Sai come funziona l'informazione su Internet ?
Il più spesso, a "rimbalzo". Cioè, c'è un sito (il più spesso un giornale vero, con giornalisti veri) che lancia un'informazione inedita.
Tale informazione, viene poi ripresa da tutta una marea di siti. Dopo qesta marea di siti, vengono un'infinità di blog, siti un po' amatoriali, in tutte le lingue del mondo, che riprendono l'informazione iniziale, spesso modificandola. C'è chi prova ad interpretare sì, chi prova a riaccumulare le informazioni prese quà e là, ma spesso, non c'è niente di nuovo.
Però, l'illusione è che l'informazione è ultra diffusa, che "si può sempre ritrovare da qualche parte".
Ma le sorgenti sono poche e sempre le stesse : o le agenzie tipo REUTERS,ANSA, ecc, (a cui i giornali seri sono ABONATI, cioè pagano caro per ottenere le informazioni, e per riprodurle nelle loro testate), o i giornali stessi, con la loro scorta di giornalisti (che se non erro, non lavorano per beneficienza).
Dunque, se le sorgente di informazione diventano tutte a pagamento, con tanto di interdizione di riproduzione, tutti i vari blog/siti di seconda fascia si attaccano al tram.
Ragazzi, per darvi un'esempio, ma solo per assistere ad una banale conferenza stampa, pensate che sia tutto gratuito ? Alloggio, trasporto, pasti, stipendio del giornalista, ecc... ?
L'unica informazione gratuita sono le newsletter spedite dalle imprese. Ma ciò non ha nulla a che vedere con "informazione" e "giornalismo", bensì con "marketing".
Lieto di essere smentito dai fatti, comunque.