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xtom

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  1. xtom

    MG ZS Hybrid+ 2024

    Però rovina la media alle cinesi, tutte quelle testate negli ultimi 2 anni avevano preso 5 stelle.
  2. Un distributore di carburanti costa intorno ai 500 k€, una colonnina AC da 22 kW invece costa 3 k€ + IVA https://www.omnitekstore.it/colonnine-ricarica-auto/12458-JuicePole-Doppio-caricatore-22-22KW-con-Base-3-Card-1-Key.html Inoltre nel PNRR sono stati messi 277 milioni di € per le stazioni di ricarica https://www.mase.gov.it/comunicati/pnrr-mase-pubblica-avvisi-selezione-progetti-colonnine-di-ricarica-elettrica Diciamo che se ci fossero più auto elettriche in giro sarebbe un bel business, visti i prezzi ed i contributi.
  3. Ho scoperto che c'è una petizione in corso sul cartello dei costi di ricarica https://chng.it/vTRFkZKmBN Esisterebbe anche una Legge 11 settembre 2020, n. 120 Ma siamo in Italia e l'autorità dell'energia ha detto che non può fare quello che gli chiede la legge ... https://insideevs.it/news/448126/tariffe-ricarica-colonnine-auto-elettriche-semplificazioni-arera/ Più che l'autorità dell'energia sembra la lobby dell'energia.
  4. Ma questo è un leak della Gamma non una Ypsilon 😂
  5. Mi stavo anch'io chiedendo che chimica avesse ed ho trovato che sono NMC
  6. Con questa non passi inosservato, è per chi vuole apparire, si capisce anche la campagna di marketing.
  7. L'anno scorso ho fatto 20.000 km con il diesel, ho bruciato circa 1200 litri di gasolio. Adesso ho una batteria da 50 kWh che peserà più o meno 300 kg, spero che duri a lungo, ma il trasporto è pesato quanto il gasolio bruciato in 4 mesi.
  8. Più o meno i conti tornano, ma non è così semplice. Minor consumo di carburanti significa anche minor trasporto di carburante, con relativa ulteriore diminuzione di emissioni di camion, navi, pompe, trivelle, etc ... ma anche meno inquinamento dovuto alla raffinazione, ad esempio gli abitanti di Trecate ricevono degli indennizzi per le emissioni della raffineria, segno che non sono un toccasana. Inoltre c'è sempre la questione geopolitca da prendere in considerazione, più rinnovabili e meno petrolio significano per l'Europa dipendere meno da paesi stranieri per la produzione di energia, più investimenti e meno costi operativi, cioè soldi che rendono invece di soldi bruciati.
  9. Perché costa poco ed è svenduta? Di listino la versione termica parte da 27.500, credo con allestimento inferiore all'elettrica da 29.250 €. Ci fossero ancora gli incentivi l'elettrica si sarebbe portata a casa a 23 K, che sarebbe anche il prezzo giusto per una B-UV. Infatti la termica in promozione parte da 23.750.
  10. 168 cv e batteria da 43 kWh, prezzi da 29.250 €
  11. Beh insomma, questi sono i dati del 2023 Quest'anno in Italia dovremmo comunque chiudere con una produzione da rinnovabili del 50% Gennaio-Novembre 2024: Rinnovabili su domanda elettrica: 42,5% – Rinnovabili su produzione interna: 50,4% 4,63 miliardi di euro per la resilienza della rete elettrica https://www.mase.gov.it/comunicati/pnrr-mite-presentati-64-progetti-da-4-63-mld-reti-elettriche-piu-resilienti-e-moderne Ma anche 270 milioni di euro per le colonnine di ricarica https://www.mase.gov.it/comunicati/pnrr-mase-pubblica-avvisi-selezione-progetti-colonnine-di-ricarica-elettrica
  12. E io che pensavo che le pompe di benzina fossero alimentate dalla rete elettrica ... 😂
  13. Tutto lavoro non delocalizzabile in gran parte già finanziato con il PNRR. I comuni non tirano fuori soldi, semmai danno solo i permessi per gli eventuali scavi e per le zone di ricarica su suolo pubblico. Chissà se quando hanno cominciato a costruire le prime pompe di benzina si sono posti gli stessi problemi e vendevano la benzina a caro costo perché c'erano poche auto? La realtà è che se oggi apre un nuovo distributore la benzina costa uguale, i costi del distributore chi li sostiene?
  14. Guarda l'unica cosa che dovrebbe fare la politica è calmierare i prezzi di ricarica elettrica obbligando tutti gli operatori a seguire una tariffa unica nazionale, poi tutto il resto verrà da se.
  15. Infatti hanno poi cambiato piattaforma in corsa e chissà che una sostituta della Ypsilon non fosse già nei cassetti sui pianali di FCA. Quindi ad oggi nelle ex case FCA ci sarebbero comunque stati gli stessi prodotti, con on senza fusione, perché senza prodotti chiudi. E poi una fusione non è che se hai debiti li cancella e porta in dote soldi, altrimenti è un'acquisizione.
  16. Certamente, sono in una condizione favorevole, ma questa condizione ce l'hanno anche molti altri, anche se ovviamente non tutti. Per i posti sperduti sicuramente non c'è la comodità di una ricarica fast, ma paradossalmente c'è tranquillamente la possibilità di ricarica da presa domestica, perché è molto più facile collegare l'auto in ricarica sotto casa. Parlo per esperienza, ieri ad esempio ho fatto un rabbocco diurno in un posto sperduto di montagna con contatore da 3kW, ho ricaricato circa 20 kWh in 6 ore, più che sufficienti per il viaggio di ritorno, ho iniziato la ricarica con il 53% e l'ho portata al 92%, poi sono arrivato a casa con il 45%, avrei quindi potuto ricaricare molto meno. Oggi ognuno è libero di scegliere tra termica o elettrica, la cosiddetta svolta totale è stata proposta tra 10 anni, quando molto probabilmente non ci sarà nemmeno più la necessità di un ban, come dimostrano i trend di adozione di svariati paesi europei che ho riportato nelle pagine addietro.
  17. Quindi si sono alleati con PSA che faceva macchinette su CMP con il famigerato Puretech, perché in FCA dopo 100 anni di storia di utilitarie non erano più in grado di fare queste macchinette, nonostante i brevetti del multijet e del multiair etc ...? Oppure per avere il carissimo eCMP che costa di più della 500e fatta in casa?
  18. Col sennò di poi l’errore di base è stata la nascita di Stellantis, FCA era più o meno bilanciata tra America e Europa, Stellantis si è ritrovata pesantemente sbilanciata sull’Europa, che già aveva tanti problemi, e del tutto assente in Cina. Col senno di poi bastava tenere FCA ed allearsi/fondersi seriamente con qualche cinese, cosa provata all’ultimo in modo leggero con Leapmotor, per avere un bilanciamento mondiale.
  19. Io con 50 kWh ho fatto 4000 km in meno di 2 mesi, continuando a questo ritmo sarebbero oltre 25.000 km all’anno, più del doppio della media italiana. Alle fast ricarico dal 10 al 70% in meno di mezz’ora e fino al 100% in meno di un’ora. Inoltre spendo la metà di quanto spendevo col diesel. Tutto questo con la tecnologia disponibile già oggi, non nel 2035.
  20. E adesso chi mettono Imparato? Dalla padella alla brace
  21. In pratica le case automobilistiche europee dovrebbero continuare a produrre solo auto termiche per sopravvivere fino al giorno in cui le case automobilistiche cinesi invaderanno il mercato con elettriche economiche, a quel punto nessuno comprerà le termiche e le case europee potranno chiudere. Intanto Tavares si è dimesso.
  22. Per esperienza posso dirti che quando si fanno questi calcoli si prende giustamente in considerazione il caso peggiore, poi però la realtà può essere molto più rosea. Consultando l’app TariffEV prima di acquistare l’auto avevo visto che la ricarica più conveniente per me erano le Enel X AC vicino all’ufficio a 0,44 € a kWh, mentre per le fast convenivano i Supercharger Tesla sempre a 0,44 € a kWh fuori orari di picco e con abbonamento, altrimenti avrei pagato 0,59 € a kWh. Quando ho ritirato l’auto le Enel X costavano di più, in compenso adesso alle colonnine AC più vicine a casa ricarico a 0,27 € a kWh, che è quasi il costo domestico. Con un “gruppo d’acquisto” però ricarico anche alle fast a 0,25 € a kWh e fortunatamente ne ho anche una vicino a casa. Ieri ho fatto la ricarica più costosa delle ultime 2 settimane, 0,35 € a kWh in un Supercharger in Francia, per dire come in meno di 2 mesi per me la realtà si è rivelata completamente opposta alla narrazione. Il problema è che in giro c’è una narrazione diffusa contro l’auto elettrica che con mia grande sorpresa riesce a convincere anche persone che hanno conoscenze ed intelligenza per non farsi abbindolare. C’è una notevole componente psicologica nell’avversione verso l’auto elettrica che si vorrebbe a tutti i costi colmare con la tecnologia, siamo così abituati ai progressi della tecnologia, che non tolleriamo un nuovo tipo di auto supertecnologica che ci chiede un piccolo cambio di abitudini in cambio di molti vantaggi. Io al momento sono molto soddisfatto, ho comprato un’auto che mi piace, pagandola la metà di una equivalente termica con le stesse caratteristiche e dotazioni ed i costi di gestione sono la metà. Le case automobilistiche tradizionali d’altra parte devono anche continuare a vendere le loro termiche e quindi devono tenere i piedi in 2 scarpe, dando 2 o 3 colpi al cerchio e mezzo alla botte.
  23. Praticamente le case automobilistiche fanno cartello tenendo i prezzi di ICE e BEV artificialmente alti per tenere alti i margini e incassare gli incentivi, mentre gli Stati europei non si coordinano e contribuiscono al caos. Dovrebbe funzionare tutto al contrario, gli Stati europei dovrebbero avere una politica di (non) incentivazione comune, mentre le case automobilistiche dovrebbero farsi una vera concorrenza a suon di ribassi dei prezzi, come avviene per qualsiasi altro prodotto tecnologico in vendita.
  24. Diritto alla disconnessione
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