Credo che un politico intelligente ed abile debba sapere quando ascoltare e quando no. Gli insulti al Parlamento Europeo sono di casa, basti ricordare che cosa fu detto a Chirac dopo i test nucleari a Mururoa, solo che Chirac ebbe l'intelligenza di sorridere e tacere. Purtroppo il Cavaliere ha mostrato qui tutti i suoi limiti di intelligenza politica, e la difficolta' che puo' avere un imprenditore, abituato alla gestione di un azienda, alla costruzione del consenso in maniera democratica. Per quanto riguarda l'importanza, non dobbiamo dimenticare che la politica europea gira ormai da 300 anni intorno al confronto/scontro Inghilterra/Germania/Francia, che vede normalmente due di queste nazioni contro la terza, quindi il contrasto attuale non e' che l'ennesimo "giro di valzer". L'Italia, non ha la statura politica per inserirsi alla pari, pur avendo quasi la statura economica, ma e' uno dei comprimari utilizzati di volta in volta da una di queste potenze come strumento di pressione. Tutta la politica Italiana del secolo scorso ha avuto come obiettivo quello di essere riconosciuta come "quarto grande", ma oggettivamente tale risultato non e' ancora stato raggiunto, anche se ritengo sia stato sfiorato negli anni 50/60 del XX secolo....