xtom
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E comunque, nonostante tutto, vista di lato è una discreta bombetta, chissà la Abarth
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Diciamo che Fiat ha la possibilità, come nessun altro marchio, di proporre contemporaneamente due iconiche linee che si posizionano agli estremi, tutto tondo della 500 e tutto spigoli della Panda. Qui c'è continuità di linee classiche che non passano mai di moda Per il tutto spigoli personalmente innoverei estremizzandolo con un forte richiamo alle origini
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E' un po' come un vestito spezzato, sotto con un design sopra con un altro Sì è stato già notato, in realtà il montante posteriore è camuffato e dovrebbe avere una lunetta in plastica che lo renderà più sottile di quello della 208. Siccome in passato si è parlato di una fantomatica Peugeot 1008 più piccola della 2008, non è da escludere che dalla 600 possa derivare la 1008, oppure che la 1008 sia stata cassata in favore della 600, recuperando però quell'andamento del posteriore. In pratica questa 600 sembra un Frankenstein: - Parabrezza, montante A e portiera anteriore di Avenger - Portellone, montante C di 208 - Fari di 500
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L'affidabilità di QR sul mondo Stellantis è prossima allo zero, ad ogni modo questa ipotesi non è così peregrina, perché la ibrida automatica potrebbe costare come la BEV con gli incentivi, se non addirittura di più, per cui potrebbe non essere conveniente proporre un modello che avrà poco mercato. Già oggi la più economica 500X ibrida automatica costa quasi come una Avenger BEV con gli incentivi
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Comunque anche io avevo notato la somiglianza del montante posteriore camuffato con la 208 Addirittura qualche sito web aveva detto che sulla stessa base sarebbe uscito un modello Peugeot più piccolo della 2008, denominato 1008 https://www.motorionline.com/nuova-peugeot-1008-il-mini-suv-basato-su-jeep-avenger-fiat-600-si-fara-render/
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Aspetto con trepidazione la versione tamarra AMEQG 😂
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Al centro prove di Quattroruote a Vairano sono stati eseguiti i testi dell'Ecobest challenge, che ha visto protagoniste 14 elettriche https://ecobestchallenge.org/challenges/ecobest-challenge-2022/
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Ci si concentra troppo sulla questione CO2 invece di comprendere che la combustione è un modo poco efficiente e pulito di produrre energia. La C02 è un parametro oggettivo che indica quanta combustione viene utilizzata per produrre energia, l’obiettivo non è solo ridurre la CO2 climalterante, ma ridurre progressivamente la combustione, che provoca emissioni inquinanti e ci rende dipendenti dalle forniture di petrolio.
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Powertrain elettrico, che costa meno della metà di uno termico a parità di potenza, e batterie LFP, che il CEO di Volvo dice che nel 2025 costeranno 100 € a kWh.
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Zavorra, come in altri campionati
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Il discorso litio è probabilmente uno dei più controversi. Prima cosa da evidenziare è che una batteria da 50 kWh contiene circa 5 kg di litio, che si trova nel solo catodo, a fronte di un peso di circa 300 kg del pacco batterie completo. Quando dopo 10 o 20 anni questa batteria verrà smontata dall’auto potrà essere utilizzata per altri 10 o 20 anni come batteria di accumulo, poi a fine vita potrà essere riciclata, gli attuali processi riescono a recuperare oltre il 90% del litio presente nelle batterie. Quindi il consumo di litio non è come il consumo di petrolio, che viene bruciato e si disperde nell’aria, possiamo praticamente dire che il litio estratto è quasi per sempre. Anche la presunta scarsità del litio è da valutare attentamente, perché in passato c’era meno necessità e se ne estraeva poco dai giacimenti noti, man mano che la necessità è aumentata la produzione è cresciuta. Inoltre più litio viene cercato e più se ne trova, ad esempio recentemente è stato trovato in India un enorme giacimento di litio da 5,9 milioni di tonnellate, con i quali si potrebbero produrre 5 miliardi di batterie per altrettante auto.
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La MX-30 col Wankel è omologata per 21 g/km, in Italia per un solo g/km non rientra negli incentivi più alti, quelli solitamente destinati alle elettriche pure. Il problema è semmai il tempo e il prezzo, queste valide soluzioni sono ormai fuori tempo massimo rispetto ai prezzi delle BEV in discesa.
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Ci vedrei meglio la soluzione con il Wankel che aveva studiato anni fa Audi Se dovesse aver successo la MX-30 con analoga soluzione, magari anche altri potrebbero seguire l’esempio, vendere la versione EREV allo stesso prezzo della BEV, ma con metà autonomia elettrica.
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Il parco circolante italiano è di circa 40 milioni di auto e ogni anno si vendono circa 1,5 milioni di auto nuove e si rottamano 1,5 milioni di auto vecchie, che però non vengono tutte rottamate a 24,4 anni di età, quindi non è una distribuzione uniforme rettangolare, ma una distribuzione normale gaussiana Anzi, per la precisione è una distribuzione asimmetrica, perché ci sono auto con più di 25 anni, che per lo più sono 500
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Prima o poi qualche casa automobilistica, scommetterei su Tesla, per risolvere questi problemi produrrà auto verniciate solo con il primer e poi lascerà ai concessionari o a carrozzerie convenzionate il compito di dare la vernice finale o mettere un wrap. Forse la prima a pensarci è stata proprio una casa giapponese, la Toyota con la GT86 in versione barbon edition di serie da usare come base per il tuning.
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Apprezzo l’idea di presentarla in blu “elettrico” al posto del solito bianco che fa elettrodomestico. Anche le forme sono più tradizionali, una piccola Golf, che forse suscita tenerezza. Nuova architettura tutt’avanti rispetto alla ID.3, anche gli interni scuri si discostano dai bianchi della ID.3. Per me è promossa, purché riescano a tenere basso il prezzo.
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Tutti i costruttori europei hanno i piedi in 2 scarpe, devono vendere le ICE che continuano a produrre e nello stesso tempo hanno fatto grossi investimenti nelle BEV. L'esempio più clamoroso è proprio VAG che per le segmento B (che sono almeno 8 modelli con notevoli numeri di vendita) non propone nemmeno una motorizzazione mild hybrid, mentre lato BEV è il terzo costruttore mondiale.
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La potenza installata in Italia è circa 120 GW, ovvero abbiamo la capacità di produrre fino a 120 GWh quando tutte le centrali producono, c'è il vento, c'è il sole e c'è l'acqua nelle dighe. L'Italia ha bisogno mediamente di circa 38 GW di potenza elettrica lorda istantanea, quindi anche senza vento, sole e acqua, ma con il metano e gli altri combustibili fossili possiamo generarci tutta l'energia necessaria in caso di necessità. Come detto il problema non è quindi quello di produrre l'energia necessaria, ma quello di comprarla al miglior prezzo possibile, tenendo conto del meccanismo del prezzo marginale. Quindi se ad esempio Malta ci vende 0,01 watt a 0,0001 € necessari per abbassare il prezzo marginale di 1 € ci conviene comprare 0,01 watt da Malta.
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Vi ricordo che la produzione e la vendita di energia elettrica sono regolate dalla Borsa Elettrica, per cui è del tutto normale che importiamo energia elettrica a basso costo, soprattutto dal nucleare francese o sloveno. Le centrali nucleari non possono essere spente di notte e riaccese di giorno quando c’è maggior richiesta, per cui di notte l’energia prodotta dal nucleare viene quasi regalata e quindi secondo i meccanismi della borsa ci conviene importarla. In Italia c’è una potenza installata superiore alla domanda, per cui potremmo tranquillamente produrci tutta l’energia che ci serve, ma non ci conviene, di giorno infatti esportiamo il surplus, a prezzo più alto di quanto noi paghiamo l’energia nucleare la notte.
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Questo è vero, però per "coltivare" carburanti servono carburanti per i trattori e soprattutto acqua, che ultimamente scarseggia.
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