stev66

Opss ho mandato due volte lo stesso messaggio: chiedo ai moderatori di rimediare cancellandone uno. Grazie.

Non sono d'accordo sul fatto che il pianale non conta: che i tecnici AR abbiano fatto miracoli per estrarre un buon pianale da "tipo2" ( perche' senza soldi ) non giustifica il fatto che VW abbandona un'eccellente piattaforma ( quella dell'A4 ), nata per motori medio/grandi ed utilizzata dal gruppo per tutte le sue vetture "alto di gamma" per una piattaforma oggettivamente qualitativamente inferiore, perche' derivata da auto del segmento inferiore. Per esempio, ora Passat non ha piu' nessun plus meccanico nei confronti di Ford Mondeo. Che poi non interessi al 90% degli acquirenti posso anche essere d'accordo, ma nessuno mi toglie di testa che l'unico obiettivo di tale operazione e' risparmiare.

Come ho detto in un altro topic, lasciate il signor rossi su due ruote in pista. Nei rally ha gia' dato meschina prova di se' e in F1 non lo vorrei vedere doppiato da Barrichello...

Inoltre Passat ha subito molto negli ultimi tempi la concorrenza di Ford, che con Mondeo ha ritagliato la fascia bassa dei suoi clienti, cioe' quelli che volevano una familiare ampia e robusta ed affidabile. Puo' darsi pero' che in VW lo sappiano perfettamente, tanto che sono passati da pinali cambi e motorizzazioni AUdi, a quelle derivate da Golf, sicuramente molto meno costose da produrre e quindi con una redditivita' per unita' molto superiore. Insomma l'impressione e' che volutamente si riposizioni piu' in basso la vettura della serie precedente. E quindi il paragone con AR ( che fa l'opposto con 939) e' vieppiu' fuoriluogo. Inoltre non occorre il "taurus mode" per sapere che VW e' considerata "Premium" solo in Italia.

[Taurus mode ON] Che una Passat su base Golf V possa essere concorrente della 939 mi sembra un po' azzardato. Anche perche' il concorrente di 939 sara' Audi A4 [Taurus mode OFF]

buona giornata anche a te gug...credo che l'assenza di xenofobia sia una delle caratteristiche che accomuna le nostre citta' anche se purtroppo nella mia prevale la mentalita' un po' provinciale del "maniman..."

Per grande impresa, io intendo principalmente fatturato e numero dipendenti. Senno' paradossalmente anche l'idraulico sotto casa sarebbe una grande impresa, essendo la sua redditivita' ben superiore al 30% ( chi ha avuto a che fare con idraulici sa cosa intendo...)

La forza economica sociale e morale di Milano e' stata, storicamente, la completa assenza di razzismo e xenofobia. Chiunque venisse e portasse un apporto era benvenuto. Non a caso, a Milano citta' la Lega, a parte un brevissimo periodo storico, non e' mai stata una forza dirompente. Speriamo che continui cosi' . Per quanto riguarda i forestali calabresi, ricordo che le assunzioni sono bloccate dai tempi del governo Amato e che in questi anni si sono ridotti ad 1/3 degli originali, e che continuano a scendere ad un ritmo di 800/1000 unita' l'anno. Comunque e' notizia di stamattina, il governo si e' impegnato a trovare le risorse ( 160 mln euro ) introducendo un emendamento nella Finanziaria 2005, legge votata stanotte.

Ormai le uniche grandi imprese italiane sono: o di servizi o nel petrolio unica eccezione: la Fiat. Loxuttica non si puo' definire grande. Questo secondo me e' grave, perche gli standard li fanno le grande imprese. ( esperienza personale: lavoro nel campo delle TLC e li' comandano Nokia, Motorola e Siemens )

Ricordiamo che l'unica esperienza di V. Rossi su una macchina da rally ( al Rally d'Inghilterra ) si concluse poco dignitosamente contro un albero alla prima prova speciale. Facciamogli fare quello che sa fare, andare in moto in pista, e non quello che non sa fare. Ve lo immaginate magari su una F 1 a prendere un secondo a giro da Coulthard ? Che tristezza!!

comunque vorrei ricordare che questo e' il primo grado di giudizio: ce ne vorranno almeno altri due per definire definitivamente Marcello dell'Utri colpevole od innocente. Speriamo solo che i tempi non si dilatino a dismisura per e portino alla prescrizione. In generale, la mia opinione e' che che vuole fare "affari" ( economici e politici ) in Sicilia difficilemente puo' non avere rapporti con la mafia. Questo non vuole dire automaticamente essere mafioso, ma anche il Senatore Andreotti, pur assolto, nella sentenza e' stato descritto in rapporti organici con Cosa Nostra fino al 1980.

Caro Taurus, anche tutte le monovolume del Gruppo Fiat non possono saturare le capacita' produttive di Mirafiori, anche nel caso migliore. Se poi a questo aggiugiamo l'agonia delle linee di 166 e Thesis, non si ha un buon quadro. Io non voglio certo fare catastrofismo, penso solo che la chiusura di Mirafiori sarebbe un colpo molto duro per la citta' di Torino e la sua economia.

L'unico dubbio che posso avere e' se esiste un concessionario di riferimento per la manutenzione: se no, essendo auto nuove, non vedo nessun problema. Ben vengano le nuove forme di vendita, se permettono di risparmiare qualche soldino.

Mirafiori e' il convitato di pietra della Fiat: tutti sanno che sara' chiuso, nessuno ha il coraggio di dire quando, ne' a quali costi di occupazione. Non a caso li' si concentrano tutte le produzioni di nicchia e piu' a rischio.

Credo che il 1.8 restera' in commercio fino all'avvento dell'euro 4, cioe' 1. 1. 2006

Il 1.8 e' un benzina Pratola Serra ( per esattezza il 4L ) e percio' anche di questo motore ( come anche dei 5L 2.0 e 2.4 ) e' cessata o sta cessando la produzione.

Gia', e i benzina 1.6 1.8, 1.9 2.0 e 2.2 chi te li da' ? la borsetta di mamma' ? ( citazione dotta ) Considerando che il Torque non si fa piu' e che a Pratola Serra non si fanno piu' benzina ma solo diesel, o diventeremo tutti cetanici oppure GM e Fiat saranno costrette a continuare a collaborare. Stesso discorso per i 6V Powertrain ed i cambi a che supportano piu' di 350 Nm. A meno di non volere fare ipotesi fantascientifiche e vedere sulle prossime auto del gruppazzo i 4L 1.6/2.0 attualmente progettati congiuntamente da PSA-BMW. Sarebbe un bello smacco per i modaioli di casa nostra sopportare che lo stesso 4L conviva sotto il cofano di una sfavillante serie 3 ed una modesta Fiat 194...

Se vuoi un opinione, meglio di un pesto pronto una bella aglio olio e peperoncino oppure un sugo di pomodori pelati con una base di un soffritto di cipolle e pinoli, Saro' male abituato da madre prima e moglie poi, ma non sopporto i sughi pronti....

Ragazzi, la produzione del budellone e' stata fermata da almeno tre mesi, e il gruppazzo non osa mettere modelli in listino con tale motore per il rischio di esaurire le scorte rimaste, con il rischio di penalizzare quei modelli tipo Alfa GT, che con il budellone vendono. Non a caso un nostro collega forumista che voleva una GT 6V si e' sentito rispondere che non garantivano la consegna ( se non c'e' il motore e' difficile consegnare un'auto ) ed ha dovuto ripiegare sul 4l cetanico. Quindi se volete un 6V, e' meglio battere le concessionarie AR e Lancia di provincia e sperare che ci sia una 156 o 166 o Thesis dimenticata, perche' sono le ultime occasioni.

Per Alfa Omega: hai dimenticato il sale grosso. La ricetta originale prevede che tu nel mortaio di pietra disponga il sale grosso, e poi le foglie di basilico. Poi pesti il tutto affinche il sale si impregni degli umori del basilico. Poi si agginga l'olio, i pinoli ed il formaggio, e si continui a pestellare fino a che la salsa non raggiunge una consistenza cremosa ed uniforme.

P.S. il Pesto vero si fa con il basilico di Pra' ( quartiere di Genova ) perche' deve crescere in collina ma sentire il mare. al posto del pecorino e' tollerato il parmigiano od un mix dei due formaggi. Alcuni aggiungono le noci ai pinoli. Se il pesto e' poco ( rispetto alla pasta ) puo' essere allungato con il latte. Paste migliori per il pesto: Lasagne Trenette Tocco di classe: aggiungere alla pasta patate e fagiolini bolliti e condire il tutto insieme

E' vero, ho dimenticato il pesto.....ed anche la cassoula ( si scrive cosi ? boh ! ) Sull'ultima frase, non vedo alternative. Se vogliamo per esempio migliorare scuola ed Universita' ( condizione indispensabile per restare all'avanguardia nella tecnologia ) non vedo alternative al taglio graduale, ma inevitabile, delle spese per sanita' , previdenza, assistenza sociale e pubblico impiego. L'ipotesi di partenza e' che gli sprechi siano organici al sistema e percio' non eliminabili. Se ci fai caso, in Italia e' gia' cominciato con lo spostamento di alcuni farmaci dalla fascia gratuita a quella a pagamento, e rendendo piu' difficoltosa la loro esenzione ( solo nel caso di vera indigenza e di piano terapeutico ). Qua in Liguria da almeno tre anni la regione non assume piu' a tempo indeterminato ( solo collaborazioni e contratti a tempo determinato ) ed anche i vincitori dei concorsi non sono piu' assunti, con conseguenti cause e ricorsi al TAR. Tutto cio' provoca una riduzione ovvia dei consumi che attualmente si cerca di parare cercando di fare indebitare di piu' le persone con crediti spropositati, ma la soluzione e' ovviamente solo un palliativo.

Purtroppo hai ragione: l'Europa si sta trasformando in un continente post-industriale. Ho paura che non ci siano soluzioni onni-comprensive ma solo un mix di Alta Tecnologia Design Turismo Servizi finanziari e non Produzioni di nicchia non copiabili ( Es alimentare: Parmigiano Reggiano e Champagne francese ) e potenti tagli al welfare che pero' nessun governo europeo ha il coraggio di affrontare.

Ma il problema non e' soltanto il lavoro, ma e' ovviamente il tessuto sociale in cui entri. Perche' e' ovvio che se ti viene una famiglia a Milano, od in qualsiasi altro posto, dovrebbe trovare un'abitazione compatibile con il reddito, ed i servizi sociali necessari ( scuola, sanita', ordine pubblico etc ) tra l'altro gia' pagati dalle tasse. L'impatto di un grande trasferimento provoca a spirale il rafforzamento di questi servizi, che a loro volta provocano nuovi trasferimenti di capitale e di persone, e cosi' via in una spirale autoaccrescentesi ( fedd-back positivo ). A questo punto uno Stato ( qualsiasi stato ) ha diverse strade: 1) Ignora il problema accettando il degrado dei servizi sovraccaricati con conseguente impoverimento di tutto il tessuto sociale ricevente e con i conseguenti costi in criminalita' ed involuzione sociale culturale ed economica. 2) Accetta i maggiori costi ridistribuendoli su tutti i contribuenti ( con grande gioia di questi ultimi ) 3) Fornisce il minimo mantenimento sotto forma di sussidi e/o lavori fittizi nella zona di partenza per minimizzare l'impatto ed i disagi. Tutte queste strade sono state tentate con alterne fortune nei vari stati occidentali ( Stati Uniti compresi ) ed a seconda della moda politica/economica vigente del momento. Attualmente in Italia e nel mondo il pendolo odcilla piu' dalla parte delle soluzioni liberiste. Esse hanno mostrato nella storia economica un maggiore o minore successo a seconda del periodo storico o del paese in cui sono state applicate, esattamente come quelle socialiste o social-democratiche. Per questo io non ritengo certe soluzioni una panacea o per il solo fatto di essere di una categoria sicuramente risolutive.

Puo' darsi...ma ora avremo 11.000 famiglie senza reddito e senza possibilita' di averne, se non buttandosi nel lavoro nero o nella delinquenza spicciola. O andranno tutti a cercare lavoro a Milano ? In entrambi i casi, i costi sociali saranno molto maggiori dei risparmi.