Ottima l'iniziativa di Fulvio.
La cosa migliore per parlare di religione è farlo attraverso testimonianze personali, senza aprire troppi dibattiti fra chi crede e chi no.
Il rischio, soprattutto dovendo solo far ricorso alla parola scritta, è irrigidirsi ognuno sulle proprie posizioni come poi è un po' capitato in passato.
Io sono credente cristiano.
Non sono cattolico.
Sono nato in una famiglia di evangelici di terza generazione da parte di mia madre.
La religione risponde al desiderio dell'uomo di dare un senso ultimo alla sua vita, cercando soluzioni sul grande problema di sempre, quello della morte.
Io credo nel cristianesimo perché considero la figura di Cristo l'incarnazione di Dio nella storia.
La religione, o meglio, la spiritualità, è nella mia esperienza innanzitutto la ricerca di una relazione con Dio, non la semplice osservanza dogmatica di regole e principi astratti.
Quando questa relazione con Dio si approfondisce e si alimenta nella quotidianità, io provo naturalmente il senso della mia limitatezza e il rispetto dell'altro, chiunque egli sia; ancora meglio del rispetto, se questa relazione la coltivo, riesco anche a provare amore.
Guardo il mondo e lo sento parte di me, del micro percorso che sto effettuando in questa vita.
Credo che seppur decisa dagli uomini, la direzione della storia, che non è unilineare ma fatta di strappi, ritorni ed evoluzioni, sarà fermata dal Cristo in cui credo, che ha promesso un suo ritorno in veste non più di Figlio dell'Uomo, quasi mimetizzato tra gli uomini, ma nella veste del Creatore che decide di rifondare la Terra sui presupposti originari e con chi, INTENZIONALMENTE O NO, abbia preparato il suo animo a vivere secondo i principi del rispetto, altruismo, crescita personale e collettiva, insomma con chi troverà naturale oltre che meraviglioso che quei principi possano perdurare in eterno.
Ho avuto atei tra i miei migliori amici. E a volte proprio in questi colgo il dolore di non aver ancora trovato l'Altro o il tradimento di aver fatto passare Dio per un pallido simulacro.
Non amo gli integralismi se con questo si intende la chiusura totale al dialogo con altre culture o credi, rintanandosi nella propria gabbia dorata di certezze.
Daltrone, credo che la verità esista, ma non ho la presunzione di possedela.
Semmai di esserne avvolto...