Da Repubblica.it
LONDRA - L'avvocato Agnelli ogni tanto si ficcava dentro una scomoda 500 per farci un giro. Si divertiva: "È un giocattolo", diceva, orgoglioso che la sua Fiat le avesse prodotte. Pareva dissacrante l'idea che l'uomo più ricco e potente (allora) d'Italia si mettesse al volante dell'auto più economica e popolare. Ma mai quanto sapere che l'agente 007, nel prossimo film (il 21esimo della serie), invece di guidare la celebre e inaccessibile Aston Martin V12 Vanquish da 300 all'ora e un mucchio di letali optional piloterà una Panda 4x4, graziosa e simpatica, soprattutto alla portata di tutti.
Ma pur sempre di Panda si tratta: che c'entra con l'agente segreto più tecnologico e vanitoso del mondo? Che ha a che farci il cinquantatrenne Pierce Brosnan, l'ultimo 007, colui che grazie alle sue strabilianti vetture elaborate dai tecnici dell'intelligence britannica sgominava i nemici e faceva sognare miliardi di persone? Un paio d'anni fa, al Motor Show di Bologna del 2003, lo stand con la macchina de "La morte può attendere" e i suoi gadgets missilistici, è stato quello più visitato ed ammirato. Vorrà pur dire qualcosa.
Ma sarà poi vero? O è soltanto una trovata pubblicitaria? Il sospetto non è fuori luogo. Tuttavia, la notizia è filtrata a Londra, proprio dagli ambienti della troupe che si appresta a girare il film: di solito la regola del silenzio, in questi casi, è tassativa. Chi spiffera i segreti della produzione viene cacciato. Un film 007 è un business poderoso, vale centinaia di miliardi.
Svelare qualche dettaglio è roba da spionaggio industriale. Guai a dire quali saranno le novità della prossima uscita: rischi di compromettere la sorpresa, di regalarla ai concorrenti. I primi 007 generarono un'infinita quantità di pellicole mediocri che imitavano il modello originale e cercavano di rubarne, se non di anticiparne, le invenzioni, spesso con risultati patetici.
Nel caso della Panda, però, esistono dei collaudati precedenti. L'utilitaria era protagonista nelle parodie alla Franco Franchi e Ciccio Ingrassia: come nel discreto "Le spie vengono dal semifreddo" diretto da Mario Bava, ora un cult del cinema trash. Pure Manfredi in Italian Secret Service si arrangia come può, in improbabili e sgangherati inseguimenti.
Da Torino, l'ufficio stampa della Fiat conferma che sono state consegnate alla produzione di Casino Royale - un remake del film con David Niven nella parte di uno scombiccherato 007 - due Panda 4x4 nere come la pece, e che però nessuno sa in che modo saranno utilizzate. Mentre la gola profonda che ha rivelato il segreto, ha precisato: "Non è stato ancora deciso quanti gadget avrà la Panda, ma Brosnan ne è entusiasta". Per forza: in Inghilterra una Panda costa 6mila sterline, l'Aston Martin 140mila. Per scoprire, poi, che i risultati bellici sono gli stessi.
(2 agosto 2005)