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roberto.c

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  1. La prima marca ad adottare un cambio automatico su vetture costruite in serie fu la Oldsmobile (non ricordo il modello) degli anni '40. Il cambio era lo Hydra-matic.
  2. Dovrebbe essere il sensore interno del climatizzatore automatico (sulla Croma era molto simile).
  3. Ebbravo Cosimo che è riuscito a trovare un pezzo della mia gioventù . Peccato solo che la versione on line del libro è "text only" e parziale. La versione pubblicata (fuori commercio) era arricchita di foto ed immagini e di alcuni paragrafi (fra cui l'appendice sulla Simca) mancanti od incompleti in quella on line che comunque può dare una buona idea del contesto lavorativo, umano e sociale di quegli anni.
  4. Già, mi ricordavo di avertene scritto ... Se pensi che possano dare un contributo alle discussioni, non c'è problema (non rischio alcunché, non ho rivelato alcun segreto).
  5. Vero. Complimenti, non sono in molti a saperlo . Il vertice della raggiera generatrice era al centro dello specchietto retrovisore interno.
  6. Una rapida precisazione: sia sulla CX che sulla HPE (dove era interna al lunotto per ridurre l'imbrattamento) la griglia non era solo un motivo estetico, ma era prevista soprattutto per ridurre l'irraggiamento solare all'interno dell'auto.
  7. Propendo per una III serie: è più facile cambiare calandra e logo piuttosto che maniglie e paraurti.
  8. Da quanto so e ricordo, avallo quanto scritto dal Mazinga. Le Beta con motorizzazione 1300 (solo berlina e coupé) nacquero come versioni "economiche" della gamma, con impoverimento di finiture ed accessoristica, tanto che la coupé 1300 (1297 cc; presentata in concomitanza con la 2° serie della coupé; 1976) "perse" la denominazione Beta. Con la 3° serie (1301 cc; 1978) vi fu una unificazione estetica, ma il nome rimase Lancia Coupé 1300 (senza Beta). Con la 4° serie (1366 cc; 1981; calandra trapezoidale, paraurti "lunghi", doppio retronebbia, ecc.) acquisì finalmente il nome Beta ed una totale unificazione anche degli interni con le altre versioni.
  9. Non penso che ci sia alcun mistero. Non ho trovato traccia di versioni con 220 CV, la più potente mi risulta essere la SE con testata Competizione che sviluppava, appunto, 213 CV. Combinazione 162 era la potenza in CV della versione std. ritengo molto probabile un errore di trascrizione dell'unità di misura (kW anziché CV) nel database per il calcolo del bollo.
  10. Di sicuro la 1800/2100/2300 familiare non aveva la terza fila di sedili. Dal C.d.S. del 1959 il vincolo per il terzo posto anteriore era prima di tutto dimensionale: la larghezza a disposizione del guidatore doveva essere di 60 cm, quella per i passeggeri di 40 cm ciascuno. Per avere il terzo passeggero bisognava quindi avere una larghezza di 140 cm (ok, poi c'erano vari escamotages). Non dimentichiamo che anche la Matra Bagheera, la FIAT Multipla ed Honda FR-V erano omologate con tre posti anteriori. Dissento: la Carrozzeria Francis Lombardi sin dagli anni '50 con la FIAT 1400 si specializzò con versioni a 7/8 posti di auto derivate dalla serie ed ebbe un buon successo sino agli anni '70 specie fra noleggiatori e tassisti. Inoltre la stessa FIAT produceva la versione taxi a 7 posti delle 508 C/D/E (1100 Musetto e Musone).
  11. Sembrerebbe una vettura trasformata/carrozzata in auto appoggio per le squadre ciclistiche durante le gare (quelle che portavano telai e ruote di scorta nel cassone). D'altro canto la scritta Montevecchi sulla portiera potrebbe essere la vecchia ragione sociale di una fabbrica di bici di Cesena (oggi Alpina).
  12. Quattroruote per i suoi servizi fotografici, per motivi di "privacy", usa spesso delle targhe interne "di servizio".
  13. Scusa Wilhem, non capisco (sarà l'età). E' una battuta? Per Paolino: (vale per tutto il servizio, anche se si parla di Alfa Romeo )
  14. Pensionato. Bi-nonno baby-sitter full time. Ma chi l'avrebbe mai detto?
  15. Topic intrigante e fantasioso che mi riprometto di leggere con calma (serve a conoscervi meglio ). Intanto vorrei contribuire con un paio di "scritti", forse un po' OT, che qualche tempo fa circolavano fra la gente più o meno della mia generazione: Come hai fatto a sopravvivere? 1.- da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag... 2.- viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo. 3.- le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con pitture a base di piombo. 4.- non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle auto, nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte. 5.- quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco. 6.- bevevamo l'acqua dal tubo del giardino, invece che dalla bottiglia dell'acqua minerale... 7.- trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni 8.- uscivamo a giocare 9.- la scuola durava fino a mezzoggiorno 10.- ci tagliavamo 11.- mangiavamo biscotti 12.- condividevamo una bibita in quattro. bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo. 13.- non avevamo playstation, nintendo 64, x box, videogiochi 14.- uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell'amico 15.- si! li fuori!, nel mondo crudele! senza un guardiano! come abbiamo fatto?. facevamo giochi con bastoni e palline da tennis 16.- alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né di iperattività; semplicemente ripeteva ed aveva una seconda opportunità. 17.- avevamo "libertà" Per ricordare come eravamo "prima", meno annoiati, più felici... Noi, che le nostre mamme mica ci hanno visti con l'ecografia. - Noi, che a scuola ci andavamo da soli e da soli tornavamo. - Noi, che la scuola durava fino alla mezza e poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con papà). - Noi, che eravamo tutti buoni compagni di classe, ma se c’era qualche bullo, ci pensava il maestro a sistemarlo sul serio. - Noi, che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, mamma a casa te ne dava 2. - Noi, che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore. - Noi, che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta, tutti felici. - Noi, che avevamo le tute lucide acetate dell’Adidas che facevano fico, ma erano pure le uniche. - Noi, che la gita annuale era un evento speciale e nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti. - Noi, che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su internet. - Noi, che la vita di quartiere era piacevole e serena. - Noi, che andare al mare nei sedili posteriori della 850 di papà o nella 1100 di nonno era una passeggiata speciale e serbiamo ancora il ricordo di un bagno “pulito” a Rimini, Rapallo o all’Idroscalo. - Noi, che non avevamo videogiochi, né registratori, né computer. Ma avevamo tanti amici lo stesso anche senza s. n. - Noi, che per cambiare canale alla TV dovevamo alzarci e i canali erano solo 2. - Noi, che andavamo a letto dopo Carosello. - Noi, che sapevamo che era pronta la cena perché c'era Happy Days e Fonzie. - Noi, che guardavamo allucinati il futuro con “Spazio 1999” . - Noi, che se la notte ti svegliavi e accendevi la TV vedevi solo il monoscopio Rai con le nuvole o le pecorelle di interruzione delle trasmissioni. - Noi, che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'. - Noi, che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva. - Noi, che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più fico e che se anche andavi in strada non era così pericoloso. - Noi, che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella. - Noi, che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'. - Noi, che giocavamo a nomi-cose-animali-città. - Noi, che ci divertivamo anche facendo Strega-comanda-colori. - Noi, che ci mancavano sempre 4 figurine per finire l'album Panini (celò, celò, celò, celò, celò, celò, mi manca!). - Noi, che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa, ma che a quelli degli altri suonavamo e poi scappavamo. - Noi, che compravamo dal fornaio pizza bianca e mortadella per 100 £ire (= € 0,050!) e non andavamo dal dietologo per problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare. - Noi, che bevevamo acqua dalle fontanelle dei giardini, non dalla bottiglia PET della minerale ed un gelato costava 50 £ire (pari a € 0,025!). - Noi, che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la Bic. - Noi, che sentivamo la musica nei mangiadischi sui 45 giri vinile (non nell’Ipod) e adesso se ne vedi uno in un negozio di modernariato tuo figlio ti chiede cos'è. - Noi, che al cinema usciva un cartone animato ogni 10 anni e vedevi sempre gli stessi tre o quattro e solo di Disney. - Noi, che non avevamo cellulari (c’erano le cabine SIP per telefonare) e nessuno poteva rintracciarci, ma tanto eravamo sicuri anche ai giardinetti. - Noi, che giocavamo a pallone in mezzo alla strada con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto. - Noi, che trascorrevamo ore a costruirci carretti per lanciarci poi senza freni, finendo inevitabilmente in fossi e cespugli. - Noi, che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercurio cromo, e più era rosso più eri fico. - Noi, che giocavamo con sassi e legni, palline e carte. - Noi, che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o c’è un francese-un tedesco-un italiano. - Noi, che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto. - Noi, che la Barbie aveva le gambe rigide. - Noi, che l'unica merendina era il Buondì Motta e mangiavamo solo i chicchi di zucchero sopra la glassa. - Noi, che il 1° Novembre era 'Ognissanti', mica Halloween. - Noi, che il Raider faceva concorrenza al Mars. - Noi, che a scuola le caramelle costavano 5 £ire. - Noi, che si suonava la pianola Bontempi. - Noi, che la Ferrari era Lauda e Alboreto, la McLaren Prost , la Williams Mansell , la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote! - Noi, che la penitenza era 'dire-fare-baciare-lettera-testamento'. - Noi, che ci emozionavamo per un bacio su una guancia. - Noi, che il Ciao e il Boxer si accendevano pedalando. - Noi, che nei mercatini dell'antiquariato troviamo i giocattoli di quando eravamo piccoli e diciamo "guarda! te lo ricordi?" e poi sentiamo un nodo in gola. - Noi, che siamo ancora qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo. - Noi, che vivevamo negli anni di piombo, in mezzo ad inaudite violenze per lotte sociali e di classe. - Noi, che votavamo per i partiti della 1° Repubblica: MSI, DC, PRI, PLI, PSI, PCI, e non per 70 diversi gruppi dai nomi fantasiosi. - Noi, che trovammo lavoro tutti e subito. ......... Noi, che siamo stati tutte queste cose e tanto altro ancora. Questa è la nostra storia.
  16. Non dimentichiamoci che negli anni 1950/70 vi erano altre auto, più o meno famose, come le Citroen ID/DS e CX, le Ford Zephyr/Zodiac Mark 4, ecc. con le ruote di scorta alloggiate nel vano motore.
  17. Mi sono deciso ad acquistare il libro come da titolo ed ho iniziato a ... gustare con molta calma (oltre al testo non tecnicissimo, ma con molti riferimenti storici) le magnifiche foto di cui è pieno con un formato minimo a pagina intera e che si alternano alle pagine di testo. Tutte le auto dei Presidenti Non sono ancora in grado di dare delle impressioni complete sia perché, come ho già scritto, ho appena iniziato a leggerlo, sia per il poco tempo che posso dedicargli. Qualcuno di voi l'ha già letto? Che impressione ne ha avuto?
  18. Se veramente vuoi (giustamente) pagare la multa, hai provato a contattare l'Ente turistico o l'Ambasciata? PORTALE GRECIA (sito) PORTALE GRECIA PORTALE GRECIA
  19. Io ne ammiro spesso anche una prima serie in ottimo stato che è da sempre di proprietà di Arrigo Levi (scrittore e giornalista) quando sono nel paese abruzzese ove anche lui ha una casa.
  20. ... ma solo sul lato destro; rientrante anche la targa. Ho idea che si tratti di una "bottarella" non riparata .
  21. Solextra è un marchio brevettato ed è riportato nella marchiatura del vetro:
  22. La medaglia è in metallo dorato ed i decori ai lati della Croce rappresentano delle aquile. La parte centrale della Croce è smaltata ed al centro la Stella è in metallo dorato. Non ne so granché di decorazioni, ma se vuoi farti una cultura penso che su Internet puoi trovare molto materiale; ad esempio: Ordine al merito della Repubblica italiana - Wikipedia P.S.: Ti ringrazio per i complimenti, ma io non ho avuto alcun merito
  23. Esatto. Le medaglie della prima foto sono del periodo fascista dato che mio padre si sorbì tutte le campagne da quella di Spagna (1936) a quelle d'Africa Orientale sino alla fine della 2° guerra mondiale. La croce della seconda foto è quella di Cavaliere della Repubblica della prima metà degli anni '50.
  24. Aggiungo un paio di (brutte) foto di alcuni dei cimeli di mio padre dei pochissimi che ho conservato:
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