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xtom

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  1. Beh certo, è una forma di onanismo, finché non diventa realtà, poi te la godi per davvero. La X2 con la sua trazione anteriore nulla potrà contro la Stelvietta o Giulittona su pianale Giorgio, come confermano le ultime indiscrezioni
  2. Per quella cifra mi orienterei più su GLA, Q2 o X2, anche molto più giovanili di Ateca e 3008.
  3. Più che la posizione della targa quello che non convince è l'alloggiamento della targa, ad esempio sulla molto simile Crossland X secondo me è stato risolto meglio spostandola ancora più in basso
  4. Capisco il concetto ed il senso della rappresentazione grafica, ma secondo me i designer ed il marketing che diffondono questi bozzetti non sono ingenui e sotto sotto un po' di malizia c'è. Ti dicono che è il bozzetto della Stelvio, perché ci mettono tutti gli stilemi della Stelvio, i doppi scarichi, lo scivolo ed il porta targa, fanno la caricatura dello spoiler, ma è quello, i fari sono più essenziali, come fossero l'ispirazione dell'auto reale, ma quella che c'è sotto non è una Stelvio. Per capirci, se facessi un sondaggio su questo teaser, la maggior parte scommetto che direbbe che è una hatch, forse un C-CUV, ma nessuno direbbe che è una D-SUV. Che va benissimo, perché lascia intravedere cosa c'è di buono nel design e nell'idea della Stevio e come possa essere applicato in scala più piccola.
  5. Ma in questo caso è il contrario la Stelvio è la caricatura del bozzetto, con quei finestrini troppo alti, ma in generale è così per tutti i bozzetti delle auto. Io i designer li capisco, fanno dei bozzetti più belli della realtà, perché sono bravi, hanno gusto, poi capisco il compromesso ingegneristico, però resta il fatto che noi comuni mortali ci innamoriamo del bozzetto e vorremmo fosse realtà.
  6. Capisco che i bozzetti non debbano essere fedeli alla realtà, ma indicare le soluzioni stilistiche che verranno adottate, ed in questo caso ci sono tutti gli elementi caratteristici della Stelvio, ma non capisco perché le proporzioni debbano essere completamente diverse. E' normale che poi uno vedendo questi disegni, si immagini una hatch compatta o una C-CUV, con gli stessi stilemi della Stelvio, ma dalle linee più proporzionate.
  7. Hanno fatto bozzetti bellissimi, poi hanno fatto rendering 3D bellissimi, poi gli hanno detto le misure che doveva avere la Stelvio e li hanno stretchati ottenendo un bel SUV, ma poco proporzionato. Spero che con la Stelvietta rimettano a posto le proporzioni
  8. Preferisco la ricostruzione di Al Volante
  9. Ci sono ricostruzioni esteticamente più gradevoli e realistiche
  10. La GLB sta alla X1 come la GLA sta alla X2, le prime sono SUV di segmento C, le seconde sono crossover di segmento C. La GLB sarà una concorrente anche della nuova Q3, mentre la Q2 è un po' più piccola di X2 e soprattutto di GLA. Alfa non pervenuta.
  11. Certo, Fedeli ha già detto che la Stelvio è stata portata in produzione in soli 2 anni ed adesso stanno lavorando per portare in produzione nuovi modelli in 1 anno, virtualizzando tutte le fasi che possono essere fatte al computer. Nei computer di Alfa chissà quanti modelli già girano e macinano Km virtuali, bisogna però vedere anche i tempi di reazione dei fornitori di componenti reali. Potenzialmente potremmo vedere i muli della E-SUV in strada solo per 6 mesi, prima del debutto in concessionaria, quindi entro la fine del 2018. Resta il fatto che le premesse erano altre, a quest'ora dovevano essere già in vendita l'Alfetta e la Stelviona, mentre il 2018 sarebbe stato l'anno della Stelvietta. Certo gli investitori sono contenti, finché ci guadagnano, finché la gamma non è completa e le auto in produzione vendono e promettono bene, continueranno ad investire. I clienti invece si devono adeguare. D'altra parte quando ordini una Ferrari l'aspetti anche per più di un anno No, penso che sia più libidinosa una Mito col TwinAir di una trimestrale Poi se penso ad una compatta col pianale Giorgio
  12. Dai, seriamente, non esistono motivazioni tecniche per non produrre modelli che vanno a colmare i buchi della gamma, sfruttando quello che di molto buono e nuovo c'è già in casa. Si tratta solo di scelte finanziarie, la carta straccia dei piani industriali non viene fatta per i clienti, ma per gli investitori, chi ci crede investe, FCA si becca i soldi, da un contentino agli investitori facendogli vedere un paio di nuovi modelli promettenti, poi ricomincia il ricatto con un nuovo piano industriale, dateci i soldi se volete vedere il resto della gamma e guadagnarci. Il giochino regge finché si trovano investitori disposti ad essere presi in giro coll'eterna promessa del rilancio. Probabilmente Alfa è un brand così forte da attirare capitali, per cui in FCA lo sfruttano al massimo per questo scopo, i soldi che entrano grazie all'appeal di Alfa forse li usano anche per sanare i buchi del resto del gruppo. I nuovi modelli possono aspettare, Fedeli lo ha ammesso in alcune interviste "non abbiamo fretta" e "abbiamo rimandato a scuola i nostri giovani ingegneri che hanno lavorato su Giulia e Stelvio".
  13. Da quando si vedono i primi muli su strada passa un anno prima di vedere un nuovo modello nelle concessionarie, quindi possiamo dire con certezza che nel 2018 non ci sarà nessun nuovo modello Alfa, a parte la Stelvio Quadrifoglio, presentata più di un anno fa ...
  14. Ma infatti il problema non è che non fanno la SW, il problema è che non fanno proprio niente. La triade fa di tutto di più. Dovevano fare l'Alfetta e poi la suv grande, poi hanno detto prima la suv grande e dell'Alfetta non si sa più niente. Dicevano fine produzione della Giulietta nel 2018, adesso dicono restyle per farla sopravvivere altri 4 anni. Leggetevi la prima pagina di questo thread e capirete che è tutto congelato, per motivi finanziari, perché un'azienda che vive di prodotti non può non fare nuovi prodotti.
  15. Tra l'altro gli esperti del premium sono in paranoia, perché le ultime VW hanno le plastiche rigide. Guardatevi i video della nuova Polo e della T-ROC è tutto un ticchettio di unghie su quelle orribili plastiche rigide, una caduta di stile che li lascia costernati, sembra che da un momento all'altro stiano per esclamare: "dove andremo a finire, di questo passo vedremo le plastiche rigide delle Dacia anche sulle Audi, ed i fulledde ed i virtual cockpit arriveranno pure sulle Dacia, perché a conti fatti costano di meno, ma per fortuna adesso le premium hanno un segno distintivo ... lo specchietto bordelless"
  16. I cinesi sono pieni di soldi e cercano in tutti i modi d'investirli, costruiscono città in Africa, per loro non per gli africani, comprano squadre di calcio italiane, possiedono il 30% di cassa depositi e prestiti infrastrutture, che è l'azionista principale della rete di trasporto di energia elettrica in alta tensione e della rete di trasporto del gas in Italia. Jaguar e Land Rover da quando sono passate in mani cinesi lanciano un modello dietro l'altro, comprese elettriche pure. Se l'Afa fosse finanziata dai cinesi a quest'ora ci sarebbero già la Giulia SW, la Giulia SW Q4 allroad, la crossover piccola, la suv grande ed entro il 2019 ci sarebbero pure l'Alfetta, la Giulietta e la Giulietta spider. Invece le Alfa bisogna desiderarle, bisogna saperle aspettare, io ad esempio aspetto la Kamal dal lontano 2003 ...
  17. Potrebbero finalmente fare una 500X Natural Power utilizzando i nuovi FireFly, di cui sappiamo che stanno sviluppando le versioni a metano sia a 3, sia a 4 cilindri, ma volete mettere come si impennano le vendite con i fulledde e lo specchietto borderless
  18. E comunque per il SUV-E, ovvero una Stelvio allungata o una Levante accorciata, si parla di 2019-2020, quindi il resto della gamma a babbo morto.
  19. Con o senza telo è la solita VW dalle linee da elettrodomestico
  20. Infatti la notizia è che i pionieri hanno fatto scuola e la Toyota propone adesso l'ibrido-gas di serie, anche se per un veicolo particolare venduto solo in Giappone. Nel comunicato stampa dicono che ne produrranno 1000 unità al mese, che non è comunque poco. Tra l'altro, che io sappia, nessuna auto giapponese importata in Italia viene prodotta bi-fuel, ma Suzuki e Subaru propongono versioni a GPL di alcuni modelli facendole trasformare in Italia da BRC o altri produttori d'impianti a gas. Spero che altri costruttori seguano l'esempio, perché sappiamo bene che nell'immaginario collettivo l'elettrico è figo ed il gas è barbon, quindi dare un po' di elettricità al gas potrebbe far esplodere le vendite
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