Alcune di queste considerazioni si facevano già al tempo dei primi anni 80. Quando si parlava di paninari e per definirli si faceva riferimento ovviamente ai segni della moda: timberland e moncler (per alcuni di voi saranno cose sconosciute).Nel campo della moda si avverteì ancora più il gioco dell'appariscenza (ma che dire di quando alla fine dei 60 trionfò la minigonna?), con le adolescenti che mostrano con disinvoltura l'intimo che spunta da pantaloni e gonne a vita bassa.
Personalmente credo che la grande novità di oggi è la tecnologia legata a cellulari e internet che sta cambiando modo di fare comunicazione e abitudini quotidiane.
Cosa c'è dietro questi cambiamenti è la sfida delle analisi sociologiche di oggi.
Ma tu Agent sei iscritto a sociologia? Allora prova a consultare un libro interessante scritto da G. Pecchinenda: "Videogiochi e cultura della simulazione, sottotitolo La nascita dell’homo game (Laterza). Secondo questo autore l’uomo postmoderno è un uomo «tecnologicamente coinvolto» ovvero un «homo game», perché il mondo in cui si immerge è sempre più quello delle realtà virtuali da lui stesso create; un mondo che è tornato a essere, grazie alla stessa tecnologia che lo aveva distrutto, un mondo «re-incantato», magico.
Provengo anch'io dall'ambiente sociologico anche se per alcuni anni me ne sono distaccato per poi, recentemente, rituffarmici dentro...
ciao.