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Peccato per l'eyeliner attorno al gruppo ottico anteriore. Forse la Zerbi si riferiva a questi dettagli quando nella sua dichiarazione a Ginevra ha parlato di attrarre il pubblico femminile verso il marchio Alfa. Scherzi a parte, auspico un buon campionato alla Romeo Ferraris, che nonostante i tanti anni sulle spalle e nessun aiuto ufficiale ancora crede e sviluppa il progetto 940 Giulietta ?
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Beh, se un ragazzo che (cito testualmente) "inizia a cercare lavoro" si presentasse ad un colloquio con una BMW serie 4 (auto da 40 mila euro), vorrebbe dire che qualcuno l'ha acquistata per lui (vedi mamma e papà) e che nella vita non ha mai fatto nulla per guadagnarsi da vivere, per cui io lo scarterei a vantaggio del ragazzo a bordo di un'onesta Yaris, Panda, Punto, C1, 108, ecc. Francamente e rispettosamente parlando, questo discorso lo trovo poco sensato. Sono ben altri i valori che devono essere portati sul luogo di lavoro (e parlo da titolare di azienda con 15 dipendenti). Giusto un aneddoto per sorridere e riflettere: Ho conosciuto (e sento ogni tanto) un meccanico motorista Ferrari del reparto corse Formula 1 (solo F1, mai produzione); ha trascorso la sua intera vita lavorativa a montare e smontare motori (anche ad orari impossibili) dal 12 cilindri piatto del 1976 di Lauda al v6 turbo ibrido del 2015, anno del suo pensionamento. Beh, quando lo hanno assunto (una parte del colloquio fu anche con il Vecchio e al solo ricordo gli vengono ancora i "brividi") andava in bicicletta dalla piccola Spilamberto, quando è andato in pensione guidava una Opel Meriva a GPL. Che poi oggi ci siamo "imborghesiti", e consideriamo l'automobile come un presunto riflesso delle nostre capacità, professionalità e personalità, è solo frutto del degrado morale ed etico dei tempi attuali, dove si assiste ad una sostituzione di valori. Per approfondimenti, consiglio la lettura de "L'uomo a una dimensione" di Herbert Marcuse.
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Umanamente mi dispiace e ti capisco. Ahimè, questo sembra essere un male atavico dei concessionari Alfa Romeo. Uno stessa spiacevole situazione capitò a mio padre con l'ormai ex concessionario esclusivo del marchio nel momento in cui voleva sostituire la sua 164 2.0 twin spark con l'appena uscita (1998-1999) 156 1.8 TS. Bassa valutazione dell'usato (acquistato sempre lí) e atteggiamento quasi di fastidio. Lo ricordo bene, perché sebbene fossi un bambino, ci rimase proprio male. E avrebbe pagato anche in moneta sonante in un'unica soluzione. Non capirò mai questi comportamenti. Oggi sarei potuto essere io un loro cliente e invece al loro posto c'è un Eurospin ora.
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- ginevra
- giulia 2016
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In quel caso si tratta di "auto per andare/recarsi al posto lavoro" e non "da lavoro". Con quest'ultima definizione si intende una vettura tramite la quale viene svolta la una parte integrante della propria mansione. Ad esempio un posatore di parquet carica e scarica i propri mezzi di lavoro (attrezzature e materiali di consumo) sul suo Fiorino/Bipper/Nemo e tramite questo svolge una certa percentuale di lavoro. Il mezzo è da lavoro perché esplica una quota parte di lavoro, che altrimenti non potrebbe essere condotta. Si tratta di una parte integrante ed inalienabile del proprio lavoro, senza la quale non potrebbe svolgere l'attività. Al contrario, un dipendente che svolge attività esclusivamente di concetto ed intellettuale in un ufficio non ha bisogno di un'auto da lavoro, ma per andare a lavoro, in quanto la sua completa attività lavorativa si svolge all'interno di un contesto totalmente estraneo alla vettura. Per un tipo di mansione del genere (anche il dirigente e cariche di autorità) l'auto non aggiunge e toglie nulla a quanto dovrà fare nel corso delle ore lavorative. Non a caso il Presidente della Repubblica Italiana si sposta con una Fiat Panda 169, in quanto l'esercizio delle proprie funzioni non avviene per il tramite della vettura.
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- ginevra
- giulia 2016
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Certamente, si tratta di auto per "farsi vedere" quando si va al lavoro da parcheggiare con due ruote sul marciapiedi per accettarsi di essere notati mentre si sta andando a svolgere la propria mansione (solitamente quella di assumere un liquido generalmente alcolico servito in bicchieri alti e stretti). Naturalmente sono ironico e OT. . Immagino che in queste auto C-Suv e D-Sud entrino così tante ed ingombranti attrezzature da lavoro da giustificarne l'utilizzo. Spesso se ne vedono molte vuote, ma probabilmente riesco sempre a vederle quando sono stati scaricati tutti gli ingombranti mezzi da lavoro, come il campionario e la valigetta.
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- ginevra
- giulia 2016
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Probabilmente sono stato frainteso e me ne dispiaccio. Non è mia intenzione alimentare discussioni né scrivere commenti tendenziosi. Personalmente non vado a proporre nulla, ho chiesto come mai non fosse stata presa in considerazione tale vettura (Tipo SW). Mi si contestava il fatto di aver fatto riferimento ad un'auto del segmento C quando l'interessato stava cercando una vettura del segmento D, quando quest'ultima affermazione non è mai stata fatta esplicitamente e non è neanche implicita nella locuzione "normale SW". Per cui a mio umile parere la Fiat Tipo SW rientra nella categoria "normale SW" adattata al carico/scarico di attrezzatura della mansione del Geometra. Se poi la si vuole considerare una Station Wagon Anormale è più che lecito e legittimo, ma si dovrà prima decidere cosa si intenda con il temine normale e anormale relativamente parlando ad una SW.
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- ginevra
- giulia 2016
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Non esattamente. La richiesta del padre di Nico87 era la seguente (cito testuali parole): "Una normale SW che serve a un geometra che deve caricare strumenti topografici e affini. Richiesta molto semplice." Si fa riferimento ad una non meglio identificata "normale SW" e non c'è alcuna esplicita indicazione di una Station Wagon del segmento D. Per cui una Fiat Tipo SW rientra perfettamente nella categoria "normale SW" e possiede tutte le caratteristiche di spazio interno per caricare strumenti topografici e affini.
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- ginevra
- giulia 2016
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Credo che una richiesta del genere "molto semplice" possa essere soddisfatta anche dalla Fiat Tipo Station Wagon. Come mai non è stata presa in considerazione?
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- ginevra
- giulia 2016
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Per chi volesse approfondire le caratteristiche tecniche del nuovo motore 3 cilindri GSE 1.0 FireFly N3 in versione aspirata consiglio vivamente questo filmato di circa 2 ore trovato su YouTube: Si tratta di un video divolto a professionisti/meccanici in lingua portoghese (per il Brasile) che illustra componente per componente le nuove caratteristiche del nuovo motore di casa FCA nella sua versione più basilare: aspirata, due valvole per cilindro, un solo albero a camme in testa, ecc. Buona visione.
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Riporto l'attuale CLASSIFICA BENZINA delle prove effettuate da Gemelli per Motor1. Fa abbastanza impressione vedere che il primo modello FCA in questa categoria è l'intramontabile 1.2 Fire E6 montato sulla Panda City Cross (5,00 l/100km) a pari merito con il TwinAir in versione turbo 85CV. 3,65 (27,40) - Suzuki Celerio 1.0 Style 3,70 (27,03) - Peugeot 108 Top! 5 porte Collection PureTech 82 manuale 4,00 (25,00) - Volkswagen Golf 1.0 TSI BMT 110 CV manuale Business 5 porte 4,00 (25,00) - Ford Fiesta 1.0 Ecoboost 100CV manuale Plus 5 porte 4,05 (24,69) - Opel Astra 1.0 105 CV Innovation 5 porte 4,10 (24,39) - Volkswagen Polo 1.0 MPI 75 CV Comfortline 4,35 (22,99) - Mazda2 1,5L Skyactiv-G 5MT Exceed 4,45 (22,47) - Peugeot 208 GT Line PureTech Turbo 110 Automatico 5 porte 4,45 (22,47) - Honda Civic 1.5 Turbo VTEC manuale Sport + 4,50 (22,22) - Toyota Yaris 1.0 VVT-i 5 porte Lounge (2015) 4,83 (20,70) - DS 3 PureTech 82 So Chic (2015) 4,85 (20,62) - Ford Ka+ Active 1.2 85CV Start&Stop 4,90 (20,41) - Peugeot 208 1.2 VTi 82cv 5p Allure (2013) 4,95 (20,20) - Seat Arona 1.0 TSI 115 CV DSG Excellence 5,00 (20,00) - Toyota iQ 1.0 CVT Lounge (2010) 5,00 (20,00) - Fiat 500C 0.9 TwinAir Turbo 85cv Cult (2015) 5,00 (20,00) - Fiat Panda 1.2 City Cross 5,00 (20,00) - Hyundai Kona 1.0 T-GDI 120 CV Xpossible 5,00 (20,00) - Opel Grandland X Ultimate 1.2 130 CV manuale 5,03 (19,88) - Audi Q2 1.4 TFSI S tronic Sport 5,05 (19,80) - Seat Ateca 1.0 TSI Ecomotive Advance 5,10 (19,61) - Chevrolet Spark LT 1.2 (2010) 5,20 (19,23) - smart fortwo 70 twinamic proxy 5,40 (18,52) - Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir Turbo 85 CV (2011) 5,48 (18,26) - Ford Focus 1.0 EcoBoost Titanium 5 porte (2015) 5,50 (18,18) - Audi A1 Sportback Admired 1.2 TFSI 86 CV (2013) 5,60 (17,86) - Toyota Yaris 1.3 Dual VVT-i CVT Style (2013) 5,60 (17,86) - Alfa Romeo Giulia Super 2.0 Turbo 200 CV AT8 Q2 6,00 (16,67) - Fiat 500X Cross 1.3 T4 150cv DDCT FWD 6,20 (16,13) - Jaguar F-Type 2.0 aut. Convertibile R-Dynamic 6,30 (15,87) - Jeep Renegade 1.0 T3 120 CV MT 4x2 Limited 6,40 (15,62) - Mazda2 1.3 75 CV Trendy (2011) 6,70 (14,93) - Chevrolet Aveo 1.2 86 CV LTZ (2011) 6,70 (14,93) - Porsche 718 Cayman 7,15 (13,98) - Hyundai ix20 1.4 MPI (2013) 7,50 (13,33) - Mazda CX-5 2.0 Skyactiv-G AWD Exceed (2012) 7,60 (13,16) - Nissan Juke 1.6 DIG-T MCVT Tekna 4WD (2011) 8,45 (11,83) - Jaguar XJ 3.0 AWD 10,50 (9,52) - Bentley Mulsanne Speed (2016) A proposito di questi nuovi motori FCA 1.0 e 1.3 FireFly, spero non inizi un'altra campagna di "demonizzazione" quale quella fatta con il TwinAir (fermo restando che mamma Fiat ci mise del suo presentandolo dati in maniera troppo trionfalistica e "ottimistica") che di fatto lo ha reso un motore quasi "virtuale" in Italia sia fra i concessionari che fra le offerte (eccetto la versione a metano). Di contro confido che sviluppino ben presto questi due nuovi motori mettendosi in linea con i diretti rivali.
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Sicuro di non aver confuso Street con Suite? ? La pubblicità in TV dice: "Cosa c'è di meglio di una suite? Averla al prezzo di una standard". Posto il video con la Tipo Sport in primo piano:
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Il discepolo con il dito alzato, Tommaso, sta dicendo a Nostro Signore: "Ma almeno il 1.0 FireFly ce lo potevate mettere, no eh?" A parte gli scherzi, trovo che per il 2019 la gamma Tipo sia molto bene equilibrata nei suoi nuovi allestimenti e possa continuare ad accontentare diverse categorie di clienti con le sue tre declinazioni SW, sedan e 5 porte. Con questa rinfrescata di inizio anno, credo possa superare bene i prossimi 12 mesi in attesa di eventuali aggiornamenti più sostanziosi (vedi nuovi motori GSE). Comunque bene così ? Anche la pubblicità vista oggi in TV è azzeccata: sobria e chiara, offre bene l'immagine di chi cerca un'auto di sostanza e ricca di spazio a bordo.
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Condivido l'opinione di @and riguardo ai "ponti d'oro" che il Governo dovrebbe creare verso chi si presenta con 5 miliardi di euro sul piatto da investire sul tuo Paese. Ma vorrei che si desse anche una risposta intellettualmente onesta al fatto di aver venduto la Magneti Marelli senza esserci andati troppo per il sottile. Offro un po' di numeri: Fonte: illustrato fiat Anno XLIII - Ottobre 1995 - Intervista a Domenico Bordone 28 stabilimenti in Italia: i più famosi, oltre alla sede di Corbetta sono o sono stati: Sulmona (Marelli Suspensions), Carpi, Pavia (Marelli Autronica), Romano di Lombardia (Battere), Bari (iniettori Weber per il sistema I.A.W. iniezione accensione Weber). Chi è Domenico Bordone: Senza re-innescare una polemica, non è giusto nei nostri confronti perché sarebbe un continuo logorìo mentale ed intellettuale che ci fa solo del male perché in fondo tutti qui dentro questo topic vogliono il bene del Lingotto, mi sembra doveroso aggiungere che una volta appurato il fatto che la soglia di 120 g/CO2 avrebbe colpito con il Malus modelli vitali del Gruppo, come la gamma Panda con il 1.2 Fire e la Fiat 500 (essendo sparito il 1.3 Mjt), ci sia stata una trattativa tra Case costruttrici e Governo per innalzare tale soglia a 160 g/CO2 e salvaguardare tali prodotti. Per cui non parlerei di istituzioni completamente sorde al problema. Per il 2019 Panda è "salva" trovandosi in quel limbo normativo che non le fa usufruire del bonus ma non che non la penalizza neanche con il malus. Insomma parte dalle stesse condizioni del 2018, sostenuta dal fatto che PSA, Opel Adam in seno a PSA e Toyota stanno per abbandonare il segmento A. Ora la palla sta a FCA a rendere sempre più appetibile e green il Pandino. P.S. siamo al 17 gennaio 2019, ci sono ancora altri 300 giorni per dare una sistemata al Pandino anche sul fronte sicurezza ed evitare figure barbine quando il prossimo dicembre Euro EnCap la sottoporrà all'ennesimo test.
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Aggiungo foto degli interni della Sport e della vista 3/4 posteriore completa (fonte fiat press? FIAT TIPO SPORT nel colore Rosso Passione: a confronto con la FIAT TIPO STREET (foto 11/2018):
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Prendo per un attimo le parti dell'Avvocato del Diavolo. Se da un lato non posso che concordare con Davialfa sul fatto che quando un Gruppo industriale come FCA si presenta mettendo sul piatto 5 miliardi di euro di investimenti sul tuo Paese, tu Ministro avresti solo che da ringraziare il Padre Eterno e spianargli la strada, dall'altro lato non mi sembra che quando la stessa FCA abbia deciso di vendere ai giapponesi un gioiello di famiglia come la Magneti Marelli si sia fatta molti scrupoli e abbia invitato nessuno del governo al tavolo delle trattative (essendo una cosa "privata" giustamente). Anzi, come nelle migliori tradizioni, in questi casi si smentisce dapprima categoricamente la cosa (conservo ancora le email di FCA in cui si afferma che si trattava di speculazioni giornalistiche) per poi informare tutti a cose fatte (ancora mi brucia il fatto). Aggiungiamo pure il fatto che ieri il Mega direttore Mike Manley ha sibillinamente escluso la vendita di Comau e Teksid, dicendo che AL MOMENTO non ne è prevista la vendita. E questo non mi fa dormire sonni tranquilli, figurarsi chi ci lavora. Ripeto, è sacrosanto quanto affermato da Davialfa e lo condivido, ma riconosco pure che farsi trovare nel 2019 con mezza gamma motorizzata fire, aver tradito le aspettative dell'ibridazione del Twinair (almeno su un numero limitato di vetture) e l'inesistenza della sua promessa versione aspirata da 65cv con CO2 <100g/km (codice motore 312A4000, che per vederne uno sono dovuto andare nei Paesi Bassi) è altrettanto grave. Tra perderci adesso con l'ecotassa per non aver fatto i compiti per poi rimettersi in pari tra due/tre anni con una gamma evoluta e perdere l'intera Marelli con un centinaio di fabbriche sparse in tutto il mondo più tutto il bagaglio di know how e applicazioni (che fino ad ora abbiamo venduto ai nemici di Wolfsburg per esibire i fulledde, mentre noi li toglievamo dalla Punto Evo alla Punto Unificata, perché altrimenti era troppo Evo) non so cosa sia meglio. Ad ogni modo, sempre forza FCA, confido nella nuova generazione di motori firefly ed auspico una veloce ibridazione ed estensione a tutta la gamma dopo Renegade e 500x. A proposito, si sa nulla delle versioni aspirate a due valvole per cilindro che da almeno tre anni girano in Brasile? Arriveranno anche da noi?
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Stralci di un'intervista: "La Fiat si è data un'impegnativa strategia di sviluppo, però facciamo i conti con la situazione critica dei mercati, con la stagnazione dell'economia che la sfiducia e l'incertezza sul futuro contribuiscono ad accentuare". ... "Infine c'è l'Europa Occidentale, che appare incapace di arrestare una caduta di competitività legata ai costi dello stato sociale e alle rigidità che bloccano il necessario dinamismo dell'economia. La crisi dell'Europa è anche politica: di fronte ai grandi mutamenti in atto sulla scena mondiale manca una strategia forte e unitaria. Questo produce sfiducia, pessimismo, il timore di perdere il benessere raggiunto.Produce egoismi, rivendicazioni corporative, chiusure entro i confini dei propri stati se non delle proprie regioni. In Italia poi si aggiunge lo smarrimento di fronte a un travagliato processo di cambiamento che è insieme istituzionale e politico." "Negli ultimi cinquant'anni il nostro continente ha costruito sistemi di "welfare state" che esprimono una forte sensibilità sociale. è un valore importante e testimonia una cultura con radici antiche. Ma non c'è vera solidarietà , non c'è progresso nel distribuire risorse che non ci sono, come si è fatto in Europa e soprattutto in Italia per molti anni». Oggi si parla molto in Europa di una generalizzata riduzione dell'orario di lavoro. Ma in questo momento, quando la competitività è legata alla riduzione dei costi e a modelli organizzativi più efficienti, questa scelta bloccherebbe di fatto l'evoluzione del sistema economico, impedendo il raggiungimento di livelli di costo concorrenziali con il resto del mondo e danneggiando ulteriormente l'occupazione. Simili proposte, ha osservato il presidente della Fiat, testimoniano la tendenza dell'Europa a chiudersi in se stessa, dietro barriere difensive che risulterebbero più una prigione per chi sta dentro, che un ostacolo per chi è fuori." Mike Manley? No, Giovanni Agnelli nell'articolo Un'azienda nuova per superare la crisi, illustrato fiat, n.1, gennaio 1994. I temi sono alquanto attuali: rigoroso contenimento dei costi, dei turni di lavoro, revisione profonda delle strutture commerciali. Rifacendomi ad un commento lapidario di qualche post precedente, e premesso che non voglio minimamente generare una polemica, ma stimolare un dibattito costruttivo dove ognuno può uscirne accresciuto, mi sembra improprio parlare oggi di "pura decadenza" come se in passato fosse stato tutto rose e fiori. Le difficoltà ci sono e questo è innegabile, come è innegabile che questo 2019 sarà lungo e avaro di novità. Certamente masticheremo amaro in occasione dei più importanti Saloni dell'automobile quando l'Auto del Popolo presenterà una mitragliata di SUV, SUVVONI, SUVVINI, SUVVETTONI, SUVVETTI con i fari all'"avanguardia della tecnica" mentre Noi saremo lì con l'ennesima Fiat 500 Collezione con interni tigrati di Lapo con il milleddue Fire e la Giulietta Diesel al prezzo del benzina; sicuramente saremo costretti a mandar giù in silenzio i commenti acri e carichi di scherno dei nostri connazionali mentre definiscono,abbagliati dal fascino dei loro fulledde, le auto FCA come vecchi rottami; molto probabilmente vedremo il segno negativo fra le schermate che condivide con noi il sempre cortese 4200blu alla fine del mese; sarà inevitabile tollerare il riecheggiamento dei bei tempi antichi quando la Deltona vinceva su tutti i terreni del mondo ed ora la Lancia è ridotta ad un uovo con le ruote; ma cortesemente non immedesimiamoci in moderni Efialte, che non potendo per ragioni fisiche difendere la propria patria (Sparta), passò alle file nemiche barattando le proprie speranze di gloria con la devozione totale all'avversario, cedendo alle adulazioni Persiane. Pur con i mezzi spuntati e le attrezzature obsolete, facciamo come Enrico Toti: lanciamo metaforicamente le nostre Panda Pop contro il nemico, come lui lanciò la sua gruccia contro gli austro-ungarici, e rispediamo al mittente le proprie T-roc tedesche costruite in Portogallo assieme a tutte le arieti o le sue Mini, emblema del British-stile di proprietà tedesca con il motore americano Chrisler (Tritec), ma costruito in Brasile, oppure della PSA. Non concediamo al germanico il lusso di vederci girare sulle sue vetture e di godere del fatto di averci conquistato spiritualmente ed economicamente. A noi la scelta, ma non cerchiamo scuse nel "misero" 2019 per comprare la Golf TiDDiAi. Consiglio la lettura integrale di questo interessante articolo e rimando al link, dove potrete trovare tutta la collezione di illustratofiat: http://www.byterfly.eu/islandora/object/librif:16711#mode/2up
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Condivido ? il mio vicino ha una RAV4 prima serie color argento e, a dispetto di quello che "dice" la targa, non direi mai che sia stata immatricolata nel 1998. Forse giusto i gruppi ottici cominciano a risentire del'evoluzione tecnologica degli ultimi 20 anni, ma la linea rimane ancora attuale e piacevole.
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Condivido al 90% quanto esposto da Davos e sul fatto che FCA e Governo avrebbero dovuto dapprima sedersi sullo stesso tavolo per stabilire assieme la via da prendere per le nuove strategie di incentivi su auto ibride ed elettriche. Non mi trovo d'accordo riguardo gli incentivi sulla rottamazione delle auto vecchie: quelli ci sono sempre stati e basta ripercorrere con la memoria tutti gli spot di Chiambretti datati 2015, 2016 e 2017 sulle campagne di super-rottamazione. Promo aprile 2015: "Su tutta la gamma FIAT, LANCIA e ALFA ROMEO hai 2000€ di SUPER ROTTAMAZIONE Promo Gennaio 2016: "Tornano le rottamazioni Fiat, Lancia, Alfa Romeo e, per la prima volta, si rottama tutto quello che ha una targa. Protagonista della campagna tv, radio, digital e stampa è, come di consueto, Piero Chiambretti. Con la sua tipica verve, questa volta, nello spot tv viene affiancato da un vecchio motorino, da Babbo Natale sulla sua motoslitta, da un’astronave aliena e persino da uno struzzo, tutti elementi che possono essere rottamati, a una sola condizione: che abbiano la targa." E via discorrendo negli anni, avanti e indietro. Campagne di rottamazione ed incentivi che talvolta si sono ritorti contro e rivelatisi più un pericoloso boomerang, scaturendo l'effetto negativo di svilire ed umiliare il prodotto (Vedi Alfa Romeo Giulietta barattata per la slitta di Babbo Natale e Panda con Rovazzi). La questione è spinosa e con mille sfaccettature, però mi sembra improprio parlare di mancanza di incentivi per la rottamazione di auto vecchie. Il primo ricordo che mi viene in mente è quello di un mio caro zio che rottamò (era la prima volta che sentivo quel termine, avevo circa 8 anni) nell'estate del 1994 la sua Alfa Arna ? (!) per una Punto prima serie usufruendo proprio degli incentivi sulle auto Euro 1 con catalizzatore. A proposito agevolo un video storico del 1994 che fa il pari con i precedenti: "La vostra auto non ha più futuro, Fiat la valuta milioni" (1,5 milioni di lire per passare a una Panda).
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Riallacciandomi al discorso di @Bare, condivido l'opinione che il ripensamento (legittimo) di FCA di rivedere i propri piani per l'Italia (quelli annunciati a fine Novembre '18 per intenderci) al fine di intercettare ed incrociare gli ecoincentivi adeguando la propria gamma verso l'ibrido-elettrico, possa essere vanificato dal fatto che già a partire dalla finanziaria 2020 potrebbe non essere più presente questa forma di Bonus/Malus (cambio di governo non improbabile, cambiamento dei criteri per usufruire del bonus, ecc.). Perciò proprio questo mi perplime: acclarato e metabolizzato il fatto che il 2019 sarebbe stato un anno di stasi per la presentazione di nuovi modelli e propulsori, con il "vivacchiamento" della gamma esistente (e questo lo si sapeva già prima dell'introduzione dell'eco-tassa), mi sembra strano che ci si veda costretti a rivalutare il tutto per quello che potrebbe essere un provvedimento della durata di un solo anno. Comprendo (e gustifico) anche il comportamento attuale di FCA, che vedendo un atteggiamento "ostile" da parte del Governo di riferimento in Europa, tiri un po' la corda e faccia la sostenuta, però ho anche l'onestà intellettuale di comprendere che l'Eco-tassa (certamente discutibile e rivedibile) non è un provvedimento anti-FCA, e che la stessa fino ad ora quando si parlava di ibrido e di elettrico ha sempre "svagato" girandosi dall'altra parte, facendosi trovare pienamente impreparata in quest'ambito. Come non posso ignorare il fatto che alle soglie di un cambiamento così importante, gran parte della gamma si regge sui soli motori F.I.R.E. nati nel 1985 a carburatori: Fiat 500, 500C, Panda, Tipo, Qubo, Abarth 595, la pensionata Punto e Mito, hanno tenuto botta e tengono botta grazie a questo prodigio molisano, dato che il TwinAir è solo virtuale e non ha avuto lo sviluppo "promesso"al suo debutto in termini di ibridazione e che il 1.3 multijet è stato accantonato per le norme euro6D sulle piccole utilitarie. Considerando poi che il know-how lo avevano tutto in casa, data l'esperienza di Magneti Marelli sia nel settore commerciale che in Formula Uno, e quella maturata in Ferrari a partire dal 2010 con la 599 HY-KERS, questo mi provoca qualche brontolio di pancia in più. Ovviamente io non sono né un analista finanziario né ho esperienza maturata nel settore industriale, quindi non posso immaginare tutti i retroscena e gli interessi che ci celano dietro a tali strategie ed i miei possono essere solo dei ragionamenti dell'uomo di strada. Anzi, sono convinto che più di qualcuno mi offrirà nuovi punti di vista su come comprendere questo delicato momento ? Perciò, rifacendosi alla dottrina filosofica dello stoicismo direi che il motto ModelYear19 per coloro che apprezzano il Marchio FCA è ανέχoυ καί απέχoυ, «sopporta e astieniti», non tanto come invito a sopportare il dolore e i dispiaceri derivanti dalle scelte strategiche, ma ad accogliere serenamente quel che riserva il destino evitando però di farsi coinvolgere emotivamente. Insomma un invito per i partecipanti alla discussione ad evitare di farsi del male reciprocamente rimuginando ed avvitandosi in modo sadico come in una vite senza fine su discorsi del tipo "La 75 è ultima vera Alfa Romeo", "La Lancia è stra-morta", "Quando l'Italia era sovrana", in una forma di perverso godimento. Ci facciamo solo del male da soli in una guerra di logoramento mentale ?
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Ahimè, non posso che condividere le opinioni precedenti. Soprattutto in un 2019 che sarà alquanto avaro di novità per il gruppo FCA, la partecipazione ad eventi sportivi internazionali ed il confronto con numerosi avversari "di grido" avrebbero mantenuto i riflettori accesi su almeno su Abarth e, a traino, sugli altri marchi. Di certo questa assenza di strategie, sia in generale che sportive, non contribuisce a favorire l'attaccamento al marchio con conseguente emorragia di possibili clienti ed erosione dei più fedeli affezionati. Che peccato. Sarà un anno difficile ?
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Considerata la scarsità di notizie ufficiali (o quanto meno attendibili) sul lancio di prossimi modelli del Gruppo FCA in questa prime due settimane del 2019, apprezziamo il "cambio di rotta" nella pubblicizzazione del prodotto di punta di "Mamma Fiat": la Panda. Messo da parte Rovazzi (passato nel frattempo alla Wind con Fiorello), lo spot intitolato "Popolo di Panda", in onda da sabato 12, riassume i grandi successi di questo modello che dal 2012 è l'automobile più venduta in Italia. Sulle note dello storico tormentone "Vengo anch'io. No, tu no", il filmato mostra le diverse generazioni della Panda nelle sue molteplici interpretazioni e nei suoi più disparati utilizzi, sempre all'insegna di un'allegra convivialità, che si sono succedute dal 1980 ad oggi (cit. Fiat Press). Per quanto si tratti "solamente" di un buon collage di frammenti pubblicitari del passato fino ai giorni nostri, ho trovato piacevole l'idea di ripercorrere in soli 30" secondi la storia di questa piccola utilitaria, con l'intento di far sentire tutti i possessori passati, presenti e futuri come in una "grande famiglia" con in comune l'idea dell'auto come un "oggetto" pratico, economico e senza fronzoli. Di seguito lo spot:
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Chiedo scusa per la scemenza scritta; credevo avesse "fisicamente" il viso coperto per effettuare dei test sulla guida autonoma, ma mi sembrava in effetti una soluzione un po' troppo cheap.
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Come mai il collaudatore guida con una busta delle lettere in carta kraft sul volto? Non è pericoloso?
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Sul sito FCA EMEA press è stato pubblicato in data odierna il Calendario eventi societari 2019 Fiat Chrysler Automobiles N.V. (NYSE: FCAU / MTA: FCA) comunica il calendario degli eventi societari previsto per il 20191: Data di divulgazione dei risultati 7 febbraio 2019 - Risultati consolidati del IV trimestre ed intero esercizio 2018 3 maggio 2019 - Risultati consolidati del I trimestre 2019 31 luglio 2019 - Risultati consolidati del II trimestre 2019 31 ottobre 2019 - Risultati consolidati del III trimestre 2019 In occasione della divulgazione dei risultati sono previste conference call con analisti finanziari. Il live webcast in modalità listen-only delle conference call e le relative presentazioni saranno accessibili dal sito Internet del Gruppo www.fcagroup.com. L'Assemblea degli Azionisti per l'approvazione del bilancio di esercizio 2018 è programmata per il 12 aprile 20192. Il calendario degli eventi societari del 2019 è disponibile sul sito internet www.fcagroup.com. Londra, 7 gennaio 2019 1 Il calendario è coerente con la prassi di pubblicazione dei risultati finanziari trimestrali seguita dalla Società. 2 Ai soli fini di adempiere a quanto prescritto dalle Istruzioni al Regolamento di Borsa Italiana S.p.A., si precisa che, qualora l'Assemblea degli Azionisti dovesse deliberare un dividendo relativo all'esercizio 2018, il mese previsto per lo stacco dell'eventuale dividendo sarebbe aprile 2019. La presente informazione viene resa a meri fini regolamentari e non può essere in alcun modo interpretata come una previsione in ordine alla sussistenza dei presupposti per la distribuzione di un dividendo nel corso del 2019 o negli anni futuri. Perciò al momento le prime date utili per avere notizie ufficiali dal Gruppo sono il prossimo 7 febbraio e soprattutto il 12 aprile quando si terrà l'assemblea degli azionisti. Naturalmente spero in qualche comunicato anche in data precedente a queste.
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