Will
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La popolarità di Will
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Reputazione Forum
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Ma non puoi andarci tu a disegnare la nuova Stelvio? SE ci garantisci questi risultati, facciamo una colletta e paghiamo noi. Credo che Tavares te la lascerebbe disegnare se sapesse che potrebbe risparmiare sul costo del design Stupenda interpretazione la tua proposta.
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10.000 ordini - se reali - vanno un po' contestualizzati. Da quello che avevo letto su un articolo di quattroruote (https://www.quattroruote.it/news/mercato/2024/05/03/alfa_romeo_junior_aperti_gli_ordini_dei_modelli_base.html), gli ordini sono stati aperti a Maggio di quest'anno. Diciamo che sono passati 5-6 mesi. Quindi una raccolta di 2000 ordini mese di media. Considerato che il porte aperte è stato fatto il 21 settembre, che si va ad inserire in un settore in qualche modo nuovo per Alfa Romeo, e che una buona parte delle persone inizia ad accorgersi dell'arrivo di un'auto nuova quando è già circolante per strada e se la ritrova frequentemente nei concessionari e infine, considerato che costa minimo 30.000 euro, per me il risultato non è malissimo. Ho dubbi che quel numero sia del tutto attendibile nonostante la dichiarazione del nuovo CEO riportata da altro forumista. I ricordo bene che in passato non tutti gli ordini (o manifestazioni di interesse) si trasformavano in vendite.
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Mi ero posto anch'io la stessa domanda qualche giorno fa e da quello che ho trovato in rete, tra ipotesi di riviste, forum, dichiarazioni del presidente del serbo, ho ricavato che Novembre è il mese più plausibile per un porte aperte con prime vetture su strada a partire da dicembre.
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Qui Alfa Romeo tenta un design di rottura con il passato (inteso Mito, Giulietta e la più recente Tonale), con linee forse più personali e più coraggiose (ma a rischio di zone del design tormentate). Alfa ne ha ben dónde di tentare questa strada, perché non ha un vero e proprio bacino di utenza in questo settore da rassicurare e confermarne le aspettative a cui si è abituato negli anni e modelli precedenti, e il precedente filone di design delle tre menzionate non è passato (e non passerà) alla storia per sculture su ruote (per intenderci non sono la 164, 156 e neppure Stelvio e Giulia) Io personalmente resto favorevole e fiducioso verso questo tentativo. Due note particolari: - sui cerchi potrebbe anche succedere che visti dal vivo ci si possa abituare. - Lo scudetto: mi piace l'idea di tentare un'interpretazione fortemente innovativa, e lo guardo di continuo per cercare di completare il processo di metabolizzazione della novità, ma quella plastica nera dove il logo del biscione è racchiuso nella lamiera alcune volte mi dà l'idea che si sia staccato lo scudetto vero e proprio, lasciando il sottostante supporto.
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Vediamo se la conclusione cui giungi intorno al rischio ha una sua plausibilità Il rischio solitamente è definito come la potenzialità, la probabilità che si possa raggiungere ad una situazione che generi un danno. Si differenzia dal pericolo, che invece è una caratteristica intrinseca di un determinato oggetto o situazione che porta con sé la capacità di causare danni (un manager poco capace è un pericolo per esempio 😀) Quindi sul rischio, c'è in qualche modo la necessità di analizzare la probabilità del suo accadimento, sulla scorta del contesto ambientale, normativo, debolezze e punti di forza del proprio brand, e sulle esperienze analoghe pregresse laddove presenti e sufficientemente recenti e applicabili, comportamento e risultati ottenuti dai competitor - 500e parte da un modello base con un consolidato successo commerciale indiscusso, è molto chic, piace in quasi tutti i mercati... e una volta che gli incentivi sono finiti di paese in paese le sue vendite sono crollate. Recentemente si è compreso che è stato un errore non fare una ibrida e si sta correndo ai ripari con 2-3 anni di ritardo - 600 - dopo circa un anno dalla commercializzazione dove si è puntato solo sull'elettrico gli avvistamenti su strada sono superiori soltanto allo yeti (inteso come uomo delle nevi) - Grecale - vende poco in generale ma l'elettrico è a livelli anemici - Alfa Romeo prima della piccola B Suv non è mai entrata prima nel mercato elettrico. Tutti i clienti del buon successo Stelvio conoscono solo motori benzina o diesel. Tra i mercati di riferimento c'è quello nostrano che ancora non ha metabolizzato l'elettrico, a meno che non venga venduto a prezzi simili all'ICE o non vi sia un riconoscimento di tecnologia basato su non so quali magie di marketing. Però negli USA, altro mercato importante per il biscione, sono ancora ice oriented - Un gigante di strategia e management come il gruppo Toyota sta gestendo la transizione in modo completamente diverso (ma che avranno nella testa questi oltre il Kai Zen??) Se un rischio è la probabilità che si possa giungere a una situazione che generi un danno e quella probabilità sulla base dei segnali e dati a disposizione è intorno al 90% e oltre, è ancora un rischio oppure è un danno annunciato? Ovviamente indicare il 90% non ha un vero significato oggettivo, ma usando uno strumento di analisi dei rischi e attribuendo parametri attendibili e popolandolo con i dati a disposizioni e i trend degli indici, secondo me non si giunge a percentuali tanto diverse
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- transizione ecologica
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Un po' goffo, risulta quasi comico nei movimenti. Ma siamo a un'alba e questi filmati un giorno verranno osservati come quei video che raccontano della prima volta che è stato ideato il transistor e quali mirabilia avrebbe portato Sulla manualità con cui maneggia il pezzo dell'auto, non ho potuto fare a meno di ripensare a Homo Habilis e il suo primo utilizzo del chopper (utensili in pietra). Fu una vera rivoluzione tecnologia due milioni di anni fa
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I prezzo di partenza della GPanda rispetto alla versione entry della C3 mi sembra anomalo, ma è quasi coerente rispetto a quello della Panda 3^ serie. Ho fatto una piccola indagine con indici Istat ricavati da S24ore per vedere l'approccio in passato e mi vengono fuori questi numeri - Fiat Panda 1980 - prezzo aggiornato ad oggi 9700 Euro (circa 9 mesi dello stipendio di un impiegato statale) - Fiat Uno 1983 - prezzo aggiornato ad oggi 11.200 Euro (circa 8/9 mesi dello stipendio di un impiegato) - Fiat Punto 1993 - prezzo aggiornato ad oggi 12.100 Euro (costava circa 14/15 milioni di lire e gli stipendi medi si aggiravano nella forbice 1.200/1.500.000 lire). Quel che non mi torna è che se oggi una Panda costa 19.000 euro e lo stipendio medio di un impiegato statale è 1.800 euro/mese (dati Forbes), alla fine il costo auto impatta sul reddito percepito medio non molto di più rispetto al passato. E' vero che sto confrontando una segmento A con delle segmento B (a parte la vecchia Panda), ma mi aspettavo una forbice molto maggiore
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- fiat grande panda
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Anche questa Panda rischia il destino delle Alfa. Deve essere squisitamente Fiat, essenziale, funzionale, piena di personalità, richiamare la grande progenitrice ma deve essere anche premium (🤦♂️). Deve costare come nel XIX secolo, ma deve al contempo essere con interni curati, di alta qualità, e prodotta nel centro di Torino, con le 35 ore settimanali (ma pagate devono essere almeno il doppio + 10 gianduiotti nelle pause caffè) Deve avere capacità in KW come le auto più lunghe di 25/30 cm, ma essere agile, cittadina, entrare nei garage costruiti negli anni 60 e costare comunque sempre meno della concorrenza, anche di quella cinese Deve vincere rispetto a Kona, ID, MG, Byd, Goldrake, Mazinga e Daitarn 3 Deve piacere ai forumisti brasiliani e a quelli di Bruxelles , e deve piacere a Giugiaro, De Silva, Pininfarina E poi deve essere si, un omaggio alla vecchia Panda, ma non deve essere una bieca strategia per vendere, però al contempo deve vendere tantissimo altrimenti sarà il solito flop Fiat. E deve trainare la 600, altrimenti la accuseremo di cannibalismo interno Credo che la soluzione sia trasformarla in un Transformer, o mimetizzarla dietro uno dei marchi del gruppo VAG
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- fiat grande panda
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Non vorrei lasciarmi andare a facili entusiasmi (...e ideologie alla moda - cit), ma è necessario risalire al 2007 per ritrovare un modello Fiat che susciti pari entusiasmo e aspettative 2001 Fiat Stilo 2003 Fiat Idea 2003 Fiat Panda (seconda serie) 2003 Fiat Punto (seconda serie restyling) 2005 Fiat Croma 2005 Fiat Sedici 2005 Fiat Grande Punto 2007 Fiat Linea 2007 Fiat Bravo (seconda serie) 2007 Fiat Nuova 500 2009 Fiat Punto Evo 2011 Fiat Freemont 2012 Fiat Panda (terza serie) 2012 Fiat Punto (2012) 2012 Fiat 500L 2014 Fiat 500X 2015 Fiat Tipo 2016 Fiat 124 Spider 2020 Fiat Nuova 500 2023 Fiat 600 2023 Fiat Topolino
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In effetti messa così ha dell'incredibile. Poi c'è da dire che in passato molti paesi arrivati all'industria nella seconda parte del 900 hanno messo a disposizione braccioli e rotelle di Stato per accudirne la fase di crescita e sviluppo dei loro cuccioli economici, quando ancora la loro struttura interna, a confronto con i competitor globali, non aveva competenze, economie di scala etc. all'altezza (tipo Taiwan e Corea negli anni 50/60). Certo, sebbene si tratti di una "nuova tecnologia" in cui l'Europa è di fatto indietro, fa sorridere che si debba ricorrere alle tecniche del protezionismo tipiche dell'industria nascente in un'area economico-sociale che ha inventato l'auto
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- unione europea
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Buona domenica a tutti. Ho visto soltanto adesso questo interessante topic e mi sono fatto una scorpacciata di 16 pagine lette. Alcune considerazioni sparse - si è definitivamente affermata l'usanza in Italia del click-day al pari di quanto ha fatto halloween come festa introiettata nella mente dei bambini e genitori - Qualcuno degli utenti si è lasciato andare a un motto di esaltazione di connotazione calcistica del tipo "le elettriche si vendono eccome se c'è il prezzo giusto". Credo che il meccanismo che fa scattare questo reazione sia il fatto che i fondi per le elettriche sono andati esauriti in poche ore, mentre restano ancora disponibili gran parte di quelle diciamo Ibride e il 40% di quelle termiche. Ma è davvero curioso che una categoria che beneficia di incentivi individuali (per singolo utente) CINQUE volte superiori dell'altra categoria, consegua un successo molto più marcato. Qui la teoria dei giochi e del comportamento razionale dei consumatori volto alla massimizzazione del vantaggio rischia una dura bordata e messa in discussione. Ma grazie al quarzo che ci sono state molte più richieste!!! - Aleggia poi in alcuni post l'idea che enti oscuri si stiano applicando per inculcare nelle teste delle persone che l'elettrico è male. Addirittura si riporta il link di una sito dove si parla di "clamoroso ritardo" e al primo capoverso si riporta testualmente "iniziamo ad avere il serio dubbio che tutto questo non sia un caso ma parte di un disegno più ampio". Parte di un disegno più ampio???!!! Ma come si può scrivere una cosa del genere. Che sia giusto o meno, il paradigma attuale della narrazione vigente è orientato in gran parte a sensibilizzare le coscienze verso gli aspetti ambientali. Giustissimo. La terra è transgenerazionale, il pianeta non è nostro etc. Ci sono leggi che pongono delle date limite (che potranno essere cambiate certo). Ci sono incentivi più marcati. C'è una comunicazione che ha tinte allineate (ormai viene utilizzato l'aggettivo "sostenibile" anche quando si copula o si compra un gelato). Ci sono divieti ad entrare in certe zone, che non fanno tanto paura per quanto dispongono oggi ma quanto potrebbero disporre domani. Mi sta tutto bene ( e va bene anche l'esempio stucchevole di un utente che si riferisce alla povera mamma con il bambino dai polmoni nuovi nuovi che rischiano il ruggito cattivo di un diesel che passa di lì). Tutto perfetto... ma dire che vi sono demagogie, disegni più ampi contro le povere elettriche No caspita! - Che cosa innescano questi incentivi? Boh, a me sembra poco. Si è stimato che possano aver interessato 20/22.000 auto. E in effetti se una Dacia di listino costa 21,5K€ e può venir via con 8K€ (applicazione max incentivo) o 15,5K€ (applicaz minima incentivo), mi sembra molto plausibile la corsa al suo acquisto. D'altra parte è molto più conveniente di un'auto usata in quei termini. Ma una volta che sia un po' diffusa la misura dell'occasione nel senso comune non solo di chi ha acquistato o tentato di acquistare con l'incentivo, ma anche di una platea più ampia, chi acquisterà più una Dacia a 21,5K€ sapendo che poteva prenderla a 8 o 15?? Mah! Penso che nella migliore delle ipotesi si ritorni ai numeri di 6 mesi fa (assumendo che l'effetto attesa abbia rallentato le vendite delle elettriche negli ultimi mesi). E allora che si fa? Si aspetta la prossima mandata di incentivi, rallentando di fatto le vendite nei prossimi mesi? Boh! mi sembra una logica fallata. Forse il sistema di elargizione degli incentivi andrebbe meglio impostato, meglio gestito e meglio indagato. Intendo che non può essere trattato come saldi di fine stagione di un outlet dove le persone si azzuffano per prendere il capo da un cesto dentro il negozio. Si potrebbero stabilire delle quote dei fondi mensili, in modo da evitare la ressa e dare tempo alle persone di comprendere gli incentivi e ponderare la scelta e magari pianificarla in relazione ai propri capitoli di spesa e priorità degli stessi. Forse ci sarebbe il tempo anche di apportare migliorie al processo e alla comunicazione sottostante. - Quota persone fisiche e aziende rispettivamente 62% e 38%. Credevo peggio. Immaginavo una corsa di aziende in generale e società di noleggio in particolare più impattante. Anche qui avrei imposto due capitoli di fondi separati per le rispettive categorie, perché spesso le aziende sono più preparate, strutturate per comprendere e avvalersi di vantaggi messi a disposizione della amministrazione pubblica rispetto ai privati - 40% hanno interessato le rottamazioni. Non male, ma se l'obiettivo è svecchiare il parco mezzi circolante e abbattere le emissioni, il successo è decisamente parziale. Provo a fare un ragionamento (che potrà essere stroncato benissimo): sopra abbiamo detto che circa 22.000 auto elettriche sono state vendute nel "black-friday". Di queste, 8.800 sostituiscono altrettante auto vecchie nel parco circolante di 40 mil di auto che insistono sul suolo italico. Ottimo dunque. Ma 13.200 si aggiungono. A livello di emissioni (tralasciando per un attimo la filiera che serve per produrre l'auto) non abbiamo un aumento netto. A livello di occupazione del suolo, del traffico apparentemente invece si. A livello di massa critica crescente delle BEV che giustifichi l'investimento in infrastrutture per l'alimentazione vi è un vantaggio. A livello di costo unitario dell'energia conseguente, forse avremo un leggero aumento. Boh, mi sembra che alla fine non sia male il risultato di questo specifico aspetto. - Giustamente un utente fa notare che l'attuale scarsa predilezione del pubblico per le elettriche non è ascrivibile esclusivamente al prezzo, ma anche a fattori come l'infrastruttura esistente disponibile (o che sarà tale nel breve-medio termine), il costo dei ricambi, la celere obsolescenza tecnologica e dunque il conseguente abbrivio svalutativo di fronte al bene acquistato. - In riferimento all'obsolescenza tecnologica, più volte si riportano su Autopareri notizie di innovazioni, utilizzo di materiali più disponibili ed economici sul pianeta, nuove efficienze raggiunte. Il settore è in rapidissimo sviluppo e pertanto credo che a breve saprà farsi valere non perché incentivato ma in quanto effettiva valida alternativa rispetto ad altre tecnologie offerte sul mercato. E se aspettassimo naturalmente quel tempo? - Condivido le perplessità sulle tasse, evasione etc espresse da qualcuno. Ma questo meriterebbe una sezione a parte.
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- incentivi
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Per me tutto molto positivo. Inutile dire che ci si doveva pensare prima. Da quel che ne so io la freccia del tempo ha una sola direzione (al di là di wormhole e menate varie). Pertanto meglio tardi che mai. Ora c'è da aspettare 19/20 mesi prima di vederla in concessionaria. La domanda che mi pongo è che possono fare quelli che vorrebbero sostituire la propria 500ice nel frattempo (o altri che desiderano divenire nuovi cinquecentisti)? - Si accapigliano per prendere le ultime termiche rimaste a magazzino. Quante ce ne sono?? - Si pentono di ogni peccato e vanno sulla elettrica - Aspettano pazientemente - Cambiano idea Tutto questo discorso per chiedere se qualcuno conosce quanto possono tirare avanti con le scorte, visto che mancano 20 mesi
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C'è da dire che ... l'hai toccata piano 😀
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Non nominare il nome di Lerici invano 😀 Lerici è come l'oro, bene rifugio eterno mai soggetto a inflazione (oltre che casa mia😀)
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Steve66, può essere che nel prolisso messaggio io non abbia saputo esporre bene il punto di ciò che intendevo, ma la questione non è se Fiat è un marchio italo centrico. La questione riguarda un modello e lo stabilimento dove viene prodotto, e l'occupazione che comporta quello stabilimento, anche in via estesa dell'indotto. Che la 500e la vendano sotto casa o in altra parte del mondo, poco importa. Se ne vendono 60/70000 anno ci sarà un certa occupazione, se ne vendono la metà un'altra. 500e ha beneficiato degli incentivi tedeschi (poi finiti), ora di quelli francesi (credo già finiti) e ora avrà un po' di boost da quelli italiani. Anche il riferimento alla possibile chiusura del marchio, lo ho ben circoscritto all'Europa. Se non avessero deciso di prorogare il pandino, tenuto conto che 500x, 500ice si fermano a breve e che la 600 per il momento non ha innestato la marcia avanti, le 389000 europee rischiano - nell'ultimo quadrimestre - di fare un tonfo.
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