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  1. ma questo e vero, uno dei piu grandi errori e stato proprio quello di fare la 156 rest troppo simile alla 159...la gente comune nn vede la differenza tra i due prodotti...la giudica cm ai detto tu "una 156 spigolosa...e un po piu grande" se si tenevano da parte quell'rest, e imho molto brutto, lo scalpore sarebbe stato enorme...
  2. j

    Fiat new Ducato 06

    da ilpistone e Autotematic
  3. La nuova Alfa 159 dichiara di "essere Alfa" fino in fondo, per esempio confermando un controllo e un piacere di guida senza compromessi. Da sempre, infatti, il comfort di marcia e il comportamento dinamico sono caratteristiche peculiari delle automobili Alfa Romeo: nel caso di questa vettura diventano veri e propri punti di forza. Innanzitutto, Alfa 159 adotta uno schema delle sospensioni di assoluto interesse, frutto di una nuova progettazione tesa a raggiungere i risultati di massima eccellenza: la sospensione anteriore è a quadrilatero "alto", quella posteriore è di tipo multilink. Da qui una maggiore capacità di assorbimento delle asperità stradali; massima linearità e precisione nella risposta dello sterzo (il più diretto tra le berline di serie e con un diametro di sterzata contenuto); e una grande tenuta di strada, massima stabilità nelle manovre ad alta velocità e l'agilità di una vera Alfa Romeo nel "misto stretto". Ecco in dettaglio le soluzioni adottate e i vantaggi percepiti immediatamente dal cliente. Sospensione anteriore e sterzo La nuova sospensione anteriore a quadrilatero alto è la soluzione ideale per un controllo preciso dei movimenti delle ruote, con asse di sterzo ben definito nello spazio. L'architettura deriva dalle esperienze sportive e fornisce alla vettura prestazioni dinamiche elevate, ottimo feeling di sterzo e precisione di guida. Già adottata dal modello 156, la soluzione a quadrilatero alto della nuova Alfa 159 presenta numerose migliorie tecniche. Innanzitutto l'asse dello sterzo è stato avvicinato al centro della ruota ed è stato aumentato il livello di Ackerman, (maggiore parallelismo nel movimento delle ruote durante la sterzata) per una maggiore prontezza nell'inserimento in curva, grazie anche allo sterzo più diretto della categoria. Infatti, lo sterzo della nuova Alfa 159 è caratterizzato da un ottimo rapporto (12,7° sterzo ogni grado di sterzatura della ruota) per una rotazione complessiva di 2 e 1/4 giri del volante, che si traduce per il cliente in una risposta più diretta, un maggiore feeling di guida e un agevole controllo della stabilità. Inoltre, un attento studio dell'accoppiamento tra geometria di sterzata e volume passaruota, ha permesso di realizzare elevati angoli di sterzo anche con le gommature più ingombranti con decisivo miglioramento del diametro di sterzata tra marciapiedi (11,1 metri). Il nuovo montante ruota è stato definito nei suoi punti di collegamento alle leve, utilizzando al massimo lo spazio disponibile all'interno dei cerchi, con notevoli benefici sulla rigidezza laterale; il gruppo molla ammortizzatore coassiale con ammortizzatore bi-tubo è stato aumentato di dimensioni per una migliore capacità di assorbimento delle asperità stradali; il braccio oscillante inferiore in alluminio abbina ottime caratteristiche strutturali ad un peso ridotto; il braccio superiore in alluminio adotta una coppia di boccole striscianti ad attrito secco, soluzione preferita per la maggiore robustezza ed affidabilità e perché essere la migliore in termini di progressività di sterzo. Infine, la sospensione è stata collegata alla scocca tramite un telaio a geometria chiusa con livelli di rigidezza più elevati rispetto alla soluzione precedente a semplice traversa. Sospensioni posteriori Le nuove sospensioni posteriori ad architettura multilink permettono di controllare in modo sofisticato i movimenti delle ruote, raggiungendo compromessi prestazionali di più alto livello. La soluzione a tre leve con lama trasversale ha permesso di specializzare le prestazioni dei vari componenti sotto carico longitudinale per ottenere un miglior filtraggio delle asperità e sotto carico laterale per ottenere velocità di risposta, stabilità e tenuta al limite. In dettaglio, le sospensioni posteriori di Alfa 159 si caratterizzano per: innalzamento del punto di ancoraggio del braccio longitudinale, posizionato infatti più in alto del centro della ruota, che consente una corsa più lunga e flessibile della sospensione con un'ottima risposta nel passaggio sull'ostacolo. Il montante in alluminio, dotato di mozzo di terza generazione al alta rigidezza, supporta le boccole di collegamento per la leva di campanatura e per il braccio longitudinale. Il gruppo molla-ammortizzatore bi-tubo, aumentato di dimensioni, rispetto ad altre soluzioni convenzionali consente un miglior compromesso handling-comfort. Il braccio della campanatura che, oltre a portare la regolazione della campanatura statica, ha permesso di generare una geometria tale da garantire elevati recuperi di campanatura in scuotimento al fine di garantire sempre la migliore impronta a terra e uniformità dell'usura dei pneumatici anche nella guida al limite. La boccola posteriore di tipo idraulico che assicura una eccellente capacità di filtraggio delle asperità e che consente l'arretramento della ruota durante il superamento dell'ostacolo. Una traversa in acciaio alto resistenziale isolata dalla scocca con quattro boccole elastiche che smorzano le vibrazioni ad alta frequenza. Il sistema di trazione integrale Alfa Romeo Q4 La nuova Alfa 159 propone l'evoluzione della trazione 4x4 permanente con tre differenziali (quello centrale di tipo autobloccante Torsen C) già adottata da Crosswagon Q4. Cuore del progetto è il sistema "Quattro ruote motrici Alfa Romeo Q4" che opera una ripartizione permanente e dinamica della trazione sulle 4 ruote raggiungendo così il massimo livello di sicurezza attiva e della sportività. Il differenziale centrale autobloccante Torsen C gestisce la coppia motrice ripartendo il 57% alle ruote posteriori e il 43% alle ruote anteriori. Il sistema, inoltre, assicura ottima motricità in qualsiasi condizione di aderenza grazie al controllo automatico di qualunque slittamento. In dettaglio, la ripartizione del livello di coppia tra gli assali anteriore e posteriore viene modulata in modo continuo, in funzione dell'aderenza dal differenziale centrale Torsen C. È la caratteristica maggiormente intonata alla sportività che incrementa la sicurezza attiva. La modulazione, attuata per via meccanica, è continua e progressiva; contribuisce così a un feeling di guida ottimale, piacevole e facile per il guidatore. Non ci sono tempi morti nella ripartizione della coppia. In termini di aderenza, il comportamento si adegua progressivamente e linearmente alle mutate condizioni stradali. A questa messa a punto "meccanica" si aggiunge il controllo elettronico di stabilità per un ulteriore incremento delle prestazioni e dei margini di sicurezza, in armonia con la filosofia Alfa Romeo. Assolutamente all'avanguardia dal punto di vista tecnico, la vettura offre importanti vantaggi. o La trazione permanente Q4, caratterizzata dal differenziale autobloccante Torsen C, rende possibile una migliore tenuta di strada, piacere di guida e risposta progressiva. Altri archetipi tecnologici caratterizzati da giunti a controllo elettronico, non permettono il bilanciamento ottimale tra sovrasterzo e sottosterzo e la progressività di comportamento tipici dell'Alfa 159, che si traducono in grande sicurezza attiva. o La ripartizione prevalente sull'asse posteriore dà un ulteriore apporto al piacere di guida, grazie a una maneggevolezza della vettura ancora migliorata, pur garantendo la massima stabilità nei cambi di corsia improvvisi in autostrada, come può accadere nelle manovre di emergenza. o La possibilità di viaggiare in sicurezza in condizioni di scarsa aderenza senza l'intervento dell'elettronica nella ripartizione della coppia per un costante piacere di guida. Insomma, l'Alfa 159 Q4 interpreta le quattro ruote motrici secondo la filosofia Alfa Romeo: un sistema sostanzialmente "meccanico" cui viene aggiunto il contributo della tecnologia elettronica più avanzata, per garantire il massimo comfort e piacere di guida, associato alle migliori prestazioni e alla sicurezza totale. Tecnologia sofisticata per un controllo assoluto L'Alfa 159 si avvale dei più sofisticati sistemi elettronici di controllo del comportamento dinamico del veicolo, implementati per aumentare ancora di più i limiti dinamici, quindi non intrusivi per il guidatore, ma a tutto vantaggio della sicurezza. L'intervento di questi dispositivi è stato studiato attraverso simulazioni e accurate prove in pista con l'obiettivo di assicurare il massimo piacere di guida. Ecco di seguito la descrizione del ricco equipaggiamento. ABS completo di EBD Oltre ad un impianto frenante con eccellenti prestazioni, Alfa 159 è dotata del sistema antibloccaggio ABS BOSCH 5.7, uno tra i più avanzati oggi disponibili. Ha quattro sensori attivi e una centralina idraulica a 12 elettrovalvole. Nell'impianto ABS è integrato il correttore elettronico della frenata EBD (Electronic Brake force Distribution). Quest'ultimo suddivide l'azione frenante sulle quattro ruote in modo da impedirne il blocco e garantire in ogni condizione il pieno controllo della vettura. Il sistema, inoltre, adatta il proprio funzionamento alle condizioni di aderenza delle ruote stesse e all'efficienza delle pastiglie dei freni, riducendo anche il surriscaldamento di questi ultimi. VDC (Vehicle Dynamic Control) Il VDC è l'interpretazione di Alfa Romeo dell'ESP (Electronic Stability Program), il sistema che interviene nelle condizioni prossime al limite, quando è a rischio la stabilità della vettura, e aiuta il pilota a controllare l'auto. Dispositivo di carattere sportivo, come si addice a una vera Alfa, contraddistinta da un'ottima tenuta di strada, il VDC lascia al guidatore il totale piacere di padroneggiare il mezzo fino a quando le condizioni sono normali e interviene solo poco prima che la situazione diventi critica. Il VDC è sempre inserito. Quando, invece, in condizioni di bassa aderenza si scala bruscamente di marcia, interviene l'MSR (Motor Schleppmoment Regelung) che ridà coppia al motore evitando il pattinamento derivante dal blocco delle ruote. Per ottenere questo risultato, il VDC verifica di continuo l'aderenza dei pneumatici al terreno sia in senso longitudinale sia in senso laterale e, in caso di sbandata, interviene per ripristinare la direzionalità e la stabilità dell'assetto. Tramite sensori rileva, infatti, la rotazione del corpo vettura attorno al suo asse verticale (velocità di imbardata), l'accelerazione laterale dell'auto e l'angolo volante impostato dal pilota (che indica la direzione scelta). Confronta, poi, questi dati con i parametri elaborati da una centralina elettronica e stabilisce - attraverso un complesso modello matematico - se la vettura sta percorrendo la curva entro i limiti di aderenza, oppure se è in procinto di sbandare di muso o di coda (sottosterzo o sovrasterzo). Per riportarla sulla traiettoria corretta, genera un momento d'imbardata contrario a quello che causa l'instabilità, frenando singolarmente le ruote opportune (interne od esterne) e riducendo la potenza del motore (agisce sulla farfalla). Proprio qui sta la peculiarità del dispositivo realizzato dai tecnici dell'Alfa Romeo. I suoi interventi sui freni, infatti, sono modulati in modo da essere i più dolci possibili (e quindi non disturbare la guida) e la riduzione della potenza del motore è contenuta, per garantire sempre prestazioni sportive e grande piacere di guida. Il VDC svolge il suo complesso lavoro restando in costante comunicazione non solo con i sensori dei freni e con la centralina del motore ma anche con: il "Body computer" che scambia costantemente informazioni con l'impianto ABS, la centralina del motore e quella del cambio automatico; la farfalla elettronica (che, a sua volta, dialoga con l'impianto ABS); il quadro di bordo (spie di segnalazione di tipo attivo); il volante e il piantone di guida (attraverso il sensore di sterzo); il sensore giroscopico installato sul pavimento dell'abitacolo per registrare l'imbardata e l'accelerazione laterale della vettura. ASR (Anti Slip Regulation) Parte integrante del VDC è il sistema antislittamento ASR (Anti Slip Regulation) che provvede a qualsiasi velocità, con l'ausilio di freni e del controllo motore, ad ottimizzare la trazione. Basandosi sul numero di giri delle ruote calcolato dai sensori dell'ABS, il dispositivo calcola il grado di slittamento e per ripristinare l'aderenza attiva due diversi sistemi di controllo. Quando un'eccessiva richiesta di potenza provoca il pattinamento di entrambe le ruote motrici (per esempio in caso di aquaplaning o quando si accelera su un manto stradale dissestato, innevato o ghiacciato), riduce la coppia del motore diminuendo l'angolo di apertura della farfalla e quindi la portata d'aria. Se, invece, a pattinare è una sola ruota (per esempio quella interna alla curva in seguito ad accelerazione o a variazioni dinamiche del carico), questa viene automaticamente frenata senza che il guidatore intervenga sul pedale del freno. Si ottiene così un effetto simile a quello prodotto dal differenziale autobloccante. Ciò consente ad Alfa 159 di disimpegnarsi agevolmente su fondi stradali a bassa aderenza. L'inserimento dell'ASR è automatico ad ogni avvio del motore, ma per escluderlo basta premere un interruttore posto sul mobiletto centrale. Il disinserimento, infine, dell'ASR è d'obbligo solo quando si usano le catene da neve perché per trasmettere coppia a terra, la ruota deve poter "ammucchiare" la neve con piccoli slittamenti che l'ASR tende ad evitare. HBA e Hill-holder Concludono l'offerta di Alfa 159 il sistema HBA, l'assistente elettronico idraulico di frenata che incrementa automaticamente la pressione del circuito frenante durante la frenata di emergenza. E il sistema Hill-holder che, nelle partenze in salita, mantiene per pochi istanti l'azione frenante al rilascio del piede dal freno, agevolando così lo spunto ed evitando arretramenti.
  4. L'Alfa 159 rappresenta il più avanzato stato dell'arte nel campo della sicurezza passiva grazie al nuovo telaio e ai più sofisticati dispositivi che equipaggiano la nuova berlina. Senza dimenticare l'ottimo impianto frenante, i fari allo Xenon e i generosi pneumatici che garantiscono il più elevato livello di sicurezza attiva e preventiva. Nuovo chassis per un'eccezionale rigidezza torsionale L'autotelaio di Alfa 159 è di nuova generazione, progettato facendo convergere le massime conoscenze europee in termini di sicurezza, rigidezza, utilizzo materiali innovativi e qualità. In dettaglio, il nuovo pianale "premium" è caratterizzato da materiali ad elevate prestazioni, lamierati multispessore e saldatura laser. Dal punto di vista dell'architettura la scocca beneficia di numerosi interventi come, per esempio: elementi scatolati rigidamente collegati, sia trasversalmente sia verticalmente; tre linee di carico nella parte anteriore; continuità dei longheroni per tutta la lunghezza della vettura; strutture integrali e aumento dei punti di saldatura in corrispondenza dei nodi strutturali. Ne risulta una eccellente rigidezza torsionale della scocca ai vertici del segmento: oltre 180.000 daNm/rad. Si tratta di un valore eccellente che è un prerequisito essenziale sia per la sicurezza sia per il comfort di marcia, raggiunto grazie ai tanti accorgimenti che hanno permesso di fare dell'abitacolo del nuovo modello una vera e propria cellula di sopravvivenza. Non a caso Alfa 159 ha superato le verifiche condotte secondo i criteri più severi degli standard europei ed americani. Airbag e nuovi sistemi di ritenuta L'Alfa 159 offre sistemi di ritenuta innovativi (pretensionatore su fibbia e limitatore di carico degressivo sulla cintura di sicurezza); e sedili anteriori con dispositivo "anti-colpo di frusta" che, in caso di urto posteriore, avvicinano i poggiatesta alla nuca degli occupanti. Ma è soprattutto nella dotazione degli airbag che il nuovo modello si distingue dal resto del panorama automobilistico: infatti, tutte le versioni di Alfa 159 offrono fino a otto airbag (sette sono sempre di serie). Innanzitutto i due nuovi dispositivi dedicati alla salvaguardia delle ginocchia del guidatore (è a richiesta quello per il passeggero) che impediscono il contatto con la superficie della plancia, contribuendo a garantire il raggiungimento dei più alti livelli di sicurezza. A questi si aggiungono i due bag frontali a doppio stadio di attivazione: per il guidatore (che ha una capacità di 60 litri) e per il passeggero (120 litri). Il loro funzionamento è controllato da una centralina elettronica posta sul tunnel, che valuta la severità dell'urto attraverso sensori, tarati con una serie di crash in laboratorio. L'impianto è dotato di un sistema diagnostico di verifica elettronica dei componenti. Questi ultimi sono testati da un processore che ne controlla continuamente il buon funzionamento. Tra l'altro, gli airbag non si attivano per incidenti a bassa velocità (è il caso di un lieve tamponamento o di un urto causato dalle manovre di parcheggio), né per sollecitazioni che non provengano da urti (come una buca presa in velocità). L'airbag frontale del passeggero può essere disattivato manualmente, azionando l'interruttore all'estremità destra della plancia con la chiave di avviamento, per consentire il trasporto di un bambino su un seggiolino posto in senso contrario a quello di marcia (resta, però, attivo il pretensionatore). In più, per proteggere ancora meglio bacino e torace dei passeggeri che occupano i posti anteriori quando viene urtato il fianco della vettura, Alfa 159 dispone di due airbag laterali. Sono sistemati all'interno dello schienale dei sedili anteriori. Questa collocazione assicura la miglior difesa degli occupanti, indipendentemente dalla loro statura, dalla posizione assunta e dalla regolazione del sedile. Per questioni geometriche permette, inoltre, di impiegare un cuscino di 12 litri: un volume inferiore a quello che sarebbe necessario ad un airbag alloggiato nella porta per garantire la stessa protezione. I sensori che comandano l'attivazione di questi airbag sono sistemati sui montanti centrali. In caso d'incidente, raccolgono il segnale di un'accelerazione laterale e lo inviano anche alla centralina elettronica dalla quale dipende il funzionamento degli airbag frontali e dei pretensionatori delle cinture di sicurezza. Tutti i sistemi, infatti, sono gestiti in modo integrato, con una logica di protezione totale e progressiva degli occupanti. Inoltre, Alfa 159 dispone dei window-bag destinati a scendere lungo i finestrini per salvaguardare la testa degli occupanti in caso di collisione laterale. Rispetto ad altre soluzioni, i window-bag adottati dal nuovo modello sono più protettivi, più veloci nel gonfiarsi e meno invasivi per i passeggeri. Si aprono, infatti, dall'alto verso il basso e non rischiano, con il loro movimento, di procurare danni secondari alle braccia degli occupanti. Salvaguardano, inoltre, efficacemente sia il capo dei passeggeri anteriori sia quello di chi siede dietro, perché sono larghi quanto l'intera finestratura e garantiscono protezione anche durante i ribaltamenti. I due cuscini (uno per il lato destro e l'altro per quello sinistro) trovano posto sotto le longherine del tetto, ripiegati in un vano chiuso. Al momento opportuno il rivestimento si piega, permettendo ai bag di gonfiarsi e di scendere verso il basso. Infine, il nuovo modello dispone di un meccanismo di sgancio dei pedali in caso di urto frontale per proteggere gli arti inferiori. Fari allo bi-Xenon In funzione della sicurezza preventiva è importante avere un'ottima visibilità anche di notte e in galleria. Per questo Alfa 159, a richiesta, può essere equipaggiata con fari allo Xenon con funzione anabbagliante e di profondità, che offrono una migliore qualità della luce emessa e un'eccellente resa in tutte le condizioni atmosferiche. Nella lampada a scarica di gas, infatti, il filamento dei proiettori tradizionali è sostituito da due elettrodi distanti pochi millimetri l'uno dall'altro che generano una scarica elettrovoltaica in un ambiente saturo di Xenon a bassa pressione. Rispetto ai normali proiettori con lampada alogena, questi dispositivi triplicano l'intensità luminosa e le ore di durata. Impianto frenante È il più competitivo della categoria e riprende la più autentica tradizione Alfa Romeo in questo ambito. Di tipo idraulico servoassistito, l'impianto frenante è costituito da due circuiti indipendenti incrociati, si dimostra particolarmente efficace e assicura una frenata pronta e progressiva, oltre che spazi di arresto ridotti: 36 m di frenata da 100 Km/h a 0. In particolare, le versioni più potenti impiegano dischi autoventilanti da 330 mm, con pinza in alluminio a quattro pistoncini, sulle ruote anteriori; da 292 mm, anch'essi autoventilanti, con pinza flottante su quelle posteriori. Pneumatici e sensore di pressione All'eccellente comportamento su strada dell'Alfa 159 contribuiscono anche i pneumatici che realizzano il miglior compromesso tra maneggevolezza e comfort. Per garantire una deriva contenuta in curva e, nello stesso tempo, un'ottima capacità di assorbimento degli ostacoli, i tecnici dell'Alfa Romeo hanno sviluppato, insieme con i fornitori, pneumatici ad hoc di grandi dimensioni fino a raggiungere i 235/45 R 18. Non ultimo, su Alfa 159 è presente anche il sensore di pressione dei pneumatici, il dispositivo che segnala eventuali anomalie sia con un avviso acustico sia con un'indicazione sul display.
  5. L'Alfa 159 è equipaggiata con tre motori benzina e tre motori turbodiesel, tutti abbinati a nuovi cambi meccanici, a sei marce, caratterizzati da corse ridotte, innesti precisi e carichi contenuti. Inoltre, successivamente al lancio, su alcune versioni saranno disponibili cambi automatici e un cambio robotizzato Selespeed, tutti con sei marce. In particolare, i propulsori 3.2 JTS da 260 CV, 2.2 JTS da 185 CV e 1.9 JTS da 160 CV sono stati sviluppati secondo le specifiche degli ingegneri della Casa italiana e rappresentano l'interpretazione Alfa Romeo del motore a benzina con iniezione diretta che si traduce per il cliente in piacere di guida ed elevate performance. Infatti, i tre motori sfruttano il sistema di combustione JTS (Jet Thrust Stoichiometric), ovvero l'iniezione diretta stechiometrica che consente di ottenere ottime prestazioni. Tra l'altro, i 3 propulsori assicurano la grande qualità Alfa Romeo essendo stati messi a punto presso la pista di Balocco e assemblati nella fase finale nello stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano. Ovviamente, i propulsori JTS rispettano i limiti Euro 4. Su Alfa 159, poi, sono disponibili anche tre turbodiesel Multijet (1.9 8v JTDm da 120 CV, 1.9 16v JTDm da 150 CV e l'inedito 2.4 20v JTDm da 200 CV) che assicurano, in tutte le condizioni di guida, eccellenti valori di potenza e coppia a fronte di consumi contenuti. Tutti abbinati a cambi con 6 marce (compreso quello automatico per il 1.9 JTDm da 150 CV che sarà disponibile successivamente al lancio), sono veri e propri gioielli dell'ingegneria motoristica che confermano la leadership di Fiat Auto in questo ambito. Del resto, con la messa a punto del sistema Multijet, il Gruppo Fiat ha conquistato un nuovo importante primato nel campo dei motori a gasolio. Non ultimo, anche i tre propulsori Multijet di Alfa 159 rispettano la normativa Euro 4 e offrono di serie la trappola per il particolato (DPF) che abbatte le polveri fini ottemperando ai limiti attualmente definiti per la futura normativa Euro 5. Il sistema è "for life", non richiede l'utilizzo di additivi per la rigenerazione e consentirà di usufruire di incentivazioni fiscali. Il nuovo 3.2 JTS V6 da 260 CV Il cuore sportivo Alfa Romeo trova la sua massima espressione nel nuovo 3.2 litri benzina a sei cilindri a V JTS da 260 cavalli. Si tratta di una radicale svolta rispetto al precedente motore V6 Alfa Romeo e ne costituisce la naturale evoluzione. Infatti, l'inedito propulsore JTS registra una potenza massima di 260 CV (+ 20 CV rispetto al precedente 3.2 V6, con un aumento superiore dell'8%); una coppia massima a 322 Nm a 4.500 giri/min (+ 33 Nm, con un aumento superiore all'11%); una potenza specifica di 60 Kw/l e coppia specifica di 100 Nm/l; un significativo incremento di coppia ai bassi regimi per migliorare la fluidità di erogazione (circa 30 Nm in più, a partire da 1500 giri/min, rispetto al precedente motore 3.2 V6); un regime di rotazione massimo di 7.200 giri/min; una ridotta manutenzione (punterie idrauliche e comando distribuzione a catena); un peso contenuto (testa e basamento in alluminio); ed emissioni allo scarico EURO4. Così equipaggiata l'Alfa 159 raggiunge 240 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 7,0 secondi. Principali caratteristiche tecniche Il nuovo motore 6 cilindri dell'Alfa 159, nella continuità di strategia già avviata sui motori 4 cilindri, adotta un sistema ad iniezione diretta JTS (Jet Thrust Stoichiometric). Si tratta di un concept originale Alfa Romeo di iniezione diretta del carburante in camera di combustione con titolo stechiometrico particolarmente ottimizzata per le prestazioni che, al tempo stesso, permette buoni consumi di carburante e il rispetto dei limiti di emissione Euro4. Numerosi componenti di rilevante importanza sono stati progettati ex novo e sono dunque specifici del motore V6 Alfa Romeo. Innanzitutto, la testa cilindri è in alluminio con 4 valvole per cilindro, 2 alberi a camme per bancata equipaggiati con "Twin Phaser" (variatore continuo di fase, aspirazione e scarico), già utilizzato su motori 4 cilindri Alfa Romeo ed ora applicato per la prima volta al motore 6 cilindri. Tali variatori consentono una escursione della fase su entrambi gli alberi a camme di 50 gradi angolo motore e servono da un lato a massimizzare la prestazioni, potendo scegliere le fasi opportune a tutti i regimi motore; dall'altro a ridurre consumi ed emissioni ai carichi parziali. Al tempo stesso si ha la possibilità di ottimizzare il rendimento volumetrico del motore in tutto il range dei giri di funzionamento, sfruttando i gradi di libertà concessi dalla fasatura variabile: questo consente di ottenere una curva di coppia molto favorevole, con erogazione del 90% della coppia massima già a partire da 1800 giri/min (290Nm), che si mantiene in un range di giri molto ampio (tra 1800 giri/min e 6250 giri/min). Inoltre, il comando delle valvole è realizzato con un sistema a roller finger, a bassa dissipazione meccanica, e recupero idraulico del gioco punterie. Altra particolarità è il sistema di trascinamento degli alberi a camme, che viene effettuato tramite una catena primaria che invia il moto alle teste attraverso due catene secondarie. La tensione è fornita da tenditori idraulici automatici che non necessitano di manutenzione durante la vita del motore. Sulla testa, comandata da un albero a camme, è montata la pompa carburante di alta pressione del sistema a iniezione diretta che, attraverso un regolatore di pressione integrato, garantisce la pressione di iniezione carburante di 120 bar al gruppo iniettori. L'assieme condotti di aspirazione e camera di combustione è disegnato per ottimizzare il processo di miscelazione aria-combustibile, garantendo la corretta turbolenza dell'aria aspirata, con formazione di una miscela omogenea, per una combustione stabile e completa ed una bassa formazione di inquinanti. Le quattro valvole per cilindro con diametri di riferimento pari a 33,4 mm all'aspirazione e 28,4 mm allo scarico garantiscono un'adeguata permeabilità, per favorire le prestazioni del motore. Il cassoncino di aspirazione, in alluminio, è stato anch'esso intonato sia per volumi che per geometria dei condotti per le migliori performance alle alte portate aria degli alti regimi. Su di esso è montato il corpo farfallato elettronico con farfalla da 72 mm. Infine, il rapporto di compressione di 11,25:1, garantisce elevate prestazioni motore anche con il normale carburante 95 RON. In sintesi, ecco le principali caratteristiche tecniche che contraddistinguono il nuovo propulsore 3.2 V6 rispetto al precedente motore V6: doppio albero a camme in testa con comando a basso attrito; iniezione diretta di benzina; doppio variatore di fase continuo in aspirazione e scarico; testa cilindri in lega leggera d'alluminio; punterie idrauliche per il recupero automatico del gioco; basamento in lega leggera d'alluminio; catena per comando distribuzione senza necessità di manutenzione; cinghia Poly V con tenditore automatico per comando degli accessori motore; farfalla ad attuazione elettronica drive by wire; bobine d'accensione singole; basso consumo specifico ed emissioni contenute; EOBD; 4 sonde lambda per controllo emissioni; doppio sensore di detonazione per migliorare la sensibilità al battito e per ottimizzare le prestazioni massime; collettore di scarico di tipo prestazionale con precatalizzatori integrati; minima manutenzione; livello emissioni Euro 4. Inoltre, il motore 3.2 V6 dispone di un sistema di scarico che prevede una prima serie di elementi catalizzanti relativamente vicino alle teste cilindri per ridurre il livello di emissioni nelle prime fasi di funzionamento. Inoltre, due catalizzatori sotto pianale e quattro sonde lambda completano il sistema permettendo il raggiungimento dei limiti Euro 4 senza dover ricorrere a sistemi particolari come aria secondaria e riscaldamento elettrico. Altra peculiarità del 3.2 V6 è il sistema di iniezione di tipo diretto (il combustibile viene erogato direttamente in camera di combustione) con il vantaggio principale di una migliore evaporazione che incrementa il rendimento volumetrico del motore. Grazie a questo fenomeno la carica di aria e benzina, oltre ad essere di maggiore densità, è anche più fredda e ciò permette un aumento del rapporto di compressione, che è stato scelto al valore di 11.25, nonostante l'uso di benzina Euro Super con un indice di ottano 95 RON: l'elevato rapporto di compressione è utile sia ai fini di incrementare le prestazioni sia ad aumentare l'efficienza energetica del motore. Infine, l'accensione è garantita da un una singola candela per cilindro. L'iniezione diretta, abbinata a una geometria a 4 valvole per cilindro, crea una miscela tendenzialmente più concentrata al centro della camera. Il sistema di accensione prevede una singola bobina di accensione per ogni cilindro. 2.2 JTS da 185 CV e 1.9 JTS da 160 CV I motori "4 cilindri" di Alfa 159 sono caratterizzati dalla loro leggerezza avendo sia testa cilindri sia basamento in alluminio (rispetto ai motori che sostituiscono il peso si riduce di circa 20 kg). Inoltre, il comando di distribuzione risulta particolarmente evoluto: è composto da un sistema di bilancieri con rullo, che riduce in modo notevole le perdite per attrito nella testa; e dal Twin Phaser, il sistema a variazione di fase continua delle valvole di aspirazione e di scarico che ottimizza la potenza, la coppia ed i consumi. In dettaglio, il 2.2 JTS sviluppa 136 kW (185 CV) e una coppia di 230 Nm (23,4 kgm) a 4.500 giri/min, spingendo la vettura ad una velocità massima di 222 km/h e impiegando 8,8 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Anche per il 1.9 JTS la coppia è eccellente (190 Nm - 19,4 kgm a 4.500 giri/min) di cui l'88% già disponibile a 2.000 giri/min. Inoltre, con 118 kW (160 CV) di potenza, il brillante 1.9 JTS raggiunge i 212 km/h di velocità massima. Principali caratteristiche tecniche Innanzitutto, il sistema Twin Phaser impiega nuovi variatori a "vani" che permettono una escursione della fase su entrambi gli assi di 50 gradi angolo motore: così, da un lato, migliorano le prestazioni potendo scegliere le fasi opportune a tutti i regimi motore; dall'altro lato, invece, consentono di ridurre consumi ed emissioni ai carichi parziali realizzando il cosiddetto Miller-cycle. Questo ciclo di combustione - che viene realizzato con una posticipata apertura e chiusura delle valvole di aspirazione e di scarico - allunga la fase di espansione (convertendo più calore in lavoro), realizza l'EGR interno (evitando inoltre la fuoriuscita dei ultimi gas di scarico ricchi di incombusti) e posticipa la chiusura della valvola di aspirazione (riducendo le perdite di pompaggio). Altra particolarità dei propulsori 2.2 e 1.9 JTS di Alfa 159 è il sistema di trascinamento degli alberi a camme, effettuata tramite una catena: rispetto alla tradizionale cinghia, questa soluzione ha come principale vantaggio il fatto di non dover essere sostituita durante la vita del motore. Inoltre, al fine di assicurare prestazioni proprie di un'Alfa Romeo, è stato rivisto il diagramma della distribuzione utilizzando profili più larghi che hanno permesso di raggiungere la potenza massima a 6500 giri/min (il sistema è definito in modo da funzionare oltre i 7000 giri/min, la velocità di rotazione massima ammessa dal limitatore elettronico). Non solo. Per raggiungere un ottimo rendimento volumetrico l'alzata massima raggiunge il valore di 10,3 mm mentre per avere un comfort di marcia elevata, sia a livello vibrazionale sia acustico, il motore è equipaggiato con due contralberi contro-rotanti che eliminano virtualmente le forze alterne di secondo ordine, tipiche dei motori a quattro cilindri in linea. Non ultimo, l'elevata potenza del propulsore (80 CV/l del 2.2 JTS) ha reso necessario l'adozione di valvole di scarico raffreddate al sodio. La camera di combustione è sagomata a forma di tetto con quattro valvole per cilindro: rispetto all'alesaggio di 86 mm, le grandi valvole dell'aspirazione misurano 35,3 mm e quelle dello scarico 30,3 mm, garantendo così una elevata permeabilità per favorire le prestazioni del motore. Poi, nonostante la corsa di 94,6 mm, per contenere l'altezza totale del motore si è lavorato soprattutto sull'altezza del pistone dove si è raggiunto un valore di compressione di soli 28 mm che risulta ottimo considerando l'elevata potenza raggiunta. Infine, per quanto concerne i sistemi di scarico, iniezione ed accensione, entrambi i propulsori "4 cilindri" JTS adottano strategie e soluzioni già illustrate per il nuovo 3.2 V6. 2.4 JTDm 20v da 200 CV Derivato dal noto 2.4 JTD 20 valvole "Common Rail", il nuovo propulsore è un "5 cilindri in linea" e si conferma il più potente motore della famiglia JTD plurivalvole con tecnologia Multijet: la potenza specifica è di 84 CV/litro. Diversi i vantaggi offerti dal nuovo propulsore. Innanzitutto una maggiore silenziosità nella fase di riscaldamento del motore, misurabile - a seconda dei regimi di rotazione e delle temperature dell'ambiente. Poi, grande potenza (147 kW - 200 CV a 4000 giri/min) e coppia generosa (400 Nm - 40,8 kgm a 2000 giri/min). Le valvole sono quattro per cilindro e sono azionate tramite punterie idrauliche e bilancieri da un doppio albero a camme in testa. Il nuovo turbodiesel è stato oggetto di diversi interventi tecnici tesi a incrementare le prestazioni, la coppia motore ai bassi regimi e la riduzione della rumorosità e delle vibrazioni. Ad esempio, il sistema "Common Rail" adottato dal 2.4 JTD Multijet 20 valvole prevede due nuove strategie di controllo automatico delle calibrazioni e del bilanciamento del gasolio iniettato, a vantaggio della silenziosità acustica e vibrazionale. Inediti anche alcuni componenti del motore come la nuova testa cilindri con valvole di aspirazione a stelo di dimensioni ridotte per incrementare la quantità d'aria aspirata; le bielle in acciaio fratturato e di nuova forma per aumentare la resistenza meccanica alle forti sollecitazioni dovute all'aumento della potenza; un collettore di aspirazione dotato di una farfalla su uno dei due condotti di aspirazione dei cilindri per il controllo della turbolenza dell'aria aspirata; la farfalla antiscuotimento in fase di spegnimento del motore; e l'intercooler ad alta efficienza grazie alla forma ed al posizionamento in vettura per garantire valori ottimali di temperatura e densità dell'aria aspirata. Cambiano, infine, l'impianto EGR a controllo elettronico e raffreddamento dei gas di scarico; il circuito di lubrificazione che ha una nuova pompa dell'olio e lo scambiatore esterno (aria/olio) per il raffreddamento dell'olio; il circuito di raffreddamento con una diversa pompa dell'acqua. Insomma, una lunga serie di migliorie e interventi che hanno dato vita a un propulsore affidabile, potente e dai consumi ridotti. Risultati eccellenti, dunque, raggiunti grazie a una diversa calibrazione del controllo motore; ad un aumento della pressione d'iniezione diretta portata a 1600 bar; e a una nuova taratura del turbocompressore. La sovralimentazione del propulsore, infatti, è realizzata con un turbocompressore dotato di turbina a geometria variabile che contribuisce a migliorare l'erogazione di potenza, conferendo allo stesso tempo caratteristiche di coppia molto elevata anche ai bassi regimi di rotazione. Basti pensare che tra i 1750 e 3500 giri/min, è disponibile il 90% della coppia massima. Dati che si traducono in una grande piacevolezza di guida e in prestazioni davvero brillanti: l'Alfa 159 raggiunge 228 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 8,4 secondi. Il tutto a fronte di consumi molto contenuti (per esempio, 6,8 l/100 km nel ciclo combinato). Inoltre, per il nuovo 2.4 JTD Multijet 20v da 200 CV sarà anche disponibile nel 2006 un inedito cambio sequenziale automatico a 6 rapporti, un dispositivo compatto e leggero che ha la centralina integrata sul cambio ed è stato progettato con una particolare attenzione alla limitazione dei consumi. Infatti, da un lato l'utilizzo di un olio a basso attrito ha permesso di aumentarne l'efficienza e dall'altro la sesta marcia è stata calcolata al fine di essere particolarmente utile durante la guida in autostrada. 1.9 JTDm da 150 CV e da 120 CV Entrambi "4 cilindri in linea", il primo è un "16 valvole" che eroga una potenza di 150 CV (110 kW) a 4000 giri/min e una coppia di 320 Nm (32,6 Kgm) a 2000 giri/min; il secondo è un "8 valvole" che sviluppa una potenza di 120 CV (88 kW) a 4000 giri/min e una coppia di 280 Nm (28,6 Kgm) a 2000 giri/min. I due propulsori sono stati oggetto di diversi interventi tecnici tesi a incrementare le prestazioni, la coppia motore ai bassi regimi e la riduzione della rumorosità e delle vibrazioni. Come dimostra il sistema "Common Rail" che prevede due nuove strategie di controllo automatico delle calibrazioni e del bilanciamento del gasolio iniettato, a vantaggio della silenziosità acustica e vibrazionale. Non solo. Tra i contenuti specifici Alfa Romeo si segnalano un turbocompressore a geometria variabile con girante specifica per incrementare la coppia a bassi regimi (per il 1.9 JTDm 16 valvole); e un collettore di aspirazione dotato di una farfalla su uno dei due condotti di aspirazione dei cilindri per il controllo della turbolenza dell'aria aspirata (per il motore 1.9 JTDm 16v). L'Alfa 159 equipaggiata con il 1.9 JTDm da 150 CV raggiunge una velocità massima di 210 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 9,4 secondi (i valori per il 1.9 JTDm da 120 CV sono rispettivamente 191 km/h e 11,0). Prestazioni brillanti, dunque, a fronte delle quali i consumi si mantengono contenuti: 6,0 l/100 km nel misto (5,9 per il 1.9 JTDm da 120 CV)
  6. Una berlina prestigiosa dalla spiccata personalità ed eleganza e, al tempo stesso, una vettura all'avanguardia per dotazioni, propulsori e meccanica. Questo l'obiettivo che si erano prefissi gli ingegneri e i tecnici di Alfa Romeo. Per questo l'Azienda ha messo in campo le sue migliori risorse; ha focalizzato la massima qualità e affidabilità lungo l'intero processo di sviluppo del prodotto e del processo per costruirlo; ha sviluppato una proficua collaborazione con i fornitori esterni e con alcune Società del Gruppo, tra le quali Magneti Marelli, Centro Ricerche Fiat ed Elasis. Da questo lavoro sono nate le tante soluzioni innovative che fanno di Alfa 159 il nuovo punto di riferimento della sua categoria. Magneti Marelli Eleganza, comfort, tecnologia e sicurezza rappresentano l'apporto che Magneti Marelli offre alla realizzazione di Alfa 159, la nuova berlina di prestigio che mira a costituire un punto di riferimento per tutto il segmento. La linea esterna della vettura è decisamente caratterizzata dai proiettori realizzati da Automotive Lighting nello stabilimento di Venaria Reale (Torino) che contribuiscono a definirne la personalità e ad armonizzare forme e volumi. Due le tipologie disponibili: proiettori alogeni con modulo ellittico da 70 mm e lampada H7; e proiettori con tecnologia Xenon Bi-funzione. Anche i fanali sono elementi di design importanti sviluppati da Automotive Lighting che sottolineano l'equilibrio stilistico della vettura, confermando il family feeling che accomuna Alfa 159 e Alfa Romeo Brera. Nell'abitacolo il comfort è arricchito dal sistema infotelematico dotato di display a colori TFT a matrice attiva da 6,5 pollici che integra navigatore satellitare, autoradio, lettore CD ed MP3, telefono viva voce GSM dual band e comandi vocali. Su Alfa 159 debuttano la nuova grafica dell'interfaccia utente e l'opzione Birdview per il navigatore che consente di visualizzare dall'alto mappa e percorsi effettuati. Inoltre, il dispositivo riceve e gestisce attraverso le frequenze radio FM gli RDS-TMC, informazioni su traffico e condizioni meteo che vengono visualizzate tramite icone sul display. Magneti Marelli fornisce anche il body computer, la centralina elettronica responsabile della gestione delle reti CAN e di altre importanti funzioni come diagnostica, immobilizer, sensori, controllo luci e livello carburante. Per il "sistema controllo motore" il contributo tecnologico di Magneti Marelli prevede l'utilizzo per le versioni diesel 5 cilindri e 4 cilindri 16 valvole del Diesel Throttle Module, un corpo farfallato elettronico "drive by wire" che agevola la fase di spegnimento del motore. Sulla versione benzina 2.2 JTS, Alfa 159 adotterà il cambio robotizzato Selespeed: si tratta della più recente evoluzione del veloce ed affidabile cambio servoassistito derivato dalle esperienze di Magneti Marelli in F1, che proprio sul modello Alfa Romeo 156 ebbe la sua prima applicazione di larga serie. Infine, Magneti Marelli ha completamente riprogettato il sistema sospensioni con l'obiettivo di fissare un nuovo riferimento assoluto nell'ambito del compromesso handling-comfort. Per le sospensioni anteriori è stata scelta l'architettura a quadrilatero alto derivata dalle esperienze sportive che fornisce prestazioni dinamiche elevate, ottimo feeling di sterzo e precisione di guida. Per le sospensioni posteriori, invece, si è optato per un'architettura multilink che controlla in modo sofisticato i movimenti delle ruote, assicurando più elevati livelli prestazionali. Nei processi industriali di lastratura, lavorazione meccanica e montaggio sono coinvolti gli stabilimenti di Pomigliano d'Arco e Sulmona. Centro Ricerche Fiat Metodologie Gli Indici di Qualità (IQ), che permettono di correlare le caratteristiche tecniche del veicolo al percepito cliente e quindi di progettare una vettura a misura d'uomo e in coerenza con i valori di brand dell'azienda. Nel caso di Alfa 159 questo permette, ad esempio, di definire e rendere misurabili le qualità che determinano "il piacere di guida senza compromessi". I target setting-deployment-achieving, che consentono, partendo dagli "obiettivi cliente" assegnati di tradurli in "obiettivi tecnici di progettazione" per i diversi sistemi del veicolo (sospensioni, freni, sterzo, motore, cambio eccetera). L'ottimizzazione strutturale multidisciplinare, che porta il progetto verso strutture efficienti massimizzando le prestazioni e minimizzando il peso. In particolare, questo nel progetto del pianale Premium di Alfa 159 si è concretizzato nell'impiego mirato, e quindi efficace, di lamiere multi-spessore, acciai ad elevate prestazioni, saldatura laser. Le metodologie di crash e biomeccanica, che permettono alle cellule dell'abitacolo la migliore protezione degli occupanti e ai frontali della vettura di essere compatibili verso i soggetti vulnerabili (pedoni, ciclisti), secondo le richieste delle normative in vigore e future. La fluidodinamica computazionale, che ottimizzano l'aerodinamica esterna a beneficio dei consumi e del rumore aerodinamico e nel rispetto dello stile distintivo della vettura, ma anche di progettare al meglio il comfort e il benessere legato al clima e alla qualità dell'aria. I metodi NVH (Noise-Vibration-Harshness), rivolti alla minimizzazione di rumore e vibrazioni per un abitacolo confortevole e silenzioso in ogni condizione di marcia, riducendo lo stress, a tutto vantaggio della salute e dell'attenzione alla guida. Le metodologie di dinamica del veicolo (handling) che assicurano una guida piacevole e prevedibile in ogni condizione di velocità, manovra e aderenza, attraverso un'accurata progettazione delle sospensioni e dei comandi (sterzo, freni). Si giunge così all'eccellenza per Alfa 159 sia per tenuta di strada sia per precisione nella risposta dello sterzo. L'ergonomia fisica e cognitiva, supportate dalla Realtà Virtuale, per una corretta progettazione degli spazi, dei sistemi interni (sedile, plancia), dei comandi primari e secondari, delle parti mobili, delle interfacce di comunicazione, che portano nella fase di progettazione l'interazione dell'uomo con il veicolo. Metodologia di validazione a banco del Nodo Quadro Strumenti. Si tratta di una metodologia per la generazione dei test pattern che verificano il corretto funzionamento di un nodo quadro strumenti in maniera completa . Studio della chiave virtuale: architettura (definizione del sistema e dei componenti) elettrico/elettronica per bloccasterzo elettrico e "smart key". Motori Diesel La base dell'impostazione concettuale dei motori Multijet e la loro successiva personalizzazione distintiva alto-prestazionale (la versione 2.4 JTDm eroga 200 CV corrispondenti a più di 80 CV/l) poggiano su tecnologie innovative e metodologie di calcolo che hanno permesso di sviluppare ed applicare la simulazione termofluidodinamica del processo di combustione dei motori JTD Multijet; l'analisi strutturale dei componenti critici del propulsore finalizzata all'incremento della potenza specifica, al miglioramento dell'affidabilità e all'ottimizzazione del confort acustico-vibrazionale; l'ottimizzazione dell'utilizzo delle iniezioni multiple (Multijet) in ottica prestazioni, emissioni, consumi e comfort acustico; le strategie di controllo motore finalizzate sia all'ottimizzazione delle prestazioni, sia alla gestione del sistema di abbattimento del Particolato basato sull'utilizzo di un filtro DPF (Diesel Particulate Filter) concepito nell'ottica "for life". Motori JTS I sistemi di combustione ad iniezione diretta stechiometrica sviluppati per i nuovi motori JTS ad iniezione diretta stechiometrica proposti su Alfa 159, sono stati messi a punto presso il CRF. I contenuti sviluppati ed ottimizzati sono stati la definizione dei condotti di aspirazione e della tipologia del getto dell'iniettore per garantire l'ottimizzazione della miscelazione aria e benzina in camera di combustione ed assicurare prestazioni elevate; la definizione della geometria della superficie del pistone per rendere possibile la doppia iniezione che permette di ridurre del 70% le emissioni di HC in fase di warm-up ed eventualmente consentire la funzionalità in condizioni di minimo stratificato; la definizione del rapporto di compressione per massimizzare le prestazioni e la riduzione di consumo; e la definizione della meccanica e della funzionalità dei doppi variatori di fase continui adottati sull'aspirazione e scarico, e ottimizzazione della loro gestione ai fini dell'ottimizzazione delle prestazioni e della riduzione di consumo. L'attività di sperimentazione si è avvalsa del supporto di analisi fluidodinamiche CFD per il disegno dei condotti di aspirazione e di analisi termofluidodinamiche per la gestione dei variatori di fase. Visti poi i notevoli incrementi di prestazione ottenuti, i componenti più critici del motore sono stati verificati ed ottimizzati tramite analisi FEM termostrutturali ed affidabilistiche. Elasis Sistemi di Controllo Elasis ha partecipato alla messa a punto delle centraline elettroniche di controllo dei nuovi motori iniezione diretta benzina che equipaggiano l'Alfa 159. In particolare, è stato sviluppato in Elasis un simulatore Hardware In the Loop (HIL) che ha consentito di verificare il corretto funzionamento della centralina elettronica e la sua integrazione a bordo veicolo molto prima dell'inizio della produzione delle vetture. L'idea base di questa tecnologia è quella di emulare in laboratorio, mediante l'uso di un sistema real-time, l'ambiente in cui operano le centraline. Mediante l'uso di questa tecnologia è possibile raggiungere livelli di precisione non ottenibili con un testing manuale mediante sistemi di test convenzionali. Inoltre, nella fase di sviluppo di questi motori, Elasis ha partecipato alla messa a punto del software di controllo motore occupandosi specificatamente di tutte le funzionalità inerenti la gestione, tramite variatori di fase, della fasatura variabile. Con l'avvio produttivo delle vetture, poi, Elasis ha partecipato alla verifica e calibrazione delle diagnosi dei componenti motore focalizzando l'attenzione sui componenti ritenuti Emission Relavant (EOBD). Infine, Elasis ha anche fornito un supporto alla verifica del processo produttivo delle vetture prodotte presso lo stabilimento di Pomigliano. Motopropulsore, Metodologie e Tecnologie Elasis ha svolto le seguenti attività per la produzione dell'Alfa 159: analisi emissioni sulle vetture di flotta; supporto allo stabilimento per la fase di lancio; analisi/risoluzione specifici problemi di NVH. Inoltre, da segnalare la presenza in griglia del cambio M32: Elasis, infatti, ha partecipato al suo sviluppo progettando alberi, ingranaggi, differenziale, scatola e cappelline; deliberando al banco tutte le versioni per motorizzazioni benzina; e curandone la messa a punto NVH. Inoltre, attraverso la simulazione virtuale della biomeccanica negli urti frontali si è contribuito all'ottimizzazione del sistema di ritenuta dell'Alfa 159, oltre a verifiche virtuali di ergonomia per migliorare la visibilità interna dell'abitacolo. Infine, Elasis ha realizzato - in supporto a "Process Engineering" di Fiat Auto Manufacturing - lo sviluppo del metodo ed industrializzazione dei processi di Lastratura e Montaggio presso lo Stabilimento di Pomigliano d'Arco, con particolare attenzione e responsabilità sugli aspetti relativi alla "Qualificazione dei Processi produttivi". Il team congiunto Elasis-Fiat Auto ha collaborato in modo significativo a partire dalla realizzazione delle Verifiche di processo presso lo Stabilimento Pilota di Torino-Beinasco, sviluppando i cicli di lavorazione e lo studio del posto di lavoro a fronte della documentazione di processo elaborata in simoultaneous engineering dalle Tecnologie di Fiat Auto, fino al raggiungimento dei target di processo del modello, gate di riferimento per la "delibera a produrre".
  7. L'Alfa 159 è l'auto ideale anche per i liberi professionisti. Non potevano quindi mancare soluzioni di utilizzo personalizzate, specificatamente dedicate a questi clienti offerte da Fiat Auto Financial Services nei maggiori mercati europei. Senza contare che il nuovo modello propone una gamma articolata, nella quale ognuno può trovare la propria Alfa Romeo 159. Il noleggio "a lungo termine" e le numerose formule di acquisto Attraverso l'innovativa formula del "noleggio a lungo termine" il cliente si libera da tutte le incombenze legate alla gestione diretta della vettura in quanto è la società di noleggio che se ne occupa: assicurazione e gestione sinistri, manutenzione ordinaria e straordinaria, traino, dèpannage ed auto sostitutiva, assistenza e sostituzione pneumatici, tassa di proprietà, gestione usato. Tutto questo attraverso il pagamento di un canone mensile e senza immobilizzazione di capitale. E per coloro che amano stare al passo con le novità, il renting consente di cambiare auto frequentemente. Inoltre, nei principali Paesi europei, i clienti del nuovo modello avranno incluso, nel contratto di noleggio, un corso di Guida Sicura che permetterà loro, divertendosi, di migliorare la qualità di guida perfezionando la tecnica. L'automobilista potrà così sfruttare pienamente tutte le performance e la sportività della vettura. Infine, fra le formule di acquisto di Alfa 159 non potevano certamente mancare: il classico finanziamento rateale con una durata dai 12 ai 72 mesi. Formule innovative che prevedono un piano finanziario "su misura" con un versamento iniziale e mensilità molto contenute e garanzia del prezzo minimo di riacquisto. Allo scadere scelta tra tre opzioni: sostituzione della vettura con una nuova; acquisto pagando la maxirata finale; rifinanziamento dell'importo residuo. Il leasing, pensato per imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi, con durata variabile da 24 a 60 mesi. La gamma (Mercato Italia) Il nuovo modello propone una gamma davvero articolata, nella quale ognuno può trovare la sua Alfa 159. Infatti, l'offerta si compone di 6 motori, 2 allestimenti; 9 colori di carrozzeria; e 3 ambienti interni in tre tonalità diverse (nero, grigio tono su tono, nero/beige) disponibili in tessuto floccato, Alfatex®, pelle e pelle "pieno fiore" Frau®. Inoltre, la gamma dell'Alfa 159 offre a tutti i clienti, anche ai più esigenti, l'opportunità di scegliere tra diversi contenuti che, da una parte, enfatizzano la versatilità del modello, dall'altra rispondono alle esigenze funzionali ed emotive di qualunque cliente.
  8. Schede tecniche Caratteristiche 1.9 JTS 160 CV N. cilindri, disposizione 4 cilindri in linea Diametro per corsa (mm) 86 x 80 Cilindrata (cm3) 1859 Rapporto di compressione 11,3 : 1 Potenza max kW (CV-CE) 118 (160) a giri/min 6500 Coppia max Nm (kgm-CE) 190 (19,4) a giri/min 4500 Distribuzione (comando) 2 ACT (catena), 4 valvole per cilindro, doppio varioatore di fase continuo elettroidraulico Alimentazione iniezione elettronica diretta MED 7.6.1 integrata con accensione Tubo di scarico singolo con terminale lucidato Trasmissione: trazione anteriore Cambio: 1a 3,818 (42/11) 2a 2,353 (40/17) 3a 1,571 (55/35) 4a 1,146 (47/41) 5a 0,943 (33/35) 6a 0,861 (31/36) RM 3,545 (39/11) Coppia riduzione finale 4,176 (71/17) Pneumatici di allestimento base 205/55 R 16 Sterzo Scatola sterzo a pignone e cremagliera con servosterzo idraulico Diametro di sterzata tra marciapiedi (m) 11,1 Sospensione Anteriore sistema a quadrilatero alto Posteriore sistema ad architettura Multilink Freni D (disco) Anteriori (mm) D 305 x 28 ventilato, pinza flottante 60 mm Posteriori (mm) D 278 x 12 pieno pinza flottante combinata da 38 mm Rifornimenti - Pesi Serbatoio carburante (Iitri) 70 Peso in ordine di marcia DIN (kg) 1480 Peso max. rimorchiabile (kg) 1500 Prestazioni Velocità max (km/h) 212 Accelerazione (1 persona + 30 kg) 0-100 km/h (s) 9,7 0-1000 m (s) 30,7 Consumi - Emissioni Secondo direttiva 1999/100/CE Consumi (l/100 km) ciclo urbano 12,2 ciclo extraurbano 6,6 ciclo combinato 8,7 Emissioni CO2 (g/km) 205 Caratteristiche 2.2 JTS 185 CV N. cilindri, disposizione 4 cilindri in linea Diametro per corsa (mm) 86 x 94,6 Cilindrata (cm3) 2198 Rapporto di compressione 11,3 : 1 Potenza max kW (CV-CE) 136 (185) a giri/min 6500 Coppia max Nm (kgm-CE) 230 (23,4) a giri/min 4500 Distribuzione (comando) 2 ACT (catena), 4 valvole per cilindro, doppio varioatore di fase continuo elettroidraulico Alimentazione iniezione elettronica diretta MED 7.6.1 integrata con accensione Tubo di scarico doppio con marmitte separate e terminale cromato Trasmissione: trazione anteriore Cambio: 1a 3,818 (42/11) 2a 2,353 (40/17) 3a 1,571 (55/35) 4a 1,146 (47/41) 5a 0,943 (33/35) 6a 0,861 (31/36) RM 3,545 (39/11) Coppia riduzione finale 4,176 (71/17) Pneumatici di allestimento base 215/55 R 16 Sterzo Scatola sterzo a pignone e cremagliera con servosterzo idraulico Diametro di sterzata tra marciapiedi (m) 11,1 Sospensione Anteriore sistema a quadrilatero alto Posteriore sistema ad architettura Multilink Freni D (disco) Anteriori (mm) D 305 x 28 ventilato, pinza flottante 60 mm Posteriori (mm) D 278 x 12 pieno pinza flottante combinata da 38 mm Rifornimenti - Pesi Serbatoio carburante (Iitri) 70 Peso in ordine di marcia DIN (kg) 1490 Peso max. rimorchiabile (kg) 1500 Prestazioni Velocità max (km/h) 222 Accelerazione (1 persona + 30 kg) 0-100 km/h (s) 8,8 0-1000 m (s) 29,6 Consumi - Emissioni Secondo direttiva 1999/100/CE Consumi (l/100 km) ciclo urbano 13,0 ciclo extraurbano 7,3 ciclo combinato 9,4 Emissioni CO2 (g/km) 221 Caratteristiche 3.2 V6 260 CV N. cilindri, disposizione V 6 Diametro per corsa (mm) 85,6 x 89 Cilindrata (cm3) 3195 Rapporto di compressione 11,25 : 1 Potenza max kW (CV-CE) 191 (260) a giri/min 6200 Coppia max Nm (kgm-CE) 322 (32, a giri/min 4500 Distribuzione (comando) 4 ACT (catena), 4 variatori di fase continui elettroidraulici Alimentazione iniezione elettronica diretta MED 7.6.2 integrata con accensione Tubo di scarico doppio con marmitte separate e terminale cromato Trasmissione: trazione integrale Cambio: 1a 3,917 (47/12) 2a 2,040 (51/25) 3a 1,365 (71/52) 4a 1,048 (65/62) 5a 0,846 (44/52) 6a 0,745 (37/50) RM 3,769 (47/12) Coppia riduzione finale 3,895 (74/15) Pneumatici di allestimento base 225/50 R 17 Sterzo Scatola sterzo a pignone e cremagliera con servosterzo idraulico Diametro di sterzata tra marciapiedi (m) 11,1 Sospensione Anteriore sistema a quadrilatero alto Posteriore sistema ad architettura Multilink Freni D (disco) Anteriori (mm) D 330 x 28 ventil., pinza fissa radiale in alluminio a 4 pistoni di B 42 mm Posteriori (mm) D 292 x 22 ventilato pinza flottante combinata da 42 mm Rifornimenti - Pesi Serbatoio carburante (Iitri) 70 Peso in ordine di marcia DIN (kg) 1740 Peso max. rimorchiabile (kg) 1500 Prestazioni Velocità max (km/h) 240 Accelerazione (1 persona + 30 kg) 0-100 km/h (s) 7,0 0-1000 m (s) 27,5 Consumi - Emissioni Secondo direttiva 1999/100/CE Consumi (l/100 km) ciclo urbano 15,9 ciclo extraurbano 8,5 ciclo combinato 11,5 Emissioni CO2 (g/km) 270 Caratteristiche 1.9 JTDm 8V 120 CV N. cilindri, disposizione 4 cilindri in linea Diametro per corsa (mm) 82 x 90,4 Cilindrata (cm3) 1910 Rapporto di compressione 18 : 1 Potenza max kW (CV-CE) 88 (120) a giri/min 4000 Coppia max Nm (kgm-CE) 280 (28,6) a giri/min 2000 Distribuzione (comando) 1 ACT (cinghia dentata), punterie idrauliche, iniezione diretta multijet con turbocompressore ed intercooler Alimentazione sistema controllo motore elettronico Bosch EDC 16C39 Tubo di scarico singolo con terminale lucidato Trasmissione: trazione anteriore Cambio: 1a 3,818 (42/11) 2a 2,158 (41/19) 3a 1,302 (56/43) 4a 0,959 (47/49) 5a 0,744 (32/43) 6a 0,614 (27/44) RM 3,545 (39/11) Coppia riduzione finale 3,650 (73/20) Pneumatici di allestimento base 215/55 R 16 Sterzo Scatola sterzo a pignone e cremagliera con servosterzo idraulico Diametro di sterzata tra marciapiedi (m) 11,1 Sospensione Anteriore sistema a quadrilatero alto Posteriore sistema ad architettura Multilink Freni D (disco) Anteriori (mm) D 305 x 28 ventilato, pinza flottante 60 mm Posteriori (mm) D 278 x 12 pieno pinza flottante combinata da 38 mm Rifornimenti - Pesi Serbatoio carburante (Iitri) 70 Peso in ordine di marcia DIN (kg) 1525 Peso max. rimorchiabile (kg) 1500 Prestazioni Velocità max (km/h) 191 Accelerazione (1 persona + 30 kg) 0-100 km/h (s) 11,0 0-1000 m (s) 32,8 Consumi - Emissioni Secondo direttiva 1999/100/CE Consumi (l/100 km) ciclo urbano 7,8 ciclo extraurbano 4,9 ciclo combinato 5,9 Emissioni CO2 (g/km) 159 Caratteristiche 1.9 JTDm 16V 150 CV N. cilindri, disposizione 4 cilindri in linea Diametro per corsa (mm) 82 x 90,4 Cilindrata (cm3) 1910 Rapporto di compressione 17,5 : 1 Potenza max kW (CV-CE) 110 (150) a giri/min 4000 Coppia max Nm (kgm-CE) 320 (32,6) a giri/min 2000 Distribuzione (comando) 2 ACT (cinghia dentata), punterie idrauliche, 4 valvole per cilindro, iniezione diretta multijet con turbocompressore ed intercooler Alimentazione sistema controllo motore elettronico Bosch EDC 16C39 Tubo di scarico singolo con terminale lucidato Trasmissione: trazione anteriore Cambio: 1a 3,818 (42/11) 2a 2,158 (41/19) 3a 1,302 (56/43) 4a 0,959 (47/49) 5a 0,744 (32/43) 6a 0,614 (27/44) RM 3,545 (39/11) Coppia riduzione finale 3,650 (73/20) Pneumatici di allestimento base 215/55 R 16 Sterzo Scatola sterzo a pignone e cremagliera con servosterzo idraulico Diametro di sterzata tra marciapiedi (m) 11,1 Sospensione Anteriore sistema a quadrilatero alto Posteriore sistema ad architettura Multilink Freni D (disco) Anteriori (mm) D 305 x 28 ventilato, pinza flottante 60 mm Posteriori (mm) D 278 x 12 pieno pinza flottante combinata da 38 mm Rifornimenti - Pesi Serbatoio carburante (Iitri) 70 Peso in ordine di marcia DIN (kg) 1535 Peso max. rimorchiabile (kg) 1500 Prestazioni Velocità max (km/h) 210 Accelerazione (1 persona + 30 kg) 0-100 km/h (s) 9,4 0-1000 m (s) 30,8 Consumi - Emissioni Secondo direttiva 1999/100/CE Consumi (l/100 km) ciclo urbano 8,1 ciclo extraurbano 4,8 ciclo combinato 6,0 Emissioni CO2 (g/km) 157 Caratteristiche 2.4 JTDm 200 CV N. cilindri, disposizione 5 cilindri in linea Diametro per corsa (mm) 82 x 90,4 Cilindrata (cm3) 2387 Rapporto di compressione 17 : 1 Potenza max kW (CV-CE) 147 (200) a giri/min 4000 Coppia max Nm (kgm-CE) 400 (40, a giri/min 2000 Distribuzione (comando) 2 ACT (cinghia dentata), punterie idrauliche, 4 valvole per cilindro, iniezione diretta multijet con turbocompressore ed intercooler Alimentazione sistema controllo motore elettronico Bosch EDC 16C39 Tubo di scarico doppio con marmitte separate e terminale cromato Trasmissione: trazione anteriore Cambio: 1a 3,917 (47/12) 2a 2,040 (51/25) 3a 1,321 (70/53) 4a 0,954 (62/65) 5a 0,755 (40/53) 6a 0,623 (38/61) RM 3,750 (45/12) Coppia riduzione finale 3,545 (78/22) Pneumatici di allestimento base 225/50 R 17 Sterzo Scatola sterzo a pignone e cremagliera con servosterzo idraulico Diametro di sterzata tra marciapiedi (m) 11,1 Sospensione Anteriore sistema a quadrilatero alto Posteriore sistema ad architettura Multilink Freni D (disco) Anteriori (mm) D 330 x 28 ventil., pinza fissa radiale in alluminio a 4 pistoni di B 42 mm Posteriori (mm) D 292 x 22 ventilato pinza flottante combinata da 42 mm Rifornimenti - Pesi Serbatoio carburante (Iitri) 70 Peso in ordine di marcia DIN (kg) 1630 Peso max. rimorchiabile (kg) 1500 Prestazioni Velocità max (km/h) 228 Accelerazione (1 persona + 30 kg) 0-100 km/h (s) 8,4 0-1000 m (s) 29,2 Consumi - Emissioni Secondo direttiva 1999/100/CE Consumi (l/100 km) ciclo urbano 9,3 ciclo extraurbano 5,4 ciclo combinato 6,8 Emissioni CO2 (g/km) 179
  9. Scusate l'OT: questo e il link del confronto diretto tra la 159 e la Sr 3 http://www.autopareri.com/forum/showthread.php?t=13893
  10. j

    Alfa 159 VS. Bmw Serie 3

    Partiamo con le foto ufficiali: Frontale: Posteriore: Vista laterale: Passiamo adesso alle chiavi: Alla plancia: Bagaglialio: Sicurezza: Dimensioni: Guerra sia...e Guerra sarà Io nn ho i dati dei motori, sarebbe bello confrontare anche quelli
  11. Mi pareva di aver gia visto un auto con questo sfondo... Prepariamoci allo scontro...
  12. Lunica cos che gli manca per essere perfetta sono i fari che girano insieme al volante, oltre a dare magior sicirezza, pensate che figata!!
  13. qui invece si intravede la coda:)
  14. j

    1978-2005

    Be allora meglio cosi, ci facciamo pure fuori Razzinga :)
  15. il tetto in vetro e di seriE?? Ti e venuta a costare tanto????
  16. Lele complimenti!!!Veramente una bella auto che allestimento ai pres0?? Optional??
  17. perche cosi controlla le masse, e vero!! ma lo fanno anche le altre religioni!!!pero nn lo si puo chiamare costrinsione...
  18. ma ti posso dire una cosa MA CHISSENE DI RAZZINGA, lui nn mi benedice e allora, io nn sono mai stato benedetto da nessuno...ma questo discorso vale per me, e per altri pochi, ma gli altri dicono "be se l'ha detto il papa e vero"e se ne tornano a casa con la benedizione del papa...ma stessa cosa vale sia per la comunita ebraica e protestane che invitavano i loro fedeli a votare, be cmq credo che da loro ci sia piu democrazia, la chiesa era ed e una dittatura su questo nn ce dubbio, e lo dico da credente e da professante...
  19. j

    1978-2005

    Cioe??? Essere il presidente onorario del Milan nn sapevo di esserlo, meglio mettersi ai ripari :)
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