Ooops I did it again!" squittiva Britney Spears. E loro lo hanno fatto di nuovo. Loro, sono quelli della Gibbs, i paladini del regno anfibio, o almeno è ciò che vorrebbero farci credere. Con la prima uscita a settembre, la spider motoscafo immortalata sulle acque del Tamigi, si erano guadagnati un pezzo di notorietà sulle cronache di mezzo mondo. A distanza di otto mesi ci riprovano con l'Humdinga, che non è magia nera, ma un grosso fuoristrada, naturalmente anfibio. La somiglianza con il colosso firmato General Motors è solo nel nome. Per Gibbs è tutta farina del loro sacco, e ci tengono a sottolinearlo, così nella brochure, di richiami all'Humvee, non c'è nemmeno l'ombra.
Hummer o no, le dimensioni sono impressionanti. Se dell'Aquada si parlava come di un barchino veloce , l'Humdinga è invece una specie di mezzo da sbarco. Magari, una volta sbarcati, con un bestione lungo cinque metri e mezzo e largo due, muoversi non sarà proprio come fare lo struscio sul lungomare. La Gibbs tranquillizza tutti, spiegando che il "piroscafo" è in realtà l'ennesima dimostrazione di cosa si può fare con la tecnologia HSA (High Speed Amphibian), cioè il sistema ibrido auto-barca che unisce chiglia e carrozzeria, cilindri e turbina, timone e volante, sfruttando, tra le altre cose, le ruote retrattili insieme ad altre soluzioni di origine nautica.
Come al solito, nell'opuscolo introduttivo , gli inventori si lasciano prendere la mano con i soliti toni da "rivoluzione per il genere umano" che ora potrà godere delle meraviglie del più estremo dei fuoristrada capace di avventurarsi in qualsiasi angolo della terra.
Insomma, se i traghetti per le isole sono tutti prenotati, la soluzione ora ce l'avete.
Il mezzo potrebbe ospitare cinque passeggeri, con tanto di valigie, solcando le acque fino a 65 Km/h grazie alla propulsione a turbina. Su terraferma, i duemila chili vengono spinti da 350 cavalli, che gli consentirebbero di raggiungere i 160Km/h con una discreta accelerazione. Sulle possibilità di produrlo, stavolta la Gibbs ci va cauta, mentre l'Aquada ha subito una consistente decurtazione di prezzo.
Dai 122.000 Euro si è passati a 95.000, grazie ad un'inaspettata crescita degli ordini che ha fatto crescere la produzione. Vallo a capire, il mondo anfibio.
In realtà la casa inglese, grazie alle sue follie, si è assicurata ben 60 brevetti in materia anfibia.
Se troveranno applicazione o saranno destinati ad ingiallirsi in archivio, è un po' presto per dirlo. Per ora la Gibbs è riuscita a conciliare due modalità di trasporto agli antipodi: sulle barche il carico viene distribuito in maniera uniforme, mentre sulle automobili questo si concentra in alcuni punti critici come i montanti delle sospensioni. Grazie alla scocca "ibrida" e al telaio, il carico è smistato in maniera distinta durante le due fasi di marcia.
Per realizzare Aquada e Humdinga, alla Gibbs hanno investito qualcosa come 10 miloni di sterline ( 15 milioni di Euro), sette anni di lavoro e 1 milione di ore passate a studiare come navigare guidando. Ma la storia non finisce qui: al quartier generale di Nuneaton già si lavora per mettere chiglie e turbine su autobus e camion.
(14 giugno 2004)
da republica