Saro' un vecchio retrogrado, ma credo che in un mondo di auto piu' o meno meccanicamente e stilisticamente omologate, una delle poche cose che faccia vendere sia il fascino del marchio. AR ha basato tutta la sua strategia da 156 in poi sullo scrollarsi di dosso l'imprinting Fiat e recuperare poco per volta quell'esclusivita' stilistico/meccanica che era base del suo mito. Buttare a mare il lavoro di sette anni precedenti e l'impostazione attuale solo per vendere qualche decina di migliaia di unita' in piu' a bassa redditivita' mi sembra una follia, considerando che l'immagine di "Fiat rimarchiate" si si propagherebbe subito sui segmenti D/E/F strozzandone le possibilita'. Un' operazione del genere infatti, puo' essere fatto solo quando hai riconquistato completamente l'immagine che vuoi ottenere, cosa che AR non solo non ha ancora raggiunto, ma probabilmente raggiungera' solo con il modello successore della 939. Anche comunque in questo caso la cosa puo' essere pericolosa: si guardi la caduta di immagine che ha avuto Jaguar quando ha cominciato a produrre Mondeo rimarchiate. Si' ha venduto di piu' inizialmente, ma ha perso il suo zoccolo duro, ed i nuovi clienti, piu' interessati alla moda che al marchio, alla prima occasione migreranno verso altri lidi, se non l'hanno gia' fatto. Che il cda Fiat mediti se vale la pena di uccidere la gallina dalle uova d'oro convalescente solo per qualche uovo d'oro adesso in piu'. Tra l'altro l'esempio in casa delle conseguenze ce l'hanno in casa, e si chiama Lancia.