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skizzo_85

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  1. l'obiettivo comunque è sempre un benzina. aspirato o turbo, ma sempre a benzina. poi sinceramente ho visto che ci sono tipo 5-6 allestimenti su Micra, mi sembra complicata la questione.
  2. vorrei sempre prima assaggiare, ma è uno scotch distillato non si sa dove, come e da chi, invecchiato in full sherry in francia, a 45-50 euro. cioè, il 12 anni che ha in gamma callmewine.com (ottimo sito anche come prezzi) sta a 78 euro. sossoldi. a quelle cifre si cominciano a comprare robe fatte molto bene, per me un prodotto così rimane fuori dalla lista personale.
  3. in seguito a mia moglie che ieri sera era disponibile a guardare macchine, abbiamo ristretto il campo a tre scelte: C3 (Cactus sullo sfondo) Micra Polo
  4. io ci vedo tantissimo Opel dietro. non mi dispiace del tutto comunque.
  5. le due auto, nella realtà territoriale in cui mi trovo, sono necessarie. quindi una volta che ce l'ho, la userò anche. sto per diventare padre, e se finora poteva essere concepito andare a lavorare in treno e la macchina ce l'ha mia moglie, ora non sarà più possibile per diversi motivi. senza contare che oltre un'ora al giorno di tempo guadagnato non ha prezzo, oltre all'impossibilità come dicevo di fare una pausa pranzo decente (e magari dover sostenere i costi del mangiare in giro)
  6. occhio che il Mastiha, per me il migliore è quello della linea Roots (finestroots.com), è un tipico liquore greco, non un distillato. sta avendo una ribalta ultimamente nel mondo della mixology, nel senso che come molti altri prodotti tradizionali europei che non sono mai stati coinvolti nella classiche ricette dei cocktail, fa novità... è comunque un ottimo digestivo dolce ma non troppo. per quanto riguarda i whisky europei continentali sono praticamente all'oscuro. questi prodotti Michel Couvreur ho visto che stanno cominciando a essere diffusi anche qui, ma non li ho mai assaggiati ne considerati più di tanto. anche in Italia per dire c'è Puni, in Alto Adige, che ha avviato la produzione di whisky. senza contare che la maggior tendenza contemporanea è quella dei whisky che vengono dall'oriente. whisky indiani, di taiwan e soprattutto giapponesi.
  7. io vivo in un territorio a metà tra la pianura padana del nordest di cui state parlando e la grande città. ho abitato per quasi 30 anni in una frazione di Alessandria, distante circa 7 km dal capoluogo dove lavoro e ho fatto le superiori. ora vivo a Novi Ligure, circa 25km da Alessandria. faccio delle simulazioni dell'andare a lavoro in auto come faccio ora rispetto all'utilizzare il trasporto pubblico. faccio 8-12 14-18 e il mio orario non è flessibile, se faccio tardi, mezz'ora di permesso. l'azienda è in una zona semiperiferica della città ed è dotata di parcheggio privato per i dipendenti. non ho buoni pasto, non posso accorciare la pausa, a mezzogiorno vado a mangiare dai miei o dovrei stare due ore in ufficio a girarmi i pollici e mangiare la schiscetta. con i mezzi pubblici sarebbe impossibile in entrambi i casi tornare a casa a pranzo. casa dei miei-lavoro: 10 km in automobile 15 minuti, c'è traffico negli orari classici di entrata-uscita ufficio. pessimisticamente facendo solo urbano, diciamo che starei sugli 8 euro per 100km, vuol dire che con, ancor più pessimisticamente, 70 euro di carburante, vado a torno da lavoro per tutto il mese. senza auto sarei dovuto uscire di casa alle 7, per andare a prendere un bus dell'azienda municipale che parte alle 7.20 dalla fermata, arriva alla stazione di Alessandria alle 7.45, per poi fare a piedi un pezzo fino all'azienda guardando l'orologio. il mensile, non aggiornato (è del 2013, sul sito nuovo mi da errore 404) è 42 euro, 462 euro l'annuale. direi che non ci potevo mettere un'ora invece di un quarto d'ora, allo stesso prezzo. casa mia ora-lavoro: 25 km in automobile 30 minuti, quasi tutto urbano scorrevole, un po di extraurbano, pessimisticamente 7 euro per 100 km, per andare tutto il mese mi ci vogliono un centinaio di euro di carburante. qui non c'è mezzo pubblico su gomma, ma c'è il treno...dovrei uscire di casa a piedi per le 7.10, arrivare alla stazione, prendere il treno che arriva alla stazione di Alessandria alle 7.40 e farmela a piedi guardando un po meno l'orologio. l'abbonamento mensile è 65.50 o 72.50 euro, a seconda se è considerato sopra o sotto 25 km. per fortuna sono nella condizione di non avere bisogno di questi trenta euro.
  8. esattamente quello che dici tu eh. il premium dal punto di vista "dispregiativo" è legato al riuscire a farsi pagare il sovrapprezzo per il nome che porta. visto dalla parte buona, della sostanza c'è anche, e si paga di più per avere qualcosa di blasonato ma anche di tecnologicamente avanzato, solido, prestazionale o cos'altro. Peugeot 508 sarà un buon prodotto, come lo sono 308 e 3008 nei loro segmenti? molto probabile sarà un prodotto premium? imho no, e premium non è solo la triade.
  9. ma quello già lo dicevo, Laphroaig (10, il 12 anni può essere solo da indipendenti) è un whisky che divide. non credo tu faccia fatica a buttarlo giù per la torba o l'alcool, ma proprio per la sua anima medicinale. Talisker 10 (anche a causa della gradazione a 46%) è un whisky molto più d'impatto ad esempio, mentre Laphroaig 10 se ti piace in una decina di minuti un dram te lo bevi facile. sulla grappa non sono mai stato molto stimolato ad approfondire, ma di certo con i prezzi non ci vanno leggeri, un monovitigno senza invecchiamento è capace di costare 30 euro per mezzo litro. inoltre la grappa la trovo legata indissolubilmente alla sua tradizione povera, è un distillato che si produce con gli scarti della vendemmia, che molto difficilmente regge bene l'invecchiamento ed è sempre stata legata ad un consumo quotidiano di livello medio/basso. poi che diversi produttori stiano provando a proporre cose nuove, tipo i distillati d'uva (UE di Nonino mi sembra sia stato il primo, ora lo fanno tutti), o comunque prodotti più raffinati, si fa fatica a confrontarsi con realtà ultrasecolari. anche tutti i tentativi di rendere la grappa "giovane" sono sempre rimasti fini a se stessi. il mondo spirits vede tre tipi di consumo: -quello per disfarsi, basso costo e tanta resa...prediletto dai giovanissimi e dai paesi dove gira poca moneta -quello trendy, che va ad ondate, e finchè non riesci a vendere il moscow mule fatto con la grappa, non ci entri -quello degli intenditori, e qualcuno riesce ad entrarci, a fatica, con prodotti nuovi poi va bè, il Campari venderà sempre, ma loro ci lavorano un sacco per rendere sempre attuali e pubblicizzare i drink... hanno provato per anni a far ordinare alla gente Campari e succo d'arancia (che una volta si chiamava Garibaldi), ora hanno menato pesante con l'Americano... basti vedere poi cosa sono riusciti a fare con il Saint Germain, un liquore francese al gusto di fiori di sambuco che costa una trentina di euro. bottiglia art deco, è uscito dal nulla, un po di pubblicità e di piazzamento nei locali giusti, è un classico nel giro di 5 anni.
  10. eh ormai di nuovo fai fatica a stare già sui 170, figurati a scendere.
  11. si, e le Octavia sono tutte RS ma sei in Svizzera come avevo già detto altrove, mi pare per Ateca, chi la vuole 4x4 la vorrà anche 2.0 diesel col motore più potente e la vorrà anche col cambio automatico. capisco il voler semplificare il listino.
  12. no ma veramente cioè ho letto anche che Mazda è near premium, mettiamoci anche la Talisman e la Insignia e sono tutti premium.
  13. io ho la sensazione che più si va avanti, più i marchi premium sulle segmento B e C stanno cercando tutta una serie di soluzioni di materiali per farti pagare l'optional visto che diversamente sarebbero impresentabili e/o cercare di offrire qualcosa che sia d'effetto ma che a loro costi molto meno da fare. il punto è che ormai tutti hanno schermi e schermini, non attiri più nessuno. questa dentro già mi dava un senso di "troppa roba fatta non benissimo", ora sembra veramente una Clio. fuori boh, vorrei vederla dal vivo, anche perchè non sono mai stato il primo fan del modello attuale.
  14. di grappe bazzico pochissimo, anche se abito in una zona (sud del piemonte) storicamente legata alla grappa, ormai legata più a piccole produzioni di alta qualità rispetto all'industria del triveneto che è più "massiva". Dei rum faccio poi tutto lo spiegone, sui whisky che hai citato: Chivas 18 mai bevuto, ma ho provato il 12 (chi non lo ha mai bevuto?) e non credo lo sceglierei mai: è un blended ma nel senso dispregiativo del termine secondo me, essendo di base il malto di Strathisla tagliato con grain whisky. Per tanto così a 30 euro c'è lo Strathisla 12 che è il single malt da cui poi fanno il Chivas Regal, che non sarà campione del mondo, ma è uno speysider fatto bene. Glenmorangie 10...non è la mia distilleria preferita: storicamente non se li è mai filati nessuno, ora sono sotto il controllo della holding del lusso LVMH che li pubblicizza come se fossero una fabbrica orafa da cui esce whisky invece che collane e orecchini. Hanno un core range costituito dal 10 anni e dai tre cask finish dodicenni in porto ruby, sherry oloroso e sauternes. Il 10 anni è un whisky che ha bisogno di essere aperto, versato il primo bicchierino e lasciato (tappato ovviamente) sulla mensola per una decina di giorni prima di poterlo apprezzare, subito ha un po troppa irruenza alcolica e mi dicono che ne escano lotti differenti (cosa inconcepibile per una distilleria che produce milioni di litri quasi tutti come single malt). è un whisky molto dolce, fiori e frutta gialla: può essere una buona introduzione per avvicinarsi al mondo dello scotch, anche se poi passano tutti dai torbati. Il bicchiere migliore in cui bere un distillato comunque è sempre quello che viene chiamato "spirit glass", in pratica come i bicchieri da grappa ma più panciuti sull'aggiunta di acqua (a gocce!) è questione di gusto personale. a me non piace aggiungere acqua al whisky o al rum, ma affiancare un bicchiere di acqua e ghiaccio, alternando i sorsi.
  15. quello è gusto mio, lo trovo veramente troppo. eppure piace, e ci fanno un sacco di soldi, visto che a loro (alle Filippine poi) costa niente da produrre, a differenza di altri spiriti. però appunto dicevo, se ti piace il dolce, prova una di quelle bottiglie che ho scritto sopra, sono decisamente superiori.
  16. rum di qualità, ma dolci? Zacapa 23, Diplomatico Reserva Exclusiva ed El Dorado 12. è roba diversa, se vuoi mi dilungo maggiormente con informazioni tecniche, ma sono tutti rum che hanno una bella cucchiaiata di zucchero per litro. cosa ti piace come torbato? perchè in base alla lavorazione, al processo di distillazione e anche all'invecchiamento, ci saranno risultati molto diversi. ad esempio un whisky molto facilmente reperibile che è odio o amore è il Laphroaig 10. c'è chi ama i malti isolani ma non riesce a berlo per via della sua firma, che è la nota medicinale e limonata. Su Caol Ila 25...prima di buttarci un 150 comodo comodo, ti consiglio di provare prima il 18 anni, che si trova sugli 80. più tempo un distillato passerà in botte, più il legno avrà effetto, anche perchè generalmente dai 18 anni in su sono bottiglie da chi spende e vuole semplicemente una roba buona, più che particolare. Bunna e Glenfarclas sono ottimi, due grandi distillerie un po meno mainstream di altre. a me piace di tutto, e non solo nel whisky, ma compro principalmente scotch e rum. a casa poi ho qualcosa per fare cocktail, qualche amaro e liquore dolce, ma non mi ci concentro diciamo. per i whisky di altre zone del mondo, i giapponesi stanno cominciando a non valere più la pena. ormai ci vogliono 55-60 euro per il Taketsuru NAS (nas significa no age statement, senza età minima dichiarata), hanno i magazzini vuoti e non hanno praticamente più niente da vendere... americani li sto scoprendo da poco e devo dire che c'è roba valida, molto. Don Papa allora, è un rum che fanno alle Filippine in una distilleria che nessuno fino a cinque anni fa aveva mai sentito nominare, dicono che sia invecchiato sette anni, non mi fido moltissimo. per me è troppo dolce, ci trovo quasi un gusto di bubblegum e vaniglia artificiale, ma capisco che per chi ha la bocca dolce risulti molto godibile. credo che i tre rum dolci che ho consigliato più in alto siano decisamene migliori e rimangono sempre sulla stessa fascia di prezzo. io la bottiglia che avevo preso per il matrimonio (avevo fatto un tavolino con i rum) di Don Papa ora la uso per fare i dolci... domani scrivo con calma
  17. Matusalem, credo il solera 15, è stato il primo rum concepito come prodotto da degustazione, oltre 150 anni fa. è un rum molto semplice da trovare sia nella GDO che in locali non specializzati, può essere una buona introduzione. Zacapa è un po la pietra della discordia, è un brand "nuovo" promosso dal colosso numero uno degli spirits nel mondo, dietro al quale c'è un sacco di storytelling per un prodotto che fa discutere. infatti come tutti i rum invecchiati con il sistema solera, gli anni di invecchiamento reali non sono quelli dichiarati in etichetta, oltre ad essere un prodotto con un consistente quantitativo di zucchero aggiunto. tra l'altro, il 15 anni è uscito di produzione almeno due anni fa. grande! quali sono i tuoi preferiti? solo scotch? non melassati intendi non prodotti dalla melassa? in realtà tutti i rum sarebbero secchi e partirebbero tutti da botti di bourbon (sono pochissimi i prodotti affinati in botti di vino o cognac, non mi risulta ci siano rum invecchiati in botti nuove), poi c'è una tendenza piuttosto recente, soprattutto nell'america continentale che parla spagnolo, a produrre rum che sono quasi dei liquori, spesso sfruttando le mancanze legislative che differiscono da paese a paese. gli appassionati li chiamano "dolciones" e anche se non bisogna per forza denigrare questi prodotti, un po di trasparenza in etichetta non guasterebbe. se volete dei nomi, procedo... il legendario (se è quello con la bottiglia nera e la bandiera cubana) è dichiaratamente un liquore di rum, l'ho assaggiato una volta e devo dire che è un prodotto piuttosto mediocre, rum molto giovane e tanto zucchero (ma non come lo Zacapa, tanto davvero). Jack Daniels è un colosso che produce milioni di litri, ed ha adattato la ricetta negli anni per essere bevuto con la Coca Cola... poi attenzione che il JD è un whiskey americano (un tennessee whiskey), mentre Talisker è un single malt scotch whisky. mi incuriosisce moltissimo questa cosa, perchè non sei il primo che mi nomina come scotch di introduzione il Talisker, che è uno dei miei preferiti (come entry level) ma mi sembra già un prodotto a cui si deve arrivare. invece molti, probabilmente per passaparola o sotto consiglio dei baristi, vengono introdotti al mondo dei single malt con questo, alcuni rimanendone "scottati" io se volete due cose ve le spiego, ma non vorrei annoiare
  18. segmento B a tre porte non ne vendono più, e già quelle che riescono a vendere di Mito è quasi un miracolo... poi piccola sportiva ok, ma tipo la 1.4 TCT quanto costa di street price? credo sia un modello su cui l'interesse sta terminando, molti secondo me pensano sia uscita di produzione. ciò non toglie che non mi è mai dispiaciuta e quella che ho provato (1.6 diesel con cerchi da 17, color nero coi riflessi rossi) si guidava bene ed era molto carina. ma dentro non mi è mai piaciuta, ora è veramente antidiluviana.
  19. cosa ti piace? conta che sono ad un livello di nerdismo piuttosto alto io, a casa in questo momento ho circa 35 rum aperti certamente. il tipo di consumo che ne faccio io è praticamente sempre a casa, in dosi da 2/3 cl e ci metto mezz'ora almeno a bere.
  20. si, li sicuramente staremmo più bassi, il concessionario della mia zona ha l'annuncio su Autoscout per la TSI Style, escluso ipt e metallizzato a 12800. nuova ovviamente. altrimenti a 13500 la FR o Xcellence. che non è male.
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