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In Italia spyder (derivato al termine inglese "spider" che indicava una carrozza leggera a ruote alte che ricordava, appunto, un ragno) e cabriolet sono sinonimi usati dal dopoguerra in alternativa per motivi puramente commerciali. Spesso si è usato il termine spyder per indicare una versione più sportiva (la FIAT 1500 spyder aveva il motore OSCA bialbero, così come la successiva 1600) ed il termine cabriolet per una più tranquilla (la FIAT 1200 cabriolet aveva lo stesso motore della berlina 1200). P.S.: Usando una corretta terminologia, auto come la Ritmo, la Golf, ecc. cabriolet dovrebbero definirsi "convertibili".
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Per chiarire: FIAT 1200 Cabriolet FIAT 1500 Spyder
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Sempre adorabile la Bianchina Panoramica! (Potevi prenderla per intero, però!) Confermo: finta presa d'aria "stretta" sul cofano e calandra con rete a maglia fitta la differenziano dalla più performante 1500. Sempre per essere pignolo "qual sono e fui" (per dirla alla Cecco Angiolieri), è una 600 E (esteticamente si distingue dalla D proprio per le portiere controvento). Ma cos'è quella "macchiolina" sotto la maniglia? Una seconda serratura aggiunta? Quella originale è solo sulla maniglia porta. Belle foto, comunque.
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Tutti i gusti son gusti! Vorrà dire che non ce le litigheremo ...
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Se te lo dico io va bene lo stesso (e se Nick non si offende ...)? E' la Lancia Sibilo di Bertone (1978) Questa, per me, è una delle più belle auto con marchio FIAT, se non la più bella.
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Per essere pignolo (quale sono sempre stato), la BMW Isetta 600 era una 1 + 1 porte. Cioé, oltre "all'apertura a frigorifero" aveva una porta sul fianco destro per l'accesso al sedile posteriore. 1959 BMW Isetta 600 Pictures, Wallpapers - Boldride.com
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Faccio riferimento ad una ministoria della 600 che pubblicai qualche tempo fa: http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/38276-avvistamenti-vari-di-auto-storiche-o-quasi-storiche-59.html#post27651275 Le mie "informazioni" derivano principalmente dalla mia non più giovane età unita ad una discreta memoria automobilistica (l'Alzheimer non ha ancora colpito del tutto). A questo unisco una piccola biblioteca, che mi serve da conferma e supporto, fra cui primeggiano le annate del TAM (Tutte le Auto del Mondo - Ed. Domus) e l'enciclopedia Milleruote (anche lei Ed. Domus). Purtroppo la mia collezione praticamente integrale di Quattroruote l'ho dovuta vendere per motivi di spazio. Di buoni testi sulla 600 penso che tu li possa trovare nel listino della Libreria dell'Automobile La Libreria dell'Automobile,international motorbooks,libri auto,libri moto Infine devi considerare che feci la mia scuola guida e presi la patente (da privatista) proprio alla guida di una 600 A (prima serie), potrai quindi capire quanto sia sentimentalmente legato a tale vettura. Con tutti i limiti sopra esposti, resto a tua disposizione per memorie, ricordi e conoscenze. Ciao.
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E' una 600 D, la 600 3a serie (o 600 C) non aveva i deflettori alle portiere. Evidentemente ai tedeschi due posti non bastavano ...
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ASA 1000 GT Coupé e Spider: la famosa "Ferrarina" (motore 4 cil. 1000 cc Ferrari, carrozzeria Bertone). Si vede che sei un giovincello!
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La prima versione dell'apertura bagagliaio era un portellone (già con la battuta a filo paraurti) che includeva il lunotto, ma che fu bocciato perché qualcuno decretò (frase storica vera; ovviamente in Torinese): "Vorrete mica che le signore sedute dietro se piove si bagnino la pelliccia quando l'autista apre il bagagliio per prendere l'ombrello, neh?!". E così il portellone fu cancellato a favore di uno sportello, ma il filo inferiore del lunotto era rimasto lo stesso, quindi il taglio superiore dello sportello bagagliaio era di almeno un centinaio di mm più indietro. Nonostante la trovata di Sergio Camuffo (per chi non lo sapesse, il Direttore Tecnico) delle cerniere a doppio snodo con barre di torsione, la "bocca" era veramente piccola. Alzando il filo inferiore del lunotto si diminuiva il problema della bocca d'accesso (sempre con le "cerniere Camuffo"), ma in retromarcia non ci si vedeva un *beep*, fu così che in Pininfarina s'inventarono il secondo doppio lunottino con griglia (apribile per la pulizia) per far finta di vederci un po' di più. Questa fu la soluzione che poi entrò in produzione. Cuntent?
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Forse lo scudetto piccolo avrà avuto un suo momento, ma sicuramente prima del 1973. L'ultima modifica estetica che ricordo sul progetto Y2/830/Gamma (fine 1972 od inizio 1973) fu l'ampliamento dello sportello bagagliaio con relativa aggiunta della griglia posteriore e relativo lunottino interno.
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4R ha negli anni dedicato diversi articoli all'argomento; questo è uno dei più recenti: Le auto dei politici - NESSUNA STRAVAGANZA - Quattroruote
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A voler essere pignoli, quella fotografata da jeby è una Triumph Spitfire Mk III (paraurti rialzati e modifiche a fanaleria e calandra): Mentre quella riportata da poliziottesco è una Mk II (paraurti bassi).
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Quando presi la mia c'era la possibilità di scegliere fra più accoppiamenti di colore esterno/interni (2 o 3, senza supplemento di prezzo). Infatti io mi riferivo non tanto al colore quanto alla dotazione (tipi di strumentazione e volante).
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Nel 1990 l'Ascona non esisteva più. Fu sostituita nel 1988 dalla Vectra.
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Nella 850 berlina era un 843 cc con 34 e 37 CV, nella coupé/spider 47 CV (passato poi alla 850 Special); nella 850 Sport coupé/spider (coupé con doppi fari, spider con fari non carenati) era un 903 cc 52 CV. Con tale cilindrata, ma varie potenze, andò poi ad equipaggiare 127, Panda ed Uno.
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Saldatura? Ma come sei complicato! All'epoca fregi, logo e simili erano fissati alla carrozzeria tramite perni filettati e dadi che s'impegnavano in fori praticati sui lamierati. Negli anni '70 comparvero i perni lisci con mollette (sempre con fori esistenti sulle lamiere) e negli anni '80 i logo adesivi (devastanti per la vernice). I cambi dei fregi all'epoca ognuno se li faceva nel parcheggio sotto casa sua con la massima semplicità .
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A me risulta che era assemblata in UK utilizzando la parte posteriore (lamierati, ecc.) della Holden Camira Wagon importate dall'Australia. Sicuramente mai in modo ufficiale.
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La 600 ebbe una cilindrata di 633 cc sino alla serie "C"; dalla "D" in poi passò a 767 cc. Ti rimando ad una ministoria della 600 di qualche tempo fa. http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/38276-avvistamenti-vari-di-auto-storiche-o-quasi-storiche-59.html#post27651275 Esatto. Era il 4 cil. 3 supporti che equipaggiò 600, 850, 127, Panda ed Uno.
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No Nick, è che il motore della 600 (dalla D in poi, SEAT incluse) aveva una cilindrata di 767 cc, ma veniva comunemente definito come 750 per arrotondamento.
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Avallo quanto scrivi. Da quanto so e ricordo le scritte "750" e "FIAT 750" erano degli accessori che molti sostituivano ai logo originali per distinguersi dai "poveracci con la 600", ma mai adottate dalla FIAT.
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La mia Ascona C 1.3S Luxus 4 p. del 1983 aveva gli interni ed il volante identici a quelli di questa foto con l'eccezione degli alzacristalli elettrici (che montai poi io aftermarket), della radio e dei fendinebbia anteriori. Da quanto mi risulta, la cabrio era con marchio Vauxhall Vauxhall Cavalier II cabrio: Con lo stesso marchio c'era anche la Cavalier II Estate:
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Entro nel forum dopo molta assenza e che ti trovo? Crazy for cars che ha praticamente concluso il lavoro per far resuscitare questo capolavoro! Con una punta d'orgoglio per essere stato fra i primi a cercare d'invogliarti ad intraprendere questa impresa (anche perché, come ti avevo scritto, all'HPE sono molto legato), ti faccio le mie più sincere congratulazioni per il lavoro svolto. Attendiamo foto dei dettagli e degli interni! Ciao.