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stev66

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  1. In realta' la Cina, proprio per aumentare le proprie risorse energetiche, ha puntato decisamente sul nucleare ed ha stretto un accordo con la Russia per lo sfruttamento congiunto delle risorse siberiane. Inoltre, pare che legioni di geologi cinesi stiano esplorando il Sudamerica con cui si stringono sempre piu' accordi commerciali: per esempio la cina e' diventata il miglior partner commerciale dell'Argentina, da cui compra quasi tutta la produzione agricola. Con i ritmi attuali di crescita il sorpasso Cina-Stati Uniti dovrebbe avvenire intorno al 2030. Non consideriamola un pericolo, ma piuttosto un mercato in cui gia' oggi ci sono circa 50 milioni ( quasi l'Italia ) di abitanti con reddito e consumi pari agli Occidentali e che non aspettano altro che il "made in Italy" per conquistare glamour....
  2. Dovremo iniziare il fraz al mistero delle "Persone diverse con cognomi uguali"....
  3. Non avevo dubbi che tu lo sapessi.... Comunque se qualcuno volesse deliziarsi con la storia del marchio francese http://www.omniauto.it/a191.html P.S. A quando una bella felpa Cisitalia ?
  4. Il problema vero e' che Fiat deve prima svuotare i magazzini dei motori e dei cambi vecchi prima di far debuttare i nuovi.
  5. Simca inizio' assemblando in Francia la Fiat topolino e la Fiat Balilla, quindi quel ragazzo non e' andato troppo lontano dal vero. Comunque si potrebbe controbattere arrivando con Felpe Isetta-BMW o "Prinz-Audi" , peccato che i Jesolan-Trevisani non capirebbero ( L'unico vantaggio e' che io posso usare mia moglie, che e' di quelle parti, come il traduttore universale di Star-Trek! )
  6. Anche Marco Milani non e' male, ma e' un po' annacquato....strepitoso quando in giacca e cravatta faceva il consulente finanziario!
  7. Quando si parla di situazione economica buona degli anni 60 in Unione sovietica, ovviamente la si riferisce alla situazione precedente. La fine delle guerre, delle purghe, degli stermini di massa e delle carestie dell'epoca staliniana, che avevano devastato per esempio l'Ucraina e il Caucaso ha portato a diffondersi un "molto relativo" benessere, anche se solo il benessere di non morire di fame o di essere deportato in un gulag. Ovviamente sempre molto lontano dagli standard occidentali. ( Anche se bisogna dire che certe zone, come la zona delle capitale e quello piu' vicine all'europa ci si avvicinavano molto ). Ad essere onesti, anche in Italia negli anni '60 bastava allontanarsi un po' dalle citta' e dal cuore industriale del paese per trovare situazioni da Medioevo profondo. Questo ovviamente non per giustificare un regime che si e' macchiato di crimini orrendi, ma come sempre per avere uno sguardo di assieme piu' ampio.
  8. Il problema che io vedo sul federalismo da noi e' la mancanza in Italia di coscienza nazionale. Mi spiego: gli stati in cui il federalismo funziona bene ( Stati Uniti , Germania Svizzera ) sono tutti Stati in cui c'e' una forte coscienza nazionale, che si traduce in un nazionalismo a volte eccessivo, ma che compensa la naturale dialettica tra stati centrali e governo federale sui poteri attribuiti all'uno ed all'altro ente e sui poteri condivisi, nonche' la naturale deriva tra le varie parti componenti. In Italia, paese policentrico per eccellenza, il centralismo e' stata una necessita', non solo un imitazione del modello francese, per costruire una armatura che supportasse la nascita di una coscienza nazionale che non c'era al momento dell'unificazione, e che si formo' solo nelle trincee della Grande Guerra, per poi essere quasi dissolta l'Otto settembre 1943. Attualmente tale coscienza non e' morta, ma sonnecchia ed e' certamente molto minore che negli stati citati. Il rischio percio' del federalismo in Italia e' quindi che, in mancanza di nazionalismo, derivi verso un secessionismo, piu' o meno larvato, magari non esplicitato formalmente ma reale. E' vero che di fronte alla delega dei poteri verso l'UE ( attualmente moneta e parte delle regolamentazioni, presto politica estera e difesa ) lo Stato nazionale deve per forza cambiare, ma la sua abolizione "de facto" renderebbe sicuramente piu' deboli e esposte alle influenze esterne le macro regioni che lo sostituirebbero. La storia d'Italia e' piena di invasioni da parte degli Stati nazionali d'oltralpe proprio dovute alla debolezza intrinseca della singola regione rispetto ad uno stato ed alla possibilita' di giocare una regione contro l'altra. Solo come esempio, mentre la mia citta' giocava la sua lotta mortale e fratricida con Venezia per il controllo del Mediterraneo, non si accorgeva che uno dei suoi figli piu' illustri spostava il baricentro dei traffici in Atlantico, condannando entrambe le citta' ad una lenta agonia ed emarginazione. Un asse Genova/Venezia avrebbe dominato tranquillamente tutte le rotte marine nel 1400/1500....
  9. Ottima analisi Duetto, un solo punto di correzione: anche in Unione sovietica ci furono gli anni del consenso, ( magari solo rassegnazione e conformismo , come in Italia rispetto al fascismo ) e furono gli anni piu' o meno a cavallo del 1970, ( per capirci dal 1960 al 1980 ), in cui allentatasi e ridotta al minimo la repressione e l'universo dei campi di lavoro ( che furono quasi completamente svuotati da Krushev prima e Breznev poi: ricordiamo che Gorbaciov trovo' circa 5000 detenuti politici, contro i 5/10 milioni stimati dell'era staliniana) , probabilmente piu' per stanchezza che per liberalismo si ebbe la diffusione di un minimo di benessere e stato sociale, che innestatasi in ricordi di guerre civili rivoluzioni e guerre mondiali, ebbe un effetto molto maggiore della sua reale oggettivita'. Va da se' che non mancava una intellighenzia "dissidente" che veniva ancora repressa, sia pur meno brutalmente del passato, ( Le famose critiche psichiatriche ), ma che in realta' aveva molta poca presa sulla realta' quotidiana del cittadino sovietico ( piu' o meno come l'opposizione interna ed esterna al fascismo aveva ben poca presa sulla popolazione italiana negli anni del consenso ) . Questo prima del crollo dell'economia che avvenne negli anni '80 e che fu la vera causa del crollo del sistema di potere comunista
  10. Il pianale Premium era stato progettato per permettere tutte le architetture di trazione possibili, tanto e' vero che le applicazioni cadillac hanno la TP, sia con il cambio in blocco, sia transaxle. E' vero che la versione AR e' modificata e semplificata, ma spero che la compatibilita' sia stata mantenuta. Credo che alla fine sara' una decisione politica non tecnica: in fondo i tecnici Fiat/Lancia/Alfa sul pianale tipo 2, nato per la tipo, ci hanno fatto stare di tutto, dai 4L fiat ai boxer e V6 Alfa. Se richiesti, faranno stare sul premium una bella TP transaxle per Alfa e, speriamo, una bella TA/TI per Lancia.
  11. Comunque anche l'Alfasud aveva quattro dischi ( Unica C del 1972 ad averli ). La prima ad avere i tamburi al posteriore e' stata la 33, dopo l'arrivo di Fiat.
  12. La Thatcher piu' che intervenire sulle entrate intervenne sulle spese, riducendo ai minimi termini il "welfare", che in verita' era molto piu' esteso e coprente del nostro, sia allora sia adesso. Onestamente non ricordo un boom reganiano: ricordo piuttosto il famoso "venerdi' nero" ( Ottobre 1987 ), in cui Wall Street rischio' di ripetere un altro famoso Ottobre, quello del 1929. Il tutto fu tamponato da iniezioni di denaro pubblico e dall'esplosione delle spese militar-industriali ( a scapito del debito pubblico ) piu' o meno quello che ha fatto G. W. Bush adesso ( Cosa che dimostra che i conservatori si dimostrano all'uso piu' keynesiani dei progressisti ). Il boom dell'economia americana inizio' con Clinton, e trascino' l'Europa ed il resto del mondo )
  13. La riduzione delle tasse e' stata tentata seriamente solo negli Stati Uniti all'epoca di Reagan ( 1980 - 1988 ). I risultati furono controversi: l'economia rimase statica, ed il debito pubblico aumento' enormemente. Certi economisti pero', affermano che tali tagli innescarono poi il boom dell'epoca clintoniana ( 1992 - 2000 ) altri lo negano. ( Ricordarsi il famoso teorema dell'economista: se l'economista ha ragione, perche' non e' ricco ? )
  14. Anche il liberalismo perfetto e' utopia....
  15. Il taglio delle tasse, almeno per quest'anno e' stato archiviato... http://www.repubblica.it/2004/k/sezioni/economia/eccofinanziaria4/irapirpef/irapirpef.html Vedremo nel 2006. Scherzi a parte, era, nella prima stesura della proposta, un taglio che riguardava marginalmente il 15% dei contribuenti ed avrebbe favorito pienamente il 5% dei contribuenti, tra cui lo stesso Silvio B. che avrebbe risparmiato circa 700.000 Euro ( Aveva pero' promesso di devolverli in beneficenza...) ( dichiarazione tra i 25.000 ed i 100.000 euro 15% del totale; oltre i 100.000 Euro 5% : fonte istat 2002 )
  16. Ai tempi girava la famosa battuta: Un contadino russo va da un Accademico del Partito e gli fa una domanda: "Compagno accademico, puoi definirmi il capitalismo ?" "Certamente compagno contadino: Il capitalismo e' lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo" "Ed il comunismo ?" "Il contrario"
  17. Complimenti a tutti a tre!!! Regalo una citazione: "Avere un figlio e' come mettersi per un attimo nei panni di Dio"
  18. con il crollo del regime comunista, nelle repubbliche ex-sovietiche e' venuto meno anche quel piccolo e malfunzionante stato sociale che c'era. Di qui il malessere diffuso negli strati piu' poveri della popolazione. Va da se', comunque che la spiegazione di Lele e' altrettanto vera, in quanto il comportamento umano non e' mai unicamente determinato. Non a caso, comunque, in molti paesi dell'Est sono al governo o lo sono stati anche dopo il 1989 forze che discendono direttamente dai PC governanti all'epoca ( in molti casi i nomi delle persone sono gli stessi ! ) e che per governare hanno vinto libere elezioni. Un esempio per tutti: la Polonia attuale. Certo la differenza epocale e' che per governare hanno appunto, dovuto vincere elezioni e si devono ripresentare periodicamente all'elettorato che a volte li premia e a volte li boccia; ma e' indicativo come le popolazioni spesso hanno preferito, dopo un primo momento di forte discontinuita', un ritorno ad una situazione di transizione dal comunismo reale al capitalismo reale piu' soft.
  19. Ho un ricordo personale: pochi mesi prima Mikail Gorbaciov aveva parlato al parlamento della DDR ( Nel 1989 ricorreva il 50° anniversario della DDR ) Rai Tre, all'epoca "TeleKabul", aveva trasmesso il discorso in diretta. Mentre sonnecchiavo sul divano, ad un certo punto all'improvviso ho colto il succo di cio' che stava dicendo: "Noi russi non abbiamo piu' intenzione di intervenire negli affari dei nostri alleati" Pochi mesi dopo, tutto l'intero sistema dei Paesi dell'Est collassava, dove pacificamente ( Cecoslovacchia, Polonia, Bulgaria, DDR stessa ) dove con violenza ( Romania, Albania ) . E' stato uno di quei momenti in cui si sente il fruscio del mantello di Dio che passa...
  20. E' triste che proprio in questo periodo se ne costruisca un altro tra Israele e Palestina....come qualcuno ha detto, i periodi della storia si dividono in quelli nei quali si costruiscono i ponti e in quelli nei quali si costruiscono i muri. A noi e' toccato purtroppo quest'ultimo. Speriamo che ai nostri figli vada meglio....
  21. Il sonno della ragione genera mostri. Ho paura che si riconfermi per noi la vecchia maledizione cinese "Che tu possa vivere in tempi interessanti".
  22. Grazie Guglielmo, ma l'ho gia' visto ( e ho visto anche quello che origina il titolo con il capitano Renault...) e mi e' paiciuto molto.
  23. E ovviamente, nessuno sa chi sia Kaiser sosa ( ma non giocava nell'Inter ? )
  24. stev66

    Morto Arafat?

    Che nella guerra gli errori ci stiano e' inevitabile. Quello che mi turba non sono questi, ma i massacri scientemente voluti da una parte o dall'altra con la volonta' ben precisa di colpire popolazioni civili. E di questi le guerre mondiali sono piene. Cosi' e stata la distruzione di Coventry da parte della Lutwaffe scientemente inviata sulle zone residenziali e non su quelle industriali per provocare, morti,panico e terrore: Cosi' e stata la distruzione di Amburgo da parte della RAF ( Operazione "Gomorrah": mai nome e' stato tanto indicativo ), con gli stessi fini ed obiettivi, solo condotta in maniera piu' efficiente. E a questo punto l'unica differenza tra un terrorista che mette una bomba in un centro commerciale ed un bombardiere che, non per errore, ma scientemente e volutamente lo distrugge, a me sembra solo nei mezzi impiegati.
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