovuta alla presunzione tipica dei cugini d'oltralpe, di Tavares e del management PSA che di fatto controlla Stellantis. Me ne sono reso conto nella breve intervista di Giovanna Boursier a Tavares (speciale di La7)...Lui gli rideva in faccia e confermava che la fusione è stata una acquisizione di PSA su FCA (non l'ha smentito, anzi ha detto che quella parte delle affermazioni della giornalista era vera). Continuo a notare come nessun insider, di solito ben informati su tutto ciò che succede nel gruppo, risponde sui problemi del 1.2 puretech. Il problema, considerando il numero di auto su cui è stato montato, è enorme. Ascoltando Tavares in call post risultati l'altro giorno, credo di aver capito che i ritardi di 600 ibrida e di altri modelli sono dovuti a questi problemi di qualità sul 1.2 puretech, e forse anche produttivi.
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Stev sei fissato con questa cosa del padrone, ma non è così. Con il 14% non sei più il capo indiscusso come lo eri con il 29% di FCA. Come diceva Cuccia le azioni si "pesano" e non si contano. Quali sono le regole di governance per nominare un nuovo AD? Tavares vota per il suo sostituto e quindi 6 a 5? La Francia può mettere il veto su qualsiasi scelta. La ipotetica vendita di Maserati a Ferrari presagisce ad ulteriore disimpegno dall'azionariato di Exor? Il piano se non ve ne siete accorti è già andato male, ed è stato stravolto bloccando investimenti sull'elettrico, lo stanno cambiando rifocalizzando sull'ibrido. Nella conferenza post risultati Tavares ha detto chiaramente che non intende investire capacità e ulteriore offerta nell'elettrico se non c'è domanda. Poi ha detto a proposito di utili : " La Peugeot 3008 è ora in vendita. Al momento abbiamo non meno di 36.000 ordini. È già un successo, sia nelle versioni BEV, altamente redditizie, che in quelle MHEV, ancora più redditizie." Quindi è lecito supporre che sul MHEV guadagnano di più in generale. Come ho riportato è la stessa rete di officine che sconsiglia i clienti storici dal comprare il 1.2 francese Quando parlate di chiudere DS dimenticate che l'artefice della promozione a marchio è stato Tavares. Io credo che non ci sia nessun marchio da chiudere, semmai ridimensionare DS a versione di lusso di Citroën, così come Abart lo è sportiva di Fiat. Potenziare Lancia con una gamma più articolata con dentro C e D suv, ma non auto strane ed eccentriche come le DS (o l'Aurelia) che con 3 modelli vende meno della vecchia Ypsilon. Garantire maggiore specificità ai marchi con motori e versioni dedicate magari a quelli italiani rispetto ai francesi, o premium rispetto a mainstream, sempre nell'ambito di sinergie piattaforma/tecnologie. Mi spiego, per sempio fai le B su stesso pianale ma differenzi i pannelli porta/elementi plancia tra quelle Fiat/Lancia/Alfa e Peugeot/Citroën (o in base a premium/mainstream), offri motore 1.2 per le francesi, e firefly per le italiane visto che hai sia Pratola Serra da saturare avendo cancellato la gigafactory per mancanza di domanda, e sia problemi tecnici e di produzione del puretech, forse ti costerà leggermente di più ma sarebbe compensato da maggiori vendite e immagine dei marchi, oppure copri 70 e 90 cv con firefly, e 101/136 con puretech. PS: Tavares ha detto che un errore è stato presentare le auto moto prima di quando effettivamente sono disponibili per la vendita e che i clienti se le vedono le vogliono acquistare subito. Ha detto che i problemi dei ritardi sono stati di qualità, in quanto i consumatori richiedono uno standar maggiore di qualità/affidabilità Vi allego la risposta alla domanda di un analista: "È assolutamente chiaro, e non c'è motivo di nasconderlo, che siamo estremamente cauti nello schema di lancio dei nuovi veicoli. Quindi non è perché siamo in ritardo, a volte lo siamo, ma non sempre, è perché cerchiamo di essere spietati con la qualità e se non siamo soddisfatti della qualità allora ci fermiamo o ci fermiamo e sistemiamo prima di risalire. . Siamo quindi estremamente prudenti riguardo al modello di lancio dei nuovi prodotti e controlliamo la qualità in ogni fase del processo. Il motivo per cui lo facciamo, ovviamente, è perché vogliamo che i nostri clienti siano felici, ma vediamo anche una significativa pressione inflazionistica sui costi di garanzia. C’è inflazione là fuori e vogliamo riconoscere che tale inflazione deve essere contromisurata con una qualità molto migliore. E quindi stiamo innalzando gli standard e stiamo aumentando la domanda in termini di controllo di qualità accelerato per garantire che se qualcosa non soddisfa gli standard, allora rallentiamo o interrompiamo l'incremento. Ciò significa che il lancio e la visibilità dei modelli che lanciamo potrebbero in una certa misura risultare più lenti a causa di questa cautela. .... Saremo totalmente spietati in termini di qualità. Vogliamo che la qualità continui a migliorare, come è successo da quando abbiamo creato Stellantis, ma vediamo che, nonostante i forti progressi che abbiamo fatto da quando abbiamo creato Stellantis, penso che la domanda dei clienti stia crescendo ancora più velocemente. Ed è quello che sto misurando sulla pressione dei costi di garanzia. Quindi alzeremo il livello. Ora, una delle cose che possiamo fare, che forse risolverà almeno una parte di ciò che senti, è che forse dobbiamo svelare le nostre auto più vicino al ramp up e non così anticipato come lo è oggi. Forse una cosa che possiamo fare è avvicinare la presentazione e il lancio ufficiale dell'auto al momento della salita, in modo che una volta che vedi l'auto puoi vedere l'impatto più rapidamente di quello che hai sperimentato finora. Ma il tuo punto è assolutamente valido e confida nel fatto che saremo spietati sulla qualità. Vogliamo migliorare la qualità perché crediamo che i clienti chiedano di più.
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... Intanto venduta anche Comau ad un fondo statunitense https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2024/07/25/comau_stellantis_cede_la_maggioranza_a_un_fondo_di_private_equity.html
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https://www.milanofinanza.it/news/stellantis-semestre-nero-ricavi-14-utile-48-il-ceo-carlos-tavares-dati-sotto-le-attese-202407250742499246 Stellantis, semestre nero: ricavi -14% , utile -48%. Il ceo Carlos Tavares: dati sotto le attese di Andrea Boeris tempo di lettura 2 min Il gruppo chiude la prima metà del 2024 con ricavi per 85 miliardi di euro, in calo del 14%, e con un utile netto di 5,6 miliardi, crollato del 48%. Anche il margine operativo è in forte discesa. Stime 2024 confermate su margini e flusso di cassa, ritoccate sui ricavi. Ecco perché i dati del colosso dell’auto sono così negativi Stellantis va in retromarcia nel primo semestre del 2024 e conferma i principali obiettivi per l’intero anno, ma non tutti. I ricavi del gruppo guidato da Carlos Tavares sono scesi del 14% a 85 miliardi di euro. Ma una pesante flessione riguarda anche l’utile netto, che è in calo del 48% a 5,6 miliardi. E il titolo a Piazza Affari nella mattina del 25 luglio, dopo non essere riesce a fare prezzo in avvio, ha poi aperto gli scambi perdendo l’11%. Margine giù dal 14,4% al 10% e free cash flow negativo Nel semestre l’utile operativo rettificato a quota 8,5 miliardi è in calo del 40% e ha rappresentato un margine del 10%, ovvero 440 punti base in meno rispetto alla prima metà del 2023, quando il margine era stato del 14,4%. Anche l’utile rettificato diluito per azione è diminuito del 35% su base annua, ma un altro dato fortemente negativo è il free cash flow industriale che risulta negativo per 392 milioni, a fronte di uno positivo per 8,6 miliardi nel primo semestre dello scorso anno. Perché i risultati di Stellantis sono in calo nel semestre I risultati finanziari in calo nella prima metà del 2024, spiega l’azienda, sono stati determinati principalmente «da una riduzione dei volumi e del mix, con un confronto impegnativo dei volumi, dovuto alla combinazione di iniziative di riduzione dello stock con gap temporanei nella produzione legati a una transizione generazionale del portafoglio prodotti, oltre ad una riduzione della quota di mercato, in particolare in Nord America». La discesa in Nord America ha effetto soprattutto sull’utile operativo rettificato, calato di 5,7 miliardi rispetto al primo semestre 2023 a quota 8,5 miliardi. Stellantis conferma le stime 2024 ma non su ricavi La società ribadisce la stime 2024 su un margine dell’utile operativo rettificato a due cifre nel 2024 e su un flusso di cassa industriale netto positivo, nonostante le incertezze macroeconomiche. Ma non conferma più un contesto favorevole per quanto riguarda i ricavi, che invece erano visti in crescita fino alla fine del primo trimestre. Il management però, spiega Stellantis, sta attuando azioni decisive per indirizzare le sfide operative, tra cui la quota di mercato e lo stock in Nord America. Tavares ammette: risultati sotto le nostre aspettative «La performance della società nella prima metà del 2024 è stata inferiore alle nostre aspettative, riflettendo un contesto settoriale difficile ma anche problematiche operative aziendali», è l’ammissione del ceo Tavares. «Mentre da un lato si rendevano necessarie azioni correttive, ora in fase di esecuzione, dall’altro abbiamo avviato un’offensiva sui prodotti, che prevede non meno di 20 nuovi modelli da lanciare nel corso dell’anno, e che offrirà maggiori opportunità quanto più eseguita bene. Abbiamo molto lavoro da fare, soprattutto in Nord America, per massimizzare il nostro potenziale a lungo termine». Più di 20 nuovi lanci nel 2024 per Stellantis Per invertire la rotta nella secondo metà dell’anno Stellantis ha in programma oltre 20 lanci per il 2024, tra cui una versione rinnovata del Ram 1500, una gamma di van europei e Peugeot 3008, il primo veicolo nato sulla nuova famiglia di piattaforme Stla. La casa di Tavares conferma anche l’arrivo dei primi modelli del partner cinese Leapmotor in Europa verso la fine del terzo trimestre dell’anno, dopo che la joint venture Leapmotor International ha ricevuto Se distruggi il gioiello USA macina utili record creato da Marchionne, ti vedo in uscita dal gruppo il prima possibile. O veramente c'è qualcuno tra i francesi che possa davvero credere di fare utili record solo con l'Europa e con le auto PSA, con gli Usa che vanno a picco come quota di mercato? (o con il lancio della 3008 coupè)
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Credo che il problema è che Tonale costa troppo in tutte le versioni, tenendo presente la gamma Alfa ridotta e l'immagine non al livello delle tedesche e che non potrà esserlo fino a che non avrà una gamma un minimo più strutturata. Inoltre nel paese di origine del marchio, così come per le case tedesche in Germania, visti i prezzi gonfiati post covid ci si aspetterebbe una serie di sconti per le categorie professionali, e un 8-9% che non si cumula con eventuali altre iniziative promozionali non mi sembra invogliare all'acquisto. Non credo sia questo il problema. Parlare della Phev secondo me è tempo sprecato, è una motorizzazione che non vuole nessuno. Avete visto la quota di mercato dei primi 6 mesi ed a giugno di Toyota in UE? E ripensando che hanno ritardato il lancio per la Phev mi fa ritenere che fosse una scusa per altri problemi, potevano benissimo lanciarla con la Ibrida e poi più in avanti sarebbe arrivata la Phev, una versione che tanto non vuole nessuno, così come hanno fatto con altre auto presentate (😳) solo elettriche.
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La Carretto è una persona e una giornalista seria. comunque lo speciale lo avevo già visto e la parte più interessante è quando Giovanna Boursier (minuto 1 ora 37/38 minuti dopo De Benedetti) nella conferenza nello stabilimento Mirafiori chiede a Tavares una serie di cose dicendo che "Sergio MArchionne non voleva allearsi con Peugeot perchè quella non è una alleanza ma una vendita, forse Marchionne aveva ragione o sono tutte fake news anche queste?", mentre lui le ride neanche troppo velatamente in faccia, conferma una serie di affermazioni della Bousier compresa la storia della vendita dicendo che tutto quello che lei dice è corretto eccetto l'ultima ossia smentendo solo il fatto che lui sia dipendente da Parigi e che il gruppo stia abbandonando l'Italia. Quando Tavares gli dice che abita in Portogallo e non in Francia per dire che non fa gli interessi francesi (😆) la Boursier dice che ha cercato una intervista con lui per 3 mesi...anche questa cosa che lui eviti di rilasciare interviste alla stampa italiana, evitando le domande scomode, non mi piace per nulla.
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Grazie, da dove è tratto? Anche io ricordo che nei primi anni 90 la Fiat era il terzo gruppo planetario per fatturato ma anche utili in concorrenza con Ford (e la mancata acquisizione di Chrysler propiziata da Iacocca). Interessante tutto l'excursus sulla progressiva chiusura delle fabbriche per errori di prodotto e mancati investimenti. Una cosa è interessante, la politica di Ghidella della condivisione delle piattaforme e componenti per più modelli fu copiata da VW e concorrenti, e quindi non una novità ne è criticabile quello che sta facendo Stellantis. Secondo me un punto focale del successo di Ghidella è stata la stabilità per quasi 10 anni come capo di FIAT AUTO, se cambi AD e strategia ogni 2 anni e ce ne metti 3 per poratare un modello in strada, sarà difficile fare una strategia di rilancio dei marchi coerente. Lapidario fu il commento di Ghidella alla decisione di Agnelli di preferire Romiti a lui (riferendosi a Romiti, che fino ad allora aveva curato solo la parte amministrativa del Gruppo): «Non ci si improvvisa ingegnere dell'auto a 60 anni.» E aveva ragione.
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Si vedeva dall'attenzione nel riproporre aggiornato ad oggi e con un tocco innegabile di freschezza il design di R5 e Panda Io non escluderei che il firefly possa rientrare in gioco su qualche modello ora che devono saturare Pratola Serra e visto che la Gigafactory è naufragata nella scarsa accoglienza dei consumatori europei per l'elettrico. Soprattutto mi preoccupa la mancanza di 1.2 francesi che sta portando a ritardi nelle vendite di 600 ibrida, e i problemi di affidabilità. Certo che si possono fare anche turbo, e anche evolvere se è per questo... Ma CT vuole risparmiare su ricerca e sviluppo e predilige la componente industriale PSA, perchè giova ricordarlo, lui ha pagato un premio per avere il controllo. Io non risparmio critiche ma se ho ben capito la manuale rimane sulla Panda originale, per cui se fai manuale anche la Grande Panda rischi di andare ad ammazzare Pomigliano. Inoltre questa Grande Panda è stata posizionata di fatto come un utilitaria B semipremium.
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Veramente in Conference call dopo la fusione Carlos Mani di Forbice ha detto chiaramente che aveva 2 famiglie che dovevano lavorare assieme, e riguardo FCA che quella gli garantiva auto più velocemente in 18 mesi rispetto all'altra che aveva il pianale multienergia, se non ricordo male
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Hai la 600 ibrida????? 😳 Se si....considera che Federica Sciarelli ti cerca per una intervista esclusiva a Chi l'ha visto! Speriamo che non facciano come fanno di solito con Alfa ...lo spot per la stampa molto figo e quello per il pubblico scialbo. Sulle critiche a 600 e Panda, non condivido. E' una strategia molto chiara, proporre 2 auto nel segmento B una che bada a essenzialità e praticità che reinterpreta la Panda anni '80 al giorno d'oggi in versione piccolo Suv, e l'altra è di fatto una modaiola 500 a 5 porte. Se ci pensate si rivolgono a clientele e concorrenti diverse. Se critiche ci saranno da fare non sono certo su questo, mi sembra che sia su Panda che su 600 abbiano lavorato bene. Non digerisco la fissa di François contro il grigio, o il fatto che neanche uno dei cloni sia prodotto in Italia, con un motore italiano.
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Il punto è quando uscirà l'auto che si vende ossia l'Ibrida, speriamo non faccia la fine della 600 a Chi l'ha visto! Si sono visti i due modelli atterrare con l'elicottero mi pare sul Lingotto ma le immagini erano opacizzate, hanno mostrato solo piccoli particolari Io riassumerei la Grande Panda con un titolo: AMACORD
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Ho visto la presentazione il prodotto sembra ben fatto.... e finalmente uno Spot EMOZIONALE (che in FCA ci leggano? 😂) con sottofondo Felicità di Albano e Romina. Ottimo lavoro Si aspetta di vederla dal vivo.
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Chiedo scusa. Ho scritto "per questioni di tempo" basandomi non su lunghe elucubrazioni mentali ma avevo semplicemente dedotto, basandomi su quello che avevi scritto, che essendo la prima a doverlo usare, e non avendolo poi usato, fosse stata una questione di tempistiche: " La prima a doverlo usare sarebbe stata la Grand Cherokee, ma che in realtà usa una evoluzione della piattaforma precedente con varia componentistica progettata per Giorgio. A seguire la Global sarebbe stata usata a cascata per i replacement delle sedan ed altri SUV/Crossover Dodge e Chrysler". Chiaramente certi particolari tecnici li conosci solo tu, ed è sempre interessante sapere che tipo di lavoro c'è dietro. Il resto del ragionamento è però valido, secondo me.
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Il problema non è Stellantis o Ferrari, ma chi da il via libera allo stile dei modelli ed al family felling che anteriormente assomigliano alla Jaguar, alla Ford e che peccano di originalità, ci sarà qualcuno che dice si va bene oppure no, non va bene?? Non mi sembra che il problema sia se usare piattaforma Large o Ferrari, visto che sono entrambe valide. La questione del posizionamento è di lana caprina, la puoi posizionare come luxury pari a Porsche o come upper premium poco sopra la triade, ma se poi i modelli non piacciono a paragone con la concorrenza, che sia Porsche a pari prezzi o sia la triade a prezzi inferiori, non vendi e se non vendi vai in crisi e se vai in crisi le guerre intestine tra manager sono ancora più ridicole. Allfa fine della catena c'è un responsabile che da il via libera alle strategie del marchio, quali modelli fare o non fare, se fare tutto solo termico ed elettrico, oppure implementare seriamente l'ibrido. Gli errori sono stati fatti dai responsabili finali...il problema spesso è che se questi cambiano di continuo e non c'è stabilità non si sa a chi attribuire le responsabilità
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Grazie per la precisazione. comunque confermi che era prevista una versione global per spalmare l'investimento su tutti i marchi USA. Quindi per questioni di tempo per la Grand Cherokee hanno evoluto la piattaforma precedente integrando componenti progettati per quella Giorgio, specchio del fatto che quando si parla di piattaforma nuova/piattaforma evoluta, anche da parte dei tedeschi, il confine a volte è molto labile e spesso è più marketing che sostanza, perchè se una piattaforma mi prende le 5 stelle Euroncap ed è evoluta o un nuovo progetto, la differenza per il consumatore non c'è. Ed in effetti questa è anche una mezza risposta alla situazione attuale di penuria di versioni ibride o di nuovi modelli per Alfa-Maserati-Marchi Usa, poichè i continui cambi di indirizzo manageriale per favorire la fusione, il cambio dei manager e la revisione delle strategie hanno ritardato o portato variazioni dei programmi iniziali
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T&E è una lobby ambientalista, pertanto sponsorizzano politiche ambientaliste più ideologiche ed estreme come l'abbandono del motore a combustione in UE (6/7% emissioni globali di CO2) unici tra i vari continenti. A me pare che sia tutto il contrario di ciò che dicono, le crociate sono contro il motore ICE, eccellenza delle case auto europee, che i posti di lavoro si perderanno per via di una transizione troppo drastica, visto che l'elettrico richiede il 40% di componenti in meno, e che costringe a passare direttamente all'elettrico al 2035 bypassando lo step ibrido. E mi pare che le case europee e americane abbiano investito pesantemente sull'elettrico ancora prima che la tecnologia e la chimica delle batterie raggiungesse risultati pari a quelli dei modelli ICE, traducendo il tutto in un bagno di sangue per le aziende e in aumento di prezzo per i consumatori, che quindi hanno ridotto gli acquisti (altro che crociate) di auto in generale e di elettrico se non sussidiato, il tutto si è tradotto in un parco auto più vecchio con il paradossale risultato di maggiori emissioni di CO2 ed inquinanti rispetto ad uno scenario con maggior ricambio del parco auto con modelli Euro 6d. Credo che si andrà verso l'adozione di obiettivi meno estremi, passando per un livello di elettrificazione intermedio, e garantendo un ricambio auto maggiore, e quindi il raggiungimento di una maggiore riduzione di CO2 che un basso ricambio auto non garantirebbe e non dimentichiamo anche degli inquinanti che più direttamente impattano sulla salute pubblica, visto che se cammini per la città e ti sgasa vicino un auto diesel senza filtro antiparticolato, non è della CO2, peraltro bassa, che ti devi preoccupare. PS: queste cose non le dico solo certo io che on sono nessuno ma per esempio anche tanti altri tra cui Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. PPS: Riguardo Stellantis non mi preoccuperei per le dichiarazioni di CT e dei top manager, essendo una azienda partecipata fin anche nel CDA dallo stato francese, le dichiarazioni ufficiali pro-ellettrico sono obbligate, ma si sono perfettamente resei conto del vicolo cieco commerciale in cui si trovano...per questo CT va minacciando i governi...mi obbligate all'elettrico e poi la gente non lo compra, per cui dovete sussiddiare sia i consumatori sia gli investimenti altrimenti non è sostenibile.
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Sento parlare di Giorgio per i modelli USA da anni, pertanto è stata progettata sin dall'inizio con l'intento di sostituire in prospettiva anche i modelli USA di Chrysler, Dodge, Jeep, con una variante dedicata, pertanto la sua evoluzione potra contare sulla stesse potenzialità di estensione ai modelli americani che aveva FCA, non avendo PSA presenza di modelli che possano sfruttare questa piattaforma
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A vederla così da lontano il pannello sembra di plastica rigida all'apparenza non particolarmente bella con l'unica nota della scritta fiat intarsiata nella plastica. I pannelli della Panda attuale se non ricordo male, sono si di plastica rigida ma sfruttano molto intelligentemente un trattamento goffrato con microscritte in rilievo delle lettere FIAT che rendono il rivestimento più gradevole e moderno e risultano in una qualità percepita sicuramente superiore alla semplice plastica rigida.
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Senza offesa ma tra quelle risatine e la pessima ironia come sul puketech....onestamente non mi piace. Peraltro cita sempre dati societari/ di mercato sbagliati, e anche stavolta parla di investor day a fine luglio, ma è stato fatto a giugno. Poi per carità magari ha ragione lui perchè qualche ing. o fonte interna a Maserati gli ha anticipato la notizia, che comunque era stata ipotizzata già dal Fatto quotidiano. La Ferrari dovrebbe annunciare un accordo dove acquisisce da Stellantis il marchio Maserati in cambio di una offerta economica congrua in contanti o azioni.... certo tutto è possibile, la Ferrari non ha problemi a finanziare qualche miliardo di euro per questa operazione, però non vedo perchè gli azionisti non Exor dovrebbero acconsentire.
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Qui il video delle dichiarazioni di Imparato https://stream24.ilsole24ore.com/video/motori/jean-philippe-imparato-ecco-miei-piani-alfa-romeo-modelli-arrivo-tutti-made-italy/AFMyUDeC
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I francesi hanno fatto degli errori strategici come non puntare tutto subito sull'ibrido (aveva ragione Marchionne, e ha ancora ragione a 6 anni dalla scomparsa), ma non credo siano così sprovveduti da non aver previsto questi cali produttivi. comunque Pomigliano va bene. Vedere Melfi ridotto così è terribile....ma d'altra parte una delle prime cose fatte è stato trasferire via una linea produttiva....forse era previsto. Ora la soluzione possibile è una e soltanto una, la potete immaginare....non serve che la ripeto perchè mi sono stancato anche io di dirlo, ma è solo quella ed è costosa. Siete più pessimsiti di me. In realtà la questione è semplicissima... produrre 2-3 modelli di successo dai discreti volumi in Italia. Di certo non le DS, marchio che dovrebbe essere chiuso.
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