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VuOtto

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  1. Ma nel D-UV? Non sono un po' troppi considerando che Levante Trofeo ne ha 580?
  2. Inoltre gli scarichi sono allineati e non leggermente disassati/sovrapposti come su Stelvio, indice che l'impianto di scarico non è del V6 AR. Probabile che questo sia il mulo del Levantino con il Nettuno. Ma, una domanda, il Nettuno, sul D-UV che potenza avrà?
  3. Anche a me, il muso, onestamente, più lo vedo e più mi piace, soprattutto rispetto a quello della F80. Credo che la Touring la presentino con il FL di G20/21 poiché altrimenti temo che in EU ammazzerebbe le vendite della berlina. Molti hanno acclamato l'arrivo della Touring, e non ho dubbi che diventerà la M3 best seller qui in Europa. Immagino che uscirà quasi in concomitanza con la nuova RS4......mmmmm.....coincidenze? Ad ogni modo, guardate la foto qui sotto.....il muso, ad essere onesti, della G80 è molto più aggressivo di quello della F80. Qui abbiamo due M4 a confronto.....che ne pensate? Io preferisco la nuova più che altro perché effettivamente, con tutte le sue stranezze da un taglio netto con il passato.
  4. Le chiappe larghe dietro sono stupende, così come le minigonne laterali, la fanno molto "american wide body". Il musone qui ci sta, per lo meno secondo me. La ciofeca è la serie 4 fino alla M440i inclusa.
  5. Se facessero una Cayman, con il biturbo della 992, con lo spoiler ripreso dalla 992 turbo, presente quindi ma più discreto di questi stendipanni, e questo body kit, la prenderei al volo.
  6. Ciao qui nel foro io e un altro utente abbiamo una Gransport S a benzina. Io RWD lui AWD. In generale, ti dico che la macchina non è "perfetta", nel senso che qualche piccolo (ed insignificante peccatuccio ce l'ha", io per esempio, ho dovuto far rivestire, una volta arrivata in conce la macchina appena prodotta, in pelle tutta la parte bassa del tunnel centrale, poiché non si poteva proprio vedere quella zona in plastica. Altra cosa che ho fatto fare e che ti consiglio se la prendi con interni neri + cuciture rosse, far fare con il filo rosso anche la palpebra dell'orologio poiché non ho mai capito come mai se tutte sono rosse, quelle le avevano lasciate nere. mah mistero. Comunque, a parte queste sciocchezze, la macchina è indiscutibilmente una tra le più belle e seducenti seg.E in commercio, se non la più bella esteticamente. Ti sconsiglio la diesel per due motivi. Il rumore da finto v8 che ha il diesel è imbarazzante e grida tuning di basso livello, inoltre non ha più alcun mercato. Anche qui in italia l'Ibrido sta prendendo assai piede, per cui in ottica futura, andrei di ibrida, anche per il valore sull'usato sicuramente più alto e commerciabile di una diesel. L'unico peccato è il 4 cilindri...che.......... suona appunto come un 4 cilindri......ma sempre meglio dell'Iveco che hai se la prendi diesel. La Maserati va a benzina secondo me, tanto quanto una Porsche. Certe auto le preferisco ibride, piuttosto. Se hai bisogno di ulteriori spiegazioni in merito a come va ecc, non esitare a chiedere. Una cosa che posso dirti è che rispetto ad una serie 5 o ad un Audi A6, guidare una Maserati regala un non so che di "speciale". Nel senso che trasuda heritage da tutti i pori....non sarà la più veloce o la più ineccepibile a livello costruttivo, però quando la guiderai...ti sentirai parte di qualcosa, non seduto su una "macchina" fine a sè stessa. Te ne accorgerai...anche per gli sguardi che immancabilmente riceverai ogni 2 x 3 Buon Acquisto!!!!! Ottima scelta per una Maserati! Questa qui sotto è la mia.
  7. per quanto mi riguarda, peggio della scorpione oro. Mi fa venire in mente questi: .......senza offesa ma sono delle serie-minchiata......
  8. sembra abbia il pacco batterie a stilo iso-Tesla? a proposito di Tesla.....dopo aver brevettato la nuova batteria senza Litio, che promette il doppio dell'autonomia e una riduzione del 30% del peso rispetto a ciò che troviamo oggi sulla Model S P100D, Musk ha dichiarato che è intenzionato a renderla producibile entro 3 o 4 anni.
  9. ah ok, credevo sottopelle. A livello stilistico la mano di bangle si vede. Mi pare che la Z3 sia proprio il primo progetto cui lui ha partecipato attivamente in BMW, assieme alla E46 (specie nel frontale).
  10. Da notare il soggetto scelto per il video......un bimbominchia..... del resto è il target cui questa versione della Abarth, probabilmente, ammicca.
  11. Sai che invece credo che Z3 si rifaccia alla E36? La vettura ha iniziato i collaudi nel 1993, all'epoca non credo che il pianale di E46 fosse pronto.
  12. Questo è ciò che probabilmente ha castrato le vendite. Però è anche vero che ora valgono molto come usato, e sono pezzi assai apprezzati dai collezionisti. Tutte le Z di quegli anni avevano un telaio mediocre, permettetemelo. La Z1 aveva un telaio imbarazzante, ma fortunatamente, aveva un motore asmatico che non faceva trasparire la cosa. La Z3 idem, infatti la Z3M, per quanto la adori (e se potessi la metterei in garage), aveva un telaio indecente, inoltre tendeva a criccare pure il telaietto delle sospensioni posteriori, punto assai critico delle M in particolar modo. Stiamo parlando di appena 320 cv e di una coppia che oggi fa ridere. La Z8 invece, aveva una costruzione particolare space frame in alluminio, ma evidentemente, gli ingegneri coinvolti (escluso @4200blu ovvio che ha contribuito a curare la linea e per me la Z8 stilisticamente è un capolavoro) non hanno fatto un lavoro degno di nota... Ma se in generale guidate le BMW M di quegli anni, non spiccano certo per il telaio (L'unica che si salva è la E46 CSL). Ripeto, le adoro....ma la M5 di mio fratello (E39) non aveva freni....ed era una barca in curva. Per tutto il resto invece (sound, motore, qualità, estetica, assemblaggio, materiali, ecc) era sublime...ma quanto a piacere di guida era un NI grande come una casa.
  13. Quindi una serie speciale, o new M1, è tecnicamente infattibile per BMW ad oggi. Intendo una vettura come la MB Project one, sviluppata ad hoc dalla M per un mercato di nicchia. Non ci sono gli uomini e gli ingegneri, più che le risorse, mi pare di capire.
  14. no beh......sta' storia degli alettoni gli sta sfuggendo di mano.......
  15. no no mi sono espresso male. Non ho menzionato da donne, ci mancherebbe" Ho fatto un corso Porsche dove la mia istruttrice oltre che bbona era pure molto più cattiva alla guida di altri colleghi maschi, con al quale mi sono trovata benissimo! Per "cambio da uomini" intendevo dire un cambio per duri e puri....non pensavo venisse travisato in questo modo. Correggo subito...grazie comunque per avermelo fatto notare, non vorrei essere frainteso!
  16. Si esatto, noi non abbiamo mangiato da Caracciolo, la prima sera non c'era posto neanche lì, però mi sono trovato davvero bene, prezzo buonissimo per il servizio offerto, e garage per petrolheads. Inoltre è tutto gestito da persone giovani, la cosa mi piace molto, ci ritornerò sicuramente! Ti ringrazio molto, alla fine mi piace poter dare un parere sulla macchina assieme anche ad un possibile tour da fare, magari ispirando qualcun'altro a fare queste cose. Vorrei rifare una cosa del genere in altri luoghi con la M140 e magari anche con la Ghibli....ma il tempo è ciò che manca in primis purtroppo Comunque grazie davvero...mi fa piacere che tu lo abbia apprezzato 😊
  17. oooook aggiornato il messaggio con le foto. grazie per le dritte! Avevo un'impostazione sul firewall che non mi permetteva di reinserire le immagini, va te a capire. comunque ora è a posto. grazie!
  18. Beck ok domani le carico ma posso inserirle come ho messo all'interno del testo? Poiché di norma me le allega ma tutte in fondo e non mi lascia metterle come voglio tra un paragrafo e l'altro
  19. No no…tranquilli….non parlerò di un film ma di un bella (spero…me lo direte voi) recensione da leggere tutta d’un fiato, dove il brutto sono io, la bella è Eleonora (la mia ragazza che accetta in silenzio questi viaggi-test) e infine la cattiva…… la S1. Poi vedremo perché si merita questo appellativo. Recensione che racconta il comportamento della mia Audina alle prese con una bella galoppata nel suo territorio naturale (o presunto tale) la montagna. Alla fine Audi dice che l’Italia e le sue montagne sono “land of Quattro” no!? Quest’anno in era Covid molti di noi hanno dovuto cambiare i loro piani per le vacanze, preferendo l’Italia a mete esotiche, o come nel mio caso, a saltarle del tutto avendo a disposizione solo due week end lunghi dal lavoro…(e meno male, aggiungo…..finché c’è lavoro…meglio non lamentarsi visti i cali cui tutti siamo stati soggetti purtroppo). Dato che io sono un integralista delle vacanze in Italia, nel senso che sdoro viaggiare lontano e spero di poterlo fare ancora presto, ma ogni anno, trovo sempre un week-end o un mini periodo di 4 o 5 gg da passare qui in Italia, magari in agosto, o a cavallo di un ponte. L’Italia, lasciatemelo dire ancora, è proprio bellissima….e abbiamo posti favolosi, che fanno togliere il fiato. Premetto che metterò solo qualche foto, ma non tutte quelle che ho….sennò manderei il server in down! Ad ogni modo, avendo poco tempo a disposizione….uscito all’ultimo minuto (solo dopo il 13 agosto ho saputo che potevo avere un secondo lunedì oltre a quello del 17 da utilizzare come vacanza) la scelta è stata ovvia, il primo al mare (siamo rimasti in “casa” veneta a Jesolo), il secondo week end in montagna. Già ma dove? Fin da quando ho preso la M140, ho sempre voluto portarla sullo Stelvio…anche perché non c’ero mai stato prima di decidere che la meta era proprio quella zona. “Ele, guarda un po’ su booking se c’è qualcosa a Bormio tra il 22 ed il 24” le dissi mentre già mi stavo guardando la mappa su google. “ho trovato un posto che potrebbe piacerti, sembra tutto prenotato altrove, io prenoto poiché non vorrei che non trovassimo più nulla”. Dopo questa parentesi, dopo aver passato il ferragosto, e dopo aver terminato il lavoro venerdì 21 scorso, scendo in garage per controllare meticolosamente la macchina. Acqua, olio, freni, battistrada….tutto ok. Eh no, c@zzo.....aspetta un po’….che cavolo è questo? Un bellissimo chiodo che spunta dal battistrada della posteriore sinistra della M140 e il fatto che mio fratello si era già portato via l’unico kit rimasto in azienda per la riparazione delle forature fai da te, mi impongono di non rischiare inutilmente un nuovo Pzero, preferendo quindi di far entrare in scena la piccola S1. Le “giro” in garage, mettendo a riposo la M140…la sistemerò tornato a casa lunedì. Un po’ mi è dispiaciuto sul momento, poiché già mi vedevo a buttare giù le marce nei tornanti sentendo il suono del 6 cilindri che rimbalzava dalle pareti…….vabbè….vorrà dire che lo faremo alla vecchia maniera. Un buon manuale a 6 marce, un passo corto, un motore turbo e una trazione integrale, cosa volere di più in fin dei conti per affrontare quelle strade? Il mattino della partenza, sveglia di buon’ora, Eleonora ancora dorme, prendo la S1…sciacquatina di rito, e pieno di benzina. Poi si caricano le borse e via, si parte! Asolo, Romano d’Ezzelino, poi imbocchiamo la Valsugana in direzione Trento e poi al A22. Tutto scorre liscio, la S1 sembra felice di dimostrare alla sorellona che comunque i numeri li ha anche lei per lasciare un bel ricordo nel suo padrone dell’epico viaggio, seppur corto…la prima volta sullo Stelvio penso che farebbe emozionare chiunque sia appassionato di motori e sport di fatica…..io sono pure ciclista, (amatoriale eh!’)…per cui io sono doppiamente emozionato, di ripercorrere una delle strade definite tra le più belle d’Europa dal mitico trio Clarkson-Hammond-May durante la mitica puntata di top gear che li vide arrivare sullo Stelvio da Davos. Il tutto in piena souplesse, la S1 è assai comoda anche per tragitti autostradali più o meno lunghi, i sedili poi sono sportivi ma comodissimi, e pure la silenziosità di rotolamento e l’insonorizzazione aiutano a rilassarsi, tant’è che Eleonora ha pure preso sonno. Quindi si conferma comunque una vettura piccola e sportiva…ma dalle grandi doti stradistiche. Unica annotazione, essendo il cambio rapportato assai corto specie tra quinta e sesta, dove ci sono solo 450 giri/min di separazione tra una e l’altra marcia, si viaggia a 130 prossimi ai 3mila….ma devo essere sincero, il motore è davvero ben filtrato, e il sound del 4 cilindri non diventa mai invasivo, solo se si richiama in dynamic, ma vi dirò…è pure un bel sentire! Certo è che si vuole andare via tranquilli, si lascia in “auto” la valvola dello scarico resta chiusa e quindi è molto, molto più silenziosa. Una nota tecnica, lo scarico della S1 prevede quello di destra sempre aperto, mentre le uscite a sinistra sono dotate di una valvola che si apre in dynamic, o sopra un certo numero di giri in richiamo. Usciti a Bolzano eccoci andare in direzione di Merano e poi finalmente si arriva a Prato allo Stelvio. La macchina ha consumato davvero poco, ora ha poco più di 20 mila km, più fa chilometri e più mi accorgo che il consumo medio stanno via via migliorando, il motore probabilmente sta arrivando a “maturazione” come si dice in gergo. Altro rabbocco di 100 ottani, in salita il serbatoio è meglio sempre averlo pieno! ……e la mia navigatrice controlla la strada……non si fida del GPS del MMI……… Inizia la strada per la “scalata”, non c’è nessuno….tranne qualche subdolo autovelox…..la strada è dolce ed incorniciata da un bel paesaggio……quale migliore occasione di provare a fondo l’assetto? Metto in dynamic e senza follie, inizio a mandare in appoggio i pneumatici. Inizio a sentire anche quando il differenziale fa diventare la A1…una S1, una macchina vera insomma…non una banale a trazione anteriore! I primi chilometri di strada sono scorsi con il sorriso, tra punta tacco in scalata (a me piace farlo sempre) e qualche leggera smusata (maledetto sottosterzo in ingresso………) e la S1 si è pure presa un sonoro apprezzamento da un ciclista, che ci ha urlato “tirala!”. A proposito di punta tacco vi sono due modi per farlo, o con il piede che lambisce con la pianta sia il freno che l’acceleratore, sia con il vero punta tacco old school, punta sul freno e tacco sul gas. Sulla S1 è d’obbligo, per chi come me ha un 42, farlo alla vecchia maniera, poiché i pedali sono distanziati parecchio e bisogna avere un piedone enorme o delle scarpe con la suola molto larga per farlo in modo “moderno”. Il pedale del gas non incernierato al fondo è poi un difetto che in un’ auto sportiva non deve esistere. Pure sulla Ghibli è inspiegabilmente di tipo sospeso….sulle BMW e sulle Porsche invece è incernierato al fondo e quindi è più facile e divertente cimentarsi in scalata (con i cambi manuali e senza rev matching). A parte questa, marginale, annotazione, la S1 si districa bene e dimostra di avere molto fiato nonostante la quota inizi a farsi importante (a 2mila metri, di norma, qualsiasi motore perde almeno il 20/25% della potenza a livello del mare). Il tutto viene accompagnato da uno scarico sempre più caldo e sempre più “romboso”, cosa che apprezzo! La piccola Audi sta davvero tirando fuori le unghie….e posso dirlo, anche con pendenze elevate, e quota, il motore ha un tiro e una progressione davvero appagante, brava VAG! No oso immaginare come potrebbe diventare con una mappa, freni e ammortizzatori bilstein. Ma già di serie, con le sospensioni adattive che la mia ha, in dynamic è davvero cattiva, anche se ad essere sinceri, la sensazione che le sospensioni non riescano a copiare fondi troppo sconnessi permane; è la stessa sensazione che ho sulla M140, che ho volutamente preso senza le adattive, dove si sobbalza troppo ad andature veloci e fondi irregolari. Ma il tutto viene comunque gestito da un telaio davvero lodevole, e dalle sospensioni indipendenti posteriori, che, checché se ne dica, in questi casi sono davvero un plus rispetto ai limitanti ponti torcenti di molte auto sportive di analoga classe. Ricordo molto bene la 595 Turismo che mi presi in Sardegna lo scorso anno, e nelle strada verso Orgosolo, non hanno reso giustizia ad un motore ed un telaio degno di nota, limitando molto la tenuta in certi contesti con reazioni brusche e sobbalzi…come un cavallo imbizzarrito. Sulla S1 invece si ha sempre la sensazione di stabilità e controllo, nonostante gli ammortizzatori non siano proprio il massimo. Il differenziale posteriore comunque fa sentire, anche meccanicamente la sua presenza, specie in curva accelerando con fondo umido. La S1 da la sensazione di maturità e di “macchina” che sulla 595 non ho trovato, seppur reputi la Abarth davvero un bel giocattolino per divertirsi, e che regala comunque belle soddisfazioni. Dopo il primo tratto di Strada da Ponte allo Stelvio, passando per Gomagoi dove ho potuto apprezzare il telaio e le sospensioni, ci fermiamo un secondo a Trafoi, a fare qualche scatto all’imponenza e alla bellezza dell’Ortles. Accidenti…ma quanto siamo fortunati a vivere in Italia e godere di viste del genere? Solo a scriverlo mi viene la pelle d’oca….se non ci siete mai stati…andateci…ne vale la pena, la maestosità e la bellezza di questa Montagna lascia senza parole. Peccato che il ghiacciaio soffra e si ritiri sempre di più…..accidenti……..tanta bellezza viene comunque “rovinata” dalla consapevolezza che stanno sparendo molti ghiacciai bellissimi e iconici, come quello dell’Ortles appunto. Si riparte subito, neanche trecento metri, e si vede il cartello del tornante n°50, il primo di altri 49 che ci porteranno in vetta. Il cambio e la frizione vengono subito messi sotto stress, cerco di essere gentile sapendo che la S1 “soffre” di una fragilità congenita della frizione…..e che in caso di mappa è d’obbligo rinforzare con un disco adeguato. Ad ogni modo si sale, e dietro di me una bella Giulia Veloce nera e minacciosa cerca di tenere il passo, un po’ ci riesce, poi però quando la strada diventa impegnativa ricca di tornanti e curve strette, l’agilità della S1 e del suo passo corto la favoriscono in modo netto, aiutata comunque dal tiro del motore che resiste nonostante l’altitudine. La Giulia la potete vedere nella foto qui sotto, bella davvero, in combo con le pinze gialle. Scambio due parole con il proprietario proprio sotto all’ultimo tratto della salita, dove ci fermiamo a fare qualche scatto di rito…..che ammette che gli andavo via con estrema facilità in ripresa in salita. La sua è una 210cv diesel, comunque. Anche da lui, prendo i compimenti per il sound allo scarico, dice che da dietro è “tanta roba…un benzina è sempre un benzina”. Si riparte, e in un batter d’occhio si arriva in cima. Vado a portarla al parcheggio della funivia, per farle qualche scatto in solitaria immersa nel paesaggio lunare della cima. Stupendo…che vista…che posti. Mangiando un panino allo Speck al bar “tibet”, e guardando la bellezza scenica del tracciato che sale sulla montagna dalla terrazza traggo qualche conclusione. Una nota, in tutta questa mia follìa, devo elogiare Eleonora che non solo sopporta, ma addirittura mi aiutava a mò di navigatore a leggere i tornanti e ad avvertirmi di altre auto in discesa, nonché a ciclisti. E’ doveroso dire che qualche tiratina l’ho fatta, ma sempre nel rispetto altrui, essendo ciclista anche io, so bene che ci si può divertire senza oltrepassare certi limiti. A proposito di bici….sempre parlando da ciclista….la prossima volta lo voglio conquistare sulle gambe. Magari l’anno prossimo…meglio và…….è bello duro e non sono particolarmente amante delle salite lunghe e tecniche…… 😊 A livello meccanico, la S1 si è dimostrata assai avvezza a digerire un uso intensivo della frizione e del cambio, la temperatura dell’acqua è sempre stata inchiodata ai 90°, il motore sempre pronto ma, specie nel tratto in alta quota, ha sofferto molto un certo turbo lag evidente….e la mancanza d’ossigeno e di potenza, si faceva sentire piuttosto nitidamente. La risposta al gas era sempre un po’ in ritardo dopo i tornanti, per poi andarci giù pesante quando il turbo riusciva a dare pressione all’aspirazione. La frizione si è comportata bene, ma sul finale tendeva davvero leggermente ad essere brusca in rilascio e la leva del cambio era un po’ più turistica…..meno precisa, probabilmente era anche lui leggermente accaldato. Ma come detto, sto parlando per essere certosino, ma se devo dargli un voto, si merita un bel 7. Per essere la entry level della gamma sportiva Audi, ha saputo tener testa ad una Giulia, e non ha sofferto in modo particolare un utilizzo che poco a che fare con la direttive progettuali della macchina. La pancia è piena, il tempo sta peggiorando, sono quasi le 16:00, meglio dirigere verso Bormio. Lo scenario in discesa è stupendo tanto quanto l’andata, prati verdi, strade dritte, silenzio…..che scenografia…degna del miglior coreografo. La S1 dimostra di avere i muscoli anche nei freni, e se posso dire, seppur siano meno “vistosi” di quelli della M140, hanno una resistenza alla fatica quasi maggiore. Una cosa che non ho mai apprezzato della serie 1 è la tendenza ad allungare il pedale molto velocemente. E’ una critica che ho sentito arrivare da diversi proprietari….mentre quello della S1 seppur più semplice (ma ugualmente di dimensioni maggiorate rispetto alle A1 standard, specie davanti, dove il diametro del disco e davvero notevole. Arriviamo a Bormio, dove scoppia un temporalone, troviamo il nostro albergo, che oltre ad essere moderno esteticamente e gestito da persone giovani, ha pure la peculiarità di avere il garage perfetto per chi come me ha la fobìa delle sportellate. Il parcheggio è interrato, custodito con la guardiola e ogni posto è singolo, con tanto di illuminazione a pavimento. Per aprire il protone di legno ed entrarci è necessario il badge d’accesso alla camera. Lo consiglio, non solo per il garage ovvio, per chi volesse andare a Bormio. Si chiama Eden Hotel, davvero molto bello e moderno! La mia S1 aveva buona compagnia in garage, vi erano infatti anche una Giulietta Qudrifoglio, una Golf VII R, una A35 AMG e una X6 M50d…non male. Si cena in un ristorantino li vicino, “alla caneva”, pizzoccheri ottimi……personale molto giovane e cortesia davvero di livello. Anche qui consiglio una visita per chi passa di lì. Il giorno seguente il piano d’attacco scelto, con buona pace di Eleonora, prevede Livigno la mattina con pranzo vista lago, poi di nuovo Stelvio all’inverso, per scendere e dirigere verso il lago di Resia per ammirare il campanile che spunta dall’acqua, poi di nuovo Stelvio e ridiscesa a Bormio. Vi chiederete come mai rifare per due volte lo Stelvio nella stessa giornata quando basta semplicemente attraversare il confine svizzero e fare un tarforo……eh porca miseria….perché la mia carta d’identità è rimasta nella porta della M140. Prendendomi del pazzo da Eleonora avverto in garage la S1 del programma della giornata, lei senza battere ciglio mi fa capire che è pronta alla fatica. Iniziamo la salita verso Livigno: Premadio, Predenosso, Isolaccia, Semogo, Gembrè, la S1 è sempre lì, pronta a divertire, composta e arzilla. Livigno è l’occasione per una sosta. Una passeggiata prima di pranzo e di un bel giro sul lungo lago a vedere la frontiera…..ah quanto mi sarebbe piaciuto poter valicare il confine e fare un’altra strada nuova mai fatta…ma è anche un’occasione per fare altri bellissimi scatti, anche alla S1. Dopo pranzo è ora, di dirigere al lago di Resia, la cena è prenotata per le 8, sono le 14:00 ce la facciamo? Chiede la Ele…..”guarda di non fare il matto, sennò scendo”. Ci mancherebbe altro, rispondo! Un po’ allegri ritorniamo a Bormio, dopo aver fatto il pieno con appena 17 euro! (la S1 aveva comunque consumato poco) e dopo uno sguardo veloce all’Audina da parte della FdO alla piccola dogana. Poi di nuovo salita, tappa sullo Stelvio, sempre al “tibet” per una spremuta e uno sguardo al panorama, e poi giù verso prato allo Stelvio. Seppur sfruttata la S1 si è dimostrata ancora una volta cazzuta, salite e discese impegnative, e non ad andature da pensionato, non le fanno certo paura! Si conferma la bontà delle sospensioni e del telaio, dal mio punto di vista assai meglio invece del cambio, dove la S1 meriterebbe un qualcosa di più macho e fisico invece del cambio, che seppur sportivo, è fin troppo addomesticato. Chi ha avuto una R53 cooper S sa di cosa sto parlando. Un cambio così sulla S1 sarebbe la ciliegina sulla torta….ma…la perfezione non esiste, e tuttavia, la S1 è comunque un value for the money incredibile. Arriviamo al lago di Resia, un vento pazzesco, passeggiata, gelato, qualche stupendo scatto del lago e via, di nuovo in marcia. Sono le 17:30, e bisogna rifare tutto lo Stelvio…speriamo di farcela. Google Maps dice traffico scorrevole, e l’orario previsto d’arrivo delle 19:40 mi fa andare tranquillo. Stavolta la salita la affrontiamo in modo normale, godendoci il paesaggio. La piccola S1 trotta serena tra un tornante e l’altro…..ogni tanto una seconda la tiriamo un po’ su….ma nulla di che…..scolliniamo, e arriviamo a Bormio in perfetto orario, giusto il tempo di una doccia e siamo pronti per andare a cena. Anche stasera abbiamo trovato un posto davvero bello, per chi ci vuole andare, ristorante “ al filò”. È in centro, cucina strepitosa! Abbiamo assaggiato gli Sciatt e la tradizionale zuppa di pane bollito e guanciale. Ragazzi….che bontà! Anche stavolta devo dire che il livello della cucina che si può trovare a Bormio è eccellente (come in tutta in Italia del resto…). Inutile dire che consiglio vivamente di cenarci! Il giorno seguente, dopo la colazione, si carica la borsa…..controllo ai freni, refrigerante, olio, pieno e via. Oggi si scala il passo Gavia, per dirigere verso il Tonale e Madonna di Campiglio. Già il Gavia, la strada è stretta e messa maluccio, e non permette di mettere in risalto le doti della S1 come lo Stelvio, ma chissenefrega, il paesaggio è talmente incredibile che mette in secondo piano qualsiasi velleità ingegneristica o voglia di mettere alla prova l’auto. A parer mio, non sarà blasonato e famoso come lo Stelvio, ma il Gavia a livello paesaggistico è molto più bello. Occhio solo alla strada, specie scendendo verso Ponte di Legno….è strettissima (a malapena in certi tratti ci passavo con la mia)….priva spesso di qualsiasi protezione tra te ed il dirupo, e in certi tratti la larghezza della careggiata utilizzabile è di 2,10 metri……. ma come vedete qui sotto….ne vale qualsiasi pena. Uno spettacolo…..non c’è altro da dire…..forse il termine maestoso rende l’idea di dove ci si trova, tanto è bella Madre Natura. Come detto si scende dal Gavia, ripeto….occhio alla strada stretta specie da Ponte di Legno da metà salita verso la cima! Arriviamo a Ponte di Legno, e subito su ad attaccare il Tonale, dove arriviamo in modo agevole e pure divertendoci. La strada stavolta è larga, tenuta bene, che permette di ridestare la S1….assai felice dopo tanta, inevitabile, perizia e lentezza. Via anche dal Tonale e scolliniamo subito per attaccare la salita verso Madonna di Campiglio. Parcheggiamo in centro, nel sotterraneo della piazza dove tra l’altro campeggiano diverse Audi in prova, tra cui una RS7…….in parcheggio la S1 fa conoscenza con una cuginetta rossa….. Un gelato e via verso Trento, strada davvero trafficata, caotica, piena di camion……un ritorno alla normalità dopo tanta bellezza. In Valsugana “inbound” Bassano del Grappa Eleonora dorme, la S1 viaggia in cruise control a velocità codice, e c’è una bella pace in abitacolo. Inevitabile ripensare alla veloce avventura appena compiuta, a tutti i posti bellissimi visitati, ai tornanti e salite affrontate da bullo di quartiere con la S1….che bel week end…si davvero. Un ‘ottima compagna seduta nel sedile di fianco, un’ottima cucina, un paesaggio stellare che tanto avevo desiderato visitare, e un’ottima auto sotto le chiappe. Cosa posso evincere da questo raid-test drive? Che la S1 è una macchina che ti permette di andare in vacanza…in due…non di più……in modo allegro, veloce e con stile (anche se minuscola, la piccola Audi attirava sempre qualche sguardo…..e la cosa comunque non mi dispiaceva…ero felice che anche lei avesse un po’ di gloria in mezzo a tante belle auto a Bormio come a Campiglio o sullo Stelvio). Ha sopportato in modo divino ben 970 km, di cui oltre 500 di montagna, in neanche 2gg, e non sempre in modo così gentile, consumando poco rispetto a quanto avevo preventivato, e senza mai avere un colpo di tosse (mi dispiace per la coppia, lui e lei, italiana che con la M3 E90 grigia era ferma a bordo a strada con la pompa dell’acqua esplosa in una nuvola di fumo direzione Livigno, io stavo rientrando a Bormio, dopo essermi accertato che non avessero bisogno di aiuto e che il carro attrezzi stava arrivando, siamo ripartiti in direzione dello Stelvio….chissà com’è andata loro a finire, spero siano riusciti a rimetterla a posto e non avere ulteriori problemi. Magari il ragazzo ci legge qui nel forum, speriamo bene!), è una vettura pratica che comunque meriterebbe e sosterrebbe una potenza di 300cv, e soprattutto meriterebbe un cambio manuale più da “uomini”. Capisco che magari il 90% dei proprietari di S1 sono donne o magari persone che la usano come auto cittadina trendy e veloce, però di base, sarebbe una hot hatch davvero strepitosa con qualche piccola modifica meccanica. La S1 la promuovo, ma la consiglierei solo a chi cerca una 595 abarth….ma più macchina, più “auto”. Ecco, forse è giusta per chi cerca proprio una seconda auto tutto pepe ma che sia più matura e tecnica delle solite piccole pimpate in commercio. Del resto, costa poco ad oggi, la si trova con pochi chilometri, e comunque è una vettura con un buon manuale, una trazione integrale e sempre oltre 230cv, 5,4 secondi sullo 0-100 e 250km/h di velocità di punta….per cui di fondo, il pedigree c’è eccome. Modificarla? Bah, in onestà non ne sento la necessità, piuttosto andrei di qualcosa di più preparato e sicuro, come una RS3, poiché per esperienze dirette di amici, andare a mettere le mani a centraline ecc, anche da preparatori famosi e sicuri, speso…porta a rogne al motore che provocano danni e spese enormi…per cosa poi? Sullo Stelvio, la mia piccola Audi, ha dimostrato che per divertirsi ne ha in abbondanza, tenendo ben presente che le strade non sono chiuse al traffico e che quindi….le modifiche sarebbero necessarie solo per eventuali sessioni in pista…ma per un utilizzo quotidiano, ventimila euro per una S1, per chi volesse una piccola tutto pepe, sono soldi ben investiti. La praticità di carico comunque c’è, la mia è sportback, ma in bagagliaio avevo messo due borsoni, una borsa della spesa rigida (con acqua e qualche “rancio” di fortuna, scarpe a gogò, tra trekking, sneakers, ombrelli ecc e tutto il corredo di ruota di scorta, cric, kit di pronto soccorso ecc, abbassando solo uno dei due sedili posteriori! Per cui, volendo si poteva andare via comodamente anche in 3, poiché un terzo borsone ne ci sarebbe stato senza intaccare l’abilità del posto dietro superstite. Su tutto questo, consente trasferimenti assai veloci, umiliando vetture ben più potenti e blasonate (come una Macan S…….che se lo ricorderà a lungo), così come viaggi tranquilli da cruise control, sena avere il motore troppo invasivo e senza constringervi al rifornimento ogni due ore. Inoltre permette di divertirsi davvero fra le curve, ed il suo terreno di caccia ideale non è l’alta montagna, ma le strade collinari, misto curve e rettilinei, li la S1 sa dare il meglio di se quanto a piacere di guida. Per cui il termine “pocket Rocket” le calza a pennello. Mi ricorda tanto una Abarth concettualmente, ma meno chiassosa, più charmant, matura……. diciamo che è più fine ed elegante, ma pur sempre “cattiva” come non ti aspetteresti. Per cui, non sto dicendo di andare tout court a comprarla, ma, se uno cerca una second auto che comunque sappia il fatto suo e non sia il solito, noioso suvvetto asmatico o la solita e noiosa berlinetta diesel, consiglio davvero di valutarla come auto per la spesa, per portare il figlio a scuola…., distinguendosi dai “mollicci con il Macan” e magari divertendosi in qualche curva in salita, o con la neve……..guidando ancora in modo autentico….con tre pedali. Peccato che l’Audi non abbia voluto fare la nuova S1, ma dato che probabilmente sarebbe stata S-Tronic, probabilmente è meglio che la S1 resti così com’è, un inno alla pazzia di voler mettere (in rapporto alle dimensioni) 230cv, una trazione integrale e un cambio manuale in meno di 4 metri. Il testimone lo ha raccolto la Yaris GR4……ma come detto, l’aria charmant ed elegante della S1 resterà inarrivabile e purtroppo, fine a sè stessa, ma è proprio per questo che la S1 resterà comunque una vera piccola “Hot Hatch”.
  20. Pensa che proprio quelli che (nei forum esteri) gridavano allo scandalo, al fatto che la F80 era più bella, più BMW e più figa..... ora dicono (cito testualmente due esempi): - can't wait to see it into reality and have the allocation list opened - wow, what a presence beside the racing version, I'll go for it for sure ...........sai darci un indicazione sul prezzo? 110k euro base?
  21. quella era una M4, e comunque...wrappata aveva comunque il suo perché. Ribadisco un concetto, fondamentale, del design: "ciò che inizialmente non piace, non necessariamente è giudicabile come bad design, piuttosto risulta strano poiché nella nostra mente non esiste nulla di simile cui paragonarlo. E' probabile che successivamente, a distanza di un po' di tempo, risulti invece il punto di riferimento cui ispirarsi". Citazione: Prof. Alberto Bassi - IUAV durante il corso di Disegno Industriale 1 all'università. E' una frase che mi è proprio rimasta impressa.
  22. Venderà bene......non ho dubbi. Se andate a leggere i commenti sui forum, come previsto, la filastrocca è la seguente: all'inizio: fa schifo! poi: non è male.... adesso:
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