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J-Gian

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  1. Errori in diagnosi? Fa anche molto fumo nero nel mentre? Potresti avere l'EGR bloccata aperta
  2. Ha il clima bizona? Nel caso potrebbe dipendere da un problema al motorino che regola la miscelazione dal lato passeggero.
  3. Può funzionare sia come full-hybrid, quindi con una batteria piccola, sia su PHEV. Dipende su dal modello su cui andrà installato e dalle decisioni di Renault. Ad esempio, su Captur dovrebbe debuttare come PHEV. Su Clio, se non ricordo male, come full-hybrid.
  4. Maaaaa... E' possibile dimenticare i flap al decollo? ?
  5. Occhio però, perché in alcuni ambiti i soldi arrivano dagli sponsor... E se non arriva il pubblico, gli sponsor non pagano
  6. Magari in futuro si conquisteranno una loro nicchia, se evolverà la tecnologia. Ma al momento, secondo me quella dell'idrogeno è una mossa di marketing di Toyota, per catalizzare l'attenzione su un'altra soluzione. In fondo, sono delle elettriche con l'energia stoccata in un'altra maniera. Nel mentre, cercando di vendere le full-hybrid, grazie alle quali sono già "a posto", sopratutto in EU.
  7. https://www.corriere.it/cronache/19_settembre_09/boeing-737-max-torna-volare-europa-atterra-milano-malpensa-ed632164-d31f-11e9-b7e8-6cf2f2f7881d.shtml "Torna a casa Lassie" Interessanti le accortezze utilizzate durante questo viaggio.
  8. Io intanto resto qua giù a guardare, nonostante abbia volato su ATR, 737 e 787
  9. Il cambio è fatto per adeguare le prestazioni richieste alla situazione che ti si presenta. Ogni auto ha rapportature e capacità motoristiche differenti, guidandola ognuno interviene come si conviene alla situazione del momento. Perciò non trovo nulla di strano affrontare rotonde in 3a, specie se sufficientemente grandi: l'importante è rispettare il CdS, quindi precedenze, velocità adeguate ecc. Se a quel punto l'auto ce la fa, sei a posto. Io spesso percorro le rotonde in 3a, un'auto con DSG un giorno stava tenendo la 5a... Per dire
  10. Toyota fa ibride vere (full-hybrid), come spiegavo in quel messaggio. Ed attualmente solo un modello anche PHEV (vedi Prius), almeno nei mercati EU. Honda solo full-hybrid, almeno per ora in EU. Ma una elettrica pura è in arrivo. Diciamo che si sono presi per tempo e, per ora, non hanno gran bisogno del "trucchetto" delle PHEV e delle elettriche pure. Vedi questa risposta: https://www.autopareri.com/forums/topic/68270-le-possibilità-dellibrido-applicate-ai-motori-diesel?do=findComment&comment=2219492 Sì può fare tecnicamente, ma per le case non ha senso farlo. Per i motivi che spiegavo in quel messaggio.
  11. Canali stampa Honda, dal salone di Francoforte 2019
  12. Toyota investe da circa 30 anni sull'ibrido, ed in questo periodo ha configurato un intera gamma basata su tali tecnologie. Grazie ad esse, riesce a vendere in EU restando all'interno dei limiti attuali di emissione di CO2 media, senza essere multata (o esiguamente). Quindi Toyota - al momento - non ha bisogno di tanti PHEV, né di tanti FULL-ELECTRIC per rientrare nei limiti. Tuttavia lancerà qualche modello di tale tipologia, solamente per coprire una fetta di mercato e non trascurare i potenziali clienti. Gli altri costruttori sul tema emissioni invece si sono presi tutti in ritardo. Aggiungi che il diesel, che poteva aiutare a contenere la CO2 media, è stato messo al rogo... Ecco che spuntano come funghi i PHEV, che matematicamente riescono ad abbattere la CO2 sui banchi prova:
  13. E' un interessante laboratorio fuoristradistico portato ai tempi attuali, per essere venduto a chi in fuoristrada non ci andrà mai. Pieno di tecnologia più o meno utile, molta scena, potenzialmente anche capacità tecnica: è lì per far vedere che potrebbe far cose dure, ma mai nessuno le farà, a parte la stampa nei test.
  14. Sì, ad esempio Kia, Peugeot ed Opel lo fanno. E ne arriveranno anche tante altre. L'unica cosa, è che così facendo perdono buona parte della sfruttabilità come spazi e che spesso finiscono per pesare di più, a causa di una meccanica nativa-termica. E non essere ottimizzate dal punto di vista aerodinamico.
  15. Pare che VAG intenda compensare le emissioni prodotte nella produzione dell'auto, ponendo attenzione ai processi di fabbrica, con progetti di riforestazione, riciclo di batterie. Attendo di leggere la scheda tecnica per approfondire la questione, visto che quello che ho capito io è frutto di un passa parola. L'auto è sempre connessa e può ricevere aggiornamenti OTA, riguardante l'intera auto. Pesa più di 1.700 kg, è a TP, multilink ed è monomarcia. Non hanno ancora dichiarato lo 0-100, ma con 204 CV dovrebbe cavarsela bene. Imho le volumetrie e lo sfruttamento dello spazio a bordo, sono interessanti. Certo, esteticamente non mi esalta, ma nel complesso non la si butta. Ah, pare che nel momento in cui si parcheggiano di fronte due ID3, le auto si "riconoscano" e si facciano l'occhiolino tramite i led matrix...
  16. Per le case non è poi conveniente fare un ibrido/PHEV diesel: riduce i margini; complica le cose dal punti di vista tecnico (soprattutto per i sistemi di post trattamento, perché un diesel moderno scalda subito); comporta solamente un leggero abbassamento delle emissioni rilevate di CO2, se comparato ad un cugino PHEV a benzina. L'elettrificazione PHEV rende tutto vantaggioso in termini di omologazione (quindi sulla carta), al punto che quasi nessuno sviluppa ibride vere (eccetto Toyota, Hyundai-Kia, Honda), né altre soluzioni concretamente e globalmente vantaggiose. In questo quadretto, è abbastanza normale che quasi nessuno vada ad elettrificare mezzi diesel, tanto più in questo periodo in cui il gasolio viene demonizzato.
  17. Se vogliamo parlare di risparmio in senso assoluto, conviene prendere un'utilitaria molto usata, di bassa potenza, riparabile a costi accessibili. Perché lo sappiamo tutti che acquistando un'ibrida non è che si vada a risparmiare: sono auto costose e che nessuno regala, potenzialmente sofisticate poi. Certo, si consuma poca benzina in rapporto alle dimensioni, al fatto di essere automatiche e di avere anche discrete prestazioni. Ma non è che con i risparmi sui consumi rientra al volo nelle spese iniziali, quello difficilmente capita... Lo stesso vale in molti casi anche con le diesel. Uno se acquista un'ibrida, nello specifico una Toyota, lo fa perché cerca alcune delle sue peculiarità: cambio automatico (di quelli che non creano problemi), guida rilassata, per evitare problemi di ZTL/blocchi traffico, avere una garanzia estendibile fino ai 10 anni... E magari perché ne apprezza anche l'estetica, visto che nel caso specifico Corolla è piuttosto piacente.
  18. Cambia però la "rampa" nell'incremento di coppia, raggiungi più tardi il picco di potenza massima. Sono motori meno reattivi ai comandi, per controllare meglio le emissioni nei transitori
  19. Per ora pare di no, ma visto che in alcuni luoghi sta diventando già un problema la turnazione, girava voce dell'introduzione di una "tariffa parcheggio" per rendere svantaggiosa l'occupazione della colonnina a ricarica completata. Credo comunque che ogni gestore affronterà il tema a suo modo, ed a seconda delle esigenze locali. Per le altre domande cedo la parola a chi conosce meglio questo mondo. Il punto è che non sappiamo quale sia il reale stato di carica, un po' come sui cellulari: ti scrivono 100%, ma in realtà non è totalmente piena. Sulle Audi ad esempio, pare si siano tenuti un discreto "buffer" di capacità, per rendere meno evidente il degrado nel tempo.
  20. Secondo me questo approccio non è produttivo. Probabilmente la cosa migliore da fare, appurato che l'auto non era più in garanzia, era di andare da un solo meccanico e dirgli: "sai risolvermi questo problema?" Gli lasciavi l'auto e facevi fare tutto a lui finché non risolveva, dicendogli che comunque non eri disposto a cambiare tutti i pezzi dell'auto, a caso... Così gli lasciavi totalmente la responsabilità. Altrimenti uno perde giusto il tempo di farti una stampa diagnosi e darti 2 risposte in croce, portandoti a cambiare cose random, filosofeggiando su ipotetici funzionamenti, o spruzzando "spray magico".
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