xtom
Redattore-
Numero contenuti pubblicati
8460 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Massima Popolarità
14
Tipo di contenuto
Forum
Galleria
Calendario
Download
Articoli del sito
Store
Blog
Tutti i contenuti di xtom
-
O perché è la vernice di serie della Avenger senza sovrapprezzo 😂
-
Purtroppo rimane quel montante anteriore-parabrezza "carryover per risparmiare" di Avenger, che non c'azzecca ne' con 500 ne' con 208
-
In questa foto sembra una 208 rialzata, che non è un difetto
-
- 75 risposte
-
- 3
-
Perché, cosa noti di strano? Ah si, ha HR-V dal consumo rilevato dovrebbe essere intorno ai 10 € per 100 km.
- 75 risposte
-
- 75 risposte
-
Noto che dopo 17 voti nessuno ha preso in considerazione Sainz 😂
-
Esatto, ma questo è l'unico difetto compensato dal fatto che possono tranquillamente essere ricaricate al 100%, quindi in caso di necessità offrono la stessa autonomia di una più costosa batteria NMC caricata all'80%. Gli altri vantaggi sono: - minor costo (circa -15% rispetto alle NMC) - maggior durata (almeno +100% cicli di ricarica rispetto alla NMC) - più sicure (almeno +100% resistenza termica rispetto alle NMC)
- 11584 risposte
-
- 1
-
- newco
- stellantis
-
(e 2 altri in più)
Taggato come:
-
Tra l’altro il prezzo è anche questione di allestimenti e dotazioni, che per le elettriche erano sempre più elevati, come del resto lo sono per le analoghe versioni a benzina di pari potenza con cambio automatico. Qualcosa però si sta muovendo, ad esempio nel gruppo Stellantis la più recente elettrica la Jeep Avenger è stata lanciata con un allestimento base, ma con motore e batteria più potente delle altre elettriche del gruppo sulla stessa piattaforma. Risultato, la differenza di prezzo con la termica si è abbassata, pur essendo più potente. Se poi si aggiungono gli incentivi ed il risparmio su carburante, manutenzione e bollo, già oggi un’elettrica di segmento B come la Avenger costa meno di una termica. Tutto questo nonostante i conti di Stellantis dicano che il fatturato è aumentato, a fronte di meno auto prodotte, ma vendute a prezzi più alti.
-
Non viene messo fuori legge il know-how, si vieta la vendita tra 12 anni di automobili con motore a combustione, che vengono alimentati da fonti non rinnovabili, che generano emissioni inquinanti e climalteranti. Il know-how lo puoi continuare ad avere e ad utilizzare in campo automobilistico o in altri campi, dato che un'auto elettrica ha sempre 4 ruote, 4 freni, 4 sospensioni, 1 o 2 differenziali, uno sterzo, una carrozzeria, etc ... In Italia avevamo anche un grande know-how per la produzione di macchine da scrivere, di tubi catodici, di pellicole, etc ... le fabbriche dove si producevano non esistono più, si producono computer, lcd e fotocamere digitali in oriente, perché il nostro sistema produttivo non è stato in grado di evolversi. Che poi il miglior know-how italiano dovrebbe essere quello dello stile, per gli esterni e per gli interni delle auto, ma temo che anche questo sia in grossa crisi.
-
La Panda ce l'ho, la Spring ammetto di non averla mai provata, di elettriche ho guidato la Zoe, la Corsa, la 500e e la YoYo, forse ques'ultima essendo economica e prodotta in Cina è la più simile alla Spring, peccato vada così piano che è difficile portarla al limite. Dalle recensioni so che la Spring ha uno sterzo incerto, ha ruote piccole, ed il comportamento dinamico è molto ballerino, che comunque le fa superare il test dell'alce meglio della Sandero, che è diffusissima e vendutissima
-
Sembra molto lunga. Si posizione come concorrente di Taycan e e-tron GT o è di un altro segmento?
- 36 risposte
-
Nuove spy
- 77 risposte
-
- smart suv coupe
- smart hc11
-
(e 3 altri in più)
Taggato come:
-
Mi sono chiesto il perché e mi sono dato una risposta. 😃 Nessuno sente l’esigenza di una piccola elettrica, per lo stesso motivo per cui molto pochi sentono l’esigenza di una Panda a Gas. Ho preso come riferimento i dati di vendita del 2019, ultimo anno normale, per le immatricolazioni della Panda - Benzina 110.187 - GPL 21.391 - Metano 4.667 Se tutti gli acquirenti di una Panda facessero almeno 15.000 km all’anno gli converrebbe una versione a gas, che in pochi anni si ripagherebbe da sola rispetto ad andare a benzina. La “scomodità” di dover trovare un distributore di gas e di rifornire più spesso sarebbe ampiamente ripagata dal risparmio. In realtà la maggior parte delle Panda sono usate per brevi spostamenti quotidiani, con percorrenze medie che vanno dai 5.000 ai 10.000 km all’anno, per cui va bene la più economica versione a benzina, e pazienza se quella Panda verrà rottamata dopo 20 anni con 200.000 km, meglio un uovo oggi di una gallina domani. Quindi capisco che oggi nessuno vorrebbe un’elettrica più cara di una Panda a benzina per fare 5 o 10 mila km all’anno, anche se un’elettrica che fa il servizio di quella Panda già oggi se fosse in vendita costerebbe come una Panda.
-
No, infatti molti hanno investito nell’elettrico, prima Renault, poi VAG, ma anche BMW e Mercedes, che però sono roba per ricchi, quindi non contano per i detrattori. Anche PSA qualcosa ha fatto, tanto che FCA prima ha tentato il matrimonio con Renault e poi con PSA, per affrontare meglio la transizione. Però le case europee hanno fatto poco o niente rispetto alle case orientali per l’auto elettrica per tutti, quelle a basso prezzo. La tanto citata Spring del gruppo Renault è prodotta in Cina. Le batterie LFP più economiche sono prodotte quasi esclusivamente in Cina, nonostante i giacimenti di litio ed di fosfato necessari per produrle si trovino in minima parte in Cina. Le case europee sono in ritardo nella produzione di batterie in Europa, ma stanno recuperando. Le grandi assenti sono le piccole auto elettriche prodotte in Europa, arriveranno la Panda e la Citroen, ma costeranno ovviamente di più delle corrispondenti ICE. D’altra parte qui su Autopareri è pieno di post in cui si elogiano i grandi profitti delle case automobilistiche europee che “intelligentemente” riducono la produzione, ma aumentano i prezzi delle ICE, facendo anche scomparire il segmento A non più redditizio. Ma la colpa è sempre dell’auto elettrica.
-
Io posso capire la preoccupazione, ma bisogna anche chiedersi se questi timori abbiano un reale fondamento. Chi può mai volere la distruzione dell’industria automobilistica europea, quando questa da lavoro a centina di migliaia di persone? C’è semmai da chiedersi per quale motivo ci sia voluto un intervento europeo per stimolare le case automobilistiche ad evolversi per non subire la sempre maggiore concorrenza orientale. Senza queso “obbligo” tra qualche anno le case automobilistiche di sarebbero ritrovate a vendere prodotti obsoleti, con il rischio di chiudere. La questione del penalizzare il ceto medio e indigente è già oggi confutabile, senza contare le future evoluzioni che comporteranno diminuzioni di prezzi. Nel 1957 il prezzo della 500 era di 490.000 lire, pari a circa 13 stipendi di un operaio dell’epoca, attualizzati sono circa 14.000 €. Nel 1972 il prezzo della 126 era di 1.850.000 lire, attualizzati sono circa 16.000 €. Oggi lo stipendio medio netto di un operaio in Italia è di circa 18.000 € Una Dacia Spring sicuramente più grande, comoda e sicura di una 126, costa 21.000 €, se non ci fossero gli incentivi non costerebbe più di 15.000 €. I costi di gestione di una Dacia Spring sono inferiori a quelli di una analoga Panda, quindi un ulteriore aiuto per i ceti a basso reddito.
-
Ma l’obiettivo è incrementare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili. Ad esempio in Italia abbiamo un sesto della potenza eolica installata in Germania, ma non è che abbiamo meno vento. Si stima che se tutto il parco circolante fosse elettrico l’aumento di consumo elettrico sarebbe del 10% in più, ma abbiamo spazio per produrre almeno il 50% di energia in più da fonti rinnovabili, chiedendo le poche centrali a carbone e ad olio rimaste. Aria più pulita ed indipendenza energetica, grazie ANCHE all’aumento di auto elettriche.