Mosley vince contro il tabloid
"L'orgia nazista è un fatto privato"
L'Alta Corte londinese dà ragione al presidente Fia: "Violata la sua privacy"
News of the World dovrà pagare 60mila sterline di danni
Il video del festino sadomaso ha fatto il giro del mondo
LONDRA - Altra vittoria per Max Mosley. Dopo essere stato confermato alla guida della Fia, ha vinto anche la causa contro News of the world per le immagini della sua "orgia nazista". L'Alta Corte di Londra ha condannato oggi la "News Group Newspapers" a versare 60.000 sterline (76.000 euro) al presidente della Fia per violazione della privacy.
La sentenza. Il giudice David Eady ha dato ragione agli avvocati di Max Mosley. La sentenza dichiara infatti che è stata violata la privacy del presidente Fia, senza che alla base ci fosse una pubblica utilità, nonostante l'importanza del personaggio coinvolto. La difesa del tabloid, basata sulla denuncia di nazismo, è crollata di fronte all'assenza in aula della testimone chiave, la moglie di un ex agente segreto britannico. "Le attività sessuali non convenzionali coinvolgevano adulti consezienti" ha stabilito l'Alta Corte di Londra nella sentenza, precisando che il festino non mirava a riprodurre atmosfere naziste, né costituiva un offesa alle vittime dell'Olocausto.
Lo scandalo. Lo scorso 30 marzo il domenicale britannico aveva diffuso delle foto e un video in cui Mosley compariva in compagnia di cinque prostitute, travestite da ufficiale delle SS: immagini che il giornale aveva definito "orgia nazista", ricordando inoltre in un passaggio che il padre di Mosley è stato esponente del fascismo britannico e amico personale di Hitler e Mussolini negli anni 30.
La causa legale. Mosley ha fatto causa al settimanale solo l'8 luglio. Punto chiave della sua richiesta di risarcimento l'accusa che il tabloid gli aveva rivolto di essere un nazista. Mosley ha infatti ammesso la partecipazione all'orgia, specificando tuttavia la sua estraneità al movimento politico e giustificando la cosa come un suo semplice gusto sessuale.
La Fia. La pubblicazione del video ha provocato un terremoto nel mondo dell'automobilismo. Da più parti si sono levate voci che chiedevano le dimissioni del presidente della Fia, e il principe del Bahrein aveva chiesto che Mosley non assistesse al Gran Premio che si correva nel suo paese. Dopo aver respinto tutte le richieste di dimissioni, alla fine Mosley è riuscito ad essere confermato al vertice dell'automobile, nonostante la forte contrarietà del patron della Formula Uno Bernie
da Repubblica.it...
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