Vai al contenuto

capitano kirk

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    36
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da capitano kirk

  1. mi sono dovuti ritirare fuori due conti di meccanica applicata, quel poco che ricordo

    In sintesi potenza = forza x velocità; per un autoveicolo quindi la potenza disponibile è = alla massa inerziale totale (le ruote valgono anche come inerzia rotante) * velocità x accelerazione.

    Quindi Massa Inerzia tot * vel * acc del veicolo è uguale al bilancio della potenza motrice - le potenze resisitente.

    La potenza motrice è = coppia x vel angolare del motore = Mm * wmot

    La potenza resistente alle ruote totale = Mres * wruot

    wmot = wruot / K (dove K è quello che di solito s'indica con tau, cioè il rapporto di trasmissione, per una prima ad esempio 1/16)

    Intot * vel * acc = Intot * wruot x acc.ang.ruot * (r^2) =

    = Mmot *wruot /K - Mres*wruot

    Quindi Accang..ruot = (Mmot/K - Mres) / Inerzia totale

    In questa inerzia totale compaiono anche il raggio delle ruote, l'inerzia del motore e K, ma il "grosso" lo fà la massa del veicolo)

    Quindi l'acc.ang..ruot ~ Coppia motrice / K - Coppia resistente (che dipende dalla velocità del veicolo, trascurando attriiti interni del motore)

    Quindi tirare una seconda anche dove la coppia è + bassa di un corrispondente 3^ conviene fino a che Mmot2/K2 > Mmot3/K3

    E si può andare tranquillamente un po' aldilà della potenza massima, pochi centinaia di giri però....

  2. Potenziale chimico immesso = potere calorifico carburante * consumo di carburante x unità di tempo (quindi ad esempio 40000kj/l e 0.001 l/s)

    Qchem allora = 40 Kj/s = 40 kW (potenza chimica immessa)

    Rendimento motore = 30 %

    Potenza motore = 40 * 0.3 = 12 kW (potenza meccanica tot)

    Rendimento trasmissione, ausiliari, ecc. = 80%

    Potenza alle ruote = 9,6kW (disponibile)

    Giusto come esempio....

    Certo che dire che la propria auto consuma 0.001 l/s è indubbiamente poco pratico....

  3. N (rendimento) = lavoro prodotto / calore entrante (e non calore scambiato, alchè s' sarebbe 1 x ogni ciclo reversibile).

    dS = dQ/Trev, se la trasformazione è irreversibile devi fare fina di andare dal punto iniziale a quello finale della trasformazione con una curva reversibile e calcolare il dQ/T.

    Torno all'esempio del compressore di una turbina: in teoria il processo è adiabatico, cioè senza scambio di calore. In pratica però l'entropia del gas che viene compresso aumenta perchè a causa degli attriti interni si ha una degradazione dell'energia in entropia che quindi aumenta. Eppure non c'è scambio di calore! Dovresti fare finta di avere un ingresso di calore fittizio pari a quello degradato sommato alla trasformazione reversibile.

    Il ciclo di carnot è quello + semplice ed è la base:

    In pratica è nel diagramma Ts un rettangolo che opera tra due temperature T1 e T2 > T1 e due entropie S1 e S2 (>S1)

    L è pari all'area racchiusa = (T2-T1)*(S2-S1)

    Q è pari a T2 * (S2 - S1)

    N = 1 - T1/T2, il famoso rndimento del cilo di Carnot che è il rendimento massimo di una macchina che opera tra due temperature T1 e T2

  4. Arghhhh qui il mio prof di fisica tecncica si sarebbe strappato i capelli...

    nel ciclo reversibile allora il lavoro è l'area racchiusa dal ciclo ma il rendimento è il lavoro diviso calore entrante e quest'ultimo non è pari all'area racchiusa dal ciclo ma all'area sottesa dai rami della curva in cui si ha ingresso di calore

    Il rendimento non può mai essere uno, a meno di avere un "pozzo freddo" allo zero assoulto.

    Il rendimento max di un ciclo che opera tra una Tmax ed una Tmin è pari a = 1 - Tmin/Tmax (il famoso ciclo di Carnot...)

  5. In un ciclo termodinamico la variazione di entalpia o energia interna è nulla, quindi il bilancio complesiivo "calore entrante - uscente" è pari al lavoro compiuto.

    Se il ciclo è reversibile questo è pari all'area racchiusa dal ciclo, sia nel P,V che nel T,S.

    Se il ciclo è reale e quindi non reversibile questo secondo discorso non vale +, ed inoltre non vale + il discorso dQ=TdS.

    Una fase ad esempio di compressione senza scambio di calore con l'esterno (supposizione lecita in quanto in genere la velocità della fase rende lo scambio termico ~ nullo) avremo sempre un incremento di entropia in quanto la trasformazione non è reversibile a causa delle dissipazioni interne (attriti...), l'entropia alla fine di questa fase è quindi aumentata ma senza scambio di calore.

    Insomma dQ=TdSrev

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.