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RS6plus

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  1. 20mila ordini nella prima settimana e produzione gia venduta fino a metà luglio La Stampa - Ordini boom in USA per la nuova Chrysler 200
  2. Io l ho sentita ieri la puntata di giannino, perché era ieri che parlava con l autore del libro, anche degli aiuti a fiat citando l attuale rottamazione in italia e quella in brasile.. Condividere o meno a parte, inesattezze non sono mancate. S'è detto che vogliono fare volumi in cina importando le vetture e non menzionando i tre suv jeep che verranno costruiti in loco, come anche ottimo e viaggio. Poi allo stesso modo hanno criticato l idea di importare alfa, quando bmw ed audi produce fuori dalla germania, quando prima della gaff sulla sua presunta laurea, criticava la delocalizzazione. Insomma non tanto da giannino ma dall'autore del libro mi sarei aspettato un discorso più strutturato, anche sulle critiche a Marchionne, che se vuoi farle ce ne sarebbero, ma quelle sentie, poca cosa. Pochezza del giornalismo italiano
  3. Vista una bisarca sull' a1 all'altezza di parma con punto e tre quattro renegade ma tutte o adesivi a macchie bianche e nere (ricordava alla lontan i camuffi brasileri), ma non sembravano muli, erano appiccicati in modo perfetto
  4. Troppe contorsioni dovrei vedere io a riesumare certe discussoni su scorpori, vendite di pezzi di fiat bilanci farlocchi...
  5. Lo scudo è in produzione sinzo al 2016 a sevelnord, e mi sembre sia l anno dei nuovi minivan usa, non una coincidenza secondo me. Il debito netto è sotto i 10mld buono, non me lo aspettavo, mentre per la produzione tra pernambuco, nuovo sito in cina per le tre jeep, india, mirafiori e cassino che sono ben la di sotto del 50% (mirafiori ancor di più), i siti nona mancano. Semmai è venderle 7ml il quibus
  6. Visto camminare sull a1, aveva disegnate con pennarello tutte le zone di assemblaggio non perfette con frecce e scritta "storto". Dietro meglio davanti mi sembra un bedford
  7. Fonte 404 - Quattroruote Da 45 a 26: i numeri dicono tutto con esemplare chiarezza. Uno degli aspetti che più è stato sottolineato oggi nella presentazione del piano "Back in the Race", è la grossa sforbiciata che si intende dare alla gamma delØGruppo Psa: troppe, e troppo spesso ridondanti, sono le attuali proposte diØPeugeotØeØCitroën, secondo il Tavares-pensiero. E allora via con il drastico taglio dei modelli, e il conseguente (quasi) dimezzamento dell'offerta.Un taglio radicale.ØOggi, i marchi francesi vendono un totale di 45 diversi modelli nel mondo, escludendo i commerciali leggeri, le vetture costruite su piattaforme non Psa e quelle commercializzate con il brand Fengshen. L'obiettivo diØTavaresØè scendere a quota 26 nel 2022, lavorando su una razionalizzazione della line-up che sarà vasta e complessiva.Nuovi modelli per nuovi segmenti.ØI tagli, bisogna sottolinearlo, si accompagneranno con un riposizionamento dell'offerta in segmenti più interessanti rispetto a quelli occupati oggi. Da qui, l'ambizioso piano di lanci, che molto presto vedrà arrivare nuove proposte in zone del mercato ancora inesplorate, e ridisegnerà gradualmente il product portfolio del Gruppo Psa.Presto i primi effetti concreti.ØAd andare incontro alla razionalizzazione, come è stato illustrato oggi, saranno di fatto i soli brand Peugeot e Citroën, che vedranno ridursi in egual misura le rispettive proposte: tra il 2014 e il 2022 la prima passerà da 25 a 13 modelli, e il double chevron da 15 a 7. Gli intervalli di tempo in cui la nuova politica di riduzione dei modelli superflui sarà più aggressiva sono quelli dei periodi 2014-2016 (quindi a breve dovremmo vederne i primi risultati) e 2018-2022.Il nuovo ruolo del marchio DS.ØPressoché inalterata resterà invece l'articolazione di gamma del brandØDS, che nelle slide presentate oggi è già stato conteggiato a parte rispetto a Citroën, e che passerà da 5 a 6 modelli nei prossimi otto anni. La crescita dell'attenzione verso il marchio, e gli investimenti per il suo sviluppo sul mercato cinese, sono le due facce della ricerca di margini di profitto più ampi da parte del Gruppo, che verrà portata avanti proprio in questa doppia chiave, geografica e di riposizionamento commerciale. Da 45 a 26: i numeri dicono tutto con esemplare chiarezza. Uno degli aspetti che più è stato sottolineato oggi nella presentazione del piano "Back in the Race", è la grossa sforbiciata che si intende dare alla gamma delØGruppo Psa: troppe, e troppo spesso ridondanti, sono le attuali proposte diØPeugeotØeØCitroën, secondo il Tavares-pensiero. E allora via con il drastico taglio dei modelli, e il conseguente (quasi) dimezzamento dell'offerta.Un taglio radicale.ØOggi, i marchi francesi vendono un totale di 45 diversi modelli nel mondo, escludendo i commerciali leggeri, le vetture costruite su piattaforme non Psa e quelle commercializzate con il brand Fengshen. L'obiettivo diØTavaresØè scendere a quota 26 nel 2022, lavorando su una razionalizzazione della line-up che sarà vasta e complessiva.Nuovi modelli per nuovi segmenti.ØI tagli, bisogna sottolinearlo, si accompagneranno con un riposizionamento dell'offerta in segmenti più interessanti rispetto a quelli occupati oggi. Da qui, l'ambizioso piano di lanci, che molto presto vedrà arrivare nuove proposte in zone del mercato ancora inesplorate, e ridisegnerà gradualmente il product portfolio del Gruppo Psa.Presto i primi effetti concreti.ØAd andare incontro alla razionalizzazione, come è stato illustrato oggi, saranno di fatto i soli brand Peugeot e Citroën, che vedranno ridursi in egual misura le rispettive proposte: tra il 2014 e il 2022 la prima passerà da 25 a 13 modelli, e il double chevron da 15 a 7. Gli intervalli di tempo in cui la nuova politica di riduzione dei modelli superflui sarà più aggressiva sono quelli dei periodi 2014-2016 (quindi a breve dovremmo vederne i primi risultati) e 2018-2022.Il nuovo ruolo del marchio DS.ØPressoché inalterata resterà invece l'articolazione di gamma del brandØDS, che nelle slide presentate oggi è già stato conteggiato a parte rispetto a Citroën, e che passerà da 5 a 6 modelli nei prossimi otto anni. La crescita dell'attenzione verso il marchio, e gli investimenti per il suo sviluppo sul mercato cinese, sono le due facce della ricerca di margini di profitto più ampi da parte del Gruppo, che verrà portata avanti proprio in questa doppia chiave, geografica e di riposizionamento commerciale. Ma più modelli= più vendite= più quota= più fatturato= più utile non è più verificata?
  8. Mancherà certamente poco ma anche gli attuali viaggiano con muso coperto. Alla stazione di pescara lunedì era fermo un convoglio del modello attuale, tutti coperti
  9. dal messaggero Alfa 4C, rinviato a maggio l'aumento della produzione - MOTORI Alfa 4C, rinviato a maggio l'aumento della produzione Alcuni fornitori in affanno nel rispetto dei tempi delle consegne. Per ora il secondo turno non parte e gli 80 lavoratori chiamati a Modena da altri stabilimenti Fiat tornano nelle loro sedi. Intanto partono le vendite negli Usa. MODENA - E’ stato rinviato, probabilmente a maggio, l’aumento della produzione della coupé 4C che l’Alfa Romeo aveva previsto in un primo tempo per fine marzo. Il secondo turno nello stabilimento di Modena della Maserati, dove la 4C viene assemblata dalla fine dello scorso anno, non è ancora partito per via delle difficoltà di alcuni fornitori a rispettare i tempi di consegna e le quantità quasi raddoppiate di alcuni componenti. E così dal prossimo week end i circa 80 dipendenti di altri stabilimenti Fiat che erano stati chiamati a lavorare a Modena proprio per il secondo turno torneranno a casa in attesa di nuove disposizioni da parte della direzione. La grande quantità di ordini ricevuti per l’Alfa 4C, decisamente superiori al previsto, e l’imminente avvio delle vendite della coupé negli Stati Uniti avevano spinto i responsabili Alfa ad accelerare i tempi dell’avvio del secondo turno a Modena. Un’operazione destinata quasi a raddoppiare la produzione del modello che dovrebbe passare – a regime - dalle 3.500 unità annue previste finora a circa 5.000. Obiettivi rinviati ma non abbandonati, in attesa che gli ingegneri di alcune ditte fornitrici trovino il modo di aumentare la produzione dei pezzi loro commissionati. Nessun problema, invece, per il principale fornitore dell'Alfa 4C, l’Adler di Airola, in provincia di Benevento, che confeziona il leggerissimo scheletro in fibra di carbonio che garantisce al coupé made in Italy un peso inferiore ai 900 chili. La Adler, grazie anche ad incentivi della Regione Campania, ha assunto un’ottantina di operai per aumentare la produzione dei telai. il riscontro di vendite è impressionate, vista la nicchia di mercato, il periodo e la disaffezione della massa delle auto
  10. Lo sportage dentro non brilla per finiture, peccato perché fuori merita.
  11. Veramente avevano proposto la perla, dedicata al mercato cinese. Il problema è proporre qualcosa che rispecchi le necessità e vendibile, non basta farla appositamente tanto per. Detto ciò il mercato indiano è in pesante contrazione, tutti hanno rimandato o rallentato le uscite
  12. Sto cedendo alla dino e vorrei andare a vederne una a breve in vendita ad un prezzo interessante. Che consigli di controllare a parte la ruggine e questo rumore al differenziale?
  13. Scambio collezione evo dal numero 1 ad oggi con caparra per 4c ...
  14. ma l'octavia fa numeri che tranne le premium tedesche le altre vedono con il binocolo mondeo nel 2012 ha collezionato 69187unità e nel 2011 83274unità Insigna, che piace a più di qualcuno, 62362 (+32mila vauxhall) contro le 86400 (+46mila Vauxhall) del 2011 Auto con decadi di presenza sul segmento citroen c5 37600mila pezzi nel 2012, 57700 nel 2011 Ora, premesso che io la proporrei per la semplice ragione che un aiutino alla gamma lo da, pensare di arrivare a 100mila pezzi per la 200 in europa, è fantascienza totale. Magari ne piazzasse 30mila, è mi sembrano pure troppe visto il segmento ormai defunto e la percezione e assenza del marchio nel segmento a livello europeo Tanto per capire perchè per la 200 l'UE può non essere prioritaria, tra Canada e USA nel 2012 ne hanno vendute 140mila
  15. La linea della variante jeep partirà tra 3 mesi a melfi
  16. qualcuno che butta giu' un costo di mantenimento annuo, con capatine in pista ogni tanto ? Ps: Poi macgeek mi dice quanto richiede la 8c che dovrebbe essere esosa quanto la gransport (che comincia a trovarsi a cifre popolari), euro più euro meno
  17. l'alternativa su quelle dimensioni era un monovolume grande che ormai non vende più e con marchio fiat ancora meno.Pur scaturita da un rimarchiamento è una delle poche volte che proporre qualcosa di diverso in fiat ha dato i suoi frutti Anche se in volore assoluto possono essere trascurabili, nulla sopra il seg C in fiat ha fatto questi numeri Il poter proporre un'auto, che al netto dell'europa fa numeri rilevanti, anche se nuova, non credo rivoluzionerà ne il listino ne il prezzo effettivo. L'ulysse (listino improponibile) pure scontatissimo e a fine vita veniva come il freemont.
  18. Vista oggi parcheggiata all interno dello stabilimento, tutta nera. faotocamera oscuata prima di iniziare il tour...
  19. speriamo che tolgano la gpl (che consuma comunque come un ossessa anche se si muova più che bene) così in azienda smettono di comprale.
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