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xtom

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  1. Il problema è che rimane comunque un po’ troppo pandorosa, con fari troppo sottili, che accentuano le lamiere di troppo. Da Alfa mi aspetterei qualcosa di più filante e sportivo, come ad esempio la Formentor
  2. Bellissima idea la batteria trolley, non te la rubano e te la ricarichi ovunque. Dovrebbero fare una soluzione simile anche per le PHEV.
  3. A me sembra un rebadge della T-Cross, di solito le VW migliorano in versione Skoda 😉
  4. In effetti, la guida dovrebbe essere sempre la stessa ed a velocità costante, per non essere influenzata dai consumi delle accelerazioni. Poi non si capisce perché per la ID.3 dichiarino in efficienza del 79% contro il 73% della MX-30, quando i consumi della Mazda sono più bassi, c’è qualcosa che non torna.
  5. Su QR di Novembre c’è la prova, devo ancora leggerla, ma un dato mi ha sorpreso, l’autonomia rilevata è solo 305 Km, contro i 410 Km dichiarati nel ciclo wltp, con una batteria da 58 kWh. In confronto la MX-30 fa in media 199 Km, contro i 200 Km dichiarati nel ciclo wltp, con una batteria da 35 kWh. Evidentemente la ID.3 che è più potente invoglia a spingere di più, riducendo l’autonomia, nonostante la forma più aerodinamica.
  6. Ma questa foto è ufficiale? Esiste una versione sobria della Cross?
  7. A-SUV non è una mia invenzione, ma una definizione di Jato https://www.jato.com/a-suvs-are-coming/ Per quale motivo poi abbiano messo una F-Pace come A-UV non lo so
  8. Pensavo ad una soluzione iso Honda Jazz, ma in effetti sarebbe inutile per recuperare spazio visto il pianale più alto.
  9. Che dietro ci fosse spazio per un motore elettrico lo avevamo già visto Quel vuoto dovrà pur essere riempito in qualche modo - 500 Abarth BEV con trazione posteriore o integrale elettrica - Jeep Junior BEV o PHEV 4Xe - Panda 120 BEV 4Xe Sono d’accordo, però a quel punto l’Alfa sarebbe più una A-UV che una B-UV, cosa che comunque andrebbe bene, pur che si rimpolpi la gamma, per di più prodotta in Italia, perché suppongo che Le CMP saranno prodotte tutte all’estero mentre le eMini in Italia, Mirafiori o Pomigliano, come ci suggerisce @GinaCostanza76
  10. Però, per non sfuggire alla regola aurea di AP, non potevano mettere dei LED così anche alla Giulietta e farla campare ancora un po’? 🤣
  11. Sarà il colore, ma per me è troppo carica e troppo sudamericana.
  12. Penso più verso 2030, avevo fatto questa tabellina, la aggiornerò di tanto in tanto apr-19 set-20 2022 2024 2026 2028 2030 Diesel 3478 3319 2213 1107 0 0 0 Benzina 2950 3052 3052 1696 0 0 0 Ibrida 570 1054 2108 4216 6746 5500 3500 GPL 155 86 43 0 0 0 0 Metano 131 62 31 0 0 0 0 Elettrica 70 132 264 528 1056 2112 4224 Totale 7354 7705 7711 7547 7802 7612 7724
  13. Cerco di tornare in topic portando alcuni dati, solo per razionalizzare un po' e dare un minimo di speranza. I dati sono come al solito quelli dei ricoverati in terapia intensiva, nell'ultima settimana sono cresciuti mediamente del 7% al giorno, se il trend dovesse mantenersi costante, senza peggiorare, la soglia d'allarme scatterebbe intorno al 4 novembre, a quel punto verrebbero presi provvedimenti drastici per evitare che il 20 novembre si esauriscano tutti i posti disponibili in TI. In questo scenario anche solo avere a disposizione altri 1000 posti in più di TI sposterebbe il problema di uno o due giorni al massimo, ecco perché sono stati presi dei provvedimenti restrittivi nelle ultime 2 settimane. C'è però una buona notizia, due settimane fa i ricoveri in TI erano cresciuti in media dell'8,7% al giorno, la settimana scorsa del 7%, senza che si potessero ancora vedere gli effetti dei provvedimenti restrittivi che richiedono circa 2 settimane. Se questa riduzione settimanale continuasse ci troveremmo in uno scenario ottimale, la soglia di allarme scatterebbe il 21 dicembre, ma con qualche altro piccolo provvedimento si potrebbe evitare un lockdown totale. I dati di questa settimana saranno quindi decisivi, se i ricoveri in TI scenderanno sotto il 6% giornaliero si potrà tirare un sospiro di sollievo, se dovessero mantenersi intorno al 7% o peggio incrementare, allora saremmo nel pieno del primo scenario.
  14. Forse l’errore di tutti è stato pensare che fosse una cosa di passaggio, che fosse finita e che si potesse tornare alla “normalità”, ovvero a comportarsi come prima, con un modello economico già in crisi, perché arrivato ormai al proprio limite. A primavera, quando forse torneremo ad uscire, probabilmente rifaremo lo stesso errore sottovalutando la situazione. Parafrasando una celebre frase Non è l’impresa più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.
  15. Quello che uccide l’economia è un paese con il 100% di infetti contemporaneamente, ospedali chiusi a causa dei pochi medici e infermieri sopravvissuti stremati da turni infiniti, camion dell’esercito che portano i cadaveri in fosse comuni. Tutte le attività essenziali invece, in un modo o nell’altro sono garantite, si chiudono quelle non indispensabili per la sopravvivenza, ma che invece contribuiscono alla diffusione del virus, perché raccolgono tante persone eterogenee in spazi ristretti.
  16. C’è una grossa differenza tra le altre cause di morte e quelle per covid, le prime non sono contagiose, se hai un tumore o un infarto, non lo trasmetti a chi ti sta vicino, quindi gli ospedali sono tarati per curare adeguatamente queste patologie perché statisticamente sono un numero che non cresce esponenzialmente, come invece i contagi, che se non li blocchi portano tutti ad essere contagiati, molti ad essere malati, tanti a dover essere ricoverati e i più deboli a saturare i posti nelle terapie intensive o alla morte. Poi più il virus circola più è probabile che la carica virale aumenti, aumentando il numero di persone che hanno bisogno di cure e quelli che muoiono. Un paese completamente infetto e malato sarebbe ancora più in ginocchio economicamente di qualsiasi lockdown.
  17. https://www.huffingtonpost.it/entry/2300-in-intensiva-la-soglia-del-nuovo-lockdown_it_5f911f54c5b61c185f471c0d A distanza di una settimana occorre purtroppo constatare che le previsioni di una qualche forma di lockdown a partire dai primi giorni di Novembre sono confermate, non solo dai numeri, ma anche dalle informazioni che trapelano. Non ci dicono esplicitamente la data del lockdown per non creare allarmismo, ma ci forniscono la soglia di 2300 ricoverati in TI, numero facilmente ricavabile considerando che gli effetti di un lockdown si vedono dopo 2 settimane e con il trend attuale di crescita delle TI di circa l'8% giornaliero, ci vogliono giusto 2 settimane per passare da 2300 a circa 7000 ricoverati in TI, saturando così tutti i posti attualmente disponibili in Italia. Ieri abbiamo superato a livello nazionale i 1000 ricoverati in TI, se il trend dovesse mantenersi costante raggiungeremo i 2300 intorno al 2 Novembre.
  18. Se venisse confermata la notizia di nuovi segmento B a Tychy su base CMP necessariamente dovrebbero rifare le linee, anche se magari era già in programma visto che comunque si parlava di segmento B su base FCA.
  19. Abbiamo una data per il lockdown, il 2 Novembre. Come volevasi dimostrare, con il tasso attuale di crescita delle terapie intensive di circa l’8%, da più parti si parla di soglia di 2300 ricoveri a livello nazionale dopo la quale sarà necessario il lockdown, perché poi nel giro di 2 settimane verranno saturate le attuali terapie intensive disponibili, anche se si spera ci sia una corsa ad aprirne di nuove, anche se quello che manca è il personale, non le attrezzature.
  20. La 500 Action è dotata di motore elettrico da 70 kW, accelera da 0 a 100 km/h in 9,5 secondi e raggiunge una velocità massima limitata a 135 km/h. L'autonomia è di 240 km nel ciclo urbano e 180 nel ciclo medio. Più potente la 500 Passion: il motore ha 87 kW (118 CV) che consente una velocità massima di 150 km/h (autolimitata) e una accelerazione in 9 secondi da 0-100 km/h. La batteria maggiorata incrementa l'autonomia a 460 km nel ciclo urbano e 320 km nel ciclo misto. La 500 Icon è la versione top di gamma che conserva le stesse prestazioni della Passion ma vanta un equipaggiamento più ricco. Grazie ai recenti ecoincentivi il prezzo d’attacco della nuova 500 è 19.900 euro per la 500 Action berlina, che diventano 15.900 euro in caso di rottamazione.
  21. Da possessore di Panda NP leggendo la frase sopra non ho pensato ad una Panda, ma ad una Dacia Spring, perché suppongo che sotto la villetta ognuno abbia un garage o che possano semplicemente parcheggiare di fronte al cancello e ricaricare senza problemi la batteria. Ci vuole una nuova Panda Elettra, ma a quanto pare la 120 è ancora lontana
  22. Soluzioni intermedie senza lockdown ci sono, aumento progressivo fino al 100% dello smartworking, aumento progressivo della DAD fino al 100%, riduzione progressiva del numero di persone presenti contemporaneamente dentro le attività commerciali. Capisco tutte le esigenze, però su certi dati bisogna riflettere
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