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LiF

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  1. Si vero. In questo caso per la più vecchia si può ricavare qualche informazione per fare opportune valutazioni dai km registrati alla prima revisione dopo 4 anni. Tuttavia, ho supposto che non stiamo parlando di un caso reale ma bensì di un caso ipotetico, quindi il mio commento è relativo solo alla considerazione che il chilometraggio fosse troppo basso solo per l'Audi, quando stiamo in realtà parlando di due veicoli con stesso chilometraggio annuo
  2. Lo stesso vale per una Renault con 4 anni e 50.000 km, non mi sembra una discriminante
  3. Le auto dell'esempio hanno un catalogo di motorizzazioni non sovrapponibili se non parzialmente (non credo, per esempio, che q3 sia disponibile con motore 1.2 benzina o 1.6 diesel). Per quanto mi riguarda dipende molto anche da questo aspetto
  4. Questa faccenda della pressione pneumatici non riesco proprio a digerirla, rovina lo spettacolo e falsa i risultati delle gare. Più di tante inutili elucubrazioni su dove limitare gli sviluppi tecnici delle moto dovrebbero intervenire su questo aspetto per rendere più genuine e comprensibili le gare
  5. Addirittura gli danno la moto dell'anno prossimo ma strozzata.
  6. Visto che il bagagliaio è un aspetto importante per te, consiglio di andarle a vederle dal vivo per valutarlo di persona ed in base alle tue esigenze/preferenze. Inoltre, molto spesso mi pare che i dati dichiarti siano poco realistici o calcolati con qualche sotterfugio.... Per esempio, visti dal vivo i bagagliai di Kamiq e 2008 non mi sono parsi granché, soprattutto rispetto al valore dichiarato. Concordo comunque sulla buona impressione che mi ha fatto la Skoda da un punto di vista qualitativo ed ergonomico, per quel poco che ho visto.
  7. I calcoli per le auto PHEV sono sempre difficili da fare, in particolare discernere tra i diversi contributi, EV e ICE. Prendendo per vero il dato di consumo totale EV (suppongo da computer di bordo), ipotizzando che il consumo lungo questo percorso sia rimasto invariato e considerando la capacità netta della batteria, ne risulta una percorrenza in elettrico di circa 71-72 km. Sottraendo alla lunghezza di ciascuna tratta questa distanza, ne risulta una percorrenza con ICE di 195 km consumando circa 9.84 l di benzina, ovvero circa 19.8 km/l. Ho sbagliato qualche cosa?
  8. Speriamo che Aprilia cresca ancora per avere entrambi i marchi italiani al vertice, anche se rispetto a pochi anni fa è già grasso che cola.
  9. LiF

    Suzuki Swift 2023

    Allora è da provare. Onestamente la trasmissione è la cosa che mi ha colpito di più della Swift assieme all'efficienza del 4 cilindri (mi aspetto che il 3 cilindri nuovo non sia da meno). Per quanto riguarda l'handling, che spesso viene lodato in queste pagine, non ho potuto saggiarlo, il percorso che ho fatto (per lo più autostradale) non si prestava; ricordo solo una curva presa allegramente, dove si è comportata bene, ma certamente una Mini (per fare un esempio) è un'altra cosa (giustamente direi, visto il prezzo).
  10. LiF

    Suzuki Swift 2023

    Avendo guidato di recente a noleggio la versione precedente a 4 cilindri, io direi manovrabilità eccellente, assieme ad una frizione di burro ed un'ottima messa a punto generale di tutto il comparto; facile fin da subito cambiare marcia in modo fluido senza strattoni, sia a basso numero di giri sia tirando le marce. Onestamente è la cosa che mi ha colpito positivamente di più dell'auto.
  11. 320 km di autonomia residua con batteria all' 83%, ad ora. Poi si vedrà cambiando percorsi
  12. La considerazione finale sulla trazione elettrica non mi sorprende, da un punto di vista ingegneristico (e quindi lasciando perdere aspetti emozionali) è chiaro dalla notte dei tempi. Gli unici limiti sono principalmente quelli che hai già riportato, oltre al costo e qualche altra considerazione; una volta erano enormi, ora molto meno (ma non sono stati del tutto superati).
  13. Infatti il 2.0 TD sulla precedente Alfetta era stato un vero disastro e l'avevamo cambiata molto prima, ed i successivi 2.5 TD di 164 (prima serie e poi Super) sono comunque durati molto meno (ma comunque direi chilometraggi accettabili) e nel corso della loro vita hanno dato qualche noia. Quel 2.4 TD invece niente, non so se per un caso fortuito o perché proprio quella versione di motore era di per sé un mulo. E, ribadisco, trattato senza particolare riguardo. Per carità, vero, però il tutto deve essere valutato considerando il contesto storico. Inoltre ricordo che aveva una quinta cortissima, mi pare che a 130 km/h di tachimetro (che peraltro segnava velocità ben più basse rispetto ad auto di amici, per lo meno a fine vita) il contagiri fosse a 3500 rpm circa. La 164 2.5 TD alla stessa velocità di tachimetro mi pare fosse intorno ai 2850-2900 rpm, per dire.
  14. Mi avete fatto tornare in mente una mitica Alfetta 2.4 turbodiesel posseduta in famiglia. Il motore VM aveva la distribuzione comandata da ingranaggi, se ricordo bene. È arrivata alla soglia dei 500.000 km senza il benché minimo problema (e non mi riferisco solo alla distribuzione, mi riferisco a tutto il motore) prima di essere venduta. Addirittura gli ultimi anni siamo arrivati a cambiare l'olio ogni 40.000 o più km (olio Syneco, non ricordo la tipologia onestamente), forti del fatto che comunque veniva usata per tragitti lunghi. Eppure andava, pur essendo guidata in maniera sprintosa (quinta cortissima, era un'auto da sorpasso).
  15. Le Young timer di sicuro si rimpiangono per altri aspetti, non certo per gli intervalli di manutenzione frequenti. Comunque mi pare che sia difficile stabilire una soluzione tecnica migliore in assoluto, ognuna ha diversi pro e contro e, viceversa, ci possono essere diversi punti di vista a seconda delle proprie esigenze. Per quanto mi riguarda, a parità di tutto il resto (principalmente costo di acquisto e affidabilità), preferisco una soluzione senza manutenzione;il problema è essere sicuri delle premesse...
  16. Le zone a 30 km/h non sono per l'inquinamento quanto piuttosto per la sicurezza (e per quanto mi riguarda per la vivibilità delle città). Ciò non toglie che concordo che ci vorrebbero più colonnine, e più affidabili, ovunque.
  17. Per curiosità, cosa intendi per correre ai ripari? Da una rapida ricerca in rete, pare un problema per i motori dal 2003 al 2005.
  18. Cosa significa per te elevati chilometraggi? Se parliamo di 250.000 o più km, penso che il nuovo proprietario se ne farà una ragione senza lamentarsi, ammesso che ci arrivi. Lo stesso parente aveva posseduto anche la Micra prima serie 1.3, rottamata ancora marciante proprio per problemi alla catena intorno ai 300.000 km.
  19. Questo è fuori di dubbio.
  20. Certo, le mie valutazioni sulla accessibilità ed i costi erano riferite a motori di veicoli di ampia diffusione, quindi di veicoli non particolarmente costosi e raffinati. Leggere di 700€ per il motore di una utilitaria di oggi mi fa rabbrividire se penso a quanto avevo speso per il Fire 1.2 euro 2. Certo, da un meccanico generico e comunque parecchi anni fa. E poi penso a chi recentemente ha comprato una vecchia Micra k12 di un mio anziano parente, 17 anni e 180.000 km, pagandola due soldi, con motore che gira perfettamente senza rumori strani, che se avesse dovuto sostituire la cinghia a quel prezzo, o se l'avessi dovuta sostituire io, l'avrebbe pagata il 50% in più. (La suddetta auto ha motore con distribuzione a catena).
  21. Entrambe le soluzioni hanno pro e contro. Resta il fatto che un comando della distribuzione a catena ben progettato e ben costruito, quindi affidabile, sia comunque preferibile, anche perché le cifre che leggo per la sostituzione della cinghia non mi sembrano così competitive come lo erano un tempo per motori dall'architettura semplice e facilmente accessibili
  22. Al 'freno motore rigenerativo' ci si fa l'abitudine. L'importante è che ci sia sempre....di recente ho guidato una Suzuki Swift mild Hybrid e la cosa fastidiosa era che la mattina nei primi chilometri il sistema ibrido non andava, di conseguenza non c'era freno motore fino a che, improvvisamente, cominciava a funzionare...
  23. Onestamente non credo che sia così. In Cina le case automobilistiche ci stanno lavorando da tempo, per loro non si tratta di un cambiamento repentino come per le case europee
  24. Speriamo che in Ducati non vadano troppo dietro alle richieste di Marquez se no si rischia la sindrome Honda, guidabile solo da lui.
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