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elias

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  1. elias

    stilo rest

    Evidentemete finora non avevo mai visto delle Actual... comunque preferisco questa variante a quelle (almeno per la mia esperienza) più diffuse della versione Dinamic... Grazie comunque a Stefano e Velox per le puntualizzazioni
  2. elias

    stilo rest

    forse ho avuto le traveggole, ma mi sembra di aver visto un paio di Stilo Mw 03 con il portellone leggermente modificato nella parte inferiore, completamente liscio e senza scalini... E' per caso questa la modifica?
  3. Come Copco, anch'io finora batto tutti, non so se pure Copco stesso. Comunque siete tutti più o meno tra i 20 e i 30 anni: che impressione!
  4. Caro Abarth03 l'originale Multipla e' un capolavoro del design infatti e' uno dei pochi automobili che e' stato esposto al MOMA di New York..... La foto e' un fotomontaggio e credo che si vede anche... Ma si continuiamo a fare le macchine per pochi eletti che "capiscono" di auto. Il popolo ebete non è degno di salirci sopra. Pensa che stupidi e cretini quelli della Renault o della Opel o della Citroen che hanno fatto macchine per tutti e che ne vendono a centinaia di migliaia. Meno male che c'è mamma Fiat che fa le auto per pochi. Non ti capisco TZ1 e' un fatto innegabile che la Multipla e' stata esposta come capolavoro del design contemporraneo al MOMA la Scenic o la Zafira no.......guarda TZ1 che il design non e' una cosa che si capisce sempre dalla massa.....e gli specialisti critici dell'arte e famosi designer hanno scelto da esporre la Multipla come icona del design non la scenic la golf o la touran....... Mi fa piacere che Multipla abbia ottenuto quel riconoscimento. Però Taurus, un'azienda automobilistica come Fiat deve fare auto di successo od opere d'arte che possano capire solo raffinati critici (perché questo ci basta)? Perché mi sembra a volte che tu faccia l'equilibrista tra questi due concetti non sempre coincidenti...
  5. Chi riuscirà a sfiancare l'altro? Il sommo sacerdote teutonico Max-Sigfried o il vate italo-gallico Taurus? Venghino, venghino siori si accettano scommesse... Scusate, amo alternare liriche auliche a qualche passaggio esilarante. Ma questo scambio è di quanto più succoso si sia letto sul forum in questi ultimi tempi.
  6. Propendo per passione verso l'auto italiana, anche se evito di avere i paraocchi. Quello che dice Max a volte è irritante e provocatorio, ma serve per avere più punti di vista in questo fourm. Per cui, basterà avere qualche argomentazione in più e meno tifo per difendere le proprie ragioni e vedrete ci sarà più gusto nella discussione. Vedi Max anche tu per fare da contrappeso allo sbilanciamento italiofilo stai scendendo troppo nella passione un po' acritica, proprio come alcuni che tu stesso hai criticato, in certi casi giustamente. Comunque complimenti per il coraggio con cui ti presenti nella fossa dei leoni, "sacerdote dell'auto straniera" :wink: :wink:
  7. Gli ho mandato un messaggio privato simile a quello di Stefano.
  8. D'accordo con te. Quello che tu hai evidenziato è ciò che più mi ha disturbato
  9. Avevo notato la tua frase. Figurati, non devi scusarti. A me quello di Velox era parso più uno sfogo doloroso piuttosto che un vero e proprio epiteto... Capisco che chi vota il Cav si sia risentito.
  10. Un appello a tutti quanti: ma vi rendete conto da dove eravamo partiti e dove siamo andati a finire? Speravo in una commozione comune verso i valori umanitari scaturiti dalla triste vicendta da cui ho tratto il nome per questo post, e invece mi ritrovo tra battibecchi e un moderatore dimissionario. Forse dovremmo imparare tutti a rileggere bene quello che scriviamo e anche a replicare con pertinenza a ogni post senza troppo divagare e perdere il filo conduttore originario. Un saluto a tutti.
  11. Il fatto che il discorso si sia allargato ad altre questioni più ampie non mi sembra un dato negativo e fa onore a questo sito. Permettetemi solo di aggiungere due elementi su cui si potrebbero aprire interi forum : - Il problema palestinese - Il concetto di guerra preventiva Il primo problema è indubbio che crea l'humus su cui si radicano rabbie, odi e rivendicazioni. Ci fosse stata maggiore volontà a livello di politica internazionale nel tentare di risolvere la secolare tensione forse si sarebbero tolti i "viveri" al terrorismo latente in diversi stati filo arabi. Il secondo aspetto, quello di guerra preventiva, apre un inquietante scenario per il futuro. Anche perché come citava Taurus questo concetto si sarebbe dovuto applicare in altre situazioni e così non è stato. Si crea cioè una disparità di trattamenti e salta all'occhio come dietro a certi interventi si nascondano altri interessi geopolitici ben poco nascosti. E ciò rafforza quel diffuso antiamericanismo che coinvolge varie nazioni, in occidente come oriente. Detto questo, io mi sento molto piccolo di fronte a tutte quelle persone che stanno partecipando ad azioni umanitarie, lasciando le loro famiglie e rischiando la propria pelle.
  12. La mia era un'orazione per la pace. In cui desideravo fare coinvolgere gli altri del forum per riflettere semplicemente sull'orrore e l'assurdità della guerra e della morte. Mi dispiace che in qualche modo si sia scivolato in certe polemiche. In ogni caso, Velox pur utilizzando espressioni dure verso due leader politici, ha colto lo spirito di quel testo. Personalmente pur essendo pacifista non ho una risposta a tutti i problemi che la sicurezza internazionale pone. So solo che molti conflitti sono il risultato di alleanze opportuniste del passato, amici di comodo che diventano poi il male assoluto dopo averli ben bene armati e coccolati. In ogni modo, vi segnalo un testo per chi ha voglia di approfondire e andare oltre il sentito dire che non indico per caso. Il titolo è: La paura e l'arroganza (Editore Laterza; fa un po' il verso al testo della Fallaci La rabbia e l'orgoglio); curatore è il noto storico medievalista Franco Cardini. Per chi non lo sa, Cardini si colloca nell'area intellettuale di destra anche se il suo pensiero non si può ingabbiare in semplici suddivisioni ideologiche. In quel testo troverete diversi spunti e provocazioni su alcune genesi dei conflitti, come quello talebano in Afghanistan. Cardini pur non essendo il tipico antiamericanista come in genere accade in alcuni pensatori di sinistra, pone quesiti inaspettati per chi proviene dalla sua area culturale. Insomma, non vi dico di prenderlo come oro colato, ma vale la pena leggerlo. Un grazie infine a chi si è unito al mio pensiero di cordoglio.
  13. elias

    Il cielo sopra Nassiriya

    C’è un odore acre nell’aria che è rimasto dentro le mie narici. Odore di gomma bruciata e di carne. E di qualcos’altro che non so ancora. Ho planato a terra piano e piegato le ali perché quell’odore non si disperda e stazioni ancora un po’ prima che tutto venga dimenticato troppo in fretta. Sì, è stato un boato, il rumore arrogante della morte che spezza i pensieri prima ancora del corpo. Che dilania e offende i nomi. Ma c’è a chi non importa sapere come ti chiami; basta avvistare il vessillo nemico per decidere di mettere fine a se stessi e a loro… Sì, tra i nomi c’era anche quello di Giuseppe. Uno dei nemici. Doveva aiutare a ripristinare le tubature dell’acqua e a soccorrere i bambini bisognosi del posto. Giuseppe era capace di mandare cartoline di saluti ai nuovi colleghi prima ancora di conoscerli e vederli in faccia. Strano nemico, davvero. E strana la vita. Dio mio, come a volte questa si accanisce sugli uomini con cieca ironia. Giuseppe non c’entrava niente con la guerra. Giuseppe aveva avuto già di che penare. Un figlio di 6 anni portato via da un male incurabile. Ma dal suo dolore erano usciti il coraggio di vedere ancora bella la vita e il desiderio di renderla più accettabile a chi non avrebbe un motivo per pensarlo. Il dolore però può rendere ciechi e stordire gli animi. E figliare odio e altro odio. Ora guardo i volti straniti di chi vaga tra le macerie in cerca di un segno di vita. O semplicemente di un segno che abbia ancora un senso. Guardo le lamiere contorte della camionetta e la grottesca poltiglia dei corpi esplosi. Se solo quei corpi avessero potuto incontrarsi con gli occhi invece che con la rabbia… Dio mio, dovremo aspettare ancora molto prima che tutto questo finisca per sempre? C’è ancora quell’odore nascosto che deve essere rivelato in tutta la sua bellezza e che ora sento più distinto. È l’odore della dignità, dell’altruismo, del sapersi guardare dentro e fuori di sé; vorrei dire dell’amore se solo questa parola non fosse spesso uccisa dall’overdose di banalità. Sì, è l’odore di Giuseppe, ma anche di Giovanni, Filippo, Alfonso… Mi alzerò in volo e ne porterò un po’ a chi vorrà sentirlo. Lo sentite? Lo sentite? Lo sentite?
  14. Vi propongo un'idea. Almeno per la Rai, che è un servizio pubblico, dovrebbe in parte funzionare. Chiamate la redazione di Easy Rider e fatevi dire con quale criterio vengono selezionate le auto per la trasmissione e, visto che ci siete, esprimete il vosto dubbio sull'imparzialità delle scelte stesse e poi riportate quanto vi hanno detto su questo forum. Io, se mi viene voglia, farò altrettanto.
  15. L'ho scritto tempo fa in questo forum. Conosco chi lavorava in Gm a livello di quadro al tempo dell'accordo con la put option. E in Gm le voci che circolavano erano che l'intesa era stata realizzata da Gm per evitare che Fiat entrasse nell'orbita di Daimler-Benz, ma in realtà non sapevano che farsene di accollarsi, se mai la put si fosse esercitata, anche delle incombenze della società italiana. E semmai quello che si pensava era che tutto sommato Paolo Fresco era stato un dritto a mettere questa opzione che era più una forma di tutela per Fiat piuttosto che un desiderio di attuarla
  16. Quello che dice Rick credo abbia un senso. Probabilmente l'eco di certi inconvenienti non è stato tale (anche perché se ne sono vendute ancora così poche), da essere la causa predominante del mancato decollo di vendite. Anche se a lungo andare, se queste voci sono fondate, faranno il loro bravo e definitivo danno all'immagine di Thesis. A proposito, un'ultima chicca che riguarda l'ex responsabile marketing, il noto spagnolo Rui Diez che, per giustificare il ritardo dell'uscita di Thesis, dichiarava: "Vogliamo che sia un'auto perfetta. Per questo stiamo ancora temporeggiando..." Parole sante.
  17. elias

    stilo rest

    Grazie infinite, Alessandro. Ma quando diamine danno informazioni ufficiali alla stampa? Niente versione pluriaccessoriata quindi? Velox, se ti interessa all'ufficio stampa nicchiano un po' e cercano di minimizzare l'idea che ci sia un importante restyling pe Stilo
  18. elias

    stilo rest

    L'ho saputo un'oretta fa telefonando al concessionario Fiat. La Stilo è già stata ristilizzata e l'intervento intressa la 5p, come sapevamo, nella parte posteriore. Domani potrò vedere le immagini. Comunque il nuovo modello arriverà con i nuovi ordini di questi giorni. Voglio verficare dal vivo l'entità dell'intervento prima di arrivare a fare altri commenti. Fate anche voi qualche verifica telefonando a un rivenditore Fiat. insomma un rest dopo due anni!
  19. Certo Elias... tu mi conosci davvero bene per dire queste cose... siamo cresciuti insieme a pane e latte, io e te.... Secondo me dovresti scrostarti uno strato spesso tre dita di perbenismo. Non c'è bisogno di conscere le persona a fondo per esprimere certe valutazioni. D'altronde io parlo con Sonata, cioè con uno che si fa conoscere per quello che dice in un forum virtuale. E' a Sonata infatti che mi rivolgo non alla persona che c'è dietro il nick. Il vero problema non è il mio perbenismo, che non c'è, ma il falso liberalismo e disinvoltura che si celano in certe battute, come quelle che tu riporti. Guardandoti intorno pensi che ci sia così tanto bisogno di indugiare in frasi fatte, stereotipi degradanti, e, diciamola tutta, in battute che sanno di aria fritta? Mi sembra che il mercato abbondi generosamente di tutta questa mercanzia. Senza rancore.
  20. Questo forum mi piace proprio perché rispetto ad altri, a parte qualche eccezione, sa distinguersi per un certo stile anche nell'ironia e sfottò. Che dirti allora Sonata, non sei tra questi ultimi.
  21. elias

    articolo su lancia thesis

    Non capisco innanzitutto perchè si possa criticare questo e non quello... per esempio io non credo proprio che lo stile sia la parte più criticabile di Thesis. E le critiche non arrivano solo da questa rivista, 4R ha criticato il cambio, Automobilismo gli spazi di frenata, tutti criticano le prestazioni basse dovute alla massa elevata, ecc. Se in Fiat pensano come voi, siamo fregati, perchè a qualunque critica rispondete "specchio riflesso", non vedo non sento non parlo. Insomma anzichè verificare ed argomentare andate per avvocati. Non è questo il modo per migliorarsi. Avete notato per caso che i prodotti validi non vengono criticati? vi siete mai chiesti il perchè? avete visto aspre critiche verso Ypsilon ad esempio? svegliatevi, e basta ragionare col tifo nel cuore, se una rivista (una qualsiasi) espone delle critiche non è per divertimento, è perchè qualcosa non va. E se anche fosse vero - come gli italiofili millantano - che ci sono critiche ingiuste, bisognerebbe dimostrare il contrario. Ma finchè ci si limita a fare considerazioni faziose e false del tipo "la plasticaccia simil legno", possiamo discutere di auto al bar. Avete mai notato come reagite alle critiche. Sempre lancia in resta, "cosa dicono sti farabutti", mai con un minimo di atteggiamento autocritico. Sembra che siamo i padroni del mondo e possiamo permetterci di infischiarcene dei giudizi altrui. Scommettiamo che VW dopo le critiche alla nuova Golf sulle finiture raddrizzerà presto il tiro? o farà come voi e denuncerà/offenderà che ha mosso le critiche? PS:immagino che questo mio discorso vada inquadrato nel campo della tedescofilia, e nulla più... le critiche caro mio bisogna saperle fare..... non credo che tu sia iingrado di fare una critica stilistica..... ma sarebbe leggittimo.... diverso è dare fede alla cianceriae + assurde. ripeto..... se lancia volesse vendere thesis a tutti i costi la venderebbe..... mentre io apprezzo la coerenza nel puntare tutto sull'immagine con questa straordinaria vettura........ una lancia dal primo all'ultimo centimetro che poi come dica stefano possa essere considerata come una icona è possibile ..... ma è proprio questo che serve a lancia...... l'icona dell'eccellenza te l'ho detto merc ha un'altra logica e la si vede con quello che produce .... introducendo in quyel segmento una versione di accesso, sottomotorizzata e con finiture ultrapopolari il fatto che thesis non preveda questa versione di accesso a me fà solo piacere ..... come mi fà piacere che le quotazioni dell'usato si mantengano elevate e contemporaneamente sono contento di non trovare thgesis superpromozionata.... presente a flotte nelle liste delle km0..... come appunto merc. poi tu critichi thesis e parli bene di ypsilon..... ma anche un cieco.... solo al tatto capirebbe che le due sono figlie del medesimo stile e del medesiomo pensiero...... con la sola differenza che se ypsilon è in un segmento in ciu lancia è forte da 20 anni.......... thesis si reinse3risce in una fascia che aveva abbandonato nei primi anni 60...... non credo che occorrano grosse doti intellettive per rendersene conto. altra cosa...... all'esordio la y10 styentò per un paio d'anni perchè costava tanto e la gente non se l'aspettava..... poi venne corretto il tirio con versioni di accesso + competitive e fù il successo che tutti noi ricordiamo....... si fece questo proprio perchè si intravide la possibilità di fare bei numerini in quel segmento ....... per thesis mi auguro che non si scelga questa strada e che magari si debba vedere una thesis con stereo come optional o con sedili in stoffa o con borchie alle ruote...... io credo in effetti che lavorando in questo modo si gettino le basi per l'erede della thesis + che per thesis stessa che comunque vedo in costante .... seppure forse in lenta ascesa..... proporzionalmente alla auspicabile crescita del marchio lancia attraverso l'introduzione dei nuovi modelli che speriamo arrivino Scusa Fabvio, voglio seguirti sul tuo discorso di una Thesis-spot per il marchio Lancia. Se è questa probabilmente la sua missione come però si può raggiungere questo risultato se l'auto viene poco reclamizzata, poco supportata dal marketing, se in Europa ancora Lancia conta ben pochi punti vendita? Va bene non puntare a fare grossi numeri, a non svalorizzare il prodotto, ma almeno a far parlare di sé e bene questo sì dovrebbe essere almeno l'obiettivo primairio da perseguire.
  22. Forse Accaemme ti riferivi anche alle mie considerazioni all'inizio di questo topic. Ho tentato infatti di considerare il fenomeno non solo dal punto di vista dell'analisi del prodotto,della sua percezione in termini di qualità, della problematica della concorrenza, tutti cioè fattori prioritari, ma anche da quella variabile socio-culturale (e tutti i fenomeni sociali sono prodotti da una serie di fattori e mai da uno solo) che ha un suo peso, sicuramente non predominante ma comunque presente. Il fatto che alla Fiat si perdoni molto poco è anche il risultato della sua valenza simbolica. L'attenuazione della cosiddetta cultura nazional-popolare, cioè di quel minimo comun denominatore che univa in un certo senso il nord al sud; l'avanzare di fenomeni centrifughi come la Lega è stato sicuramente un elemento di svantaggio per quelle realtà che si idenfiticavano con l'idea di stato. La Fiat ha di sicuro giocato questo ruolo; un'azienda che è anche un po' l'Italia, madre e matrigna nello stesso tempo; per cui le nuove generazioni si sono sempre più spostate verso altri simboli, che in qualche modo rappresentavano anche una certa emancipazione dai simboli del passato. A maggior ragione per i marchi di prestigio, che oltre a contenere vuoti di gamma e di contenuto, non erano pià rispondenti alla classe emergente. tutto il resto che avete detto e ribadito in questi ultimi post è validissimo e credo comunque sono le principali cause di un vistoso calo di successo dell'auto nazionale; il mio è solo un modo di vedere lo stesso fenomento da un'altra angolazione, senz'altro minoritaria ma interessante da approfondire.
  23. Azz, ci sono caduto come un allocco. Eppure dovevo immaginarlo da Copco-Max Buker (scusa, ma è così che mi piace continuare a definirti).
  24. Dunque, Copco ci ha dato una notizia che svela un malinteso. E questo rende la cosa un po' buffa. Personalmente ho, come sottolineato in un post precedente, forzato sul caso di cronaca per fare alcune considerazioni di principio, senza voler mettere in discussione la libertà di scelta e altre questioni retoriche. E' ovvio che se il fenomeno riguardasse una cospicua fetta di operai avrebbe una sua valenza simbolica diversa se si tratta di casi isolati. In ogni caso il principio di attaccamento a un'azienda non è da considerare di secondaria importanza. Per finire, caro Sonata, sinceramente quella frase lì non rende giustizia alla tua persona; credo che tu possa pensare qualcosa di meglio; o forse credi di essere spiritoso. A me fa venire tanta tristezza. Le donne meritano altra considerazione. Per favore, toglila.
  25. Per Vare: non mi fare dire quello che non ho detto... Non ho certo sostenuto che la colpa della mancanza di vendite sia dell'operaio che non compra Fiat. Seguimi un attimo in quello che forse non ho ben esplicitato... E mi ricollego a Blek: non me la sento di fare condanne morali, ci mancherebbe... Il primo dovere morale è fare bene il proprio lavoro contribuendo a migliorare la qualità... Ma risottolineo: mi creerebbe un certo disagio venire al lavoro con un'auto di un altro gruppo. Poi, hai ragione anche tu. Gli operai hanno il diritto di avere recriminazioni e ne hanno avuto ben donde l'anno scorso. Ma sarà, forse perché ho vissuto certe situazioni anche se in ambiti completamente diversi, ma ho visto dalla mia esperienza che la disaffezione all'oggetto del proprio lavoro, se continui a lavorare in quello stesso ambito, non paga mai. Meglio allora, se puoi, che cambi ambiente. Risulta invece più costruttiva e vincente ogni azione, anche banale o semplice, che aiuti a ricompattare le forze e motivazioni di un gruppo. E in questo ci vedo anche il continuare a comprare il prodotto della tua azienda. Come vedi ho voluto forzare un po' l'analisi andando al di là del fatto di cronaca. Anche perché quel buon uomo magari l'Audi l'aveva avuta in regalo o presa a due soldi :wink:
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