Vai al contenuto

marcello meneghin

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    10
  • Iscritto il

  • Ultima visita

La popolarità di marcello meneghin

Neopatentato

Neopatentato (1/8)

1

Reputazione Forum

  1. Ma, se fosse realizzabile, l'aver quattro ruote munite di motore, totalmente autonome sarebbero un'altra cosa. Peccato non sia una soluzione possibile ed infatti nessuno l'ha ancora portata a termine. Salvo.9 Sono a ringraziare per l’obbiettività del suo commento di cui concordo in tutto con qualche riserva. E’ vero sono molto influenzato da una fede ( non cieca ma confortata da risultati veri ) nella tecnica informatica. Devo dire che innanzitutto che il mio è stato solo un “divertissement” che non speravo nemmeno godesse di tanti intelligenti commenti. Per rendere questa mia nota valida dovrei passare al di fuori dell’automobile e parlare del mio impegno reale ( ho la bellezza di 85 anni) dove, molto stranamente, mi è accaduto il contrario di quello che accade qui. In questo blog mi si accusa di eccessiva fiducia nell’informatica mentre nella realtà del mio lavoro ero io ad accusare i fautori di eccessiva ed errata informatizzazione ( e quindi di una somma notevole di errori reali) usata in tecniche che potevano benissimo essere superate e soprattutto precedute da una conoscenza effettiva della realtà e dell’uso appropriato iniziale di tecnologia esistente cui poteva far seguito poi l’alta tecnologia digitale. Mi riferisco in particolare al rifornimento idropotabile italiano dove si stanno correndo crisi d’acqua potabile cui si vorrebbe rimediare con tecniche sofisticate ma studiate da professoroni che sono sempre rimasti dietro cattedre favolose senza sapere nella realtà cosa siano veramente gli acquedotti. Basterà pensare che invece di partire da dati determinati praticamente si ha avuto il coraggio di utilizzare le teorie Darviniane di evoluzione della specie applicandole agli acquedotti. Il tema sarebbe interessante ma fuori luogo in questa sede e quindi torno all'auto elettrica. La mia soluzione è piena di errori di base ben fatti rilevare nel blog ma su un cosa vorrei insistere. Io credo che prima di scartarla a priori sia da approfondire un argomento importante come quello dei motori sistemati dentro la ruota di cui capisco i problemi ma non vedo sufficientemente apprezzati dai dotti interlocutori i mirabili vantaggi che derivano dall'autonomia di ogni ruota rispetto alle altre tre. Oltre a questo rilevo un altro errore di valutazione delle infinite e valide possibilità che derivano dall’accoppiata “meccanica/ informatica. A mio avviso nei commenti si sovrastima il costo dell'informatizzazione la quale, se utilizzata in milioni di esemplari come sono le automobili, diverrebbe di costo infinitesimo.
  2. Ma, se fosse realizzabile, l'aver quattro ruote munite di motore, totalmente autonome sarebbero un'altra cosa. Peccato non sia una soluzione possibile ed infatti nessuno l'ha ancora portata a termine. Ho letto qualcosa riguardo unìauto dfa corsa con 4 motori inseriti nelle ruote che sarebbe in costruzionme a Padova: ----------------------------------------------------------- La soluzione a 4 ruote motrici ciascuna con 1 motore/generatore ha consentito di fare a meno del differenziale ed ottenere una maggiore effetto frenate/rigenerativo sulle ruote anteriori dove si trasferisce il carico in frenata. Ci sarà dietro anche un bel sw multitasking fra trazione 4 ruote e feedback da carichi diversi ! Nessuna marcia, solo parzializzazione elettronica (nessun riduttore sui motori?). Dei 200kg di peso totale 50 sono quelle delle batterie (litio-cobalto per massimizzare la capacità).La telemetria arriverà in futuro per migliorare e velocizzare le messa a punto, per ora registrazione dati veicolo e sensori su SD card.Pedali di freno ed acceleratore con più mappature sceglibili con commutatore a volante in base al tracciato ad al pilota. La loro "prima guida" è una ragazza carterista, mi diceva che durante i primi 3 giri le frenate sono diverse perchè "passive" (a batteria carica) la frenata cambia molto quando c'è anche la rigenerativa. Potendo andare a Varano de Melegari la vedremo all'opera nelle prove di giugno e nella gara di luglio!Per altri dettagli vedere la bruchure sul sito, dove vengo comparate la versione elettrica "Origin-e" viene comparata con la versione termica con cui ha in comune le strutture in fibra di carbonio e (in parte) le sospensionihttp://raceup.it/data/brochure_ITA_2017.pdf
  3. Secondo me prevedere ancora il differenziale significa non aver capito il concetto base delle nuove auto che consiste nell’ eliminare tutte le azoni casuali sostituendole con comandi razionali definiti da computer in tempo reale e in funzione della situazione effettiva. Il compito del differenziale è soltanto quello di dare ampia libertà alle due ruote motrici di agire l’una rispetto all’altra ma senza alcuna azione attiva. Faccio un esempio. Se un’auto tradizionale sta partendo con una ruota motrice su uno strato di ghiaccio il differenziale la fa girare vorticosamente mentre l’altra motrice è ferma: l’auto non si muove. La nuova macchina impartisce ordini razionali a tutte quattro le rote mettendo in folle quella su ghiaccio e facendo partire l’auto con le altre tre. La stessa cosa accade durante la corsa in curva: il differenziale svolge l’azione passiva di lasciare ampia libertà alle due ruote motricI ma ciò è cosa ben diversa dall’impartire ordini precisi ruota per ruota in funzione del raggio di curvatura, della velocità e delle condizioni del manto stradale, della tenuta di ogni ruota rispetto alla pavimentazione, della pressione reale delle gomme in funzione della temperatura ecc. ecc.
  4. jeby Le tue dotte spiegazioni mi hanno convinto che il principio di base sul quale si basava il mio sogno di autovettura a quattro ruote autonome è totalmente errato e quindi tutto il sogno è un fallimento totale. Infatti l’andare a spostare le masse proprio sugli elementi più delicati ed importanti come sono le quattro ruote in linea di principio è proprio una follia. Ciò mi porterebbe inevitabilmente a dichiarare la fine ingloriosa del mio sogno di partenza. Al tempo stesso la mia passione per la tecnica e soprattutto per le risoluzioni anche assai difficili ma che la tecnica moderna alle volte riesce spesso a risolvere mi induce a giudicare ancora più piacevole, più bella la discussione inerente il sogno stesso e quindi mi spinge a tentarne il prolungamento . Non per niente il mio sito internet si chiama “altratecnica” In realtà nello stilare le mie note avevo previsto il pericolo di cui si tratta ma lo avevo sottovalutato a causa di alcuni miei errati punti vista. Infatti io supponevo che la massa dei quattro piccoli motori elettrici ( magari di nuovo tipo che limita al massimo i pesi delle varie parti) fosse molto più piccola di quanto è nella realtà nel mentre i grandi pesi da piazzare nel baricentro basso del veicolo fossero costituiti dagli accumulatori i quali, proprio per il maggior spazio disponibile e per la necessità di montare molti accumulatori onde aumentare l’autonomia della vettura, componessero la massa di base di cui si parla. Ne ho fatto qualche accenno nelle note dove pensavo che la traiettoria altimetrica delle grandi masse così descritte venisse definita dal computer in tempo reale ed in funzione dell’andamento effettivo della pavimentazione stradale rilevata dai sensori. Ed era in funzione di tale traiettoria che il veicolo procedeva senza scossoni verticali ed imponendo vai via alle ruote di alzarsi ogni qual volta si presentava un gradino e di abbassarsi nel caso delle buche . Essendo quattro le ruote indipendenti la traiettoria effettiva faceva base solo sulle ruote che corrono su pavimentazioni lisce e concentrando il moto delle altre ruote a movimenti verso l’alto o verso il basso, tesi soltanto a seguire le asperità del suolo, accarezzandone la superficie ma senza subirne conseguenze dannose proprio per il fatto che la traiettoria da seguire era tassativamente prefissata. In questo senso avevo accennato alla presenza di strutture particolari come ad esempio il giroscopio ed atte sempre alla definizione della traiettoria ideale che il veicolo avrebbe dovuto rispettare in ogni caso. Capisco benissimo che torniamo a pure ipotesi teoriche ma si tratta degli argomenti che io amo particolarmente.. Alla fin fine tutto il mio racconto, pur se minato alla base da errori come quelli citati, sarebbe servito solo a dare un’idea di una ipotetica auto elettrica e totalmente basata , come accade in tutti i settori dell’industria, su sistemi di logica programmata detta anche controllo numerico.
  5. Nella ruota con motore che da tempo è in fase di studio Vedi figura allegata) figura a sinistra un tipo di sospensione attiva. Il tutto deve rientrare all'interno della ruota sospensione compresa
  6. Sono pienamente d'accordo per i dettagli : inutile perdervisi come nel sistema di frenatura. Ritengo valide tutte le altre osservazioni ma non vedo approfondito nè in senso positivo che in quello negativo il problema di base del propulsore ( negli interessanti articoli citati chiamato Il motore del mozzo della ruota). Potranno o non potranno aver un seguito i molti studi sui quattro motori ( a forziori elettrici ) ognuno posto, assieme agli accessori di regolazione sia in orizzontale che in verticale, entro una ruota? Io credo che questa sia un elemento fondamentale che meriterebbe ulteriori interventi di esperti come i capaci interlocutori di cui sopra.
  7. Pienamente d'accordo. Resta sempre , anche se non pertinente con l'oggetto specifico, la mancanza di strategia generale nei riguardi della produzione elettrica di tipo rinnovabile e quindi anche di quella eventualmente necessaria per il parco automobili elettriche
  8. Ho molto apprezzato i commenti ricevuti. Giustamente gli interlocutori, molto più competenti di mè nel campo specifico, sollevano le giuste difficoltà alle quali si deve il fatto che la vera auto elettrica ( e non certo quella da mè pittorescamente descritta ) non sia ancora uscita e ci si barcameni con auto pseudo elettriche le quali, secondo mè, non approderanno a nulla. Su certi aspetti farei delle obbiezioni, sempre con la riserva della mia incompetenza. Io credo che molti dei problemi cui si è fatto cenno ( come ad esempio quello della necessità che il freno continui ad essere del tipo ad attrito) la tecnica vera troverà soluzioni come ho potuto constatare nel mio settore (idraulica) nel quale si sono fatti e si stanno facendo passi da gigante. Ragionando per analogia ritengo che allo stesso modo in cui nel mio settore si evita di utilizzare tanta nuova tecnica ( vuoi a causa dell’Università che viaggia ancora con i metodi di mezzo secolo fa) vuoi per l’incompetenza dei responsabili che dormono sui problemi senza vederli e soprattutto senza prevederli, anche nel campo dell’auto o della viabilità in genere mancano le strategie di base e l’unico sprone è data dalla convenienza economica delle grandi Società che costruiscono l’auto. Ad esempio io non credo tanto in una risoluzione del problema elettrico italiano basandosi sulle fonti rinnovabili. Siamo in presenza di centinaia e centinaia di migliaia di produttori di energia elettrica lasciato totalmente al caso sia nella costruzione degli impianti, sia nelll’utilizzo dell’energia prodotta: è noto a tutti come sia tutto fatto a casaccio. Voglio vedere cosa succederà tra poco quando si dovranno fermare le centrali termoelettriche per evitare il grave inquinamento e cosa accadrà tra poco quando sarà necessario rottamare e smaltire migliaia e migliaia di impianti obsoleti e da sostituire con le nuove soluzioni che si spera questa volta facciano parte di un programma globale. . La soluzione sarà soltanto una: comprare enormi quantitativi di energia elettrica prodotta dal nucleare all'estero ma appena fuori i nostri confini nazionali. Non per niente il Macronne asserisce che l’auto elettrica porrà grossi problemi in merito all’energia elettrica necessaria per farle funzionare In conclusione io ringrazio i miei interlocutori pregandoli di continuare nella loro critica costruttiva sentendomi abbastanza sicuro che la “nuova auto elettrica” sia comunque in arrivo
  9. .... ma soprattutto quattro ruote autonome ma attive e regolate intelligentemente dal computer di bordo in funzione dello stato di fatto accuratamente rilevato da sensori ...... Tutta fantasia ma che troverà quanto prima attuazione straordinaria. Intanto pregherei di leggere le mie avventate previsioni e criticarle aspramente: forse se ne può ricavare qualcosa. Cliccare https://goo.gl/6pHxTg
  10. La vera auto elettrica deve essere totalmente diversa da quelle esistenti. Obbligatoriamente e totalmente elettrica e quindi eliminando tutte le parti prettamente meccaniche come cambio delle marce, freni a ferodo, differenziale statico, sistema di ammortizzazione e soprattutto il sistema di propulsione che deve essere costituito da quattro motori elettrici inseriti nelle quattro ruote. Vedere particolari in : https://goo.gl/6pHxTg
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.