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Ciparisso

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  1. A prescindere dal fatto che quello che ha riferito il nostro Premier C.T. Antonio Conte possa essere interpretabile o male-interpretabile (con malcelata malizia dall'italiano spiritosetto), credo che in questo momento debba prevalere il buon senso ed il senso di responsabilità. Non mi sembra il caso di mettersi a fare del latinorum alla azzeccagarbugli sugli articoli di legge. Prima di intraprendere qualsiasi azione, chiediamoci se in questo momento sia veramente necessaria e se possa in qualche modo nuocere ai nostri cari (figli, genitori anziani, amanti), ed agiamo di conseguenza. Cosa valida anche ogni volta che ci si accende una sigaretta, nonostante sul pacchetto ci siano avvertimenti e immagini shockanti, ma ce ne freghiamo. Poi, signori miei, al gene dell'imbecillità non c'è cura e non c'è legge che tenga. Sarebbe come emanare un'ennesima legge che non si possono buttare i rifiuti in strada, eppure ti ritrovi le panchine piene di lattine e bottiglie di birra. Eppure non è che ci voglia il Premier o il Dalai Lama per capirlo. Ad ogni modo, stiamocene a casa il più possibile ed utilizziamo i servizi di consegna a domicilio, essendo loro autorizzati a muoversi per motivi di lavoro. Magari, vuoi per la paura, vuoi per la noia, vuoi per l'istinto di sopravvivenza, questa difficile situazione porterà ad un boom di nascite nel breve tempo, sostituendo la palestra con l'attività sessuale (per chi può naturalmente) e tutto si risolverà con una nuova generazione, che sarà ricordata alla storia, come i figli del Coronavirus.
  2. Ad ogni modo torniamo a noi e come diceva Tucidide: "Se Oxford piange, Cassino non ride". A proposito di impianti, per Alfa Romeo Stelvio e Giulia sarebbe importante poter effettuare un giro della rinnovata fabbrica di Piedimonte San Germano come avviene da anni (fin dalla prima serie R50 e R53) per il plant di Oxford tramite il sito "visitmini". Visto e considerato che alla sua riapertura è stata definita la nuova Casa di Alfa Romeo. Questo sì, che sarebbe un valore aggiunto ed un servizio Premium per il brand ed una esperienza significativa per futuri acquirenti, ingegneri del settore automotive, gli alfisti duri e puri e quelli ancora da sverginare. Essendo l'obbiettivo dichiarato di aumentare il target (clienti facoltosi, danarosi e presumibilmente decentemente acculturati nell'ambito motori) sarebbe interessante organizzare un tour tra i vari settori (magazzino premium, bobine di acciaio premium, tranciatura premium, presse premium, metrologia premium, verniciatura premium, marriage premium, muletti premium, test della tenuta guarnizioni con pioggia selezionata e premium a differenza di quella calcarea, plebea e fredda del rubinetto usata per Giulietta, bleeeah, -si fa per scherzare, suvvia-) con personale motivato e preparato e costituirebbe un plus non da poco, magari anche con una mini concessionaria "stile Ferrari" dove poter configurare passo passo la propria vettura. Insomma, non avrebbero un pubblico di completi perditempo e perdigiorno ed impossibile non è visto che altri lo fanno. Un microcosmo ALFA per intenderci da affiancare alla visita di Arese. La Sancta Sanctorum delle emozioni (premium, ovviamente). In fondo, basta solo organizzarsi e pianificare bene tutto il calendario visite (so già quello che pensate, non siate maliziosi), magari rispettando con fiducia i loro tempi, nel senso che a settembre 2019 fai una prenotazione premium per ottobre 2020. Dai che alla fine siamo abituati, in fondo quando chiamiamo il CUP per prendere appuntamento per una visita specialistica ci dicono sempre: "il primo appuntamento è tra un anno, pensa di essere ancora vivo?"
  3. Trovo ragionevole che sia salita come cliente target e sarei il primo a stappare una bottiglia di spumante se riuscisse ad imporsi come come brand di lusso e ad essere percepito come tale. Un conto è dire e pensare di essere Premium, un contro è essere riconosciuti come tali. Adesso siamo in una fase Premium-Wannabe per come la vedo io ed i nostri connazionali che in quanto a becerume, ignoranza e bassezza morale non sono secondi a nessuno, considerano Giulia e Stelvio come Fiat Ricarrozzate. Inoltre non si può neanche negare una fetta di storia importante che l'hanno vista protagonista con modelli più "plebei" e di segmenti più bassi quali AlfaSud, ArNa, 33 base base, 145/146, 147 base base, la stessa MiTo poor edition. Insomma sarebbe come negare l'esistenza di più di 40 anni di storia, che nel bene e nel male c'è stata. Ripeto, se l'Alfa riuscisse con Stelvio, Giulia e Tonale a ricollocarsi in una fascia di acquisto più alta, sarei il primo a togliermi il cappello come il Signor Ford. Aggiungo solo una cosa e poi la smetto altrimenti mi merito una giusta scomunica da questa discussione. Si vuole essere un marchio Premium? Va benissimo. Si vuole avere una gamma che parte dal segmento C a salire affiancando a modelli di "massa" delle vere e proprie specialties come Nuova 8C/6C/4C/GTV etc? Va benissimo. Ma oltre ai prodotti Premium deve essere Premium anche l'atteggiamento della dirigenza: presentare un piano con delle scadenze e rispettarle. Non si può accettare che un marchio Premium non fissi mai delle date e presenti sempre qualcosa sfruttando l'effetto sorpresa. Caspita, stiamo parlando della presentazione di un Prodotto o di un restyling di un marchio che si regge al momento a malapena sulle stampelle, che vuole ambire ad una certa clientela facoltosa ed esigente che vuole avere delle certezze nel Brand, e che ci vede riflessa la propria immagine. Caspita ancora, si può sapere con certezza se a Settembre/Ottobre/Novembre avremo un restyling di Stelvio? Sembrerebbe di no, ma il motivo che si percepisce non è quello di stupire tutti, ma è quello di una dirigenza che non sa che pesci pigliare. Caspita ancora e tre, si può avere una tabella di marcia e rispettarla? Francamente trovo questo deludente e poco Premium. E' tutto un "potrebbe", "forse", "mi sa", "forse che sì forse che no", "hanno detto che", e da patriota comincia ad essere pesante fare queste figure da peracottari. Sembra scolpito nella storia del marchio che bisogna soffrire per amarlo, che vi devo dire, signori, sarà una sofferenza Premium.
  4. Cita: "Da quel che leggo la sola auto FCA compatibile con il tuo brief sarebbe una 500 abarth che con la nuova generazione crescerà verso i 4 metri." Sì, esatto, la 500 Abarth rientra tra le scelte possibili e colmerebbe il vuoto "MiTo". Peccato che sia esageratamente "tamarra" per i miei gusti per via di kit estetici troppo "pretenziosi" e "scimmiotteschi". La MiTo invece incarna l'idea di "auto classica" con forme morbide e poco tormentate; forse non in maniera perfetta, ma la vedo come una piacevole riduzione in scala della 8C, senza una ostentazione di sportività e una bella pulizia delle linee senza ricorrere a strisce, badge, scudetti, verde adrenalina da youtuber coatto e parafanghi da compensazione del "pene piccolo". Per quello mi auguro che di Stelvio e Giulia ne vendano a scatafascio e che Cassino abbia una produttività decente, per far sì che si possa avere anche una segmento C tradizionale a tre porte. Se esistesse una Giulietta a tre porte con un minimo restyling ai gruppi ottici, volante della Giulia e strumentazione un poco più moderna, correrei ora in concessionaria. La prenderei anche nel discutibile Verde Valeria Visconti e baffo giallo.
  5. Dio, o chi per lui, benedica il tuo entusiasmo ed ottimismo giovanile. Io da Alfista, Ferrarista e Romanista, ormai ho consumato pure i gomiti a forza di rosicare. Ma tant'è, sperare non costa nulla.
  6. Purtroppo no, al momento, e lo dico con rammarico avendo avuto in casa queste Alfa Romeo dal 1990 (più o meno): - Alfa Romeo 33 1.3 Boxer (mio padre) - Alfa Romeo 164 2.0 Twin Spark (mio padre) - Alfa Romeo 156 1.8 Twin Spark (mio padre e prima Alfa guidata e primi sogni bagnati con quella macchina che metteva le ruote proprio dove volevi tu e con un tiro in terza marcia godurioso) - Alfa Romeo 147 1.6 120cv Twin Spark (3 porte e mia personale) - Alfa Romeo GT 1.9 JTD (mia personale) - Alfa Romeo MiTo 1.4 135Cv MultiAir (di famiglia) Quindi non si può proprio dire che io sia esente dal virus Alfa Romeo fin dalla tenera età. La mia è solo amarezza nel non avere l'opportunità di rimanere in casa Biscione. L'ideale sarebbe una Giulietta-GT-GTV 3 porte al massimo sui 4 metri e 30, ma qui siamo nel mondo dell'iperuranio nella situazione attuale. Ci tengo a fare una specificazione: probabilmente Alfa Romeo non è il brand che fa per me allo stato attuale, ciò non toglie che essendo contagiato da questo amore-odio morboso, io partecipi con "passione" alle sue sventure e disavventure, a prescindere che effettivamente possa permettermene una, perché Alfa appartiene (o dovrebbe appartenere) alla lista di quei marchi che ti fanno sognare a occhi aperti, che non ti fanno dormire la notte, per cui ci si "scanna" dialetticamente, per cui passeresti le ore al configuratore ad immaginarti la tua personale ed unica, per cui ambiresti alla versione Quadrifoglio Verde ed invece sei un morto di fame con il 1.4 8v Fire Fiattoso senza manettino ma ti senti comunque speciale. Secondo me Alfa va oltre il mero possesso perché appartiene alla sfera dionisiaca ed irrazionale dell'uomo, è ancora legata sottilmente all'idea marinettiana e futurista dell'auto. Ed oggi, complice una gestione scellerata di diverse decati e l'appiattimento generale dei gusti (si parla di uomo ad una dimensione infatti) è difficile da mantenere in vita qualcosa che affonda le proprie radici sulla passione. Mi scuso anticipatamente con @lukka1982 per aver inquinato il topic dello Stelvio, però credo che le discussioni nate da qualche foto di quel bestione bianco camuffato senza apparenti modifiche sulle strade spagnole, siano sintomo di quanto interesse ci sia ancora per Alfa Romeo. Il giorno in cui non ci saranno neanche questi piacevoli e accrescitivi scambi di vedute, ci sarà veramente da preoccuparsi per Alfa, perché vorrà dire che si è perso pure l'interesse di parlarne dato che la gente si è rivolta ad altro.
  7. Temevo un risultato peggiore per le nostre care rosse su questo circuito ed invece si sono limitati i danni. A meno di eventi "catastrofici" (leggi "pioggia", "incidenti", "safety car") credo che il terzo posto sia il massimo risultato auspicabile ragionevolmente parlando. Ad ogni modo se il buon Dio avesse deciso a suo tempo di iniziare a contare dal numero Quattro, avremmo conquistato tutta la prima fila.
  8. Molto probabilmente non era una vettura che faceva battere i cuori e che non ti faceva dormire la notte, ma era una di quelle macchinette sfiziosette a 3 porte che oggi tanto mancano al mercato tutto incentrato su SUV, rialzette. Pur essendo stati piccoli "cessetti" a motore, da amante delle piccole 3 porte, rimpiango il periodo della Tigra, Puma, quel "catorcio" della Hyunday Coupè, e a breve anche la piccola MiTo, in cui un giovinetto poteva sognare il suo coupettino. Concordo sul nome, osceno, che a Roma veniva brutalizzato e incafonato in "CoRado" co' 'na Ere.
  9. Condivido e apprezzo il tuo discorso. Forse il mio sarcasmo non è riuscito a far trasparire l'amarezza della mia constatazione, ovvero che è davvero un peccato che molte vetture del Gruppo Fiat devono dapprima subire un paio di gironi danteschi prima di ricevere il giusto apprezzamento e tributo che meritano e che meritavano fin dalla loro concezione. Ahimè, devo passare prima per pezzi di ferro e poi pian piano è un escalation di riabilitazione che assume toni quasi snob tra l'altro. Guai però ad apprezzarle nella loro contemporaneità. Credimi, ho passato in prima persona la situazione in casa, prima con una Alfa Romeo 164 2.0 TwinSpark, poi con una Fiat Coupè 2.0 20v ed infine con una 156 1.8 TS. Fin quando erano sul mercato, ne ho sentite e subite di tutti i colori...se per ipotesi le avessimo conservate tutte e tre oggi avremmo avuto un cospicuo fondo pensione. Invece dopo 10 anni sono state ritirate dai concessionari (Fiat ed Alfa) quasi turandosi il naso.
  10. Sicuramente non ci avrai fatto caso, ma guarda il tuo "inconscio" quale verbi ti ha fatto usare: CREDO e SPERO, insieme ad un paio di "SE" ed un condizionale "sarebbe". Il massimo della sicurezza in casa ALFA ROMEO. Qualcuno di voi gentili lettori, potrebbe obiettare: "Ma tu che blateri tanto perché non ti compri una Giulia o una Stelvio?". Domanda più che legittima. La mia risposta è semplice: Non me le posso permettere attualmente. Inoltre in famiglia possediamo il peccato originale di Alfa, una MiTo 1.4 Multiair 135Cv del 2009 che secondo i piani, almeno questo è certo, non avrà eredi. Per motivi di gusto personale io guido solo auto di massimo 4 metri (e la MiTo fa già eccezione) e con tre porte, per cui neanche da usata comprerei una Giulia/Stelvio. Inoltre, se la MiTo, in un'ipotesi assai remota, quasi da fantascienza, dovesse avere un'erede, sarebbe, a detta della Signora Rudy Zerbi, già silurata peraltro, una vettura B-Suv Suvvettina confettina rialzettina ad alto contenuto di estrogeni con 4 porte e portellone per consentire alle dolci mammine di Instagram con bimbi al seguito di riporre con estrema facilità seggiolini, passeggini e monopattini vari, e di parcheggiare meglio sul marciapiedi davanti casa mia, possibilmente il tutto in modo eco-friendly, Vegan OK, NO parabens, NO SLS e SLES, Gluten FREE, Equosolidale, UTZ certified, Senza Olio di palma e con il glorioso Fire 1.4 78 Cv aspirato senza manettino DNA. Ma nonostante io abbia tanti dubbi nella vita, tra cui la vita stessa che è già tanto amara di suo, ho un'unica certezza, ovvero quella di far valere il principio di non replicabilità, cioè di non riprodurmi, perciò non sarei interessato a tale modello di vettura. Ma sto tranquillo, tanto non uscirà mai. Perciò cari amici, se dopo 10 anni volessi sostituire la Mito cosa dovrei fare? Molto semplice, se non sarà MiTo sarà MINI. P.S. Non vorrei urtare la sensibilità di qualcuno e tengo a precisare che il mio non è un discorso sessista (mia madre è donna, cosa non del tutto scontata oggi) e contro i bambini, che sono molto simpatici e belli ed un miracolo della natura, specialmente quelli degli altri e quando stanno a casa propria.
  11. Non voglio "sporcare" il topic. Condivido il fatto che all'epoca le Lancia Dedra godessero di una buona reputazione da parte di stampa (quella seria) e da parte di un pubblico obbiettivo e dotato di raziocinio che riconosceva la bontà tecnica del prodotto. Ma la maggioranza "ignorante" l'ha poi inclusa nei cessi Fiat ricarrozzati. Un po' come la storia di Giulia e Stelvio: chi è fornito di un basilare grado di ragionevolezza riconosce che il pianale Giorgio, la disposizione del motore anteriore longitudinale e trazione posteriore, il V6 di derivazione Ferrari, siano quanto di meglio la meccanica e la telaistica possano produrre allo stato attuale. Ma la realtà dei fatti si scontra con un popolo becero e bestia che le considera una Alfiat, che passa il tempo a sputare veleno, che si fa le seghe sugli indicatori di direzione a led da Circo Orfei e con Cassino chiusa un giorno sì e l'altro pure. Poi tra 20 anni ce la staremo a rimpiangere e chi potrà le pagherà a peso d'oro.
  12. Queste è per via del "processo di beatificazione" che subiscono molti modelli Fiat/FCA. Un qualcosa che andrebbe studiato in materia scientifica ed accademica. Dopo una permanenza di una decina d'anni in un limbo in cui l'auto viene considerata poco più o poco meno che spazzatura, Fiat ricarrozzata!!1!1!, rottame, "che schifo è una fiat", subisce una fase di redenzione dai peccati, estromissione dal registro dei reietti, riammissione fra le persone rispettabile e poi via via un processo di evangelizzazione provvede ad idealizzarla come la migliore delle macchine mai prodotte, il non plus ultra della tecnolgia, il "quando l'Italia dominava i motori", il "non ne fanno più macchine così" per diventare un oggetto di segreta masturbazione peccaminosa e di massonica e repressa depravazione. Vedasi quello che sta avvenendo con Barchetta, Coupè, i boxer Alfa Romeo di 33, 145, 145, a breve anche i TwinSpark saranno celebrati insieme a 156/147. E tra 15 anni anche la Brera aspirerà ad essere l'ultima vera Alfa Romeo. Mi stupisce come Oxford ancora non provveda a finanziare uno studio in merito. Mi si perdoni l'Off-topic. Auguro una buona e serena vendita della bella Lancia, senza troppi perditempo. Consiglio personale, è quello di provare a mettere qualche annuncio in Olanda, Belgio e paesi scandinavi. Avendo maggiore potere di acquisto e un palato fino riguardo certi prodotti, potresti avere una vendita piacevole e rapida. Dico per esperienza diretta, la mia Fulvia berlina è andata in Norvegia in poco tempo presso un appassionato di Lancia, già possessore di una Fulvia coupè replica HF. P.S. non è così remota l'ipotesi che anche la MiTo possa subire un processo di redenzione tra circa 20 anni, quando il mondo sarà invaso da SUV con motore a condensazione Classe A+++.
  13. Sono d'accordo, ma questo non fa di certo onore e non è un valore aggiunto per un marchio globale. Proprio il fatto di agire (apparentemente?) "nella nebbia" fa sì che si creino delle aspettative maggiori di quanto poi la realtà dei fatti riveli con conseguenti delusioni, pianti isterici e crisi da fine del mondo. A proposito di date, l'unica data certa in FCA è la presentazione il 4 luglio di qualche nuovo allestimento di 500, quest'anno quello offerto da TEMPOTEST PARA', il prossimo vedremo, forse da BILBOA/PIZ BUIN, con quel "poveraccio" di Luca Napolitano che non sa più cosa inventarsi davanti al pubblico. Detto questo, condivido e provo profonda ammirazione per la compostezza e l'equilibrio dei tuoi interventi che acquietano la mia (e quella di tanti altri) "ansia" di novità concrete; mi permetto però di aggiungere che ultimamente di bulloni sostituiti sui due modelli attuali se ne vedono proprio pochi. Con il Giallo Ocra della Mille Miglia ed il Verde Valeria Visconti ci si fa poco e personalmente li percepisco come tentativi da persone "disperate" che cercano di togliere l'acqua dalla barca con una tazzina da caffè. Naturalmente le mie sono opinioni personali da ombrellone che lasciano il tempo che trovano. Però, se anche voi che avete l'occhio più allenato del mio nei confronti della Stelvio, non riconoscete alcuna minima novità esterna (a dispetto del contenuto dell'articolo), ed il MCA nella prima metà del 2020 è da sognatori mi chiedo cosa ci siano andati a fare camuffati così fino in Spagna (ammesso che le foto siano realmente recenti). Ad ogni modo LEI, la Signora su cui si regge tutta la Baracca, è sempre l'ultima a morire. Perciò:
  14. Grazie mille @MacGeek, anche per aver arricchito il mio vocabolario. TOP DEFINITION pipe dream n : a fantastic but vain hope (from fantasies induced by the opium pipe); ' I have this dream about being the king of the universe.' Quindi come diceva un certo Vecchioni: "Sogna, ragazzo, sogna non fermarti mai ad aspettare, il restyling te lo puoi scordare"
  15. Trovo molto piacevole la realizzazione della parte posteriore della vettura. Al contrario affilerei molto il frontale togliendo quel profilo curvo e e gobboso del cofano motore. Naturalmente le mie sono semplici considerazioni da utente "ignorante" in materia di design. Mi son permesso di modificare la tua foto per darti un'idea pratica di quello che intendo.
  16. Spero anche io di avere notizie più rassicuranti da parte di MacGeek. Non posso credere che non si vedrà neanche "mezzo" aggiornamento prima di quest'anno. Sembra che in FCA ce la mettano tutta per far perdere la pazienza anche ai più fedeli e leali estimatori e che tutto (ma tutto tutto eh) debba essere vissuto come uno stillicidio ed una sofferenza continua. Seguire le vicende Alfa Romeo è come tifare per la Roma: si rimanda sempre qualsiasi ambizione all'anno prossimo.
  17. Dopo essere sopravvissuto ad una fidanzata che viaggiava nella sua vecchia Clio con tutte le spie di avaria accese, con tre cani liberi sui sedili dei passeggeri, mentre la stessa si rollava una sigaretta e lanciava pezzi di wurstel agli amici a 4 zampe per tenerli buoni, penso che viaggiare su di un aereo a guida autonoma sia l'esperienza più noiosa che io possa avere. P.S. Al momento la situazione è cambiata per fortuna: non siamo più insieme. Quindi occhio se siete sulle strade della provincia di Roma est.
  18. Sì, sono sempre le medesime, che sono state ripubblicate a margine dell'articolo di oggi (2 agosto) sul sito autoblog. Tra l'altro le affermazioni riguardo fari ed estetica non trovano riscontro negli scatti effettivamente pubblicati. Sembra una sorta di taglia&cuci estivo.
  19. Cito testualmente il sito autoblog: "Da queste immagini della vettura opportunamente camuffata, scorgiamo la presenza di nuovi fari a LED, con novità stilistiche sui due paraurti, sui passaruota e sulle minigonne. Ma le novità non si limitano solo alla carrozzeria. Anche dentro si scorge una nuova console centrale ridisegnata, così come si notano un nuovo design del cambio e dei pulsanti. Anche il freno di stazionamento ha una nuova sede, così come il bracciolo tra i sedili ha una forma inedita." Personalmente riconosco di non essere esperto della Stelvio, ma non mi sembra di rilevare "nuovi fari a led" e "novità stilistiche sui paraurti, ecc". Mi rimetto al giudizio dei più esperti. Stesso discorso per gli interni, agevolo foto:
  20. Fermo restando che non ci sia una condivisione di pianali tra la Renegade/Compass Plug-In mostrate a Ginevra e la Fiat Centoventi e la Tonale; in quel caso i tempi si dilaterebbero alquanto.
  21. Non ho notizie riguardo quest'utente che ricordo con piacere per i suoi numerosi interventi, che leggevo ben prima di iscrivermi "ufficialmente al forum", per cui mi baso solo su delle personali ipotesi. Stando al suo profilo: https://www.autopareri.com/profile/1401-regazzoni l'ultimo suo intervento risale al 2 gennaio 2016 con un commento relativo alla Dacia Duster. Da ciò che ho capito si è adeguato ai tempi di progettazione di FCA e tornerà a partecipare al forum quando questa commercializzerà un nuovo modello. Jokes aside, non so cosa sia successo, ma spero che proceda tutto bene.
  22. Grazie per il chiarimento Mi si perdoni l'Off topic, stante la scarsità di notizie. Propongo varie ipotesi: 1) Un collaudatore Alfa Romeo è andato a comprare il gelato ai ragazzi dell'Officina 83 dopo l'ennesimo successo tecnologico di FCA con la Fiat 500 Dolce Vita e potendo scegliere solo su due modelli ha preferito la Giulia. 2) Le auto d'epoca devono essere fatte girare con regolarità per non compromettere gli organi meccanici e preservarne i materiali e data l'età media dei modelli FCA, ci si porta avanti con il lavoro. P.S. Passione Auto Italiane non riporta la notizia, per cui molto probabilmente stanno veramente provando qualcosa.
  23. Notizia interessante; potresti fornirci (se possibile) qualche dettaglio in più sulla vettura? Colore della carrozzeria (se si intravedeva), modello di cerchi, tipo di "rumore" emesso, tipo di targa, ecc. Magari per camuffo aveva il tetto a righe bianche e blu, visto che si va a molto a risparmio.
  24. Ho letto che a Torino, presso l'Officina 83, sta accorrendo numeroso personale sanitario per detergere il sudore dalla fronte del personale FCA dopo il raggiungimento di questo ennesimo risultato tecnologico, che pone una grande distanza fra sé e la diretta concorrenza. Scherzi a parte, auspico la presentazione della piattaforma della futura 500 elettrica e qualche parola sull'impiego del 1.0 FireFly in versione aspirata e Mild Hybrid. Poi, tutti al mare fino al prossimo 4 luglio, con la presentazione della 500 Ultima Spiaggia.
  25. FCA Heritage partecipa alla 31esima edizione di Techno Classica, il salone dedicato alle auto storiche più visitato d'Europa. Ecco il video pubblicato qualche minuto fa su YouTube. Mi fa piacere vedere come per adesso stiano supportando questo programma Heritage con notizie e filmati frequenti: dal 2015, anno della fondazione di Officine Abarth Classiche, ad oggi l'impegno è stato sempre costante, direi moderato e continuo. Bene così.
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