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capitano kirk

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  1. io ho l'impressione che non sia la prima volta, anzi una volta, quando 4ruote pubblicava + prove di quanto faccia adesso, la cosa era abbastanza frequente : : : :
  2. capitano kirk

    M5 concept

    su omniauto.it, c'è un breve articolo con tanto di foto, sembra veramente poco concept e molto reale. 5 litri, 500cv, 10 cilindri come già si sapeva. A me piace un casino!
  3. Ad una certa velocità quello che conta è la coppia erogata diviso il rapporto al cambio... quindi una terza alla coppia massima può valere (anzi vale) meno di una seconda vicino alla potenza massima in quanto la minore coppia viene bilanciata da K
  4. mi sono dovuti ritirare fuori due conti di meccanica applicata, quel poco che ricordo In sintesi potenza = forza x velocità; per un autoveicolo quindi la potenza disponibile è = alla massa inerziale totale (le ruote valgono anche come inerzia rotante) * velocità x accelerazione. Quindi Massa Inerzia tot * vel * acc del veicolo è uguale al bilancio della potenza motrice - le potenze resisitente. La potenza motrice è = coppia x vel angolare del motore = Mm * wmot La potenza resistente alle ruote totale = Mres * wruot wmot = wruot / K (dove K è quello che di solito s'indica con tau, cioè il rapporto di trasmissione, per una prima ad esempio 1/16) Intot * vel * acc = Intot * wruot x acc.ang.ruot * (r^2) = = Mmot *wruot /K - Mres*wruot Quindi Accang..ruot = (Mmot/K - Mres) / Inerzia totale In questa inerzia totale compaiono anche il raggio delle ruote, l'inerzia del motore e K, ma il "grosso" lo fà la massa del veicolo) Quindi l'acc.ang..ruot ~ Coppia motrice / K - Coppia resistente (che dipende dalla velocità del veicolo, trascurando attriiti interni del motore) Quindi tirare una seconda anche dove la coppia è + bassa di un corrispondente 3^ conviene fino a che Mmot2/K2 > Mmot3/K3 E si può andare tranquillamente un po' aldilà della potenza massima, pochi centinaia di giri però....
  5. Qmecc= N * Qchem Tutto qua
  6. Potenziale chimico immesso = potere calorifico carburante * consumo di carburante x unità di tempo (quindi ad esempio 40000kj/l e 0.001 l/s) Qchem allora = 40 Kj/s = 40 kW (potenza chimica immessa) Rendimento motore = 30 % Potenza motore = 40 * 0.3 = 12 kW (potenza meccanica tot) Rendimento trasmissione, ausiliari, ecc. = 80% Potenza alle ruote = 9,6kW (disponibile) Giusto come esempio.... Certo che dire che la propria auto consuma 0.001 l/s è indubbiamente poco pratico....
  7. Foto della nuova Fiat 500 presentata a Ginevra: http://www.corriere.it/Rubriche/auto/2004/fiat500/500.shtml A quanto pare verrà lanciata ma di produzione non se ne parla, prima si vede che effetto fà, poi si decide
  8. N (rendimento) = lavoro prodotto / calore entrante (e non calore scambiato, alchè s' sarebbe 1 x ogni ciclo reversibile). dS = dQ/Trev, se la trasformazione è irreversibile devi fare fina di andare dal punto iniziale a quello finale della trasformazione con una curva reversibile e calcolare il dQ/T. Torno all'esempio del compressore di una turbina: in teoria il processo è adiabatico, cioè senza scambio di calore. In pratica però l'entropia del gas che viene compresso aumenta perchè a causa degli attriti interni si ha una degradazione dell'energia in entropia che quindi aumenta. Eppure non c'è scambio di calore! Dovresti fare finta di avere un ingresso di calore fittizio pari a quello degradato sommato alla trasformazione reversibile. Il ciclo di carnot è quello + semplice ed è la base: In pratica è nel diagramma Ts un rettangolo che opera tra due temperature T1 e T2 > T1 e due entropie S1 e S2 (>S1) L è pari all'area racchiusa = (T2-T1)*(S2-S1) Q è pari a T2 * (S2 - S1) N = 1 - T1/T2, il famoso rndimento del cilo di Carnot che è il rendimento massimo di una macchina che opera tra due temperature T1 e T2
  9. Secondo me 4R in quel trafiletto ha preso qualche cantonata delle sue, onestamente non vedo l'utilità di spingere così tanto quel frullino. Forse anzichè 250cv volevano scrivere 150cv oppure è uno scherzo di carnevale...
  10. Arghhhh qui il mio prof di fisica tecncica si sarebbe strappato i capelli... nel ciclo reversibile allora il lavoro è l'area racchiusa dal ciclo ma il rendimento è il lavoro diviso calore entrante e quest'ultimo non è pari all'area racchiusa dal ciclo ma all'area sottesa dai rami della curva in cui si ha ingresso di calore Il rendimento non può mai essere uno, a meno di avere un "pozzo freddo" allo zero assoulto. Il rendimento max di un ciclo che opera tra una Tmax ed una Tmin è pari a = 1 - Tmin/Tmax (il famoso ciclo di Carnot...)
  11. In un ciclo termodinamico la variazione di entalpia o energia interna è nulla, quindi il bilancio complesiivo "calore entrante - uscente" è pari al lavoro compiuto. Se il ciclo è reversibile questo è pari all'area racchiusa dal ciclo, sia nel P,V che nel T,S. Se il ciclo è reale e quindi non reversibile questo secondo discorso non vale +, ed inoltre non vale + il discorso dQ=TdS. Una fase ad esempio di compressione senza scambio di calore con l'esterno (supposizione lecita in quanto in genere la velocità della fase rende lo scambio termico ~ nullo) avremo sempre un incremento di entropia in quanto la trasformazione non è reversibile a causa delle dissipazioni interne (attriti...), l'entropia alla fine di questa fase è quindi aumentata ma senza scambio di calore. Insomma dQ=TdSrev
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