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Stessa impressione. Deludente.
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Avrete notato gli ultimi spot di Mito con gli incentivi; fa impressione un modello di questo tipo con le sue ambizioni che arriva ad essere proposto a 12.900 euro; insomma alla faccia del premium...
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comunque è marzo 2010 non tra un mese.
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Pomigliano, scontri operai-polizia I lavoratori Fiat sull'autostrada Nello stabilimento ci sono attualmente circa 5.000 cassintegrati NAPOLI - Scontri tra operai Fiat di Pomigliano e polizia: l'intervento degli agenti in assetto anti-sommossa ha impedito l'ingresso della maggior parte dei lavoratori sulla sede autostradale dell'A1 nei pressi dello svincolo di Acerra-Afragola. Ma tra scontri e tensione gruppi di operai sono riusciti a entrare sulla A1 passando dalle campagne. La polizia sta intervenendo portando via alcuni manifestanti. Gli operai di Pomigliano avevano dato inizio a una manifestazione di protesta stamattina intorno alle 11. I manifestanti chiedono garanzie per il futuro occupazionale degli oltre 5.000 lavoratori in cassa integrazione dello stabilimento: "Non ci sono piani produttivi per noi - spiegano - e vogliamo capire cosa ne sarà del nostro futuro. Siamo in cassa integrazione da mesi, e chiediamo ora risposte concrete da parte dell'azienda". "E' ora che ci sia una convocazione tra le parti perchè la situazione dello stabilimento di Pomigliano non può continuare a rimanere senza una sua definizione. I lavoratori, se non hanno prospettive, saranno costretti a continuare iniziative ancora più incisive", spiega Giovanni Sgambati, segretario generale Uilm della Campania. Da Repubblica Effettivamente, c'è come un black out informativo relativo a situazioni come questa: è passato appena un anno da quando Pomigliano fu chiusa per ristrutturazione e "rilancio", poi il reinizio e subito dopo la crisi, nel frattempo molta nebbia in val Vesuvio...
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Ti rivolgo una domanda da un milione di Euro: mi piacerebbe capire (che pretesa...) tra i vari accordi di intesa e potenziali altre partnership, dove la Fiat potrebbe crescere di più e contare di più? In altre parole, sarebbe meglio puntare su Chrysler per diventare infine socio di maggioranza ma con un partner esangue o entrare in un accordo accettando di perdere la maggioranza ma con partner ben più forti commercialmente e finanziariamente (vedi BmW)?
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Ciao, volevo chiederti: sulla tua hai riscontrato una certa rumorosità proventiente dagli ammortizzatori posteriori?
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Allora, un po' di aggiornamento per chi è interessato a questo modello, specie in versione gpl. Qualcuno ormai saprà che Landi fornirà a breve anche per il Qashqai, come già sta facendo per Micra e Note, l'impianto gpl per il motore 1600, lo stesso che ho io, per cui mi prendo anche la mia piccola soddisfazione per avere visto giusto (e ascoltato le mie fonti giuste). Praticamente ho fatto fare un aggiornamento dal mio installatore per la centralina che si è rivelata comunque mappata già in modo quasi corretto (un'oscillazione di 0,02 unità). La Nissan farà una politica commerciale aggressiva sul gpl e sta aspettando di avere a pieno regime gli stabilimenti di produzione del QQ per rispondere all'ulteriore domanda di mezzi gpiellizzati (crisi permettendo). Questo lo riporto su dichiarazione che ho raccolto direttamente da un ingegnere Landi.
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Non meritano un centesimo di MICHAEL MOORE Amici, io guido un'auto americana, una Chrysler. Non è un modo per pubblicizzarla. Più che altro, sto chiedendo compassione. C'è una lunga storia, vecchia di decenni, raccontata all'infinito da decine di milioni di americani, un terzo dei quali ha dovuto rinnegare il proprio Paese solo per trovare un maledetto mezzo per andare al lavoro con qualcosa che non si rompesse: la mia Chrysler ha quattro anni. L'ho comprata per via della guida facile e comoda. Allora la società era proprietà della Daimler-Benz che ebbe la buona idea di montare una carrozzeria Chrysler su un semiasse Mercedes e, ragazzi, come va bene! Quando si mette in moto. Più di una decina di volte, in questi anni, l'auto si è rifiutata di mettersi in moto. Ho sostituito le batterie, ma il problema non era quello. Mio padre guida lo stesso modello, e anche la sua macchina è rimasta spesso in panne. Non si mette in moto, senza nessuna ragione. Qualche settimana fa, ho portato la mia auto in un'officina Chrysler, qui nel Michigan settentrionale, e l'ultimo intervento per aggiustarla mi è costato 1.400 dollari. Il giorno seguente, la macchina non è ripartita. Quando sono riuscito a metterla in moto, ha cominciato a lampeggiare la spia dei freni. E così via. Da tutto questo sarete giunti alla conclusione che non me ne freghi niente di quei poveri incapaci che costruiscono queste auto schifose, su a Detroit. Invece mi importa. Mi importa di quei milioni di persone la cui vita e il cui sostentamento dipendono dalle compagnie automobilistiche. Mi stanno a cuore la sicurezza e la difesa di questo Paese, perché il mondo sta esaurendo le scorte di petrolio, e quando sarà davvero finito, la catastrofe e la rovina saranno tali da far sembrare la crisi attuale una passeggiata. E mi interessa anche ciò che sta succedendo a proposito delle tre grandi società automobilistiche, le Big 3, perché a loro vanno le maggiori responsabilità per la distruzione della nostra delicata atmosfera e per il continuo scioglimento dei ghiacci delle calotte polari. Il Congresso deve salvare le infrastrutture industriali che queste società controllano e i posti di lavoro che creano. Deve liberare il mondo dal motore a combustione interna. Questa grande, estesa rete industriale potrebbe riscattarsi realizzando veicoli per il trasporto di massa e automobili a motore elettrico o ibrido e mezzi di trasporto necessari per affrontare il Ventunesimo secolo. E il Congresso deve fare tutto questo negando alla GM, alla Ford e alla Chrysler i 34 miliardi di dollari che chiedono in "prestito" (qualche giorno fa ne chiedevano solo 25 miliardi: ecco quanto sono stupidi, non sanno neanche di quanto davvero hanno bisogno per pagare gli stipendi di questo mese. Se voi o io cercassimo di ottenere un prestito dalla banca in questo modo non solo ci butterebbero fuori a calci, ma la banca scriverebbe i nostri nomi sul libro nero dei creditori). Due settimane fa, i direttori generali delle tre grandi società automobilistiche sono dovuti comparire davanti ad una commissione del Congresso che li ha derisi negando loro ciò che due mesi prima aveva concesso ai pezzi grossi del mondo finanziario. Allora i politici sgomitarono per favorire Wall Street e gli intrallazzatori che applicavano lo schema Ponzi, architettando modi bizantini per scommettere il denaro altrui in pericolose operazioni finanziarie chiamate in gergo "unicorni" e "fate". Ma i ragazzi di Detroit vengono dal Midwest, dal Rust Belt, la "Cintura Arrugginita" , dove si producono cose concrete di cui i consumatori hanno bisogno, cose che si possono toccare e comprare, che fanno circolare denaro nell'economia (assurdo!), dando vita a sindacati che hanno creato il ceto medio, e che quando avevo dieci anni mi hanno curato i denti gratis. Per tutto questo, i capi del settore automobilistico lo scorso novembre hanno dovuto sedersi davanti alla commissione ed essere messi in ridicolo per il modo in cui sono arrivati a Washington. Sì, ci sono andati con i jet aziendali, proprio come fecero in ottobre i banchieri e i ladri di Wall Street. Ma, guarda un po', quello andava bene! Loro erano i Padroni dell'Universo, solo i mezzi più veloci sono adeguati alla Grande Finanza che si appresta a saccheggiare le casse del nostro Paese. Ovviamente, una volta, a governare il mondo erano i magnati dell'industria automobilistica. Erano il cuore pulsante che tutte le altre nostre industrie servivano : acciaierie, raffinerie, cementifici. Cinquantacinque anni fa, il presidente della General Motors andò a Capitol Hill e, rivolto al Congresso, disse senza peli sulla lingua che ciò che era bene per la General Motors era bene per il Paese. Perché, vedete, nella loro mente, la GM era il Paese. A quale triste caduta in disgrazia abbiamo assistito lo scorso 19 novembre, quando i tre topolini ciechi sono stati bacchettati sulle mani e rispediti a casa a scrivere un tema dal titolo "Per quale ragione dovreste darmi miliardi di dollari gratis". Hanno persino chiesto loro se erano disposti a lavorare per un dollaro all'anno. Eccovi serviti! Che grande, coraggioso Congresso è questo! Proporre una servitù debitoria a tre degli uomini (tuttora) più potenti del mondo. E questo da un organismo smidollato, incapace di reagire a un presidente screditato o di rifiutare una sola richiesta di finanziamento per una guerra che né il Congresso stesso né l'opinione pubblica americana appoggiano. Fantastico. Permettetemi di dire una banalità: ogni singolo dollaro che il Congresso dà a queste tre società sarà buttato nel cesso. Non c'è nulla che la dirigenza delle Tre Grandi potrà fare per convincere la gente ad uscire durante una recessione e andare a comprare le loro grandi, automobili scadenti ad alto consumo. Se lo possono scordare. E, come sono certo che i Detroit Lions, proprietà della famiglia Ford, non andranno al Super Bowl, mai, vi posso assicurare che dopo aver bruciato questi 34 miliardi di dollari, la prossima estate ne chiederanno altri 34. Cosa fare, allora? Membri del Congresso, ecco ciò che propongo: 1. Il funzionamento del sistema di trasporto americano è e dovrebbe essere una delle funzioni più importanti che il governo deve affrontare. E poiché abbiamo di fronte una grave crisi economica, energetica e ambientale, il nuovo presidente e il Congresso devono fare ciò che fece Franklin Roosevelt quando dovette affrontare la crisi (e ordinò all'industria automobilistica di smettere di costruire auto e produrre invece carri armati e aerei) : le Tre Grandi, da questo momento, devono costruire unicamente automobili che non dipendano principalmente dal petrolio e, cosa ancora più importante, realizzare treni, autobus, metropolitane e metropolitane leggere (un corrispondente progetto di opere pubbliche realizzerà in tutto il Paese le tratte ferroviarie e i binari). Questo non soltanto salverà i posti di lavoro, ma ne creerà milioni di nuovi. 2. Potreste acquistare tutte le azioni ordinarie della General Motors per meno di 3 miliardi di dollari. Perché dovremmo dar loro 18 o 25 miliardi di dollari? Prendete quel denaro e comprate la società! ( se concederete loro il "prestito", gli chiederete comunque una garanzia pignoratizia, e dato che sappiamo che non restituiranno quel denaro, alla fine la società sarà proprietà dello Stato, dunque perché aspettare? Rilevatela ora). 3.Nessuno di noi vuole dei funzionari statali a gestire un'azienda automobilistica, ma ci sono ottimi esperti del settore che potrebbero essere preposti a questo compito. Abbiamo bisogno di un Piano Marshall per emanciparci dai veicoli che utilizzano il petrolio ed entrare nel Ventunesimo secolo. Non si tratta di una proposta radicale o fantascientifica. Per metterla in pratica ci vuole soltanto l'uomo più in gamba che sia mai diventato presidente. Ciò che propongo ha già funzionato in precedenza. Durante gli anni Settanta, il sistema ferroviario era un disastro. Il governo intervenne. Dieci anni dopo il sistema era in attivo e il governo lo rivendette ad una gestione mista privata e pubblica ricavando un paio di miliardi di dollari da destinare alle casse dello Stato. Questa proposta potrebbe salvare le nostre infrastrutture industriali e milioni di posti di lavoro. Cosa ancora più importante, ne potrebbe creare milioni di nuovi. Potrebbe letteralmente tirarci fuori dalla recessione. Invece, la General Motors ha presentato al Congresso la sua proposta di ristrutturazione. Hanno promesso che, se ora il Congresso concederà loro 18 miliardi di dollari, in cambio elimineranno 20.000 posti di lavoro. Avete letto bene. Noi gli diamo alcuni miliardi di dollari così che loro possano licenziare altri americani. Questa è stata la loro Grande Idea degli ultimi 30 anni: licenziare migliaia di lavoratori per garantire i profitti. Tuttavia, nessuno ha chiesto loro: "Se licenziate tutti, chi avrà i soldi per acquistare le vostre automobili?" Questi imbecilli non meritano un centesimo. Licenziateli tutti e rilevate l'azienda per il bene dei lavoratori, del Paese e del pianeta. Ciò che è bene per la General Motors è bene per il Paese. Una volta tanto è il Paese a dettare le condizioni. (testo tratto dal sito www.michaelmoore.com Traduzione di Antonella Cesarini) (13 dicembre 2008)
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Se Hamilton non sarà un fuoco di paglia lo dirà il tempo. Dopo Schumi, non sembra più l'epoca dei piloti che dettano legge per anni. Io spero di vedere in Ferrari ancora Massa e magari Vettel o Alonso al fianco.
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In ogni caso, la Ferrari ha vinto il suo 8° titolo in 10 anni. Ricordiamoci di questo dato che rende la scuderia italiana immensa, nessuno come lei. Ognuno esulti a ragione per i risultati che ha raggiunto. Hamilton in fondo meritava un pelino in più anche se Massa vincendo non avrebbe rubato niente. Diciamo che se finiva come si era messa la gara fino a 2-3 giri dalla fine, con un Hamilton sicuro tra il 4° e il 5° posto avremmo salutato con pacatezza la sua vittoria. Che sottolinea una grande talento che al secondo tentativo vince il campionato dopo averne buttato uno all'esordio. Complimenti a questi piloti e alla tecnologia italiana che vince sui colossi tedeschi.
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Eccola qui: http://www.vwgolfcommunity.com/vbulletin/attachment.php?attachmentid=7055&d=1221665700 http://www.vwgolfcommunity.com/vbulletin/attachment.php?attachmentid=7053&d=1221665679
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Ho seguito silente questa polemica e sono fondamentalmente d'accordo con questa lapidaria conlcusione. Ron Dennis che si vede ancora in giro inquadrato come se nulla fosse accaduto; la McLaren che si permette pure di fare ironia sul reclamo di Ferrari. Personalmente ne ho piene le tasche di vedere persone che non rispettano regole, dichiarazioni contraddittorie e incoerenze varie tutte giocate sulla - presunta - poca memoria storica degli spettatori; mi monta un non so che di stucchevole al palato vedere persone che dimenticano i privilegi goduti l'anno scorso da un certo Hamilton e ora pensare che Ferrari abbia un tale potere da condizionare giudici e risultati finali. Per favore che qualcuno ogni tanto si ripassi la cronaca recente prima di pontificare e parlare di faziosità. Ma poi cosa volete che dicano i giornali inglesi...
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Bastava davvero poco per il frontale, fare convergere verso il centro i fari e l'espressione pandofila lasciava il posto a qualcosa di ben più cazzuto.
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design degli interni molto deludente.
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Nell'insieme non male; ma le mie impressioni sono opposte (questo tanto per dire la soggettività...): mi convince meno lo sviluppo dell'anteriore, di più la coda mentre la fiancata è senza infamia e senza lode. Potrebbe attirare più consensi che dissensi. Sono convinto che la versione SW sarà più attraente di altre che si vedono oggi in giro.
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Una domanda per chi è più addentro all'ambiente AR, ma ci credono ancora di vendere entro 2010 300.000 auto?