mmmhhh!?!?!?
Mi sa che la tua richiesta non ha avuto molta "audience"!
Motivi (secondo me):
Fra gli Autopareristi vi sono pochi che hanno vissuto quegli anni in età della ragione (amesso che ne esista una).
Chi ha i requisiti anagrafici, non sempre ne parla volentieri per il semplice motivo che "ora non va più di moda" oppure, ancor più semplicemente ...
E' molto difficile comunicare ideali rispondendo ad un questionario.
Ti scrivo due parole.
Sono un ex sessantottino. Per alcuni è positivo, per la maggioranza (oggi) è negativo, ma non me ne può fregare di meno.
Sono stato attore di un periodo intriso d'Ideali delle opposte fazioni, ma pur sempre Ideali, e ne sono soddisfatto perché non avevano come fine ultimo solo il Dio Denaro, ma anche un modus vivendi.
Non ho letto tutti i testi che hai citato, ma, di quelli che ho letto, non mi sembrano di "sinistra". Fra tutti il grande giornalista Indro Montanelli che riconosco, per l'epoca, come avversario sagace e perciò ideologicamente temibile (al contrario di tanti quaqquaraquà).
Di materiale per documentarti ne puoi trovare a mucchi nelle biblioteche, quindi io vado controcorrente: ti consiglio un libro, sicuramente non al livello di un Montanelli, che ti potrebbe però essere utile nelle conclusioni del tuo lavoro.
Si tratta de "La Grande Illusione" (sottotitolo "I nostri anni sessanta") di Marta Boneschi, ed. Le Scie - Mondadori. Te ne trascrivo alcune righe del risvolto di copertina:
<<1960-1969: per tutti noi anni densi di novità, divertenti, elettrizzanti, proiettati verso il futuro. [...] Eppure qualcosa non va. Perché nel Luglio del '60 la democrazia vacilla? [...] L'altra faccia dei gioiosi anni Sessanta viene messa a nudo con l'esplosione del '68. Dapprima è un botto di vitalità, una protesta forte, ma scanzonata che il potere reprime a manganellate; poi, il 12 Dicembre 1969, è il boato della bomba di piazza Fontana a Milano [...]. La grande illusione svanisce nel silenzio e nel lutto.>>
Ciao e buon lavoro!