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daimlerchrysler

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  1. Piech possiede azioni della porsche, non della Vw. Per capire il personaggio Piech nel 2009 trattò come presidente del consiglio di supervisione di Vw con il management Porsche e nel maggio 2009 fece dichiarazioni durissime contro la casa di Zuffenhuaesn che fecero crollare il titolo Porsche ( quindi lui si impoveriva). Pur essendo uno degli uomini più ricchi d' Austria più volte ha agito contro la sua famiglia d' origine Porsche-Piech. Ultimamente ha spostato tutti i suoi beni in 2 fondazioni impedendo ai suoi eredi di poter vendere le quote e mettere in pericolo il futuro gruppo porsche-Volkswagen. Giusto per far capire che c' è un oceano di differenza tra Marchionne e Piech. Rumors di un' acquisto di Alfa romeo da parte di Vw mettono sotto pressione la Volkswagen perchè implicano un esborso di denaro e una necessaria ristrutturazione mentre il gruppo è impegnato in difficili operazioni come la fusione Man-Scania, l' integrazione di porsche e l' alleanza con Suzuki. Al contrario il tira e molla di Marchionne aiutano la Fiat a cercare di tirare un prezzo più alto. Sparate come quelle di Elkann su un possibile acquisto di Man-Scania da parte di Fiat sono semplicemente risibili. Man e Scania combinate valgono quasi 32 miliardi di euro molto più del valore totale di Fiat+Fiat industrial. Tra l' altro pare che Fiat industrial sia pronta a cedere Iveco alla Daimler talmente sta bene con i conti.
  2. Ma mi sembra ovvio, scania vale 16 miliardi di euro e vw ne ha il 70%, Man vale 14 miliardi di euro e vw ne ha il 30%. Li varrà alfa 10-12 miliardi di euro? Vw ha in cassa quasi 20 miliardi di euro di liquidità, non credo che sia in forte necessità immediata di liquidità.
  3. Da anni Volkswagen è in perdita negli usa, le berline vw costano mediamente molto di più delle corrispettive avversarie giapponesi. La vecchia jetta partiva da 17.500 dollari contro i 14.000 di una Corolla e la Passat europea partiva da 27.000 dollari contro i 18.000 di una honda accord base. Vw ha un suo seguito negli usa ma è un marchio di nicchia con una quota del 3,2%. Per ritornare ai profitti Vw ha radicalmente cambiato la sua strategia per gli usa: d' ora in poi almeno il 75% delle auto vendute in nord america saranno prodotte in loco, per ridurre i prezzi verranno semplificate moltissimo ( motori non turbo, finiture più povere, meno gadgets elettronici). I fan Vw sono infuriati ma visto il successo dell' ultima jetta si deve dire che non hanno avuto ragione. Vw sta attuando una strategia esattamente opposta a quella di Ford: mentre ford sta globalizzando i suoi prodotti ( cmq con delle differenze) vw preferisce partire da basi comuni per poi costruire auto il più vicino possibile ai bestsellers locali.
  4. Sull'ultimo panorama intendi? Vw ha già 12 marchi da gestire, non so quanto sia fattibile annettersene un altro.
  5. Secondo le ultime indiscrezioni sarebbe vero il contrario. Vw aveva in mente di costruire una versione impoverita della Up per i paesi emergenti come l' India ma i costi sono ancora troppo alti. Lo stesso Winterkorn ha ammesso che Vw potrebbe prendere la Alto e rimarchiarla come skoda o vw per venderla in india. E' possibile anche che Suzuki sviluppi una piccola per vw con base alto e vw firmi solo il design. Nei primi mesi del 2011 Vw e Suzuki dovrebbero firmare l' accordo.
  6. Il miglioramento dei margini di Fiat auto nonostante volumi in calo è dovuto ad alcuni fattori. In primis il valore real vs euro è aumentato a favore della moneta brasiliana e ciò è fondamentale dato che nel 2008 il 115% degli utili operativi di Fiat auto vennero ottenuti proprio lì ( dichiarazione di Arndt Ellinghorst analista capo della sezione automotive di Ubs, confermata da marchionne nel piano dell' aprile 2010). In più Fiat sta vendendo molti più veicoli commerciali sia in Italia che in Brasile e queste vetture hanno margini decisamente migliori. Gli analisti hanno finora promosso la gestione Marchionne ma credo che si debba guardare anche ai rispettivi concorrenti. Oggi il gruppo Volkswagen ha riportate utili stratosferici, nei primi 9 mesi hanno registrato utili pre tasse per 5,4 miliardi di euro e utili netti per 4,029. Vw ha seguito una strategia opposta a quella di Marchionne, ha continuato a investire massicciamente aprendo nuove fabbriche e comprando Porsche(49%) e Suzuki (20%). I risultati di renault e Peugeot-Citroen se paragonati con quelli di fiat post demerger sono nettamente migliori. Si può dire che Fiat ha complessivamente tenuto ma sta agganciando la riresa molto meno dei suoi competitors. In più i dati odierni fanno dubitare che sia veramente possibile che Fiat auto+Chrysler riescano a raggiungere i target del 2014.
  7. Daimler lotet Kooperation mit Iveco aus Daimler als Lastwagenbauer prüft einem Medienbericht zufolge Kooperationen mit dem italienischen Konkurrenten Iveco. Beide Unternehmen loteten Möglichkeiten aus, enger zusammenzuarbeiten, schreibt das "Handelsblatt" mit Verweis auf Konzernkreise. Daimler hatte am Vortag einen italienischen Pressebericht dementiert, dass die Stuttgarter Gespräche über den Kauf der künftigen Industriesparte des Fiat-Konzerns führten, zu der auch Iveco gehört. Zu Kooperationsgesprächen sagte ein Daimler-Sprecher: "In unserer Branche spricht derzeit jeder mit jedem über Kooperationen. So auch wir." Übernahme würde an Kartellamt scheitern Das Stuttgarter Management habe intern einem möglichen Kauf von Iveco, der massive kartellrechtliche Probleme aufgeworfen hätte, eine Absage erteilt, schreibt das "Handelsblatt" und beruft sich dabei auf Informationen aus dem Führungskreis. Vor allem in Westeuropa hätten Daimler als Marktführer und Iveco als Nummer vier bei den Lastwagen eine zu große Marktmacht. Kontakte zwischen beiden Unternehmen seien jedoch bestätigt worden. Nach Plänen von Fiat-Konzernchef Sergio Marchionne soll das Geschäft mit Lastwagen sowie Land- und Baumaschinen zum Jahreswechsel vom Autogeschäft abgespalten und eigenständig an der Börse gelistet werden. Iveco-Chef Paolo Monferino zeigte sich für die Zeit nach der Aufspaltung zu neuen Partnerschaften bereit. "Wir werden noch offener als bisher für Kooperationen und Allianzen sein", sagte der Manager im Gespräch mit der "Frankfurter Allgemeinen Zeitung", ohne explizit auf Daimler einzugehen. Das kolportierte Angebot von neun Milliarden Euro für die Industriesparte bezeichnete Monferino als "viel zu niedrig". Iveco habe bei einem Umsatz von mehr als 20 Milliarden Euro eine Umsatzrendite von über 3 Prozent im laufenden Jahr. Iveco stark in China Die römische Tageszeitung "La Repubblica" hatte am Mittwoch berichtet, Daimler habe ein Vorangebot über neun Milliarden Euro für die Fiat Industriesparte abgegeben. Die Turiner verlangten aber 10,5 Milliarden Euro. Bis zum geplanten Börsengang Anfang Januar 2011 seien die Verkaufsgespräche auf Eis gelegt worden. Als besonders attraktiv gilt die schon starke Marktstellung von Iveco auf dem boomenden chinesischen Markt. "Im laufenden Jahr werden wir unseren Absatz in China um die Hälfte auf 150.000 Einheiten steigern", sagte Monferino der "FAZ". Daimler wartet indes noch immer auf die endgültige Genehmigung für ein Gemeinschaftsunternehmen mit Foton, mit dem die Stuttgarter den chinesischen Massenmarkt erschließen wollen. Secondo handelsblatt Daimler starebbe cercando una collaborazione con Iveco, non un' acquisizione che sarebbe bloccata dall' antitrust. Iveco è ben avviata in Cina e potrebbe aiutare i tedeschi in quel mercato.
  8. Anch'io sono scettico, cmq se vendono iveco i soldi guadgnati se li prende fiat industrial e può fare acquisizioni, certo non li danno a Fiat auto. Daimler può essere interessata a Iveco ma non a cnh, quindi non ha senso un' acquisizione totale di Fiat industrial.
  9. Daimler attualmente ha un' enorme liquidità e si vuole rinforzare nel segmento trucks ( nelle auto no, i disastri di Chrysler, Mitsubishi e Hyundai-Kia hanno lasciato il segno), Fiat ha più volte messo sul mercato Iveco anche se è illogico venderla adesso in un periodo basso del ciclo e con la quotazione di Fiat industrial a breve. Daimler è già il primo costruttore al mondo di trucks e non potrebbe mai comprare volvo trucks che è il secondo più grande ( cinesi esclusi). Secondo manager magazin non ci sarebbero grossi problemi di antitrust per l' acquisizione di iveco da parte di Daimler e ci sarebbe una buona complementarietà di prodotto dato che Iveco produce camion piccoli ed è forte nel sud europa. In più ci sarebbero buone possibilità di economie di scala con il marchio Mitsubishi Fuso che nell' organigramma Daimler trucks è presente in asia e produce piccoli camion. Secondo la rivista tedesca Daimler sta anche trattando con Toyota per uno scambio di tecnologie nel segmento dei veicoli commericali.Ieri la nota di Fiat non ha smentito una possibilità di review delle attività di Fiat industrial.
  10. Daimler Says No Talks With Fiat After Report on Industrial Bid Share Business ExchangeTwitterFacebook| Email | Print | A A A By Chris Reiter and Tommaso Ebhardt Sept. 22 (Bloomberg) -- Daimler AG said today that it isn’t in talks with Fiat SpA about taking over the Italian carmaker’s industrial operations, after la Repubblica reported that the German company made a 9 billion-euro ($12 billion) pre-offer. “There are no talks on this with Fiat,” Daimler spokesman Florian Martens said in a telephone interview. “In our industry at this time, everyone is talking with everyone and so are we.” Negotiations are stalled as Fiat wants 10.5 billion euros for Fiat Industrial SpA, the truck and tractor unit that is being spun off from Fiat SpA, la Repubblica said, without saying where it got the information. A deal could still be reached after the division’s listing in Milan next year, the newspaper said. Daimler, headed by Chief Executive Officer Dieter Zetsche, is the world’s largest maker of heavy trucks and the No. 2 in luxury vehicles. To focus on carmaking, Fiat CEO Sergio Marchionne is spinning off industrial operations, including the Iveco truckmaking unit and CNH Global NV tractor division. Fiat Industrial may have a market value of 13 billion euros, according to an estimate by Jochen Gehrke, an analyst at Deutsche Bank AG. “Such a deal would be difficult to pull off because of antitrust concerns on the truck side,” said Georg Stuerzer, a Munich-based analyst with UniCredit, who recommends buying Daimler shares. “I don’t see how a combination with Iveco would work from a competition point of view, especially in Europe.” A Fiat spokesman declined to comment on the report. Truck Recovery Fiat, based in Turin, Italy, fell 1 cent, or 0.1 percent, to 10.85 euros, at 10:55 a.m. in Milan. Daimler, based in Stuttgart, Germany, dropped 81.5 cents, or 1.8 percent, to 44.82 euros on the Frankfurt exchange. Credit-default swaps linked to Daimler’s debt jumped 8 basis points to 94 today, according to data provider CMA. A basis point on a credit-default swap protecting 10 million euros of debt from default for five years is equivalent to 1,000 euros a year. Daimler and competitors Volvo AB and Scania AB are benefitting from increasing orders for commercial vehicles. Daimler’s heavy-truck unit posted a second-quarter operating profit of 300 million euros compared with a loss of 604 million euros a year earlier. Industrywide deliveries of heavy vehicles will grow by more than 50 percent to about 3 million vehicles by 2015 because of emerging markets, Andreas Renschler, head of Daimler’s truck division, forecast at an industry event in Hanover this week. Listing Plan “I would not be surprised if Daimler was interested in Iveco, but I would be surprised if they were interested in all of Fiat Industrial,” said Arndt Ellinghorst, a London-based analyst with Credit Suisse, who has a “neutral” rating on Fiat and “outperform” on Daimler. Fiat and Daimler have enough time to evaluate a possible deal, and Marchionne is committed to preparing the document for the spinoff of Fiat Industrial and its listing, la Repubblica reported. “If Marchionne believes his 2014 targets for CNH and Iveco -- and there’s no reason to think they are not feasible -- then it would be strange to sell it now still near the bottom of the cycle, and not at the price the article suggests,” said Max Warburton, an analyst at Sanford C. Bernstein. da bloomberg.com Daimler ha negato che ci siano dei contatti con Fiat per l' acquisto di Fiat industrial. Secondo alcuni analisti la vendita sarebbe difficile per motivi di antitrust e perchè attualmente iveco e cnh sono in una fase bassa del ciclo economico, se Marchionne aspettasse potrebbe ottenere molto di più come offerta.
  11. L' operazione sarebbe positiva per entrambe le società. Daimler è riuscita a registrare ottimi utili nella prima metà dell' anno e vuole espandersi nel settore dei veicoli commerciali dove è già il primo gruppo al mondo. Con tutta quella liquidità Marchionne potrebbe pianificare il futuro di Fiat e Chrysler.
  12. Sì ma anche in russia Gm ha sempre dato la precedenza a Chevrolet che difatti anche negli anni prosperi come il 2007 vendeva più di Opel ( grazie all' alleanza con costruttori locali). Gm non vuole assolutamente che opel prosperi però le serve viva se no un buon 50-60% dei suoi prodotti dovrebbe svilupparseli da sè. Persino la Volt è un progetto che nasce con la Opel e il cui capo era un tedesco. Chevrolet al contrario di oepl guadagna in europa ( e i guadagni sono iscritti in Gm daewoo.)
  13. Più volte è stato proposto di cancellare Vauxhall ( che esiste solo in Gran Bretagna neanche in Irlanda) ma il piano è stato cancellato perchè gli inglesi non lo percepirebbero più come marchio nazionale. Bochum è in continuo calo da 20 anni, è un impianto vecchio e ha perso la produzione di vari prodotti a favore della polonia e di Ruesselsheim. Per i prossimi anni produrrà solo la zafira ( 100.000 unità previste) pur avendo una capacità di 185.000 unità.Eisanach almeno è moderno e si è assicurato la produzione della prossima opel citycar. Per quanto riguarda gli impianti inglesi Luton verrà "eutanizzato" mentre ellsmere porth va bene non lo chiuderanno.
  14. La risposta è semplice: sovraccapacità produttiva ( hanno chiuso la fabbrica di anversa ma dovrebbero chiudere pure Luton, Bochum e Eisenach), scarsissima presenza sui mercati in via di sviluppo ( gm ha sempre dato la precedenza ad alti marchi come buick in cina o Chevrolet in Russia), immagine debole soprattutto in Germania dove opel è costretta a sconti forti ( nel 2010 dopo Fiat è quella che fa gli sconti più alti in Germania), elevati costi di sviluppo collegati alla rete globale di Gm ( opel sviluppa le buick ma riceve stanziamenti e non i profitti che buick fa in america o in cina con i prodotti Opel). In più un altro aumento dei costi si avrà con la nuova strategia di Reilly. Fino all' anno scorso era stato deciso che la prossima corsa e i suv medi sarebbero stati sviluppati in corea da daewoo e solo disegnati dalla Opel. Dato che l' antara è stata un flop e che è figlia di questo progetto transatlantico Reilly ha deciso che è meglio che i veicoli di segmento a e b passino solo per il centro di ruesselsheim. Questo porterà a costi aggiuntivi.
  15. Sicuramente Opel è una palla al piede dal punto di vista finanziario ma ad abbandonarla Gm non ci pensa proprio. L' anno scorso hanno fatto un tira e molla infinito pur di tenersela non avendo i soldi. D' altronde già a luglio 2009 era chiarissimo che , nonostante le promesse al governo tedesco, non avrebbero venduto opel a Magna, figurati a Fiat. Opel è cruciale per Gm: le piattaforme C e D e tutte le tecnologie correlate ( cambia a doppia frizione, trazione integrale, motori turbo etc..) sono sviluppati dalla opel ma servono a tutto il gruppo dalla Cina agli usa ( dove le buick non sono nient altro che Opel rimarchiate). Tra l' altro Opel non farà mai profitti seri per motivi precisi, il marchio è limitato all' europa perchè negli altri continenti le vendite di prodotti Opel permettono di fare profitti che però rimangono nelle divisioni locali ( sud america, usa e Cina).Nessuno si aspetta che Opel farà mai grandi profitti, Whitacre ( ex ceo di gm , colui che fermò la vendita di Opel a Magna) disse che per Gm era importante che opel fosse in pareggio e che continuasse a sviluppare per la rete globale gm. A luglio gm ha spostato lo sviluppo dei suv medi ( antara, captiva, ex saturn vue, future zafira, bucik crossover, orlando etc) dalla corea alla Germania.
  16. Fiat to shift minivan production to Serbia from Italy Automotive News Europe -- July 21, 2010 19:06 CET Print Email Reprints Add a commentRecommend >> Send us a Letter to the Editor ENLARGE “We have to move ahead – and the world is full of locations that welcome Fiat investments,” says Fiat CEO Marchionne. Thought Leadership Ernst & Young's Global Automotive Perspective Automotive market insights: Russia and the CIS Why the auto industry must rethink its future UK car dealerships Outlook for the Russian auto market France's support of the automotive industry >> More Ernst & Young articles Recent stories on this subject Ford rises in Russia on strong Focus demand Fiat will shift Panda production to Italy from Poland Russia car sales soar 45% June Follow Automotive News RSS Feed Fiat S.p.A. will build two new minivans in Serbia instead of Italy, CEO Sergio Marchionne said. Fiat could also produce in other countries four other models originally planned for Italian production including Alfa Romeo and Chrysler group cars. Fiat said in December that it would build the replacements for the Idea and Multipla minivans in the company's Mirafiori plant in Turin, Italy. On Wednesday, Marchionne said Fiat has reversed this decision after the company failed to win sufficient concessions from workers to assure the “governability” of its Pomigliano d'Arco plant, near Naples. Speaking to analysts on a conference call, Marchionne said it would be unwise to confirm new investment in Italy “given the uncertainty" of a labor agreement to boost productivity at Pomigliano. Fiat now plans to invest 1 billion euros to install 190,000 units of annual capacity at its plant in Kragujevac, Serbia, to build the new minivans, code-named LO. The automaker aims to begin production of the models in late 2011 or in early 2012. Fiat could also cancel plans to build the Alfa Romeo Giulia mid-sized car, which will replace the 159, and the Chrysler Sebring successor at Mirafiori. The company could also drop plans to produce a new compact sedan for either Chrysler or Dodge in Cassino, central Italy. Marchionne said Fiat still plans to increase passenger car production in Italy to 1.15 million units a year in 2014 from 650,000 units in 2009, but he said no new investment will be approved until the company has a water-tight productivity deal at Pomigliano. He said the carmaker will transfer production of the Panda minicar to Pomigliano from Tychy, Poland, even though the company did not win the overwhelming majority it wanted from Pomigliano workers for a new labor agreement. Fiat is upset that 37 percent of the factory's workers voted against new working practices in a referendum last month. “We are investing to build the new Panda in Italy, and Italy has to show us if the country wants to remain a car manufacturing nation,” Marchionne said. “We have to move ahead – and the world is full of locations that welcome Fiat investments.” Read more: http://www.autonews.com/article/20100721/ANE/100729967/1198#ixzz0uLEwON1A Da automotive news. In pratica come ripicca per il cattivo risultato ottenuto a Pomigliano, Marchionne ha cancellato diversi investimenti previsti. Ma Mirafiori può tirare avnti con la sola MiTo?
  17. Guarda che quel panzone è un cuoco italiano, si chiama Mario Batali e negli states conduce programmi televisivi di cucina.
  18. Nè la beetle del 2011 nè questa nuova jetta hanno come base la polo. Entrambe derivano dalla Golf VI, con alcuni aggiustamenti per ridurre i costi di produzione. Mentre a noi la Jetta dice poco e niente nel mondo è uno dei modelli vw più conosciuti con circa 700.000 auto l' anno ( bisogna ricordare che vw in cina e america latina vende differenti versioni della jetta ci sono la II-IIIeIV versioni ancora in commercio). Negli usa vw è ancora un marchio di nicchia rispetto ai giapponesi e i tedeschi vogliono raggiungere vendite pari a 800.000 auto per il marchio vw entro il 2018. L' aumento delle vendite passerà soprattutto attraverso prodotti con prezzi più abbordabili e vicini alle concorrenti giapponesi. Progressivamente Vw usa offrirà prodotti differenti dall' europa. Ad esempio la new midsize sedan sarà più grande della futura passat e costerà di meno. Lo stesso vale per la Jetta appena presentata: l' attuale costa 17.800 dollari mentre la nuova costerà sui 16.000 dollari. In Circa 5-6 anni non verranno più vendute Tiguan e Touareg negli states per essere sostituite da modelli più economici e spaziosi.
  19. Secondo la repubblica Vw avrebbe sborsato 300 milioni di euro battendo un fondo del qatar e un altro fondo di Abu Dhabi. L' italdesign aveva nel 2008 un fatturato di 105 milioni di euro.
  20. Secondo automotive news europe negli anni migliori 2007-2008 Suzuki ha venduto 65.000 sx4 in europa ( orientale compresa) e fiat circa 32.000. La suzuki sx4 è venduta anche negli usa con una versione a 4 porte.
  21. Sono inferiori secondo la jd power, secondo i loro calcoli il rapporto è di 55-60 euro nelle fabbriche tedesche contro i 25-30 euro nelle fabbriche americane ( si parla di Mercedes).
  22. La sofferenza sugli utili c' è se il dollaro cala ma la produzione in loco sommata all' hedging la fa quasi annullare. Non dimentichiamoci che quando importano verso l' europa suv come l' x5 e la kl. M i margini sono enormi, anche grazie al fatto che i costi di produzione negli states sono significativamente più passi che in Germania.
  23. Dipende dai contratti di hedging. Il dollaro debole non è una novità per le case tedesche. Vw, bmw e Mercedes sono anche svantaggiate rispetto alle case giapponesi perchè quando devono spostare la produzione al di là dell' atlantico devono concordarlo con i loro sindacati. Se guardi al rapporto tra venduto e prodotto in loco i tedeschi negli usa arrivano sì e no al 25%. Da anni stanno spostando la produzione, Vw ha aperto Chattanooga (150.000 unità ) e ha aumentato la capacità a Puebla messico fino a 550.000 unità. Bmw è passata da 50.000 unità a fine anni 90 a Spartanburg fino alle 200.000 con la prossima X3. Lo stesso vale per Mercedes che dal 2014 produrrà a Tuscaloosa la kl.c oltre che i grandi suv. I tedeschi cercano di acquistare sempre più componenti nell' area dollaro e lo fanno grazie alla massiccia presenza sul nuovo continente dei grandi fornitori teutonici ( Continental, Bosch, Zf etc..)
  24. Il progetto del pianale mqb è molto complesso ed è stato preso nel 2007 e sarà pronto nel 2012, visti i risultati disastrosi che toyota sta avendo nello standardizzare i componenti è meglio che Vw si prenda tutto il tempo necessario. In più nn mi pare che ci sia molto ritardo nel presentare la q3, la sua ufficializzazione risale al 2009 e arriverà nel 2011. Di solito vw per i suoi modelli impiega sempre 2 anni per portare in serie i suoi progetti. Il pianale della tiguan è sempre quello delle varie golfV e VI, a3 e company. La q3 dovrebbe essere il primo veicolo del gruppo ad avere un 2.0 tdi bi turbo con 220 cv. Ovviamente il pianale mqb sarà più interessante perchè consenterà di avere versioni ibride ed elettriche.
  25. Il documento in pdf che ho linkato è parte della presentazione alla comunità finanziaria riguardante l' aumento di capitale che Vw ha effettuato poco meno di un mese fa. Su una uscita di manager magazin ( pubblicazione di stampo finanziario del gruppo spiegel) si parlava di problemi di sviluppo per la piattaforma mqb, difatti audi ha dovuto spostare la a3 che prima era prevista per il 2011. Per quanto riguarda la scelta della fabbrica la motivazione è stata eminentemente politica: l' impianto seat di Martorell ha una capacità di 500.000 unità annue ma adesso non arrivano a 350.000, inizialmente la q3 doveva essere prodotta o a Puebla in messico o nel nuovo impianto di Vw negli usa. Per non dover licenziare gli operai spagnoli e grazie a forti incentivi del governo Zapatero ( si parla di quasi 150 milioni di euro di vantaggi fiscali) Vw ha deciso di produrre la Q3 in spagna.
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