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eleonor

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Tutti i contenuti di eleonor

  1. Beh, non sanno più che inventarsi per spillarci i soldi...
  2. Beh, se hai qualche foto di questo raduno io le guardo con piacere... :wink:
  3. Hai pienamente ragione, tutte le volte che vado dal benzinaio ho il terrore Ormai se giri un po' è la fine...
  4. Molto bella, mi piace tanto... :wink:
  5. Da quasi tassista non è niente male, proporrei un scambio con la mia auto... :wink:
  6. GUIDARE SICURI Sensori, radar, microtelecamere e computer. Insieme per aumentare la sicurezza delle nostre auto. Molto prima di quanto immaginiamo Un'auto che misura lo spazio a disposizione e poi parcheggia da sola. Il sogno proibito di molti (non solo donne ammettiamolo), sta per avverarsi. È una delle primizie che la Bosch ci ha fatto provare su una pista vicino a Stoccarda. Sensori, radar e telecamere non servono solo ad aumentare la facilità di parcheggio ma anche la sicurezza. Manca poco, insomma, all'"auto sensitiva". Computer super veloci preparano l'impianto frenante a un'inchiodata di emergenza o "leggono" le strisce sull'asfalto per non uscire di strada. Tanta tecnologia, singolarmente, incontra nella legge l'unico freno allo sviluppo. Oggi nessuna auto può muoversi senza controllo umano, in assenza di qualcuno a bordo che si assuma la responsabilità di quanto sta accadendo. E in attesa che la normativa venga adattata al progresso (e magari all'auto che guida da sola), vediamo da vicino quali sono i dispositivi che stanno per arrivare. PARK ASSIST E MEASUREMENT - Il parcheggio automatico Basta non toccare lo sterzo: fa tutto lei Il dispositivo di assistenza al parcheggio lavora con due sensori alloggiati nei fascioni paraurti (anteriore e posteriore) sul lato destro della vettura. Basta transitare accanto al posto prescelto, parallelamente ai veicoli già in sosta, a una velocità inferiore ai 20 km/h e il computer, che ha in memoria la lunghezza della vettura, informa il conducente se lo spazio è insufficiente, se ci si sta strettini o se non ci sono problemi. A questo punto si inserisce la retromarcia, con il cambio manuale o con l'automatico, un colpetto di gas e si comincia ad arretrare. Al momento giusto, il volante ruoterà prima tutto verso destra per far entrare il retrotreno e poi tutto a sinistra per spostare il muso. Grazie ai sensori anteriori e posteriori di parcheggio, a pochi cm dalla vettura che si trova alle spalle, il sistema chiede al conducente di spostarsi in avanti per completare la manovra e il gioco è fatto. Il dispositivo di assistenza al parcheggio può lavorare in modo automatico per ora solo sulle vetture dotate di servoassistenza elettrica. È stata però studiata una versione semiautomatica disponibile a partire dal 2007 per tutte le vetture: una voce indica al conducente quando e in che direzione girare il volante o passare dalla retro alla prima. PREDICTIVE SAFETY SYSTEM - La frenata anticollisione I freni già pronti a scattare. Se non basta inchioda il computer Questo sistema è studiato per aiutare il conducente in caso di collisione frontale. Il PSS lavora con l'ABS, con il controllo di stabilità (ESP) e con l'ACC, il regolatore dinamico di velocità che funziona grazie a un radar collocato sul muso. Il suo sviluppo e la produzione in serie sono previsti in tre fasi. Nella prima (2005) il dispositivo si accorge del rischio di impatto, precarica il circuito idraulico dell'impianto frenante e "appoggia" le pastiglie ai dischi del freno per rendere ancora più immediata la loro l'azione. Nella seconda fase (2006), oltre alle funzioni già citate, il sistema avvisa il conducente della potenziale collisione con segnali ottici e acustici oltre a una breve stretta della cintura di sicurezza. Nella terza fase (metà 2007/2008) il PSS frenerà autonomamente per ottenere la massima decelerazione del veicolo quando ormai non si può più evitare l'ostacolo, indipendentemente dalla pressione esercitata sul pedale dal conducente. In questo caso, oltre ai sensori radar, si dovranno usare anche microtelecamere in grado di riconoscere la situazione di pericolo. VIDEOSENSORI - Guida assistita La telecamera per non uscire di strada Microtelecamere inserite dietro lo specchietto retrovisore centrale e computer sempre più veloci nella elaborazione delle immagini hanno permesso di mettere a punto dispositivi che "leggono" strisce continue e tratteggiate sull'asfalto e individuano la posizione dei veicoli che ci precedono. Se il conducente non le rispetta, scatta un avvisatore acustico oltre a un dispositivo che fa vibrare il sedile dal lato dove si sta uscendo di strada. Ma non è tutto: la stessa telecamera può riconoscere anche la segnaletica verticale. Un limite di velocità a 60 km/h e l'auto rallenta automaticamente fino a quel valore. Alla Bosch stanno lavorando anche sull'integrazione tra i sistemi di videosorveglianza e il volante. Se il conducente che sta uscendo di strada non se ne accorge, il computer effettua piccole correzioni dello sterzo per cercare di risolvere la situazione. ACCPLUS E ACC FSR - Dal radar al pilota automatico Ora l'auto si ferma e riparte. Da sola Lanciato nel 2000, l'ACC (Adaptive Cruise Control) è un sistema capace di mantenere costante la distanza dal veicolo che ci precede grazie a un radar e funziona a velocità superiori ai 30 km/h. L'evoluzione si chiama ACCplus (2006) e permette di controllare il movimento anche a velocità inferiori, fino al completo arresto del veicolo. Per ripartire è sufficiente spostare una leva inserita sul piantone del volante (solo dopo aver ottenuto il consenso dal computer tramite un segnali ottici e acustici). La successiva fase sarà l'ACC FSR (metà 2007/2008) che, oltre al radar, richiederà l'impiego di sensori di prossimità e di una telecamera. Particolarmente indicato per il traffico in zone con frequenti code, oltre a fermare completamente l'auto può anche effettuarne la ripartenza in modo automatico. Quest'ultima funzione, per questioni espressamente giuridiche, può essere attivata solo se il tempo di attesa è inferiore ai 10 secondi. Altrimenti bisogna agire manualmente. Da InAuto
  7. Sai che ogni volta che lo vedo, penso che il tuo bimbo è stupendo... :wink: Complimentoni!!
  8. In effetti è molto simile a quella già in commercio, nulla di particolare
  9. eleonor

    Foto nuova Mini

    Ecco la nuova Mini
  10. Ford Expedition van Shelby Anche questa dovrebbe essere una novità Ford, se l'abbiamo già vista scusatemi in anticipo... :wink:
  11. Per adesso non hanno ancora pubblicato nulla, appena so qualcosa ve la pubblico... :wink:
  12. Sorry Hai ragione, se vedi quacos'altro che non va fammelo pure presente... Grazie... :wink:
  13. eleonor

    Chevrolet M3X (concept)

    Dovrebbe essere l'erede della Matiz Da InAuto
  14. eleonor

    Prototipi Mercedes

    Da InAuto Mercedes CST & GST
  15. eleonor

    SUZUKI SWIFT

    SUZUKI SWIFT - Nel 2005 Suzuki ha annunciato di voler produrre circa 250 mila unità l'anno della nuova Swift, suddivise tra 50 mila assemblate in Giappone, 100 mila in Ungheria e 100 mila tra India e Cina. Si tratta della nuova Swift, una vettura compatta, esposta nelle due versioni a 3 e a 5 porte, che racchiude in sé il patrimonio genetico proprio di Suzuki e che creerà grande fermento intorno alla nuova strategia della multinazionale giapponese nel segmento delle auto compatte. Con un design realizzato per la prima volta in Europa, sviluppato su un telaio completamente rinnovato, l'automobile sarà prodotta nello stabilimento ungherese della Magyar Suzuki Corporation e sarà disponibile sul mercato a partire dalla primavera 2005. Le dimensioni sono senza dubbio più compatte della precedente generazione e la lunghezza è stata ridotta a meno di 3,7 metri (passo di 2,39 metri), ma la larghezza di quasi 1,7 metri e il metro e mezzo di altezza regalano un'immagine di imponenza e robustezza alla vettura. Tre i motori previsti, uno dei quali diesel a iniezione diretta nella camera di combustione. Si parte dal 1.3 benzina da 67 CV a 6.000 giri, cui è abbinato sia il cambio manuale a 5 marce che l'automatico a 5 rapporti. Più prestante il 1.5 benzina VVT, ovvero con variatore di fase, capace di 75 CV a 6.000 giri e di una coppia massima di 133 Nm a 4.000 giri/min, cui è abbinato o il manuale a 5 marce o l'automatico a 4 rapporti. Il Multijet diesel ha cilindrata di 1.3 litri e 51 CV di potenza massima a 4.000 giri. Oltre alla versione stradale Suzuki ha presentato il prototipo della nuova Swift Super 1600, vettura dal design e dallo stile di guida con connotazione altamente sportiva. Da InAuto
  16. Beh, vi aperto un sondaggio, forza votata, numerosi... :wink:
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