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Tutti i contenuti di roberto.c
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Ciao Atre81, sono anch'io dell'opinione che una Beta HPE sia sempre da salvare. Il consiglio che ti posso dare è di cercare di metterti in contatto con l'Autoparerista Crazy for Cars che ne ha recentemente salvata una (ok: è una VX e non una 2000, ma la sostanza è la stessa). Potrebbe darti qualche consiglio. Questa è la sua storia: http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/50288-lancia-beta-hpe-volumex-che-fare.html Facci sapere!
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Permettimi una rettifica: quella fotografata non è una Morris Mini Minor Woody, ma una Morris Minor Traveller.
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Stando al TAM 77/78, la denominazione Variant fu adottata già dalla 1° serie.
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Questi hanno copiato quello che fece mio figlio quando, nel 1998, doveva andare al suo primo colloquio di lavoro e si accorse che si era dimenticato di chiedermi di fargli il nodo. Ma il primo a sinistra (quello di spalle) si sarà accorto di aver indossato la cinta saltando due passanti dei pantaloni?
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Bene ragazzi (chi più, chi meno), anche da parte mia i migliori auguri a voi tutti di un sereno 2014.
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Era la Lawil Lawil - Wikipedia
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Buon Natale a tutti anche da parte mia.
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- buon natale 2013
- buon natale
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(e 1 altro in più)
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Ma non è un'Anphicar quella che s'intravede sulla sinistra? In tal caso, di sicuro non per la bellezza, ma certamente per la rarità un primo piano se lo meritava, no? Ringrazio per gli auguri che contraccambio a te ed a tutti gli APsti.
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Probabilmente invece è per le solite faide interne: la progettazione di fuoristrada come la Campagnola non veniva gestita dalla stessa Divisione che si occupava delle auto, ma dal DPVSC (Dipartimento Progettazione Veicoli Speciali e da Cantiere) che viveva una vita parallela e che non era neanche sita a Mirafiori, ma in un'altra sede (se non ricordo male era sul LungoStura). Nel costante braccio di ferro probabilmente è risultata perdente.
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Gran bel posto Varallo Sesia! Simbiosi uomo-macchina? Senza nulla togliere a Kaleido , quei due tromboni "spaccano lo schermo"! Da pignolino purista quale sono, non approvo simili ibridi, sia pur d'epoca. Comunque, Paolo, sei riuscito a raccogliere informazioni sulla genesi e la storia di un simile incrocio?
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Bingo Roy! La pulce l'hai messa anche tu a me: sono andato a dare un'occhiata su alcuni TAM degli anni '70 ed ho notato che sino all'edizione 71/72 la foto 3/4 anteriore della SEAT 600 D riporta un'auto senza deflettori alle portiere, quindi come la nostra 600 C. Il TAM 72/73 riporta una SEAT 600 E con deflettori, portiere controvento e fanaloni, quindi come la FIAT 600 F. Evidentemente le versioni della 600 SEAT non rispecchiavano quelle della FIAT.
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Una Dauphine Gordini? Chapeau, monsieur!
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Grazie per la citazione Roy, comunque è una 600 C con i paraurti (rostri) ed il cofano motore (4 feritoie in più) della D. A meno che la SEAT non facesse una versione ibrida (non sono esperto di SEAT).
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Quale serie? Quale versione? Colore?
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Il "gobbone" della versione entrata in produzione era questo:
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Ed aggiungo: vedremmo anche da noi molte più arzille vecchiette se non ci fosse stato il lavaggio del cervello fattoci in particolar modo dalle Marche nazionali (che non riuscendo ad essere particolarmente competitive all'estero cercavano di saturare in ogni modo il mercato interno) per convincerci che il "nuovo è giusto" basato sul consumismo più sfrenato era la legge da seguire. Forse se avessero avuto Costruttori nazionali, anche in GR vi sarebbero meno auto con 30 o 40 anni sulle spalle.
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Bella la Simca 1000 Coupé, ottimo esempio dell'eleganza di Bertone applicata ad un'auto "popolare". Peccato, in quest'esemplare, il profilo colorato sulla fiancata ed i cerchioni forati che sono della successiva 1200 S Coupé.
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Come giustamente scrive Abarth03, TAM fu la bibbia automobilistica per molti anni. La prima edizione venne pubblicata nel 1960 (con altro nome, non ricordo quale, dovrei andare a verificare) l'ultima nel 1994 prima con cadenza annuale, poi ad anni alterni con il Salone Internazionale dell'Automobile di Torino (divenuto nel frattempo biennale). L'Editoriale Domus provò a resuscitarlo nel 2004, ma aveva perso quella "grinta tecnica" delle precedenti edizioni; insisté con l'edizione del 2008 assolutamente ... commerciale.
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Resuscito questa discussione per informare chi ancora non lo sapesse che le luci diurne aftermarket sono state regolamentate: Gazzetta Ufficiale MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 6 novembre 2013 Regolamentazione dell'installazione delle luci di marcia diurna sui veicoli in circolazione. (13A09278) (GU Serie Generale n.271 del 19-11-2013) In sintesi: Per montare le nuove luci diurne non sarà più necessario chiedere il nullaosta al costruttore, ma sarà sufficiente installare il kit (omologato UN/Ece 87) presso un autoriparatore iscritto nei registri professionali che rilasci una dichiarazione d'installazione a regola d'arte. In seguito basterà recarsi presso l'ufficio della Motorizzazione Civile territorialmente competente per sottoporre il veicolo a visita e prova e aggiornare la carta di circolazione. Le luci diurne potranno essere installate a patto che la distanza tra i bordi interni delle luci diurne non sia inferiore a 600 mm e la loro altezza compresa da un minimo di 250 mm a un massimo di 1.500 mm. *** La parte seguente riporta informazioni errate *** A seconda delle superfici su cui sono applicati i kit, gli angoli non possono essere superiori ai 20° verso l'interno o verso l'esterno 10° verso l'alto o verso il basso.
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Beh, quei cerchi mi sembrano mooolto aftermarket, inoltre, se vedo bene, queste coppe non hanno il bullone centrale di fissaggio come quelle dell'altra foto. Comunque, essendo la MyCar una fuoriserie, tutto può essere.