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xtom

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  1. Il consumo istantaneao su un'ibrida ha meno significato del consumo istantaneo di un benzina, che ai fini del consumo reale ha già poco significato. In un'ibrida bisogna considerare anche il livello di caricarica della batteria. Se la batteria è carica il motore elettrico la può far veleggiare in autostrada per diversi Km ed il consumo istantaneo di benzina sarà pari a zero. La batteria si ricarica nelle decelerazioni, a spesa dell'energia richiesta nelle accelerazioni, e tramite l'energia prodotta dal motore termico, quindi occorre realisticamente misurare i valori medi a velocità costante, per un confronto corretto. Riporto come esempio le medie Roma Forlì di Omniauto fatte con lo stesso piede Km/€ Km/litro Ibrido 17,91 28,9 Toyota Prius Style 17,21 27,78 Renault Scenic Hybrid Assist 15,97 25,77 Lexus CT Hybrid F Sport (2014) 15,69 25,32 Hyundai Ioniq Hybrid Style 15,11 24,39 Toyota Auris Hybrid Lounge (2013) 15,11 24,39 Toyota Yaris Hybrid (2014) 15,11 24,39 Suzuki Swift 1.0 Hybrid S 14,56 23,5 Toyota Auris Hybrid Touring Sports (2013) 14,41 23,26 Mercedes C300 h Automatic Station Wagon Premium 14,08 22,73 Suzuki Ignis 1.2 Hybrid 4WD AllGrip iTop 13,98 22,57 Toyota C HR Hybrid Lounge Km/€ Km/litro Benzina 16,98 27,4  Suzuki Celerio 1.0 Style 16,75 27,03 Peugeot 108 Top! 5 porte Collection PureTech 82 manuale 15,49 25 Volkswagen Golf 1.0 TSI BMT 110 CV manuale Business 5 porte 15,49 25 Ford Fiesta 1.0 Ecoboost 100CV manuale Plus 5 porte 15,30 24,69 Opel Astra 1.0 105 CV Innovation 5 porte 15,11 24,39 Volkswagen Polo 1.0 MPI 75 CV Comfortline 13,92 22,47 Peugeot 208 GT Line PureTech Turbo 110 Automatico 5 porte 13,92 22,47 Honda Civic 1.5 Turbo VTEC manuale Sport + 13,77 22,22 Toyota Yaris 1.0 VVT 12,83 20,7 DS 3 PureTech 82 So Chic (2015) 12,65 20,41 Peugeot 208 1.2 VTi 82cv 5p Allure (2013) 12,39 20 Toyota iQ 1.0 CVT Lounge (2010) 12,39 20 Fiat 500C 0.9 TwinAir Turbo 85cv Cult (2015) 12,39 20 Fiat Panda 1.2 City Cross 12,39 20 Hyundai Kona 1.0 T GDI 120 CV Xpossible 12,32 19,88 Audi Q2 1.4 TFSI S tronic Sport Per le ibride plugin talvolta vengono fatti i test di consumo a batteria carica e a batteria scarica, che dimostrano bene che sui percorsi autostradal, dove il recupero di energia è minimo, l'ibrido non può fare miracoli.
  2. Quattroruote sull'ultimo numero spara un po' di date a caso: 2020 GTV (Maserati Alfieri e D-SUV) 2021 E-SUV, C-SUV, 8C salvo poi nel paginone finale di uscita dei prossimi modelli di tutte le case mette Giugno 2019 E-SUV, che vorrebbe dire che a breve dovremmo vedere i muli in strada, visto che di solito girano per un anno prima di essere in vendita. Per la Giulietta MCA dice invece che non c'è niente di certo.
  3. Sembra un collage di pezzi presi da auto coreane, tranne il montante preso dalla spagnola Arona. Ma ormai tutte le auto sono scopiazzamenti di pezzi già visti riassemblati in ordine diverso.
  4. Se sono bravi possono modificare solo le lamiere del cofano lasciando invariati i parafanghi, incattivendo i fari in stile Giulia e Stelvio. Non sono bravo con i ps, ma ho provato a mostrare il concetto usando i fari di Stelvio, che potrebbero essere più curvati per rendere meglio la tridimensionalità.
  5. Il posteriore effettivamente è la parte meglio riuscita, imitata è mai raggiunta da molte segmento C. Anche Cavicchi ai tempi elogiò il riuscitissimo posteriore, per altro imitato in modo sgraziato sulla Stelvio, sembra un palazzo a tre piani. La fiancata, mi è sempre sembrata un dejavu della Bravo, soprattutto nel giroporte, troppo Fiatalfa per gli alfisti. Il frontale è il secondo tentativo, dopo la Mito, di riprendere i fari della 8C a loro volta heritage. Sulla Mito sembrano montati al contrario, sulla Giulietta li hanno reinterpretati meglio, ma ormai non ci azzeccano più niente con gli attuali stlemi Alfa, per cui stonano con il resto della gamma. Degli interni non ho mai sopportato la grande pagnotta a forma di scudo del volante, l'idea era originale, ma per via delle dimensioni troppo invadente, meglio allora la piccola pagnotta rotonda delle nuove Alfa. Cambiare il volante è facile, cambiare il sistema multimediale ed il relativo alloggiamento nella plancia anche, quindi gli interni si possono salvare con pochi investimenti. Salvare il frontale invece comporta mettere mano ai fari e quindi anche alle lamiere di cofano e parafanghi, operazione un po' costosa, che potrebbe però rinvigorite le vendite, grazie anche all'adozione dei nuovi motori FireFly.
  6. Il manettino DNA per cambiare a piacere l'indole del motore più di quanto potessero fare prima, grazie all'elevato rapporto di compressione del FireFly ed al Multiair III possono agire solo sulle mappe elettroniche e variare drasticamente l'indole, da motore molto parco nei consumi a motore molto sportivo.
  7. La 8C sarà un'icona da esporre nelle concessionarie Alfa, più di quanto lo sia stata la 4C, un po' spartana soprattutto negli interni. Dovrà quindi essere bella e ben rifinita, per incentivare i clienti a comprare le "normali" Alfa con gli allestimenti più ricchi e sportivi. Poi sarà tecnologicamente evoluta e potente per non essere solo uno specchietto per le allodole, ma dimostrare su pista quanto vale, ma per il Nurburgring non serve un'aerodinamica estrema da F1.
  8. I FireFly sono pronti a sostituire tutti i benzina di Renegade e 500X, quindi potrebbero tranquillamente arrivare anche sulla Giulietta se dovrà tenere duro altri 4 anni. La Giulietta potrebbe adottare il 1.0 da 120 Cv ed il 1.3 da 150 Cv con cambio DDCT, forse anche il 1.3 da 180 Cv, ma non credo che metteranno l'AT9 come sulla Renegade. I 1.3 potrebbero andare benissimo anche per il C-CUV.
  9. Per confrontare i consumi a piedino leggero c'è sempre la classifica Roma-Forlì di Omniauto. E a distanza di 2 mesi benzina e gasolio sono aumentati.
  10. A questo punto mi chiedo se la versione rialzetta di questa Polo la chiameranno Q1 ?
  11. Vista dal vivo in movimento mercoledì sera e stamattina da vicino. A me è piaciuta soprattutto nel frontale e nel posteriore, tutto il resto non mi convince, è chiaramente una 4C giulizzata.
  12. Il problema con il quale marchionne si è dovuto confrontare sono i seguenti (informazioni ricevute da un insider): 1. della giulia se ne parlava già dal 2010, ma son partiti solo nel 2014, con un target di produzione in serie di 18 mesi. Troppo poco per far rinascere un marchio come alfa Romeo. 2. Marchionne si e' affidato al miglior ingegnere al mondo per mettere su una macchina dalle prestazioni tecniche eccellenti (Krief della Ferrari), che ha avuto un gadget sufficiente a fare il suo lavoro bene (e ci e' riuscito con il pianale Giorgio), ma non tenendo in considerazione che una macchina Premium, non è' solo prestazioni, ma anche qualità dell'interior, elettronica ed soprattutto affidabilità (dove Alfa ha sempre un po' peccato in passato). 3. Nel 2015 Krief ha fatto un giro sul prototipo a Fiorano, e dopo aver provato la macchina ha promesso a Marchionne che la macchina era perfetta e vendibile in 6 mesi. Purtroppo marchionne ci ha creduto e confermato la presentazione dal museo di Arese per i 105 anni alfa. 4. Nessuno si è' purtroppo reso conto che fare un interior e mettere su una macchina affidabile ci vuole un po' più di tempo, e sono inoltre necessari non meno soldi rispetto a mettere su una macchina prestazionale. 5. Quando Krief e Wester si sono resi conto di avere un problema, il primo se ne' e' tornato in Ferrari, il secondo è stato costretto a raccontare come stanno le cose al maglioncino e a dove chiedere altri soldi... Conclusione della storia, Wester e' stato messo da parte, malgrado sia a mio avviso uno dei migliori in FCA, e marchionne ha dovuto presentare la Giulia al Balocco, con porte chiuse (alcuni componenti in interior erano ancora prototipi). quindi slittamento del progetto, ma alla fine sono riusciti a riprenderlo per i capelli...con qualche soldino in più del previsto.  son convinto che in FCA molti hanno imparato tanto, e non faranno gli stessi errori in futuro, ma vi fa piacere che Marchionne se ne sia reso conto e continua ad insistere sul marchio. Complimenti Sergio, a volte non fa piacere confrontarsi con brutte notizie, ma bisogna insistere e rimboccarsi le maniche per far meglio. In bocca a lupo io tifo per voi. Questa ricostruzione è assolutamente verosimile, perché è quello che tipicamente succede nelle aziende. Si perdono 4 anni a pensare una cosa e poi si pretende che diventi realtà in un anno e mezzo. Nel mio piccolo ho dovuto realizzare cose partendo dalla fine, un cartonato per fare formazione al personale, mentre veniva fatta la formazione si trasformava il cartonato in cose reali. Il problema è che manager e tecnici hanno una percezione dei tempi completamente diversa. I tecnici considerano una cosa fatta quando funziona, i manager quando incassano soldi. La Giulia e la Stelvio sono due miracoli d'ingegneria e notti insonni, che solo per questo meritano quello che costano.
  13. Comunque i nuovi FireFly credo sfruttino molto dell'esperienza fatta con il TwinAir, ad esempio hanno la distribuzione a catena, invece della cinghia, per aumentare proprio l'affidabilità e ridurre la manutenzione. Hanno anche un rapporto di compressione maggiore, per sfruttare al meglio i carburanti gassosi, grazie al Multiair che può variare in modo dinamico l'apertura delle valvole ed emulare vari tipi di ciclo, più magri e più ricchi a seconda delle esigenze.
  14. Comunque stiamo qui a parlare perché si tratta di Alfa, fosse una casa a caso della triade, per non sbagliare le farebbe tutte, da GTV a Giulia coupè, rimescolando i pezzi in varie combinazioni
  15. Ho recuperato un po' di rendering in rete, le più ovvie sono delle fastback 2 porte di Giulia, stile serie 4, ma qualcuno prova a immaginare qualcosa di diverso
  16. Negli anni '70 la gamma Alfa aveva tra gli altri questi 3 modelli 1972-1983: Alfasud Lunghezza 3890 mm Larghezza 1590 mm Altezza 1370 mm 1972-1984: Alfetta Lunghezza 4280 mm Larghezza 1620 mm Altezza 1430 mm 1974-1987: Alfetta GTV Lunghezza 4190 mm Larghezza 1620 mm Altezza 1430 mm Anche in tempi più recenti Alfa ha sempre avuto nella propria gamma 2 berline 2 volumi, oltre alle classiche 3 volumi, per cui effettivamente mi convince l'idea che la Giulietta possa continuare ad esistere come modello di accesso alla gamma Alfa, seguita da una berlina 2 volumi più grande e prestazionale. In termini di dimensioni la GTV era 30 cm più lunga dell'Alfasud e 9 cm più corta dell'Alfetta da cui derivava, mentre tra l'attuale Giulietta e la Giulia ballano solo 29 cm, pur essendo molto più grandi delle loro antenate. Una GTV in chiave moderna potrebbe tranquillamente essere una una coupè 2 volumi o 2 volumi e mezzo, leggermente più corta della Giulia, venduta, a parità di motorizzazione ed allestimento, ad un prezzo simile alla Giulia, per fare concorrenza alle 2 volumi della triade, ma lasciando quindi ampio margine alla sottostante Giulietta come modello d'ingresso, per competere con le tradizionali segmento C.
  17. Sono andato in Piazza Castello, ho visto le auto parcheggiate e metà sfilata, le prime erano le più interessanti e particolari, portate in strada da AD e designer delle case.
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