eleonor
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però quando atremis disse mi sono rotto i coglioni nn gli avete detto nulla vero? Guarda Josef, Artemis, non fa più parte di questo forum, quindi non mi sembra il caso di parlare, anzi polemizzare su cose, accadute tanto tempo fa...
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Josef MODERA I TERMINI, sono già due post...
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hai ragione e con la mentalita di josef ora dovresti offendere tutti noi uomini..... :josef....medita un pó :wink: Non giudico mai a priori, ma un uomo, che arriva a fare questo ad una donna, non merita nulla... Non aggiungo altro...
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hai ragione e con la mentalita di josef ora dovresti offendere tutti noi uomini..... :josef....medita un pó :wink:
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Non ho veramente parole, mi domando, come possano esistere persone così meschine, da arrivare a fare questo, ad un altro essere umano, se penso, a ciò che sta passando quella ragazza, mi viene da piangere
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Record di richiami negli Usa Nel 2004 sono stati 31 milioni
nella discussione ha aggiunto eleonor in Altri marchi Americani
Questo ha portato ad un incremento dei costi e ad una diminuzione ulteriore del giudizio dei consumatori sulla qualità delle auto Record di richiami negli Usa Nel 2004 sono stati 31 milioni Che gli Usa siano la patria dei richiami è ormai noto. Ma pochi immaginano che lo scorso anno sono saliti del 61% rispetto al 2003, alla cifra-record di 30,7 milioni di veicoli, ad opera di General Motors, Ford Motor, Toyota e di altri produttori. Ciò ha portato ad un incremento dei costi e ad una diminuzione ulteriore del giudizio dei consumatori circa il livello di qualità delle auto. "Questi richiami faranno aumentare il prezzo di una macchina anche di 100 dollari", ha commentato al riguardo David Healy, analista di Burnham Securities. General Motors da sola, la più grande casa automobilistica mondiale, ha richiamato 10,8 milioni di veicoli, il 50% in più rispetto al 2003, più di quasiasi altro produttore. Ford, la numero 2 mondiale del comparto, ha invece incrementato i richiami del 48% a 5,04 milioni. Quanto alla Chrysler, che fa capo al Gruppo tedesco DaimlerChrysler e che è il terzo maggiore produttore statunitense, ha richiamato 5,84 milioni di modelli, più del doppio del 2003. Ma anche sul versante delle case asiatiche il trend è stato in accelerazione. Honda, terzo maggior produttore nipponico, ha richiamato 2,14 milioni di modelli, più del doppio del totale del 2003. I richiami di Toyota, la più grande casa produttrice di auto giapponese, sono saliti a 1,21 milioni nel 2004. -
Da maschietto, quoto. Grassie :wink:
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Io capisco che tu abbia sofferto, però ricordati che non tutte le donne sono troie, e non tutti gli uomini sono maiali, magari si ha solo la sfortuna di incontrare persone pessime....
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AUTO: AL VIA SALONE DI DETROIT; RIFLETTORI SU FIAT-GM (AGI) - Detroit, 7 gen. - La 17* edizione internazionale del Salone dell'Auto di Detroit aprira' al pubblico dal 15 gennaio, ma gia' da domani la stampa internazionale sara' presente alla Disneyland automobilistica piu' conosciuta del mondo per seguire le conferenze stampa dei colossi automobilistici che proseguiranno fino a martedi' 11. Attesissimo il 'lunch' di General Motors, in programma nel pomeriggio di domani, alla luce delle strategie che il gigante americano dell'auto adottera' nei confronti della Fiat sull'applicazione del put e sulla collaborazione industriale. Complessivamente la kermesse annuale di Detroit prevede quest'anno la partecipazione di oltre 40 costruttori con piu' di 700 novita' tra autovetture nuove e camion. Tra le anteprime in passerella anche quella della Ferrari con la Superamerica disegnata da Pininfarita. Altra fouriserie la Lamborghini Murcielago Roadster, mentre la Mercedes lancera' la nuova generazione della classe M che arrivera' in estate anche in Europa. Allo show, che l'altro anno registro' la presenza di 6000 giornalisti e 800.000 partecipanti, si prevede il pienone: al pubblico l'autosalone aprira' ufficialmente il 15 gennaio fino al 23 gennaio a un prezzo di biglietto di 12 dollari. Uno studio di David Sowerby, manager della Loomis Sayles & Co ha calcolato quest'anno un impatto economico complessivo dello show intorno ai 580 milioni di dollari con una spesa media per ogni singola casa produttrice per rilanciare i propri prodotti tra i 4 e gli 8 milioni.
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Schumacher: 'Pochi giorni e sarò di nuovo al volante'
nella discussione ha aggiunto eleonor in Sport Motoristici
Schumacher: 'Pochi giorni e sarò di nuovo al volante' Maranello, 7 gennaio - I primi giorni del nuovo anno segnano la fine delle vacanze anche per il sette volte Campione del Mondo Michael Schumacher. Il pilota tedesco tornerà in Italia la prossima settimana. Prima però di rimettersi al volante, avrà a disposizione ancora una parentesi di divertimento sulle nevi di Madonna di Campiglio, per Wroom, l'evento che tradizionalmente segna, per la Ferrari, l'inizio di ogni nuova stagione. Fra quanto tornerai a guidare una monoposto di Formula 1? Michael : Sono in Norvegia con la mia famiglia da metà dicembre e tornerò in Svizzera fra pochi giorni. La prossima settimana si svolgerà a Madonna di Campiglio l'evento Ferrari che apre la stagione e credo che poi la settimana successiva tornerò finalmente in pista al volante di una vettura di Formula 1. La Ferrari non inizierà la stagione con una vettura nuova ma utilizzerà per le prime gare la monoposto 2004. Credi che questo possa rappresentare uno svantaggio? Michael : Non credo. L'abbiamo già fatto in passato e non si è mai dimostrato uno svantaggio. La F2004 è una vettura eccezionale e, dopo tutto, è la monoposto campione del mondo. Al contrario, considerando tutte le nuove regole, credo sia positivo partire da qualcosa che è sempre stata estremamente affidabile. Le nuove regole creeranno problemi alla Ferrari? Dopo tutto, lo scorso anno avete dominato. In questo modo, invece, le carte vengono nuovamente rimescolare... Michael : E' vero ma tutti dovremo abituarci alle nuove condizioni. Penso che un team con grande esperienza, ben preparato e di successo come il nostro sarà in grado di adeguarsi meglio alle nuove regole. Siamo pronti per lottare nuovamente per il titolo e non vediamo l'ora che la battaglia abbia inizio. -
Schumacher: 'Un bilancio della stagione 2004 con uno sguardo
nella discussione ha aggiunto eleonor in Sport Motoristici
Schumacher: 'Un bilancio della stagione 2004 con uno sguardo al futuro' Maranello, 4 gennaio - A pochi giorni dall'inizio del 2005 e dal suo trentaseiesimo compleanno, il sette volte Campione del Mondo di Formula 1, Michael Schumacher, si sofferma a parlare dell'anno appena concluso, il 2004, che è stato, sia per la Ferrari che per il pilota tedesco, un anno denso di successi. Come descriverebbe Schumacher la scorsa stagione? Michael : Non potrei che definirla favolosa, non solo per le vittorie che abbiamo ottenuto ma anche per l'atmosfera che si è respirata nel nostro team, un'atmosfera incredibilmente positiva. Descrivere tutto ciò che accaduto non è comunque facile per me, forse perché sono una persona che tende sempre a guardare al futuro. Sono già proiettato verso la prossima stagione. Il 2004 in ogni caso ti farà venire alla mente molti ricordi positivi... Michael : Questo è sicuro e mi fa molto piacere. La gara di Budapest, ad esempio, è uno di questi. E' stato un Gran Premio grandioso perché è lì che abbiamo vinto il titolo Costruttori.Anche Spa rappresenta un bel ricordo, per la mia vittoria nel Campionato Piloti. Subito dopo la gara mi sono trovato a provare sentimenti contrapposti, perché avevo appena conquistato il campionato senza vincere la gara. Ora ovviamente il ricordo è più che positivo. Anche a Monza ho vissuto un momento fantastico, quando davanti ai nostri tifosi abbiamo portato a casa una doppietta che all'inizio non sembrava affatto scontata. Quel podio che finisce sopra la folla è in grado di lasciarti senza respiro, perché si prova davvero la sensazione di essere in mezzo ai tifosi. E i bei ricordi non finiscono qui, vero? Michael : No, infatti. Ci sono stati altri momenti speciali, come il podio in Giappone. Essere lì accanto a Ralf è sempre piacevole ma quella volta è stato davvero speciale. Ralf è stato autore di una fantastica gara e sono stato davvero felice che il suo ritorno in pista sia stato coronato da un risultato come quello. Questo ci riporta a momenti meno piacevoli dello scorso anno... Michael : L'incidente di Ralf ad Indianapolis per me è stato davvero scioccante, non posso negarlo, ma, come ho sempre detto, sono stato subito e costantemente informato sulle sue condizioni e così sono riuscito a continuare. Oggi quell'incidente fa parte del passato. La cosa più importante è che Ralf non abbia riportato danni permanenti. Un altro momento davvero triste per noi come team è stata la morte di Umberto Agnelli. Ciò che il team prova è molto importante per te, non è vero? Michael : Si, assolutamente. Io faccio parte del team e posso solo ripeterlo ancora una volta: la Formula 1 è uno sport di squadra. Se non si ha un buon team non si hanno possibilità. Si lavora tutti insieme, non c'è individualismo. Le persone che lavorano a Maranello ci danno solide fondamenta sulle le quali lavorare quando siamo in pista. Tutti mettono nel loro lavoro così tanta passione e determinazione da renderlo unico. Non è una coincidenza se siamo riusciti a correre per oltre cinquanta gare senza mai ritirarci per cedimenti tecnici. Questo dimostra quanto si lavori duramente e fa conoscere a tutti il cuore della Ferrari e delle persone che ci lavorano. Le vittorie e i titoli appartengono a ciascuno di loro. Quella che inizierà il prossimo marzo sarà la tua quindicesima stagione in Formula 1. Hai appena compiuto trentasei anni. Stai per caso iniziando a sentirti stanco? Michael : Mettiamola così: diciamo che non ho molti "acciacchi"! Mi sento in forma e, per essere onesti, anche più giovane di un trentaseienne! Gioco a calcio con i miei colleghi piuttosto spesso, ad esempio con Fernando Alonso, che è di dieci anni più giovane di me, e non ci vedo molta differenza. No, non sono stanco e specialmente non lo sono psicologicamente. Mi diverto ancora immensamente. Nella tua carriera hai ottenuto molti importanti risultati ma sembra che questo non sia per te abbastanza e che quindi ci riproverai anche nel 2005. Michael : Potete scommetterci! Affronterò la nuova stagione così come ho fatto con tutte le precedenti: con motivazione e voglia di far bene, ansioso di scendere nella mischia. Come ho già detto, mi diverto molto, mi piace quello che faccio e mi piacciono le sfide. Tutto ciò che ho ottenuto in passato non ha niente a che vedere con questo. Nello sport è sempre così. Non ci si accontenta mai delle vittorie, bisogna accettare sempre la sfida. Si guarda sempre alla prossima gara. Secondo te le regole che si applicheranno dal 2005 renderanno la sfida ancora più stimolante? Michael : Si, perché la Formula 1 è fatta così: niente rimane fermo e bisogna sempre sviluppare cose nuove. Tutti dovremo abituarci ai cambiamenti. Ne ho avuto un piccolo assaggio quando ho guidato con la configurazione 2005 nell'ultimo test a Jerez. All'inizio sembrava tutto estremamente lento. Sarà una Formula 1 diversa e tutti dovremo adattarci. Per quanto ho potuto vedere finora, potrei dire che le vetture saranno più lente di due, o forse meglio, tre secondi per giro. Sarà tutto diverso ma sarà comunque interessante. Ma a un pilota può piacere che le macchine siano più lente? Michael : Inizialmente ero un po' scettico ma in Brasile mi sono reso conto che doveva accadere. Le monoposto erano diventate così veloci che le forze che si dovevano gestire erano molto più intense rispetto a quelle degli ultimi anni. A San Paolo ho visto molti dei miei colleghi che, subito dopo la fine della gara, faticavano a tenere la testa in posizione normale. Anche io ho avuto difficoltà. Questo non potrebbe dipendere dal fatto che in Brasile, a differenza della maggior parte degli altri circuiti, si corre in senso antiorario? Michael : Di sicuro ci sono stati problemi legati a questo fatto, è vero, ma si verificavano quando la gara si svolgeva a inizio stagione. Questa volta è stata l'ultima in calendario e i muscoli del collo non avrebbero dovuto avere problemi perché erano stati allenati per tutta la stagione. Ora parliamo di qualcosa completamente differente. Insieme al tuo amico Peter Kaiser sei nuovamente coinvolto nelle gare di kart come membro della commissione recentemente fondata dalla FIA per ridurre i costi dello sport. Come mai hai deciso di farne parte? Michael : Per una semplicissima ragione: il kart deve essere uno sport che possa essere affrontato da un ampio numero di ragazzini. I ragazzi devono conoscere quanto sia divertente questo sport. Questo sarà un vantaggio sia per loro che per il kart come sport. Il kart è infatti una base molto solida per qualsiasi tipo di sport motoristico ma se è accessibile solo a poche persone non sarà d'aiuto per nessuno. Al momento sembra andare nella direzione di essere uno sport molto selettivo e costoso, e noi vogliamo proprio cambiare questa situazione. -
Di gran classe gli interni
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Non mi convince tanto, mi ricorda la Saab
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Beh, io da sorella dico che non è carino... Mio fratello non mi chiamerebbe ma così, altrimenti sa che gli succede :twisted: La mia vendetta sarà atroce
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I cerchi mi sembrano scopiazzati, da quelli Alfa
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A parte qualche elemento, non mi dispiace come formazione... :wink:
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Ti auguro di divertirti tanto... :wink:
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Buon 2005, a tutti... :wink: