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elias

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  1. veramente il paraurti posteriore e' diverso........... Max la 166 uscira' di produzione con l'avvento(o poco dopo) della 158/Giulia........visto che 158/Giulia ha una lunghezza simile(leggermente minore) ma e' piu' larga.......ed ha sopratutto un passo di ben 10cm superiore(280cm contro i 270cm della 166 e i 260cm della 156...).....per cui ci sara' nei listini per altri 20-24 mesi........ Rimarrebbero quindi come berline dai grandi numeri, nuova 158, 147 e poi 148? Praticamente ci sarà per circa due anni un vuoto di gamma, in attesa del grande suv e della nuova 168. Che cosa porta a pensare che tutto questo non comporti minori fatturati? L'ampliamento delle offerte di specialities o delle vendite di Kamal?
  2. L'ho intravista dal vivo. E devo dire che l'impressione è niente male. Le scalanature nella fiancata danno il senso di un lavoro di design curato e il frontale risulta intrigante. Sicuramente dà un senso di maggiore attualità rispetto alla 166 (anche questa da rivedere poi dal vivo). La Thesis, nel bene e nel male, si pone su un livello di difficile comparabilità (e questo è un bene).
  3. La presentazione del restyling è fissata per il maggio-giugno del 2004 (fonte Taurus)
  4. Auguri anche da parte mia. E coltiva sempre una sana intimità con la tua donna, uno dei segreti della longevità di un rapporto.
  5. Questo è uno di quei tipici casi in cui non si sa se bisogna gioire per la vitalità di un marchio italiano o provare gelosia per il fatto che esso è in mani straniere, per cui la sua "italianità" è solo parziale.
  6. E Armani? Troppo minimalista? Insomma in poche parole occorrerebbe che Fiat per i suoi marchi più prestigiosi, e ritorno su Lancia, dovrebbe fare quelle operazioni denominate di Branding ossia veicolare un'immagine della casa oltre i suoi contenuti tradizionali associandola a iniziative che espandano il suo valore simbolico tradizionale. Ricordate quando per alcuni anni Wv sponsorizzava i concerti dei PInk Floyd e per l'appunto mise in commercio un modello con il loro nome? Per il potere evocativo che hanno Lancia e Alfa, come diceva anche Phormula, basta accendere la fantasia e dara una svolta più aggressiva al marketing.
  7. Non solo Elias... certo sarebbe interessante lanciare una linea esclusiva di accessori col marchio Lancia, accessori di abbigliamento, ma non solo, come set di valigie esclusive... anche questo potrebbe servire, no? ... E siccome una volta Lancia era famosa per essere innovativa nelle linee e nella teconologia, si potrebbe pensare per l'abbigliamento a capi con tessuti di nuova concezione ma eleganti (ci sono allo studio delle idee in parta già applicate come i tessuti aromatici o con fibre traspiranti particolari, ecc.) da eventualmente differenziarsi a una linea invece sportiva che potrebbe intraprendere Alfa...
  8. concordo con Phormula e Stefano per quanto riguarda le risorse non illimitate e le possibilità di attrazione verso una clientela che attraverso il volano di Fiat può traghettare meno forzatamente verso i lidi di Lancia... Certo come dici tu Phormula, il marketing potrà avere un ruolo fondamentale per sottolineare le differenze di Lancia e le sue specificità. Lancia potrebbe benissimo associarsi al mondo della moda (anche se c'è già alfa che sponsorizza il MOMI), proponendosi come marchio fashion; potrebbero nascere boutique in stile Mercedes ma con argomenti ancora più pertinenti all'atmosfera lancista; Taurus in qualche post fa proponeva il marchio Lancia come un marchio sexy... Che ne pensi?
  9. mah.. di tutte le belle notizie lette, del bellissimo prototipo Stilnovo e delle sue caratteristiche, l'unica cosa che fatico a non capire è questa: abbiamo una 147 che è bellissima, puo tranquillamente reggere al vertice il confronto per anni (viste le ultime A3, Golf V, Astra, Megane....poi) la 147 puo quindi far vivere Alfa agli ottimi livelli in cui è.... mentre in Lancia una segmento C che si annuncia bellissima, richiesta, quanto di assoluta mancanza per le case italiane visto che non mi pare che la Stilo abbia convinto al 100% e sappia controbattere le avversarie, e invece di anticipare il piu possibile questa Stilnovo lo si fa per la 148: gia io avevo detto che il 2006 è lontano ma in questo caso vuol gia dire 2007.... mi sembra una pazzia, specie se si pensa che Delta II è fuori mercato da secoli e della lybra non abbiamo ben capito che sarà... booh.. a mio avviso la 147 è un'auto che ha tranquillamente convinto come fece Delta I (che rimase in listino 13 anni), e anche se rimane un anno in piu lo ritengo meno grave che non avere nulla nelle altre 2 case italiane.. tutto imho. Insomma per 2-3 anni la Lancia dovrà reggere quasi tutte le sue vendite sulla Ypsilon, visto che Thesis rimane quasi di nicchia, un po' meglio la Phedra che fa volumi superiori al previsto. Speriamo che ciò basti per mantenere l'interesse sul marchio, parlo soprattutto a livello europeo.
  10. che Taurus sia Lapo???? se martina guida una ducati......... lo abbiamo beccato...... scherzi a parte....... complimenti sinceri!
  11. Caro 158 ti scaldi tanto e dai già per spacciata un'auto prima ancora che esca. Mi sa che tanto scalpitio nasconda la tua voglia di comprarla al più presto...
  12. Ho dato anch'io la mia preferenza alla Fulvia. Ecco la situazione aggiornata: Antwort 1 1808 ( 29.97%) Opel Insignia Antwort 2 2222 ( 36.83%) Lancia Fulvia Coupé Antwort 3 2003 ( 33.20%) Audi Le Mans quattro
  13. Tsk, tsk, tsk, tanta fatica per postare sti mega comunicati e questo è il risultato...? Ovviamente scherzo, Ghighen99
  14. Scusate ma posto di nuovo questo messaggio che avevo inserito nel topic in basso, ma forse lì la discussione è scemata. Forse può essere indicativo, si tratta di un mio amico americano che lavorava in Gm con responsabilità importanti. Lui ormai non è più vicinissimo all'ambiente. Comunque mi ha dato una sua ricostruzione dell'accordo. A parte alcune cose che sono acquisite; sembra comunque confermare che chi rischia di più in questa jv sia Gm. Il suo italiano non è proprio perfetto... Sono stato sempre convinto che cio` fu un grande errore in termine di rischio assunto dalla GM. Credo che la Fiat e` ora piu` o meno d'accordo a non esercitare il "put" e quindi a non richiedere l'acquisto da GM, naturalmente in cambio GM dovra` probabilmente far qualcos'altro per la Fiat, queste cose son sempre parte dei negoziati, non si da` qualcosa per nulla. L'acquisto del resto dell'80% della Fiat dalla GM non ha nessun senso: come investimento finanziario, sarebbe un investimento pessimo, l'industria automobilistica e` matura, e la possibilita` che ci saranno dividendi generosi e` molto minima, in particolare con la Fiat; come controllo amministrativo della Fiat da GM, sarebbe un disastro, come minimo esaspererebbe le relazioni con i sindacati ancora molto di piu`, puoi solo immaginare le proteste e scioperi contro una moltinazionale Americana, "sfruttatrice dei lavoratori", alla prime difficolta` economiche. La relazione fra GM e la Fiat fa senso sul fatto che la Fiat e Opel hanno modelli con lo stesso stanzionamento per cui si puo` produrre motori e trasmissioni con un volume doppio (cioe` un investimento solo anziche` due per creare un tipo comune di motore ed i mezzi per produrlo, e un livello di produzione doppio e quindi con meno costo di produzione per unita`). In piu`, combinando i loro ordini per acquisto di componenti secondari, acciaio, gomme, etc., possono usufruire di prezzi piu` bassi dato il livello piu` alto di ogni ordine. GM ha fatto un grande sbaglio finanziario gia` al tempo dell'acquisto iniziale. Acquisto` il 20% della Fiat dando alla Fiat il 5% delle azioni della GM. Al tempo dell'acquisto, il mercato era buono e quelle azioni costarono alla GM circa $2 miliardi. La Fiat ha venduto quelle azioni della GM precipitevolissimevolmente per evitare la bancarotta per circa $1 miliardo solamente quando purtroppo il mercato era molto giù...
  15. Mi inserisco nella discussione. Ho chiesto un parere sulla questione a un mio amico americano che lavorava in Gm con responsabilità importanti. Lui ormai non è più vicinissimo all'ambiente. Comunque mi ha dato una sua ricostruzione dell'accordo. A parte alcune cose che sono acquisite; sembra comunque confermare che chi rischia di più in questa jv sia Gm. Il suo italiano non è proprio perfetto... Sono stato sempre convinto che cio` fu un grande errore in termine di rischio assunto dalla GM. Credo che la Fiat e` ora piu` o meno d'accordo a non esercitare il "put" e quindi a non richiedere l'acquisto da GM, naturalmente in cambio GM dovra` probabilmente far qualcos'altro per la Fiat, queste cose son sempre parte dei negoziati, non si da` qualcosa per nulla. L'acquisto del resto dell'80% della Fiat dalla GM non ha nessun senso: come investimento finanziario, sarebbe un investimento pessimo, l'industria automobilistica e` matura, e la possibilita` che ci saranno dividendi generosi e` molto minima, in particolare con la Fiat; come controllo amministrativo della Fiat da GM, sarebbe un disastro, come minimo esaspererebbe le relazioni con i sindacati ancora molto di piu`, puoi solo immaginare le proteste e scioperi contro una moltinazionale Americana, "sfruttatrice dei lavoratori", alla prime difficolta` economiche. La relazione fra GM e la Fiat fa senso sul fatto che la Fiat e Opel hanno modelli con lo stesso stanzionamento per cui si puo` produrre motori e trasmissioni con un volume doppio (cioe` un investimento solo anziche` due per creare un tipo comune di motore ed i mezzi per produrlo, e un livello di produzione doppio e quindi con meno costo di produzione per unita`). In piu`, combinando i loro ordini per acquisto di componenti secondari, acciaio, gomme, etc., possono usufruire di prezzi piu` bassi dato il livello piu` alto di ogni ordine. GM ha fatto un grande sbaglio finanziario gia` al tempo dell'acquisto iniziale. Acquisto` il 20% della Fiat dando alla Fiat il 5% delle azioni della GM. Al tempo dell'acquisto, il mercato era buono e quelle azioni costarono alla GM circa $2 miliardi. La Fiat ha venduto quelle azioni della GM precipitevolissimevolmente per evitare la bancarotta per circa $1 miliardo solamente quando purtroppo il mercato era molto giù...
  16. Mi inserisco nella discussione. Ho chiesto un parere sulla questione a un mio amico americano che lavorava in Gm con responsabilità importanti. Lui ormai non è più vicinissimo all'ambiente. Comunque mi ha dato una sua ricostruzione dell'accordo. A parte alcune cose che sono acquisite; sembra comunque confermare che chi rischia di più in questa jv sia Gm. Il suo italiano non è proprio perfetto... Sono stato sempre convinto che cio` fu un grande errore in termine di rischio assunto dalla GM. Credo che la Fiat e` ora piu` o meno d'accordo a non esercitare il "put" e quindi a non richiedere l'acquisto da GM, naturalmente in cambio GM dovra` probabilmente far qualcos'altro per la Fiat, queste cose son sempre parte dei negoziati, non si da` qualcosa per nulla. L'acquisto del resto dell'80% della Fiat dalla GM non ha nessun senso: come investimento finanziario, sarebbe un investimento pessimo, l'industria automobilistica e` matura, e la possibilita` che ci saranno dividendi generosi e` molto minima, in particolare con la Fiat; come controllo amministrativo della Fiat da GM, sarebbe un disastro, come minimo esaspererebbe le relazioni con i sindacati ancora molto di piu`, puoi solo immaginare le proteste e scioperi contro una moltinazionale Americana, "sfruttatrice dei lavoratori", alla prime difficolta` economiche. La relazione fra GM e la Fiat fa senso sul fatto che la Fiat e Opel hanno modelli con lo stesso stanzionamento per cui si puo` produrre motori e trasmissioni con un volume doppio (cioe` un investimento solo anziche` due per creare un tipo comune di motore ed i mezzi per produrlo, e un livello di produzione doppio e quindi con meno costo di produzione per unita`). In piu`, combinando i loro ordini per acquisto di componenti secondari, acciaio, gomme, etc., possono usufruire di prezzi piu` bassi dato il livello piu` alto di ogni ordine. GM ha fatto un grande sbaglio finanziario gia` al tempo dell'acquisto iniziale. Acquisto` il 20% della Fiat dando alla Fiat il 5% delle azioni della GM. Al tempo dell'acquisto, il mercato era buono e quelle azioni costarono alla GM circa $2 miliardi. La Fiat ha venduto quelle azioni della GM precipitevolissimevolmente per evitare la bancarotta per circa $1 miliardo solamente quando purtroppo il mercato era molto giù...
  17. ...ma fare la fila per auto da 200.000 EURO non è realsitico...anche perche il povero concessionario farà fatica a comprarla per tenerla in salone. Credo che un'auto del genere invece porterà clienti a palate per la 147 e la 156, altro chè!!! Velox, dopo la tua mail ho ridimensionato l'avatar ma mi sono accorto che avevamo scelto la stessa immagine, per cui ho ripiegato su un'altra inquadratura. Comunque abbiamo buon gusto!
  18. Sono di dominio pubblico o vi sono restrizioni per diffonderle? Per ora hanno delle restrizioni. Ma forse se vai su kataweb motori (non ho ancora verificato) ci sono anche là. approfitto per scusarmi se ho aperto due topic contemporanei, ma l'entusiasmo è stato tale che volevo farla notare un po' a tutti e vista la commovente opera mi sembrava anche troppo restrittivo inserirla nel forum degli scoop. Comunque mi piego alle regole del forum.
  19. Beh. ci ha già pensato xbertone. Grazie comunque per le info.
  20. Potrei aggiungere altre immagini ma non ho capito come si fa a incollarle nella finestra di testo come riescono altri...
  21. E' sul mio avatar... ANTEPRIMA MONDIALE ALFA ROMEO 8C COMPETIZIONE: UNA SPORTIVA CHE REGALA "EMOZIONI VERE" Questa mattina Daniele Bandiera, President della Business Unit Alfa Romeo, ha presentato alla stampa internazionale un affascinante concept car. Si chiama "8c Competizione" e accompagna le altre importanti novità presenti sullo stand Alfa Romeo allestito per il 60° Salone Internazionale dell'Automobile di Francoforte: dalla Nuova Alfa 166 (anteprima mondiale) all'Alfa GT, dalle Nuove 156 e Sportwagon ai modelli GTV e Spider da poco tempo rinnovate nello stile e nei contenuti. Progettato e realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo, il prototipo rappresenterà la vera icona della marca evocando, già dal nome, la grande tradizione sportiva della Casa. Come dimostra la sigla "8c" che negli anni Trenta e Quaranta contraddistingueva quelle vetture (da competizione e stradali) equipaggiate con l'inedito "otto cilindri" realizzato dal famoso progettista Vittorio Jano. Il secondo termine "Competizione", invece, è un omaggio alla 6C 2500 Competizione, coupé sportivo guidato nel 1950 dalla coppia Fangio - Zanardi nella celebre Mille Miglia. Dunque, "8c Competizione" non è un nome di fantasia ma un segno distintivo della propria storia sportiva. Del resto la leggenda dell'Alfa Romeo è nata, in gran parte, dalle vittorie conquistate sui circuiti di tutto il mondo. Così tante che, da sole, costituiscono una vicenda lunga e affascinante, fatta di uomini e di passione agonistica, di motori e soluzioni tecniche d'avanguardia. Gli stessi protagonisti che hanno contribuito a creare quell'inestimabile patrimonio umano e tecnologico da cui oggi nascono auto belle, piene di temperamento e, soprattutto, capaci di coniugare l'emozione della linea con il piacere della guida. Ecco allora una linea accattivante e originale per questa "2 posti secchi" realizzata in fibra di carbonio e dalle dimensioni generose: è larga 1.900 mm, lunga 4.278, alta 1.250 e con un passo di 2.595. Grande dinamicità viene impressa dal segno orizzontale "scavato" in tangenza al passaruota anteriore verso la fiancata. Inoltre, i pneumatici di grandi dimensioni (anteriori 245/40 - R20 e posteriori 275/35 - R20) e i possenti "muscoli" dei parafanghi posteriori accentuano l'impressione di grande personalità e forza del modello. Senza per questo togliere eleganza a quelle linee che scorrono morbide, davanti come dietro, fino ai gruppi ottici incastonati nei paraurti integrati. Equilibrio stilistico, quindi, che trova la massima sintesi nell'audace disegno del lunotto che occupa la superficie posteriore e avvolge parzialmente i montanti laterali. Di grandissima importanza storica ed evolutiva, poi, il riposizionamento degli elementi frontali come le più importanti Alfa sportive della storia: i "baffi" e lo scudo, infatti, sono allineati alla stessa altezza. Senza contare che l'intera linea esterna è un susseguirsi di citazioni classiche, luogo ideale dove gli stilemi tradizionali del Marchio sono riletti in chiave moderna. Basta un rapido sguardo per scoprirli. Ecco, per esempio, la parte anteriore che ricorda quella storica della 33 Coupé Stradale. O ancora il posteriore, che ripropone i caratteristici gruppi ottici rotondi della Giulia TZ. Insomma, davanti al concept car "8c Competizione" non si resta indifferenti in quanto è la più pura espressione del concetto di "automobile" secondo Alfa Romeo. Anzi, con l'inedito modello il linguaggio stilistico Alfa compie un passo avanti. Infatti, rispetto al concept car "Nuvola" - che già racchiudeva le forme ed i trattamenti superficiali della nuova estetica Alfa Romeo - l'approccio stilistico dell'Alfa "8c Competizione" rivaluta il DNA del Marchio attraverso una lettura moderna e Hi-Tech dei più famosi progetti della storia del Biscione. Senza dimenticare che una particolarità contraddistingue tutti i modelli sportivi Alfa Romeo, ieri come oggi: la capacità di entusiasmare il cliente più smaliziato con una guida sempre coinvolgente. E l'Alfa "8c Competizione" non fa eccezione. Basti dire che sotto il cofano batte un 4,2 litri di otto cilindri a V (90°), sovralimentato con un compressore volumetrico. Il potente propulsore sviluppa oltre 400 CV a 7.000 giri/min e, abbinato ad un cambio posteriore manuale a 6 marce, spinge il prototipo oltre i 300 km/h di velocità massima e gli permette di passare da 0 a 100 chilometri in appena 4",5. Un motore capace di ottenere non solo prestazioni assolute e picchi elevati di potenza e di coppia (oltre 45 kgm a 4.500 giri/min), ma anche un'erogazione regolare e progressiva sin dai bassi regimi. Un'automobile, insomma, capace sì di prestazioni esaltanti, ma adatta all'uso sulle strade di tutti i giorni e non solo in pista. A queste brillanti performance il prototipo "8c Competizione" aggiunge una straordinaria tenuta di strada ed un handling da vera "sportiva di razza". Merito delle sospensioni a quadrilatero (anteriore e posteriore) che assicurano il massimo del piacere di guida, abbinando il grande controllo tipico delle trazioni anteriori ad una eccezionale sportività e precisione, particolarmente sfruttabile su tracciati misti. Da sottolineare, poi, che Alfa Romeo "8c Competizione" propone la trazione posteriore proprio per assecondare l'esuberanza del propulsore e regalare emozioni davvero impareggiabili. Torino 9 settembre 2003
  22. Se non ho fatto casini, dovreste vederla anche sul mio avatar ANTEPRIMA MONDIALE ALFA ROMEO 8C COMPETIZIONE: UNA SPORTIVA CHE REGALA "EMOZIONI VERE" Questa mattina Daniele Bandiera, President della Business Unit Alfa Romeo, ha presentato alla stampa internazionale un affascinante concept car. Si chiama "8c Competizione" e accompagna le altre importanti novità presenti sullo stand Alfa Romeo allestito per il 60° Salone Internazionale dell'Automobile di Francoforte: dalla Nuova Alfa 166 (anteprima mondiale) all'Alfa GT, dalle Nuove 156 e Sportwagon ai modelli GTV e Spider da poco tempo rinnovate nello stile e nei contenuti. Progettato e realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo, il prototipo rappresenterà la vera icona della marca evocando, già dal nome, la grande tradizione sportiva della Casa. Come dimostra la sigla "8c" che negli anni Trenta e Quaranta contraddistingueva quelle vetture (da competizione e stradali) equipaggiate con l'inedito "otto cilindri" realizzato dal famoso progettista Vittorio Jano. Il secondo termine "Competizione", invece, è un omaggio alla 6C 2500 Competizione, coupé sportivo guidato nel 1950 dalla coppia Fangio - Zanardi nella celebre Mille Miglia. Dunque, "8c Competizione" non è un nome di fantasia ma un segno distintivo della propria storia sportiva. Del resto la leggenda dell'Alfa Romeo è nata, in gran parte, dalle vittorie conquistate sui circuiti di tutto il mondo. Così tante che, da sole, costituiscono una vicenda lunga e affascinante, fatta di uomini e di passione agonistica, di motori e soluzioni tecniche d'avanguardia. Gli stessi protagonisti che hanno contribuito a creare quell'inestimabile patrimonio umano e tecnologico da cui oggi nascono auto belle, piene di temperamento e, soprattutto, capaci di coniugare l'emozione della linea con il piacere della guida. Ecco allora una linea accattivante e originale per questa "2 posti secchi" realizzata in fibra di carbonio e dalle dimensioni generose: è larga 1.900 mm, lunga 4.278, alta 1.250 e con un passo di 2.595. Grande dinamicità viene impressa dal segno orizzontale "scavato" in tangenza al passaruota anteriore verso la fiancata. Inoltre, i pneumatici di grandi dimensioni (anteriori 245/40 - R20 e posteriori 275/35 - R20) e i possenti "muscoli" dei parafanghi posteriori accentuano l'impressione di grande personalità e forza del modello. Senza per questo togliere eleganza a quelle linee che scorrono morbide, davanti come dietro, fino ai gruppi ottici incastonati nei paraurti integrati. Equilibrio stilistico, quindi, che trova la massima sintesi nell'audace disegno del lunotto che occupa la superficie posteriore e avvolge parzialmente i montanti laterali. Di grandissima importanza storica ed evolutiva, poi, il riposizionamento degli elementi frontali come le più importanti Alfa sportive della storia: i "baffi" e lo scudo, infatti, sono allineati alla stessa altezza. Senza contare che l'intera linea esterna è un susseguirsi di citazioni classiche, luogo ideale dove gli stilemi tradizionali del Marchio sono riletti in chiave moderna. Basta un rapido sguardo per scoprirli. Ecco, per esempio, la parte anteriore che ricorda quella storica della 33 Coupé Stradale. O ancora il posteriore, che ripropone i caratteristici gruppi ottici rotondi della Giulia TZ. Insomma, davanti al concept car "8c Competizione" non si resta indifferenti in quanto è la più pura espressione del concetto di "automobile" secondo Alfa Romeo. Anzi, con l'inedito modello il linguaggio stilistico Alfa compie un passo avanti. Infatti, rispetto al concept car "Nuvola" - che già racchiudeva le forme ed i trattamenti superficiali della nuova estetica Alfa Romeo - l'approccio stilistico dell'Alfa "8c Competizione" rivaluta il DNA del Marchio attraverso una lettura moderna e Hi-Tech dei più famosi progetti della storia del Biscione. Senza dimenticare che una particolarità contraddistingue tutti i modelli sportivi Alfa Romeo, ieri come oggi: la capacità di entusiasmare il cliente più smaliziato con una guida sempre coinvolgente. E l'Alfa "8c Competizione" non fa eccezione. Basti dire che sotto il cofano batte un 4,2 litri di otto cilindri a V (90°), sovralimentato con un compressore volumetrico. Il potente propulsore sviluppa oltre 400 CV a 7.000 giri/min e, abbinato ad un cambio posteriore manuale a 6 marce, spinge il prototipo oltre i 300 km/h di velocità massima e gli permette di passare da 0 a 100 chilometri in appena 4",5. Un motore capace di ottenere non solo prestazioni assolute e picchi elevati di potenza e di coppia (oltre 45 kgm a 4.500 giri/min), ma anche un'erogazione regolare e progressiva sin dai bassi regimi. Un'automobile, insomma, capace sì di prestazioni esaltanti, ma adatta all'uso sulle strade di tutti i giorni e non solo in pista. A queste brillanti performance il prototipo "8c Competizione" aggiunge una straordinaria tenuta di strada ed un handling da vera "sportiva di razza". Merito delle sospensioni a quadrilatero (anteriore e posteriore) che assicurano il massimo del piacere di guida, abbinando il grande controllo tipico delle trazioni anteriori ad una eccezionale sportività e precisione, particolarmente sfruttabile su tracciati misti. Da sottolineare, poi, che Alfa Romeo "8c Competizione" propone la trazione posteriore proprio per assecondare l'esuberanza del propulsore e regalare emozioni davvero impareggiabili. Torino 9 settembre 2003
  23. Se non sbaglio taurus affermava che la qualità della nuova 156 era superiore alla Bmw
  24. Come stiamo sul fronte dei sindacati? Ho avuto sentore che si stanno preparando a qualche iniziativa a livello nazionale. Dico questo non per prendere le parti di qualcuno ma penso che Fiat dovrà affrontare qualche grana a livello di accordi ancora non del tutto risolti, soprattutto con l'ala dura di Fiom.
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