io sono daccordo con Guglielmo per quanto riguarda il nucleare; verrà sfruttato nei paesi vicini, che pongono minori problemi
Per quanto concerne il carbone, penso che Frallog possa rimanere tranquillo: in Italia non dovrebbe avere uno sviluppo come in altri paesi, che effettivamente stanno prendendo seriamente la cosa delle centrali a carbone, per vari motivi
Infine, direi che l'Italia sta diventando sempre più importante nel settore del metano, un gas presente in quantità enormi in nord Africa (paragonabili a quelle del petrolio) e che per troppi anni è stato bruciato letteralmente perché non aveva mercato. Ora l'Italia può vantare il Transmed e il Greenstream, due gasdotti che portano il metano rispettivamente dall'Algeria e dalla Libia e nel prossimo futuro un altro gasdotto, il progetto Galsi, porterà ulteriore metano dall'Algeria alla Sardegna e all'Europa (sono state firmate in marzo le lettere di intenti preliminari).
Parliamo di gasdotti che avranno portate a regime di 8 miliardi di metri cubi/anno...
Va inoltre ricordato che altri metanodotti arrivano dalla Russia...
Se permettete una piccola considerazione, tra le varie cose che l'attuale governo ha fatto male, bisogna menzionare l'instaurazione di rapporti privilegiati che l'Italia può vantare sia con Gheddafi che con Putin... e la capacità dell'ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) di porsi in una posizione di leader europeo nel settore, facendo diventare l'Italia la porta europea per l'energia del nord Africa, sia per un discorso di posizione, sia per essersi mostrata pronta a sfruttare l'opportunità
Sono dell'idea che con impianti a ciclo combinato, moderni e abbastanza puliti, anche l'Italia potrà, potrebbe essere meno succube dal petrolio, acquisendo nel contempo un certo peso nelle decisioni della Comunità Europea.