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  1. Comunicato stampa dal sito Ferrari
  2. Comunicato stampa dal sito Maserati
  3. Vittorie di Baron, Bscher e Knapfield nei Ferrari Challenge Europa a Spa Spa-Francorchamps, 26 giugno - Il “Ferrari Days” di Spa- Francorchamps (Belgio) si è concluso oggi con la giornata clou dell’evento. A scendere in pista sono state le 360 Modena del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Europa e le vetture d’epoca dello Shell Ferrari Maserati Historic Challenge, a contendersi il successo nelle ultime gare in programma, e le monoposto Ferrari del passato curate dal dipartimento F1 di Maranello per le esibizioni a loro riservate. Contemporaneamente, altre Formula 1 storiche - tra le quali una recente F2003-GA pilotata da Marc Gené, collaudatore ufficiale della Scuderia Ferrari Marlboro - erano di scena al Festival of Speed di Goodwood, in Gran Bretagna. Sul percorso in salita inglese, lungo 1.16 miglia (quasi 2 km), Gené ha entusiasmato il numeroso pubblico intervenuto all’ormai tradizionale manifestazione (150.000 visitatori in tre giorni) con un totale di quattro passaggi. Di scena anche le Ferrari F2001 e F93A di proprietà privata, oltre alla passerella di alcuni modelli dell’attuale gamma (612 Scaglietti, F430 e Superamerica). Nel Ferrari Challenge, Philipp Baron si è ripetuto vincendo anche Gara-2 nella categoria principale. Oggi l’austriaco ha infatti preceduto sul traguardo Ange Barde (Francia) e Robert Pergl (Repubblica Ceca), nell’ordine. Il tedesco Ralf Schaefer non è riuscito a bissare il primo posto della corsa d’apertura nella Coppa Shell per gentleman driver, lasciando il gradino più alto del podio della seconda a Freddy Kremer (Germania), giunto davanti a Peter Sowerby (Gran Bretagna) e Mikael Forsten (Finlandia). Le competizioni del Historic Challenge riservate alle griglie A (monoposto) e B (sport-prototipi e GT equipaggiate con freni a tamburo) hanno visto il dominio del tedesco Thomas Bscher con quattro vittorie al volante, rispettivamente, delle sue 250 F (1955) e 450 S (1958). Nella categoria per vetture con impianto frenante a disco è stato il britannico Paul Knapfield ad aggiudicarsi una doppietta con la sua Ferrari 512 BB LM (1980). Il broadcaster satellitare Eurosport 2 trasmetterà ampi servizi sul fine settimana di Spa all’interno del magazine “Ferrari Racing”, in onda il 20 luglio alle ore 18.30 (CET), in replica il 25 luglio alle ore 19.30 (CET).
  4. FIA GT-Brno,25 giugno 2005-Prove ufficiali-Tre MC12 ai primi tre posti Prove ufficiali No. 16 P. Peter/C. Buncombe/R. Rusinov (JMB Racing) 1° 42 giri 1.56.322 telaio n. 04/15441 No. 15 A. Bertolini/K. Wendlinger (JMB Racing) 2° 35 giri 1.56.686 telaio n. 08/15444 No. 9 M. Bartels/T. Scheider (Vitaphone Racing Team) 3° 38 giri 1.56.700 telaio n. 02/15439 No. 10 F. Babini/T. Biagi (Vitaphone Racing Team) 5° 49 giri 1.57.288 telaio n. 07/15443 Meteo: sereno; pista asciutta Lunghezza circuito: 5.403 m Per la prima volta quest’anno, tre Maserati MC12 partiranno dalle prime tre posizioni dello schieramento di partenza, domani a Brno, in occasione del quinto appuntamento del campionato FIA GT. La pole-position è stata stabilita da Philippe Peter, al volante della MC12 del JMB Racing numero 16. Si tratta della seconda pole stagionale per il pilota viennese, dopo quella ottenuta a Monza. Peter corre in equipaggio con Chris Buncombe e Roman Rusinov, più giovani e meno esperti, ma in continuo miglioramento gara dopo gara. Al loro fianco in prima fila, ci sarà la vettura gemella del JMB Racing, affidata ad Andrea Bertolini – autore del giro veloce – e Karl Wendlinger. Per la coppia italo-austriaca si tratta di un risultato importante, dopo le disavventure capitate nei turni di ieri e oggi. Nel pomeriggio di ieri la vettura era andata seriamente incidentata nella seconda sessione a causa di un’uscita di pista di Wendlinger, mentre questa mattina un contatto con un pilota più lento ha danneggiato Bertolini intento a cercare di conquistare la pole. Per Peter e Wendlinger partire in prima fila rappresenta un ottimo risultato, anche per il loro sponsor austriaco Red Bull. Vienna, infatti, è a soli 170 km di distanza. Lo scorso anno Wendlinger ottenne un secondo posto qui a Brno, mentre Peter finì al quarto posto in coppia con Babini. Il terzo tempo in prova è stato stabilito dalla MC12 del Vitaphone Racing Team di Michael Bartels e Timo Scheider. Bartels, autore della prestazione cronometrica, ha vinto qui a Brno lo scorso anno e conta di bissare il successo. Bartels e Scheider sono stati i più veloci nella sessione del pomeriggio. La coppia tricolore formata da Fabio Babini e Thomas Biagi partirà invece in terza fila con il quinto tempo. Gli attuali leader di classifica sono gravati da una zavorra di 100 kg, ma ciò nonostante hanno saputo contenere il distacco dai compagni di marca. Nelle due sessioni hanno lavorato per ben bilanciare la vettura in ottica gara. Biagi vinse qui nel 2003 con 100 kg di zavorra, quindi si augura di poter ripetere l’evento. Davanti a loro, al quarto posto, si è inserita la Corvette del team GLPK Racing. Philippe Peter: “Per me si tratta quasi della gara di casa, dato che sono di Vienna. Sono molto contento per me, il mio team, la Red Bull e la Pirelli. Avere le due vetture in prima fila è un grande risultato. Io e i miei compagni, abbiamo lavorato molto per trovare il giusto assetto. La macchina era veramente a punto. Se domani si correrà con la pioggia, come sembra dalle previsioni, con set up e gomme giusti non penso proprio di avere particolari problemi.” Andrea Bertolini: “Innanzitutto voglio ringraziare moltissimo tutti i ragazzi della squadra e della Maserati perché hanno lavorato tutta la notte per riparare la vettura dopo l’incidente di ieri occorso a Karl. La macchina oggi era perfetta, come se non le fosse successo nulla. Personalmente spero che non piova, perché abbiamo davvero un buon set up per l’asciutto. Sarebbe un peccato dovere cambiare regolazioni. In classifica siamo a un punto di distanza da Babini e Biagi, e il campionato è ancora lungo. Vincere qui può essere molto importante.” Michael Bartels: “Per la Maserati si tratta di un grande risultato, con quattro vetture ai primi cinque posti dopo le qualifiche. Anche i miei compagni di squadra Babini e Biagi, in testa al campionato, con 100 kg di zavorra hanno fatto un ottimo lavoro. Io ho vinto qui a Brno lo scorso anno, e spero di potermi ripetere domani. In prova questa mattina ho trovato un po’ di traffico nel mio giro veloce, però sono molto fiducioso per il risultato finale e spero che la gara non si svolga sotto la pioggia.” La gara partirà domani alle ore 13 e sarà trasmessa da Eurosport 2, in diretta a partire dalle 13.45 (con replay della partenza). Eurosport invece manderà in onda una sintesi dalle 18 alle 19, mentre Sportitalia dalle 18.30 alle 19. Come nell’ALMS in nord America, nel FIA GT le MC12 gareggiano in esclusiva con pneumatici Pirelli della gamma Racing P Zero evoluta. Anche nel Campionato Italiano GT e nel Trofeo Vodafone Maserati Europa, i team Maserati corrono con coperture Pirelli. Questa collaborazione è un'ulteriore conferma del successo dell'abbinamento in pista tra due marchi storici dell’automobilismo internazionale. Martedì 28 giugno, presso la Nuova Logistica Ferrari, si svolgerà l'asta di Sotheby's dedicata a modelli Ferrari e Maserati, dove verranno battuti oltre 130 lotti tra memorabilia e auto da sogno. Tra questi gioielli, ricordiamo la Maserati 450S ex-Stirling Moss, la cui quotazione parte da quattro milioni di Euro. L’altra protagonista assoluta della serata sarà la MC12 vittoriosa a Oschersleben e Zhuhai nel FIA GT 2004, affidata ad Andrea Bertolini e Mika Salo. Si tratta della vettura con la quale la Maserati è tornata ufficialmente alle competizioni la scorsa stagione, dopo il ritiro avvenuto nel 1957 all’indomani della conquista del Campionato Mondiale di F.1 con Juan Manuel Fangio. Tra le altre vetture in catalogo, la rara 8 CL del 1940 che corse ad Indianapolis, una splendida 4 CL del 1946 e la Trofeo Light del team Risi che disputò 24 Ore di Daytona nel 2004. Da segnalare, inoltre, la 5000 GT del 1959 costruita appositamente per lo Scià di Persia.
  5. FIA GT-Brno,24 giugno 2005-Prove libere-Tre MC12 davanti a tutti Prove libere No. 9 M. Bartels/T. Scheider (Vitaphone Racing Team) 1° 46 giri 1.57.635 telaio n. 02/15439 No. 16 P. Peter/C. Buncombe/R. Rusinov (JMB Racing) 2° 56 giri 1.58.002 telaio n. 04/15441 No. 15 A. Bertolini/K. Wendlinger (JMB Racing) 3° 31 giri 1.58.460 telaio n. 08/15444 No. 10 F. Babini/T. Biagi (Vitaphone Racing Team) 6° 51 giri 1.59.290 telaio n. 07/15443 Meteo: sereno; pista asciutta Lunghezza circuito: 5.403 m Dopo la prima giornata di prove libere disputatasi oggi sul circuito di Brno, in Repubblica Ceca, tre MC12 occupano i primi tre posti dello schieramento provvisorio. I più veloci di tutti sono stati Michael Bartels e Timo Scheider, con la vettura numero 9 del Vitaphone Racing Team, davanti alla MC12 del JMB Racing affidata a Philippe Peter, Chris Buncombe e Roman Rusinov. Alle loro spalle l’altra GT della scuderia monegasca, quella di Andrea Bertolini e Karl Wendlinger. Sesta, invece, la MC12 della coppia italiana formata da Fabio Babini e Thomas Biagi, penalizzati da ben 100 kg di zavorra in funzione dei piazzamenti ottenuti finora; risultati che valgono loro la leadership della classifica piloti. A proposito di zavorra, a parte Babini/Biagi, gli altri equipaggi correranno questo quinto appuntamento del FIA GT in condizioni simili. Infatti corrono con 40 kg la MC12 di Bartels/Scheider, la Corvette, la 550 del team Larbre e la Lamborghini. Bertolini/Wendlinger hanno 50 kg. Nessuna zavorra per la seconda MC12 del JMB Racing e per le due 575 del team GPC Sport, che dunque hanno qualche chances in più degli avversari. Le MC12 restano comunque penalizzate nella configurazione aerodinamica, in funzione dell’obbligo di usare l’ala posteriore ridotta. Le condizioni meteo nei due turni di prova sono rimaste invariate. Infatti Bartels/Scheider hanno ottenuto la loro miglior prestazione nel pomeriggio. Un’uscita di pista ha invece interrotto la seconda sessione delle due MC12 numero 15 e 10. Violento ma senza conseguenze, l'urto di Karl Wendlinger, dopo sette giri: “Ho frenato regolarmente e impostato la curva, ma la vettura non ha girato e ha continuato ad andare diritta, finendo contro le barriere. Aspettiamo di analizzare la telemetria per capire cosa sia successo.” Fortunatamente il pilota austriaco non ha riportato nessun danno, e anche la scocca è intatta. Per quanto riguarda Fabio Babini, si è trattato di un innocuo testacoda. Purtroppo la vettura si è fermata nella ghiaia e il pilota non ha potuto completare il proprio turno di prova. Tutti e quattro gli equipaggi oggi hanno lavorato per deliberare gli assetti in vista delle qualifiche di domani e per effettuare la scelta di gomme più opportuna. Come nell’ALMS in nord America, anche nel FIA GT le MC12 gareggiano in esclusiva con pneumatici Pirelli della gamma Racing P Zero evoluta. Anche nel Campionato Italiano GT e nel Trofeo Vodafone Maserati Europa, i team Maserati corrono con coperture Pirelli. Questa collaborazione è un'ulteriore conferma del successo dell'abbinamento in pista tra due marchi storici dell’automobilismo internazionale. Martedì 28 giugno, presso la Nuova Logistica Ferrari, si svolgerà l'asta di Sotheby's dedicata a modelli Ferrari e Maserati, dove verranno battuti oltre 130 lotti tra memorabilia e auto da sogno. Tra questi gioielli, ricordiamo la Maserati 450S ex-Stirling Moss, la cui quotazione parte da quattro milioni di Euro. L’altra protagonista assoluta della serata sarà la MC12 vittoriosa a Oschersleben e Zhuhai nel FIA GT 2004, affidata ad Andrea Bertolini e Mika Salo. Si tratta della vettura con la quale la Maserati è tornata ufficialmente alle competizioni la scorsa stagione, dopo il ritiro avvenuto nel 1957 all’indomani della conquista del Campionato Mondiale di F.1 con Juan Manuel Fangio. Tra le altre vetture in catalogo, la rara 8 CL del 1940 che corse ad Indianapolis, una splendida 4 CL del 1946 e la Trofeo Light del team Risi che disputò 24 Ore di Daytona nel 2004. Da segnalare, inoltre, la 5000 GT del 1959 costruita appositamente per lo Scià di Persia.
  6. Sophia Loren in Maserati Quattroporte riceve la cittadinanza onoraria a Pozzuoli La Maserati Quattroporte, l’ammiraglia della casa del Tridente, è stata scelta dalla celebre attrice e premio Oscar Sophia Loren in occasione della Cerimonia di Investitura della Cittadinanza Onoraria di Pozzuoli, avvenuta oggi a Pozzuoli (Napoli), sua città natale. L’eleganza e lo stile della Quattroporte hanno accompagnato l’attrice durante tutta la giornata, nel corso della quale è stata insignita dello speciale riconoscimento presso il Palazzo Migliaresi di Pozzuoli alla presenza del Sindaco e delle autorità locali, con consegna delle chiavi della città. In serata il Presidente della Regione Bassolino le conferirà il Premio Civitas, che le attribuisce lo status di testimonial di Pozzuoli nel mondo. La Maserati Quattroporte, esempio di seduzione e raffinatezza dallo stile puramente italiano, sta diventando l’auto preferita da attori, politici e personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, italiani e internazionali.
  7. Badoer e Schumacher chiudono la settimana di test al Catalunya Barcellona, 24 giugno Circuito: Circuit de Catalunya, 4,627 km Piloti: Luca Badoer e Michael Schumacher Vettura: F2005 Meteo: temperatura aria 28/35 °C, temperatura asfalto 35/44 °C. Nuvoloso, poi sole. Quarta ed ultima giornata di prove della settimana per la Scuderia Ferrari Marlboro, impegnata anche oggi sul Circuit de Catalunya, vicino Barcellona. Anche nella giornata odierna erano in pista Michael Schumacher e Luca Badoer, entrambi alla guida di una F2005. I due piloti hanno concluso il programma previsto, lavorando principalmente sullo sviluppo delle gomme Bridgestone, di nuove componenti meccaniche e aerodinamiche. Schumacher ha completato in totale 95 giri, il più veloce nel tempo di 1’15”700. Badoer ha ottenuto un miglior tempo di 1’16”761, percorrendo 81 tornate.
  8. Weekend con oltre seicento Ferrari su quattro piste in Europa e America Maranello, 24 giugno - Oltre 600 vetture Ferrari, da competizione e stradali, saranno protagoniste in quattro diversi tracciati di Europa e Nord America, nel corso del fine settimana. Evento clou del weekend rosso è il Ferrari Days, a Spa-Francorchamps (Belgio), dove circa 400 Granturismo appartenenti ai clienti del Marchio faranno da cornice alle esibizioni delle monoposto curate dal dipartimento F1 Clienti di Maranello. Sul circuito nelle Ardenne sono in programma anche le gare delle serie europee Ferrari Challenge Trofeo Pirelli, riservato alle 360 Modena, e Shell Ferrari Maserati Historic Challenge per auto d’epoca. I gironi nordamericani degli stessi due campionati scenderanno invece in pista sul tracciato canadese di Mont Tremblant. Altre Formula 1 del passato - tra le quali una recente F2003-GA pilotata da Marc Gené, collaudatore ufficiale della Scuderia Ferrari Marlboro - ed alcuni modelli dell’attuale gamma (612 Scaglietti, F430 e Superamerica), saranno di scena al Festival of Speed di Goodwood, in Gran Bretagna. Contemporaneamente, a completare il panorama delle intense attività internazionali della Ferrari, a Brno (Repubblica Ceca) è in programma la quinta tappa del FIA GT, che vede la partecipazione delle 575 GTC, 550 Maranello e 360 GTC.
  9. Complimenti per l'acquisto anche se penso di essere un po' in ritardo
  10. Ferrari al Festival della Velocità di Goodwood - Prima prova su strada in Uk per la Ferrari Superamerica - La F430 e la 612 Scaglietti pronte a scalare la collina di Goodwood - Marc Gené, test driver della F1, in pista a Goodwood I tifosi Ferrari si riuniranno quest'anno al Festival della Velocità di Goodwood per ammirare gli attuali capolavori di Maranello, quando una Ferrari Superamerica, una F430 nella livrea Fiorano Ferrari e una 612 Scaglietti saranno condotte su per la collina di Goodwood da piloti professionisti e membri della stampa inglese. L'ultima arrivata della gamma Ferrari, la 12 cilindri convertibile a tiratura limitata Superamerica, parteciperà all'esibizione delle Supercar. La Superamerica, costruita in soli 599 esemplari, è equipaggiata con il rivoluzionario tetto Revocromico a trasparenza variabile, in grado di scomparire in soli 10 secondi. La Superamerica eroga 540 Hp e accelera da 0 a 100 in soli 4.2 secondi. Sarà guidata per la collina del parco di Goodwood per tutti e tre i giorni. La F430 è l'ultima arrivata della nuova generazione delle sportive Ferrari equipaggiate con motore 8 clilindri. Si avvale del differenziale elettronico (e-diff) sviluppato inizialmente da Ferrari per le proprie monoposto F1 e del comodo "manettino", un selettore comodamente posizionato sul volante che controlla direttamente i sistemi integrati che governano la dinamica del veicolo. La F430 apparirà a Goodwood nella livrea Fiorano Ferrari, l'esclusivo programma di guida aperto solo ai clienti Ferrari. Con 490 cavalli disponibili è capace di accelerare da 0 a 100 in 4 secondi netti e di raggiungere la velocità massima di oltre 315 Km/h. La 612 Scaglietti completamente in alluminio con il suo abitacolo eccezionalmente lussuoso può ospitare comodamente quattro adulti in completo comfort. Servita da un bellissimo motore V12 da 540 Hp, la Scaglietti ha una velocità di punta di oltre 320 Km/h, controllo elettronico di stabilità e controllo di trazione (CST). Formula 1 Il Team Formula 1 Ferrari sarà rappresentato dal test driver MArc Gené, che guiderà la Ferrari F2003-GA su per Goodwood Hill A seguire la monoposto sarà Ferrari F1 Clienti, una branca della divisione Corse Clienti. Questo dipartimento è stato creato dalla Ferrari in seguito alla crescente domanda da parte dei clienti di acquistare e condurre le monoposto F1 Ferrari. Programma Venerdì 24 Giugno - Ferrari Superamerica, Ferrari F430 F1, Ferrari 612 Scaglietti: ore 10.00-15.00. Ferrari F2003: Tbd Sabato 25 Giugno - Ferrari Superamerica, Ferrari F430 F1, Ferrari 612 Scaglietti: ore 13.25. Ferrari F2003: 11.55-15.45 Domenica 26 Giugno - Ferrari Superamerica, Ferrari F430 F1, Ferrari 612 Scaglietti: ore 13.25. Ferrari F2003: 11.55-15.45 Note per gli editori: Il festival della velocità di Goodwood è una celebrazione unica della passione per le automobili ed un'istantanea della storia degli sport motoristici. Fu il nono Duca di Richmond che per primo portò gli sport motoristici a Goodwood quando, nel 1936, fece erigere una collina privata nel parco per la coppa automobilistica Lancia. Questi precoci eventi furono d'ispirazione per l'attuale conte di March per riportare le competizioni motoristriche a Goodwood grazie al Festival della Velocità. Quest'anno il Festival è incentrato su "I colori delle corse - Orgoglio nazionale e cultura", per celebrare l'essenza della passione sportiva nei diversi paesi.
  11. Che belle quelle carte di credito, mi viene ancora più voglia di spendere...
  12. FIAT CUP 2005: A TORINO SI SVOLGE LA FINALE DELLA COPPA ITALIA DI PALLANUOTO La Coppa Italia è giunta alla sua fase finale: la Final Four è diventata FIAT CUP 2005, ed il palcoscenico che la ospiterà, il 24, 25 e 26 giugno, sarà il prestigioso impianto Sisport Fiat di corso Moncalieri 346/12 a Torino. La Filanda Carisa Savona (Campione d'Italia 2004/2005), Pro Recco Nuoto e Pallanuoto, Canottieri Bissolati Cremona e la Società Sportiva Nervi: sono queste le quattro squadre finaliste che si giocheranno il titolo nei diversi incontri ripresi in diretta da Rai Sport Satellite. Dopo sette anni d'assenza dalle piscine italiane torna quest'attesissimo appuntamento, reso ancora più interessante dalla presenza di Fiat che, insieme all'Agenzia LaPresse, ha sostenuto l'iniziativa sottolineando, ancora una volta, l'attenzione dell'azienda verso lo sport e i giovani. A questo proposito Lapo Elkann, Direttore Brand Promotion di Fiat Auto, ha infatti dichiarato: "È questa una grande occasione per rinnovare un legame antico fra la nostra città di Torino, la Fiat che oggi rappresento e gli sport acquatici. Fiat è in effetti legata alla squadra di nuoto locale "Acquatica" che sponsorizziamo e di cui seguiamo attivamente l'attività. Non può essere che un grande onore quindi poter associare il nome di Fiat con questa terza fase di Coppa Italia di Pallanuoto e siamo orgogliosi che essa prenda il nome di Fiat Cup. Questo legame con gli sport acquatici si va ad aggiungere all'impegno che il nostro Gruppo ha da tempo iniziato con Torino anche in vista dei Giochi Olimpici, di cui siamo fra gli sponsor". Il Presidente della Lega Nazionale Pallanuoto, Giorgio Alberti, nel ringraziare Fiat Auto e LaPresse non ha voluto dimenticare l'importante ruolo della F.I.N.: "Il presidente della Federazione Italiana Nuoto, senatore Paolo Barelli, ha dato alla Lega una grande opportunità affidandole l'organizzazione di questo evento, che ci ha permesso di dare più visibilità ad uno sport bellissimo come la pallanuoto, prolungandone l'attività per quasi due mesi, verso la stagione estiva".
  13. Schumacher: ''Credo che avremmo avuto comunque buone chance di successo'' Indianapolis (USA), 20 giugno 2005 - Dopo il Gran Premio di Indianapolis che, come è noto, è stato disputato solamente da sei vetture, Michael Schumacher è partito dagli USA subito, ma non certo come conseguenza di quanto successo in gara. Semplicemente, il campione del mondo non vedeva l’ora di tornare dalla sua famiglia, dopo il lungo periodo passato oltreoceano per la doppia trasferta nordamericana, ed aveva quindi programmato fin dall'inizio un rientro immediato. Questa gara così singolare lo ha comunque particolarmente colpito. ''E' stata una corsa atipica, senza ombra di dubbio, ed è un peccato che la mia prima vittoria stagionale si sia concretizzata proprio in questo strano frangente'' - ha dichiarato Michael, prima di partire alla volta del Vecchio Continente. - ''Credo infatti che avremmo avuto buone chance di successo ad Indianapolis anche in condizioni normali e mi sarebbe piaciuto molto poterlo dimostrare''. ''Le circostanze non sono tuttavia dipese da noi, anche se mi aspetto che molti ora cerchino di imputare delle colpe alla Ferrari: noi non abbiamo di sicuro fatto qualcosa di sbagliato. Non è a noi che bisogna far riferimento per quanto accaduto, perché non siamo ovviamente responsabili dei problemi tecnici della concorrenza. Per di più, a quanto mi risulta, anche alcuni altri piloti hanno ammesso che l’introduzione di una chicane non si sarebbe comunque rivelata utile''. ''Comprendo la delusione del pubblico ma, d'altra parte, ho visto che molti spettatori sono rimasti fino al termine ed hanno festeggiato con noi, e questo va comunque tenuto in considerazione. Penso che l’edizione 2005 del GP USA non sia stata memorabile ma, ne sono certo, in futuro vedremo di nuovo delle belle gare qui. Mi fa sempre piacere venire negli Stati Uniti e quel che è successo non mi ha fatto sicuramente cambiare idea''. Il campione in carica non vuole sopravvalutare il fatto che, con questa vittoria, sia balzato al terzo posto della classifica piloti. ''Al momento, ciò non è così importante. Chiaramente si può anche dire che la lotta per il titolo mondiale ora è più aperta, ma in realtà non lo è ancora del tutto. Continuo a lavorare come ho fatto fino ad oggi, mantenendomi concentrato e dando sempre il massimo gara dopo gara'', ha concluso Schumacher. Per quanto riguarda i programmi della settimana, Michael raggiungerà mercoledì Barcellona, dove giovedì e venerdì sarà impegnato nei test.
  14. Todt: 'Nessuno ha chiesto quale fosse la nostra posizione' Maranello, 20 giugno – Dopo il controverso Gran Premio degli Stati Uniti, disputato ieri a Indianapolis, il Direttore Generale della Ferrari, Jean Todt, ha chiarito la posizione della Scuderia Ferrari Marlboro rispetto agli eventi che hanno portato al rientro in pit lane delle 14 monoposto gommate Michelin al termine del giro di ricognizione, senza che queste riprendessero più la pista. Per prima cosa Todt ha ammesso di “essere dispiaciuto per quanto avvenuto” e di esserlo “soprattutto per tutti i tifosi in circuito, per tutti gli americani e per il telespettatori, non per la nostra decisione”. Le vetture equipaggiate con pneumatici Michelin non hanno preso parte alla corsa poiché la Casa francese aveva raccomandato loro di non correre, non potendo garantire la sicurezza del proprio prodotto. Si sono cercati compromessi di vario tipo, per permettere ai team che utilizzano le Michelin di prendere il via ma non è stata trovata alcuna soluzione. Nei momenti che hanno preceduto la partenza si era deciso di installare una chicane artificiale nei pressi dell’ultima curva, la veloce sopraelevata in cui uno degli pneumatici Michelin ha ceduto durante le prove libere. Todt ha spiegato che la Ferrari non era stata sentita a tal proposito: “Non siamo mai stati chiamati in causa nella discussione – ha detto Todt -, mai coinvolti. Non ci è mai stato chiesto nulla al riguardo. Che fossimo d’accordo o meno è un’altra storia, ma posso dire, in tutta sincerità, che non lo saremmo mai stati.. Però nessuno ha chiesto quale fosse la nostra posizione. Può essere serio costruire una variante articiale a mezz’ora dalla partenza di una gara, senza che nessuno l’abbia neppure provata? E’ una cosa ridicola”. Todt in effetti ha confermato che Bernie Ecclestone gli ha parlato di “svariate proposte, compresa una chicane”. Il Direttore Generale della Ferrari però aggiunge: “Lo ripeto, era una cosa che riguardava la FIA, questa vicenda non era una questione che competesse al detentore dei diritti commerciali della Formula 1. Io ho detto che, per quanto ci riguardava, spettava alla FIA decidere”. Continuando a spiegare la propria posizione, Todt ha sottolineato che “innanzitutto la decisione doveva essere presa dalla FIA. In secondo luogo, se la stessa cosa fosse accaduta a noi, se per esempio non avessimo avuto aderenza in qualifica e avessimo chiesto di effettuare le prove ufficiali su tre giri perché su quella distanza saremmo andati meglio, o se avessimo chiesto di costruire una chicane perché sarebbe stato più sicuro per le nostre gomme, si sarebbero fatti tutti una risata”. “Bisogna essere preparati a fronteggiare le situazioni. Tutti quanti hanno a disposizione due set di gomme tra cui scegliere: una di solito è più morbida, l’altra più dura. Si tratta solo di fare la propria scelta. Mi spiace per tutti coloro i quali non hanno potuto correre, ma sono molto più dispiaciuto per il pubblico”. Todt ha poi spiegato gli svantaggi che avrebbe creato l’improvvisa installazione di una chicane: “Se avessimo saputo prima che in quel punto ci sarebbe stata una variante, ci saremmo preparati per affrontare una situazione del genere. Avremmo portato gomme differenti, avremo scelto assetti e rapporti del cambio diversi. Onestamente, perché saremmo dovuti scendere ad un compromesso? Noi cerchiamo di fare il miglior lavoro possibile con la Bridgestone, sin dall’inizio dell’anno. Così arriviamo a Indianapolis, capiamo che fin da venerdì siamol competitivi, non abbiamo alcun problema con le gomme…senza dubbio una grossa opportunità per noi”. Nei concitati minuti che hanno preceduto la partenza, si è anche prospettata l’ipotesi che i gommati Michelin potessero correre ma senza che la corsa fosse valida per il Campionato del Mondo, se fosse stata installata una variante: “Non avremmo corso per una gara che non avesse assegnato punti iridati. Sarebbe stata una corsa fuori dalle regole della FIA, non l’avremmo neppure incominciata”. Secondo Todt, il boicottaggio ha inevitabilmente danneggiato l’immagine della Formula 1: “Il danno è grave. Vorrei che tornassimo negli Stati Uniti perché è un Paese fondamentale, attualmente rappresenta il nostro primo mercato e perché è da molti anni che Bernie tenta di far attecchire la Formula 1 in nord america. Purtroppo non è stata data una bella dimostrazione, ieri. E’ un duro colpo per la Formula 1. Todt ha anche chiarito che le squadre erano stata avvertite di non arrivare ai limiti con le gomme: “Due settimane fa ci è stata inviata una lettera che, dopo la corsa di Monte Carlo e quella del Nürburgring, ci ammoniva a stare molto attenti con gli pneumatici, le pressioni e tutto ciò che concerneva la gomma in generale. E’ qualcosa che si pensava potesse succedere”. Infine Todt enumera quali circostanze avrebbero potuto permettere lo svolgimento della gara insieme alle monoposto gommate Michelin: “Direi che c’erano tre possibilità: primo, avrebbero potuto sostituire le coperture; secondo, avrebbero potuto adottare un compromesso per percorrere quella specifica curva; terzo, avrebbero potuto usare la pit lane. Se quelle monoposto non potevano affrontare quella curva, cosa potevamo fare noi? Almeno avremmo avuto una corsa”.
  15. GP degli USA - La cronaca della gara Indianapolis, 19 giugno – Nel Gran Premio degli USA, Michael Schumacher e Rubens Barrichello hanno messo a segno una doppietta, maturata in circostanze particolari a causa del ritiro contemporaneo, al termine del giro di ricognizione, da parte di tutte le squadre che utilizzano pneumatici Michelin. I due piloti della Ferrari hanno così disputato l’intera corsa senza incontrare alcuna resistenza da parte degli avversari. Le sette squadre equipaggiate con gomme Michelin hanno scelto di non disputare la gara dopo che la Casa francese ha diramato un comunicato che invitava i suoi team a non correre, poiché non vi erano le condizioni per garantire la sicurezza dei suoi pneumatici. Quattordici monoposto si sono così ritirate ancora prima che il Gran Premio prendesse il via, lasciando sulla griglia sei vetture. Dopo il via, la coppia della Ferrari distanzia in breve tempo le due Jordan e le due Minardi ma dopo sette giri Rubens Barrichello è sempre in scia al suo compagno di squadra. Il brasiliano è il primo a fermarsi, al 24° giro, imitato da Michael Schumacher due tornate dopo. Lo stop del tedesco dura sette secondi in più, così che, quando il Campione del Mondo rientra in pista, si ritrova a 3.6 secondi di distacco da Rubens. Nella fase centrale della corsa Michael accorcia le distanze fino a 2.1 secondi ma Barrichello riesce a riguadagnare qualche metro, portando il suo vantaggio a 3.0 secondi, prima di entrare in pit lane per la sua seconda fermata, al 49° giro. Michael, così come nell’occasione precedente, effettua il rifornimento due giri dopo. Quando Michael esce dalla corsia box si trova fianco a fianco a Rubens, i due arrivano contemporaneamente alla prima staccata con il tedesco che tiene duro, impedendo al compagno di squadra di andare a prendere la corda della curva. Rubens è così costretto ad alzare il piede e “raddrizzare” la piega, passando all’esterno sull’erba. Schumacher passa così a condurre. Rubens non demorde e gira molto rapidamente, riuscendo a ridurre giro dopo giro la distanza fra sé e il tedesco. Al 62° giro, però, il distacco fra i due ricomincia a salire: Rubens chiude pertanto al secondo posto, transitando sotto la bandiera a scacchi con 1.5 secondi di ritardo da Schumacher. Il terzo posto è colto dal pilota della Jordan, Tiago Monteiro. Grazie a questa doppietta la Ferrari sale al terzo posto nella classifica Costruttori, a pari punti con la McLaren-Mercedes. Michael Schumacher è ora terzo nella classifica piloti, tre punti dietro a Kimi Raikkonen. Barrichello è in quarta posizione, 5 punti più indietro.
  16. GP degli USA - Prima vittoria della stagione per la Scuderia Michael Schumacher: 1° 1:29.43.181 73 giri telaio 245 Rubens Barrichello: 2° + 1.552 73 giri telaio 246 Temperature: aria 25/26 °C, pista 25/33 °C Prima vittoria della stagione per la Scuderia Ferrari Marlboro, che ha ottenuto oggi il successo numero 183 in 713 Gran Premi disputati. Michael Schumacher ha vinto il suo 84esimo Gran Premio su 222 partecipazioni, il quarto su questo circuito. Quella di oggi è la settantesima doppietta della Scuderia, la ventiquattresima ottenuta dalla coppia formata da Michael e Rubens. Jean Todt : “Questa è la prima vittoria e la prima doppietta della stagione, ottenuta in circostanze molto particolari. Come accade in sport come il pugilato, avviamo vinto, insieme alla Bridgestone, per KO tecnico. Abbiamo visto una gara combattuta fra i nostri due piloti, anche se oggi l’obiettivo primario era portare le macchine fino al traguardo senza problemi, qualsiasi fosse l’ordine d’arrivo. Sono particolarmente felice che questo successo sia il centesimo in Formula 1 di una vettura realizzata sotto la direzione tecnica di Rory Byrne e che coincida con l’ottantesima vittoria della Scuderia da quando ne ho assunto la direzione. Per la Ferrari è un successo importante, perché è avvenuto in un Paese che rappresenta il nostro primo mercato. Ci ha fatto piacere vedere che, pur in queste circostanze, c’erano tanti nostri tifosi e tante bandiere con il Cavallino Rampante sulle tribune fino alla fine della gara. Sono molto sorpreso della situazione verificatasi oggi ma preferisco non fare commenti su cose che non riguardano direttamente la mia responsabilità. La Bridgestone sta facendo un lavoro straordinario. Rimangono dieci gare fino alla fine della stagione: come sempre, daremo il massimo per ottenere i nostri obiettivi.” Michael Schumacher : “E’ stata una gara strana, così come è stato strano vedere tante vetture rientrare nella pit-lane prima della partenza. Poi c’è stata una bella battaglia fra me e Rubens – del resto, davanti c’eravamo solo noi. Penso che questo non sia stato il modo migliore per ottenere la mia prima vittoria della stagione e sono dispiaciuto per i tifosi ma sono anche felice che tanti sostenitori della Ferrari siano rimasti fino alla fine per vedere come sarebbe andata a finire questa corsa un po’ singolare. E’ stato un peccato che non abbiamo potuto lottare come al solito perché penso che, anche in presenza degli altri avversari, avremmo potuto vincere in quanto avevamo una macchina competitiva. La situazione odierna era fuori dalla responsabilità di noi piloti e non sono a conoscenza nei dettagli dei problemi che gli altri hanno avuto. Quello che so è che abbiamo lasciato a casa delle gomme che potevano darci una maggiore prestazione ma non erano così affidabili come durata: abbiamo fatto la nostra scelta insieme alla Bridgestone tenendo a mente le sollecitazioni cui sono sottoposti gli pneumatici su questa pista. Ho perso il comando quando abbiamo fatto un primo pit-stop un po’ lungo per controllare lo stato delle gomme e perché Rubens in quel momento stava spingendo al massimo.” Rubens Barrichello : “E’ stata una giornata triste per i tifosi, così come è stato triste vedere le altre vetture tornare nei box: penso comunque che il problema che avevano fosse decisamente serio. Sono inoltre deluso perché non sono riuscito a ottenere i dieci punti. Una volta passato al comando ho spinto a fondo, sono riuscito ad accumulare un certo margine e sono stato in grado di fare un giro d’uscita dai box molto veloce: ho cercato di rimanere in testa ma le cose non sono andate in mio favore. Bridgestone e Ferrari avevano lavorato così bene per questa gara tanto che penso che avremmo vinto ugualmente. Avevamo la macchina più veloce. Ero più rapido di Michael alla partenza ma non ho trovato il modo di superarlo. La Formula 1 non è mai stata molto popolare negli Stati Uniti ma penso che ora la situazione sia peggiorata.” Ross Brawn : “Non abbiamo avuto problemi durante la gara e la prestazione delle gomme Bridgestone è stata costante per tutti i 73 giri. I nostri piloti hanno lottato fra loro ed è stato eccitante, almeno fino al secondo pit-stop. Abbiamo cercato di offrire il miglior spettacolo possibile nelle circostanze particolari che si sono verificate. Durante le soste, abbiamo fatto tutti i controlli del caso anche perché avevamo molto vantaggio sulle altre vetture.”
  17. STEPHEN NORMAN E’ IL NUOVO RESPONSABILE MARKETING DEL BRAND FIAT Dal 1° luglio 2005, Stephen Norman, attualmente Amministratore Delegato e Market General Manager della Fiat Auto France, assumerà l’incarico di Responsabile Marketing del Brand Fiat. Norman, che risponderà a Luca De Meo, Responsabile del Brand & Commercial Fiat, seguirà le attività di marketing e comunicazione di prodotto, posizionamento e lanci commerciali dei nuovi modelli. Carlos Gomes, che mantiene la responsabilità di Country Manager per il Brand Alfa Romeo, assumerà anche l’incarico di Market General Manager della Fiat Auto France. Christophe Decultot conserva la responsabilità di Country Manager per i Marchi Fiat e Lancia. Stephen Norman, nato in Inghilterra 50 anni fa e laureato in economia presso l’Università di Leicester, è alla guida della Fiat Auto France dal gennaio 2004. Ha accumulato una vasta esperienza nel settore auto, dove opera dal 1976, in particolare nel campo del marketing, commerciale e gestionale. Norman ha lavorato in Gran Bretagna, Spagna e Francia per diverse case automobilistiche tra le quali Rover e il Gruppo Volkswagen.
  18. GP degli USA - Barrichello: 'Migliorare lo spettacolo' Indianapolis, 16 giugno – Mentre Michael Schumacher è stato tra i primi piloti a incontrare i Media a Indianapolis, con una conferenza stampa tenuta nella mattinata, il suo compagno di squadra, Rubens Barrichello, è stato uno degli ultimi. Il brasiliano è giunto in circuiti appena prima del briefing tecnico del giovedì pomeriggio, e al termine di questa riunione si è fermato a parlare con i giornalisti appena fuori dagli uffici della Scuderia. Dopo essere arrivato terzo nel Gran Premio del Canada, domenica scorsa, il pilota della Scuderia Ferrari Marlboro ha viaggiato negli Stati Uniti. Inizialmente ha presenziato ad un incontro per uno sponsor e in seguito ha visitato una fabbrica di biciclette nel Wisconsin, prima di dirigersi verso sud: “Sono andato a Miami, è stato bellissimo perché nessuno mi fermava chiedendomi cose inerenti alla Formula 1, quindi per un po’ ho potuto staccare completamente. E’ stato un cambiamento molto piacevole – ha scherzato con i suo intervistatori. Ho passato un po’ di tempo con il mio amico Tony Kanaan – pilota brasiliano, vincitore del campionato Indy Racing League nella passata stagione -, si è trattato solo di un paio di giorni, prima di arrivare qui. In circuito, poche era prima, ha tenuto una conferenza stampa anche Danica Patrick, la ventitreenne giunta quarta nella 500 Miglia di Indianapolis di qualche settimana fa. E’ stato così chiesto a Rubens se ritiene possibile la presenza di una donna come pilota in Formula 1: “Ho visto che ha fatto una bella gara qui a Indy – ha risposto il brasiliano -, e non è una questione di essere uomo o donna. Conta il talento; se guida così sugli ovali non c’è ragione per cui non possa andare forte in Formula 1”. Neppure Barrichello ha in mente altri progetti: “Se me lo aveste chiesto qualche anno fa, forse vi avrei detto che mi sarebbe piaciuto correre la Indy 500, ma ora non più. Non c’entra con il pericolo, piuttosto preferirei provare una gara motociclistica…che secondo me è rischiosa tanto quanto una corsa sugli ovali”. Oggi la FIA ha diramato una serie di proposte per un cambio regolamentare in vista del 2008. Molti punti introdurrebbero forti limitazioni tecnologiche e Barrichello non si è mostrato del tutto convinto circa la validità di questi possibili cambiamenti: “Il mondo progredisce, non sono sicuro che tornare al passato sia giusto” – ha detto Rubens -. La cosa più importante, comunque, è cercare sembre di migliorare lo spettacolo”. Nonostante le due gare nord americane implichino un prolungata lontananza da casa, Silvana, la moglie di Rubens, non lo ha accompagnato: “Aspetta un bambino, è a metà del sesto mese – ha detto l’orgoglioso futuro padre -. Sappiamo che sarà un maschietto, lo chiameremo Fernando”. Così la famiglia di Rubens si allargherà, con l’arrivo di un fratellino per il piccolo Eduardo.
  19. Giornata di prove a Fiorano per Luca Badoer Maranello, 24 maggio Circuito: Pista di Fiorano, 2,976 km - circuito corto 1,413 km Pilota: Luca Badoer Vettura: F2005 Meteo: temperatura aria 19/28 °C, asfalto 30/46 °C. Sole. Luca Badoer è sceso oggi in pista a Fiorano per una giornata di prove di sviluppo delle gomme Bridgestone in vista dei prossimi appuntamenti del Campionato del Mondo di Formula 1. Il collaudatore ufficiale della Scuderia Ferrari Marlboro ha percorso in totale 79 giri (22 sulla versione corta del tracciato), ottenendo un miglior tempo di 58”052. A Fiorano ha girato anche la 575 GTC, impegnata in un programma di sviluppo tecnico orientato alla prossima gara del Campionato Fia GT, in calendario per domenica 29 maggio sul circuito “Enzo e Dino Ferrari” di Imola: alla guida c’era il pilota brasiliano Jaime Melo.
  20. Schumacher: 'Al Nürburgring vorrei lottare per la vittoria' Maranello, 24 maggio - A una sola settimana dalll’ultima gara, il calendario del Mondiale mette in programma il Gran Premio d’Europa, settima tappa del campionato, che verrà disputato sul circuito del Nürburgring. Michael Schumacher descrive così il suo stato d’animo nell’imminenza della corsa di casa: “Nuova gara e speriamo di avere più fortuna: potrebbe essere questo il modo per esprimere al meglio le mie aspettative per la gara del Nürburgring. Ultimamente non siamo stati certo baciati dalla fortuna, tanto che non è contato molto l’aver un buon passo in gara. Forse al Nürburgring cambierà qualcosa. Il nuovo sistema di qualifica dovrebbe in ogni caso venirci incontro, infatti come è risaputo, questo è l’elemento su cui dobbiamo maggiormente lavorare. Ora ridurremmo un po' lo svantaggio e forse grazie al gioco sulla quantità di benzina riusciremo persino a colmarlo. Questa non è quindi affatto una brutta notizia”. “La notizia migliore – continua Schumacher, tornando alla corsa di Monte Carlo – ci è comunque giunta da Monaco, dal fatto di essere stati assolutamente competitivi. Quando ero in pista, dopo il rifornimento, dietro Kimi sono stato in grado di tenere il suo passo, il che rappresenta più che una prova del fatto che siamo entrati nella sintonia della gara. Abbiamo quindi delle possibilità di essere davanti, e per questo continuo ad essere ottimista”. "La gara al Nürburgring è in ogni caso sempre bella – conclude il sette volte Campione del Mondo –. Il circuito si trova nelle vicinanze della mia casa natale, Kerpen, il che mi rende in ogni caso istintivamente più motivato di quanto io non sia già. In ogni caso questo mi dà sempre un buono stimolo e non mi fa certo sentire, come molti temono, ancora più sotto pressione. Naturalmente molti ricordano il fascino del Nordschleife e il mito del Nürburgring, ma a me piace anche il circuito attuale per affrontare il quale sono necessarie un buon bilanciamento e un buon grip meccanico. Dopo il settimo posto a Monaco, al Nürburgring mi piacerebbe lottare per vincere la gara. Come già detto le nostre recenti prestazioni ci fanno essere ottimisti per questa corsa".
  21. GP d’Europa – Settima tappa del Mondiale al Nürburgring Nürburgring, 24 maggio – Nella sua storia, il Gran Premio d’Europa è stato disputato su molti tracciati ma il Nürburgring si può considerare come la sua sede principale, poiché qui sono stati corsi 9 Gran Premi, in particolare la Formula 1 vi ha sempre transitato dal 1997 a oggi, anche se nel 1997 e nel 1998 è stato ufficialmente denominato “Gran Premio del Lussemburgo”, tanto per confondere le idee. Sebbene il circuito attuale sia in uso da circa vent’anni, è ancora chiamato “il nuovo Ring”, perché in molti ricordano l’incredibile Nordschleife, la pista lunga 22 chilometri che finì di essere utilizzata dalla Formula 1 perché ritenuta troppo pericolosa per le moderne vetture da Gran Premio. Più o meno nello stesso periodo in cui la mitica Nordschleife fu mandata in pensione, Dieter Gundel iniziava la sua carriera nel mondo delle corse, lavorando nel settore dell’elettronica. Oggi è a capo dei tecnici specializzati in elettronica che lavorano in pista per la Scuderia Ferrari Marlboro. “Vent’anni fa questo settore era ai suoi albori e si apprestava a diventare il “tema caldo” dello sport motoristico – dice il tedesco .- Da allora si è sviluppato molto, diventando qualcosa di molto più di un semplice aiuto per il pilota, oggi l’elettronica è infatti assolutamente essenziale. Senza di essa la macchina non sterza il cruscotto non si accende,…in pratica senza elettronica non funziona proprio niente”. I progressi in questo settori sono stati poco significativi fino all’avvento del computer; le prime applicazioni concrete risultavano nell’aumento di potenza erogata dai propulsori: “Bisogna dire che l’idea iniziale di applicare l’elettronica alle auto è stata messa in pratica sulle vetture stradali, quindi le corse non sono state il settore a cui se ne deve lo sviluppo iniziale – continua Gundel -. Il cambiamento più ovvio fu quello di modificare il sistema di alimentazione, passando dai carburatori all’iniezione diretta. In questo modo si riusciva a controllare meglio il processo perché si poteva variare un maggior numero di parametri”. Un altro fattore che ha dato un grosso contributo alla crescita dell’elettronica è stato l’avvento dei motori turbo-compressi, agli inizi degli anni ’80. Il turbo era un pezzo molto delicato ed era assolutamente necessario un accurato controllo dei suoi componenti, ad esempio della valvola waste-gate. “Questa è stata una delle ragioni per cui l’elettronica si è imposta nelle competizioni – ricorda Gungel -. Si trattava solo di scegliere un’area in cui applicarla in modo da ottenerne i maggiori benefici, appena un team apriva la strada gli altri lo seguivano in massa. La tecnologia si è mossa rapidamente. Per capire la differenza di potenza di calcolo presente sulle monoposto ai giorni nostri, rispetto a quella di venti anni fa, basti pensare con la tecnologia di allora oggi non potremmo far funzionare nemmeno un semplice video gioco!” Una volta che l’elettronica si diffuse talmente tanto da essere considerata parte integrante di un’auto, sugli specialisti del settore si creò ancora più pressione, perché si chiedeva loro di produrre sistemi sempre più sofisticati e sempre più piccoli, leggeri e resistenti a vibrazioni e alte temperature. La quantità di cavi presenti sulla monoposto è cresciuta sempre più – afferma Gundel -, ad esempio ora usiamo per i sensori cavi di rame più sottili di un capello. Ma non si tratta solo di posizionare dei fili…:ora utilizziamo la tecnologia digitale che potremmo definire “più intelligente”. E’ qualcosa che ancora una volta deriva dalle auto stradali. La componente fisica dei sistemi elettronici è estremamente ridotta per quanto riguarda pesi e ingombri e questa è la dimostrazione che la nostra esperienza è cresciuta molto. In passato usavamo tecnologia militare, inventata per mettere in comunicazioni i carri armati con gli aeroplani, erano equipaggiamenti progettati per durare fino a cinque anni. Erano ottimi anche per la Formula 1 perché non si riusciva neanche a rompere quei pezzi. Ma se oggi proponessi a Rory Byrne di usare quei componenti gli provocherei un attacco di cuore!. Oggi l’elettronica è impiegata in qualsiasi area della macchina, ma la sua applicazione più naturale rimane quella del propulsore. “Bisogna portare il carburante nei cilindri e far accendere le candele – continua Gundel -, ma a monte di questo c’è tutta la parte di monitoraggio a fini diagnostici, i sistemi di back up e le pompe. I vari elementi del motore devono essere costantemente tenuti sotto controllo e ora questa parte del lavoro è importantissima per via della norma che impone l’uso dello stesso motore in due corse. Arriviamo a montare più di 20 sensori per unità motrice, solo per il monitoraggio, escludendo dunque quelli usati per far funzionare il motore stesso. A dire la verità, qui in Ferrari, non è che il nuovo regolamento ci abbia costretti a modificare le modalità di lavoro, dato che già avevamo dalla nostra un record di affidabilità che in parte dipendeva proprio da come era strutturato il sistema di controllo”. Il nuovo regolamento ha reso l’elettronica ancora più importante, essa è infatti una delle poche aree che non sono sottoposte alla norma del parco chiuso tra le qualifiche e la gara, le modifiche software sono infatti permesse: “Motore a parte, gli altri settori in cui possiamo intervenire per incrementare le prestazioni della vettura sono il controllo di trazione, il sistema di freno motore e il funzionamento del differenziale. Questo sono le sole aree su cui, per regolamento, possiamo intervenire – spiega Gundel -. Mentre le macchine sono ferme al parco chiuso noi possiamo costruire al computer ii settaggi più adatti alle nostre strategie e caricarli in vettura prima della partenza. Ora analizziamo il comportamento della macchina tra il venerdì e il sabato, cercando di migliorare le aree che non sono perfettamente a punto, ricorrendo alle simulazioni. Cerchiamo di combinare tutti gli interventi così da incrementare le prestazioni globali della nostra vettura, senza doverla mettere in pista. Ma non è solo questione di tecnologie, bisogna sempre usare il cervello, che spesso è la vera arma vincente, più del calcolatore elettronico”. Per Gundel questo fine settimana rappresenterà quindi l’occasione per incontrare i vecchi amici conosciuti sulle piste negli anni passati? “Per la verità no – conclude il tecnico della Ferrari, mostrando un certo imbarazzo -. Da bambino non ero interessato alle corse e quindi quando cominciai a lavorare per la Bosch, nel 1985, rimanevo chiuso in laboratorio, senza andare in pista. Poi, quando il trasferimento dati e la telemetria divennerò una realtà più diffusa, iniziai a frequentare i circuiti. Nei primi tempi i piloti erano sospettosi, ritenevano questa tecnologia una spia di quanto facevano in macchina. I campioni di oggi invece sono ben consapevoli dell’enorme apporto che l’elettronica è in grado di dare loro tanto che passano molto tempo a studiare i dati che possiamo fornire. Per tornare alla domanda, quello del Nürburgring non sarà un fine settimana speciale per me, se si esclude che lo trovo sempre un po’ strano, perché tutte le persone che mi stanno intorno parlano tedesco!”.
  22. INIZIA LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA NUOVA FIAT CROMA Con un "Porte aperte" nei giorni 28 e 29 maggio inizierà la commercializzazione della Fiat Croma in Italia e successivamente negli altri Paesi europei. Durante il weekend resteranno aperti 850 show-room della rete di vendita Fiat che offriranno la possibilità di scoprire tutti i punti forza della nuova vettura, compresa una novità di grande interesse: infatti, la Croma è il primo modello Fiat a godere di una garanzia di 3 anni, uno in più rispetto ai 2 previsti dalla legge. La nuova Croma si contraddistingue per la “sostanza” dei concetti espressi: grande abitabilità interna per un comfort eccezionale; innovazione tecnologica nel campo dei propulsori diesel; e qualità superiore per un prodotto di serie. Si tratta, quindi, di un concetto evoluto di Station Wagon che segna il ritorno di Fiat in un segmento particolarmente combattuto dove tutte le Case concentrano il meglio della loro tecnologia e della capacità progettuale. Insomma, come recita il claim della campagna pubblicitaria ideata da Burnett Bgs: “Nuova Croma. La grande auto ritorna a parlare italiano”. Con il lancio commerciale parte anche l’operazione “Mettetela alla prova”, che offre la possibilità di effettuare un test drive approfondito con la nuova Fiat Croma, apprezzandone così le eccezionali doti di comfort, abitabilità, comportamento dinamico, prestazioni e sicurezza. Con queste caratteristiche vincenti la Fiat Croma mira a diventare il nuovo punto di riferimento internazionale in questa fascia di mercato, lo stesso obiettivo raggiunto dal modello precedente negli anni Ottanta. Il nuovo modello propone una gamma molto articolata, nella quale è possibile trovare la propria Croma. Infatti, a seconda dei mercati, sono proposte soluzioni diverse, tutte caratterizzate da un elevato controvalore e corrispondenti ad altrettanti modi di intendere e di usare l’automobile. In Italia, per esempio, l’offerta si compone di 5 motori, 5 allestimenti (Active, Dynamic, Dynamic Skyline, Emotion e Must); 9 colori di carrozzeria; e 4 ambienti interni in due tonalità (grigio scuro o beige) disponibili in tessuto, velluto, castiglio e pelle. I prezzi partono da 21.950 euro (chiavi in mano) per la Fiat Croma Active 1.8 16v da 140 CV.
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