GUIDARE SICURI
Sensori, radar, microtelecamere e computer. Insieme per aumentare la sicurezza delle nostre auto. Molto prima di quanto immaginiamo
Un'auto che misura lo spazio a disposizione e poi parcheggia da sola. Il sogno proibito di molti (non solo donne ammettiamolo), sta per avverarsi. È una delle primizie che la Bosch ci ha fatto provare su una pista vicino a Stoccarda.
Sensori, radar e telecamere non servono solo ad aumentare la facilità di parcheggio ma anche la sicurezza. Manca poco, insomma, all'"auto sensitiva". Computer super veloci preparano l'impianto frenante a un'inchiodata di emergenza o "leggono" le strisce sull'asfalto per non uscire di strada.
Tanta tecnologia, singolarmente, incontra nella legge l'unico freno allo sviluppo. Oggi nessuna auto può muoversi senza controllo umano, in assenza di qualcuno a bordo che si assuma la responsabilità di quanto sta accadendo. E in attesa che la normativa venga adattata al progresso (e magari all'auto che guida da sola), vediamo da vicino quali sono i dispositivi che stanno per arrivare.
PARK ASSIST E MEASUREMENT - Il parcheggio automatico
Basta non toccare lo sterzo: fa tutto lei
Il dispositivo di assistenza al parcheggio lavora con due sensori alloggiati nei fascioni paraurti (anteriore e posteriore) sul lato destro della vettura. Basta transitare accanto al posto prescelto, parallelamente ai veicoli già in sosta, a una velocità inferiore ai 20 km/h e il computer, che ha in memoria la lunghezza della vettura, informa il conducente se lo spazio è insufficiente, se ci si sta strettini o se non ci sono problemi. A questo punto si inserisce la retromarcia, con il cambio manuale o con l'automatico, un colpetto di gas e si comincia ad arretrare. Al momento giusto, il volante ruoterà prima tutto verso destra per far entrare il retrotreno e poi tutto a sinistra per spostare il muso. Grazie ai sensori anteriori e posteriori di parcheggio, a pochi cm dalla vettura che si trova alle spalle, il sistema chiede al conducente di spostarsi in avanti per completare la manovra e il gioco è fatto. Il dispositivo di assistenza al parcheggio può lavorare in modo automatico per ora solo sulle vetture dotate di servoassistenza elettrica. È stata però studiata una versione semiautomatica disponibile a partire dal 2007 per tutte le vetture: una voce indica al conducente quando e in che direzione girare il volante o passare dalla retro alla prima.
PREDICTIVE SAFETY SYSTEM - La frenata anticollisione
I freni già pronti a scattare. Se non basta inchioda il computer
Questo sistema è studiato per aiutare il conducente in caso di collisione frontale. Il PSS lavora con l'ABS, con il controllo di stabilità (ESP) e con l'ACC, il regolatore dinamico di velocità che funziona grazie a un radar collocato sul muso. Il suo sviluppo e la produzione in serie sono previsti in tre fasi. Nella prima (2005) il dispositivo si accorge del rischio di impatto, precarica il circuito idraulico dell'impianto frenante e "appoggia" le pastiglie ai dischi del freno per rendere ancora più immediata la loro l'azione. Nella seconda fase (2006), oltre alle funzioni già citate, il sistema avvisa il conducente della potenziale collisione con segnali ottici e acustici oltre a una breve stretta della cintura di sicurezza.
Nella terza fase (metà 2007/2008) il PSS frenerà autonomamente per ottenere la massima decelerazione del veicolo quando ormai non si può più evitare l'ostacolo, indipendentemente dalla pressione esercitata sul pedale dal conducente. In questo caso, oltre ai sensori radar, si dovranno usare anche microtelecamere in grado di riconoscere la situazione di pericolo.
VIDEOSENSORI - Guida assistita
La telecamera per non uscire di strada
Microtelecamere inserite dietro lo specchietto retrovisore centrale e computer sempre più veloci nella elaborazione delle immagini hanno permesso di mettere a punto dispositivi che "leggono" strisce continue e tratteggiate sull'asfalto e individuano la posizione dei veicoli che ci precedono. Se il conducente non le rispetta, scatta un avvisatore acustico oltre a un dispositivo che fa vibrare il sedile dal lato dove si sta uscendo di strada. Ma non è tutto: la stessa telecamera può riconoscere anche la segnaletica verticale. Un limite di velocità a 60 km/h e l'auto rallenta automaticamente fino a quel valore. Alla Bosch stanno lavorando anche sull'integrazione tra i sistemi di videosorveglianza e il volante.
Se il conducente che sta uscendo di strada non se ne accorge, il computer effettua piccole correzioni dello sterzo per cercare di risolvere la situazione.
ACCPLUS E ACC FSR - Dal radar al pilota automatico
Ora l'auto si ferma e riparte. Da sola
Lanciato nel 2000, l'ACC (Adaptive Cruise Control) è un sistema capace di mantenere costante la distanza dal veicolo che ci precede grazie a un radar e funziona a velocità superiori ai 30 km/h. L'evoluzione si chiama ACCplus (2006) e permette di controllare il movimento anche a velocità inferiori, fino al completo arresto del veicolo.
Per ripartire è sufficiente spostare una leva inserita sul piantone del volante (solo dopo aver ottenuto il consenso dal computer tramite un segnali ottici e acustici). La successiva fase sarà l'ACC FSR (metà 2007/2008) che, oltre al radar, richiederà l'impiego di sensori di prossimità e di una telecamera. Particolarmente indicato per il traffico in zone con frequenti code, oltre a fermare completamente l'auto può anche effettuarne la ripartenza in modo automatico. Quest'ultima funzione, per questioni espressamente giuridiche, può essere attivata solo se il tempo di attesa è inferiore ai 10 secondi. Altrimenti bisogna agire manualmente.
Da InAuto