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J-Gian

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  1. A partire dalle 23.15 circa, hanno fatto un servizio riguardante l'A350, ma a quel punto non ho seguito granché perché ero al telefono. Ho intravisto il modo in cui fabbricano (stampano?) le ali a strati di materiale composito: impressionante! https://www.theengineer.co.uk/automating-aerospace-manufacturing/
  2. Sì è quella, quadrilatero alto, con asse di sterzo virtuale, doppio braccio superiore e doppio braccio inferiore
  3. Nella prima parte hanno parlato anche della sua progettazione, delle difficoltà nel mettere assieme francesi ed inglesi, ed anche del suo tentato concorrente russo. Si è visto anche il tentativo della Boeing, mai completato per altro.
  4. Su Focus stanno facendo un documentario sul Concorde. A breve inizierà la 2a parte: https://www.mediasetplay.mediaset.it/diretta/focus_cFU
  5. Vedo che più di qualcuno lo ha utilizzato nell'ultimo anno: come mai avete preferito l'elenco cartaceo al web?
  6. Io di solito vado di climatizzatore. Poi ogni tot, quando si forma la pattina di grasso dentro al cristallo, via di straccetto e sgrassatore.
  7. Vero quanto dici, ma nel complesso comunque, nonostante le varie trasformazioni energetiche, il bilancio è più che buono considerando che grazie ai gradi di libertà offerti da questo tipo di sistema ibrido, il termico si trova quasi sempre a lavorare in ottime condizioni di efficienza energetica, cosa che succede molto raramente con un cambio a rapporti prefissati. Al tempo stesso, l'energia accumulata, può venir utilizzate in quelle fasi in cui il termico risulta meno efficiente: magari non la usi subito, ma dopo un po' in una fase più sfavorevole. Aggiungi inoltre, che in media è molto difficile riuscire a fare un percorso (per quanto scorrevole) a carico motore costante, anche quando il cruise è impostato: cambia la pendenza, ci sono spesso intoppi dovuti al traffico, ecc. Ecco che in queste fasi l'ibrido può dire la sua. Non a caso conosco persone che in extraurbano riescono a consumare meno di alcune auto diesel, ed a tener consumi dignitosi anche in autostrada, questo senza particolari attenzioni, solamente seguendo il traffico "da corsia centrale".
  8. Ciao, il più delle volte questa situazione corrisponde con un blocco parziale dell'EGR, che a volte si blocca nella posizione parzialmente aperta, ma non così tanto da far accendere la spia motore. In altri casi c'è qualche problema a livello di turbocompressore o del comando geometria variabile. Per concludere, qualcuno ha avuto problemi con gli iniettori, ma visti i pochi km che hai non ci darei troppo peso per ora. Tienici aggiornati
  9. Creo questo sondaggio per provare a soddisfare una curiosità personale: voi gli elenchi telefonici, quei malloppi da centinaia di pagine zeppi di numeri, li utilizzate ancora? Cercate principalmente persone o aziende? Oppure li utilizzate come elemento strutturale, per ridurre le oscillazioni di qualche mobile?
  10. Ci sono altre benzina, con potenza ed altre caratteristiche paragonabili, che consumano meno in autostrada? Chiedo perché non mi sono ancora informato nel dettaglio
  11. Facciamo ben attenzione a quanto asserisce il competente TCS: Corretto: indipendentemente da quanto riportato dal costruttore di pneumatici, la pressione ideale viene indicata dal costruttore, che conosce distribuzione delle masse e variazioni di assetto del veicolo: è il migliore trade-off tra prestazioni/confort/economia di gestione. Quindi se volessimo essere fiscali, questo sarebbe l'ideale, ma esistono dei margini di manovra, come vedremo poi, a seconda delle situazioni specifiche e nostre priorità. Corretto. In quanti lo fanno? Pochi... Per questo qualche decimo in più al montaggio, od ai controlli, male non fa. D'altronde lo concede sia il costruttore di auto, che quello dei pneumatici. Un pneumatico tanto sgonfio è molto meno sicuro e di uno più gonfio. Ecco uno dei casi in cui è buona norma aumentare la pressione degli pneumatici: compensare gli effetti di un carico e tipo di utilizzo, ovvero le variabili che introduciamo caso per caso. Ecco qui: i costruttori talvolta prevedono una sovrappressione da loro testata ed approvata, allo scopo di ridurre l'attrito volvente degli pneumatici. Non è un valore a caso, lo prevede la casa. Ma se questa fosse la condizione ideale, la casa lo prevederebbe di default. Ovviamente la prima cosa che ne risente è il confort (ma questa è una scelta che non preclude la sicurezza), ma ne guadagna l'ambiente. Contestualizziamo quindi cosa significhi "migliora la tenuta di strada": - l'irrigidimento della spalla che ne consegue, migliora la precisione di guida e la reattività; - la riduzione della sezione di contatto (come riportato anche analiticamente nell'articolo di "thedrivingcompany"), è di aiuto ad evitare fenomeni di acquaplaning, grazie alla maggiore pressione al suolo ed alla ristretta via d'evacuazione che ne consegue. Ma se eccediamo oltre quanto previsto dal costruttore, l'aderenza viene compromessa per diversi motivi, qui riassumo i 3 principali: - la riduzione della superficie di contatto con il suolo, limita l'aderenza sia longitudinale che trasversale; - l'irrigidimento della superficie di contatto, impedisce al pneumatico di copiare al meglio i fondi non perfetti, riducendo ulteriormente la superficie di contatto nelle situazioni in cui il fondo è precario; - l'effetto assorbimento asperità ridotto dall'irrigidimento del pneumatico, non fa lavorare al meglio il sistema sospensivo, che su fondi imperfetti non avrà la medesima capacità di reazione, innescando dei micro rimbalzi che ne compromettono l'aderenza al suolo. Visto che in questo momento le mie capacità analitiche non sono forse all'altezza della spiegazione, ti riporto qualche parere da terze parti: http://www.thedrivingcompany.com/articles.html http://www.vsgomme.it/blog/2016/05/09/pressione-delle-gomme-alta-bassa/ https://www.6sicuro.it/cerchi-e-pneumatici/pressione-gomme https://www.oponeo.it/consigli/tabella-delle-pressioni L'unica formula che c'è, è un'equazione non lineare che evidenzia la proporzionalità tra la velocità del veicolo al quale potrebbe insorgere il fenomeno dell'acquaplaning e la pressione del pneumatico. Ed è quanto ho asserito anch'io in precedenza, per questo è importante non viaggiare sotto-pressione. Ma non dimostra che sia più sicuro circolare, in tutte le condizioni, con pneumatici in sovrappressione. Per quanto riguarda la scelta della polizia - su quei specifici mezzi - di viaggiare ad una pressione maggiore di quella indicata dal costruttore, è una scelta comprensibile e sicuramente dovuta a delle sperimentazioni sul campo, dove si evidenziava come il valore consigliato da Ford, non tenesse conto dell'aggravio di peso dei veicoli con equipaggiamento per le forze dell'ordine. Di fatto, in quelle condizioni di equipaggiamento, i pneumatici risultavano in sotto-pressione, con tutte le conseguenze e pericoli del caso. Ma ciò non avvalora a priori il fatto che circolare con le gomme in sovrappressione rispetto al consigliato dal costruttore, sia un vantaggio a tutto tondo. No: come detto in precedenza, ci sono vantaggi (principalmente minor consumo, reattività ai comandi e ritardo insorgenza aquaplaning) e svantaggi (perdita tenuta laterale e prestazioni in frenata, specie su fondi non perfetti, perdita confort, usura sospensioni e possibile esplosione pneumatici in caso di buche o detriti). Quindi continuo a ribadire, che non rispettare i valori prescritti dal costruttore (ed eventuali tolleranze, a seconda dei carichi, velocità, tipologia gomme, o periodo montaggio), non sia affatto una buona idea, in quanto gli svantaggi che ne conseguono non sono propriamente stupidaggini
  12. Non è una stupidata il fatto che a pressioni molto più alte del previsto, il grip cali in maniera abbastanza sensibile, soprattutto quando l'asfalto non è perfetto o particolarmente viscido. Della cosa si tiene conto anche nelle competizioni, per modificare il comportamento dell'auto, privilegiando motricità ed aderenza sui due assali. Quindi attenzione con il generico "fai da te"con la pressione degli pneumatici: a seconda del modello di auto/pneumatico e molte altre variabili, la pressione può inficiare in modo più o meno sensibile sulla sicurezza, per questo è buona norma attenersi a quanto specificato dal costruttore. Detto questo, è vero anche quanto dici tu, ovvero che dal punto di vista tecnico, lo 0,5 in più non è un problema per la ruota e può aiutare a consumare meno ed a migliorare la precisione di guida, ed in effetti anche i gommisti mediamente gonfiano di più del prescritto i pneumatici, specie considerando la scarsa attenzione che pone nel tempo il cliente su tale parametro. Ma - sarò ridondante - la tenuta (e capacità frenante) inevitabilmente ne risentirà, quantomeno nelle pavimentazioni irregolari o brulle. Tanto da renderla pericolosa? Dipende dal caso... Io consiglio a tutti di non esagerare: a volte il metro di spazio ti salva da un'incidente o dal fossato
  13. Voto Kia per la Garanzia e per l'assistenza/ricambistica. Poi però devi sedertici dentro e capire quale sia più ergonomica per te, ed in generale soddisfi al meglio le tue esigenze. L'ideale sarebbe anche provarle, ma non sempre è possibile.
  14. Nell'ultimo periodo di garanzia, fai fare un check alla batteria: se lo supera, estendi la garanzia per l'anno successivo; se non lo supera, te la devono sostituire perché in garanzia. E via dicendo fino ai 10 anni, pagando l'estensione. Quali potrebbero essere delle scusanti per non sostituirtela? - Non fai la manutenzione che prevedono loro; - trovano segni di manomissione o danneggiamenti dovuti a tentativi di smontaggio, o incidenti; - ne fai un utilizzo palesemente improprio, come lasciare più volte l'auto spenta per tantissimo tempo (mesi), facendo crollare la carica al minimo... Cose abbastanza estreme ed improbabili insomma
  15. Non è assolutamente vera questa cosa, chi te l'ha raccontata? E' esattamente così Per il resto posso consigliarti di prenderla in primis se ti piace come auto, secondo: se ti è piaciuta come guida. E' un po' particolare, tra automatico e tipologia di funzionamento del motore. Tendenzialmente la manutenzione non è molto onerosa, anzi: con Toyota tra l'altro sai con discreta precisione quanto andrai a spendere ad ogni tagliando (salvo imprevisti, usura, ecc.). Tra l'altro l'usura dei freni è veramente minima su quest'auto. Potresti poi avere qualche vantaggio in termini di bollo (che si paga solo sui cavalli del motore a benzina) ed in alcune province per i primi anni non si paga (occorre informarsi). Tendenzialmente poi, vengono viste di buon occhio dalle assicurazioni, in quanto solitamente il guidatore "ibrido" è più diligente e meno propenso a correre. Ultima cosa: in alcune circostanze consuma poco, in altre si avvicina ai consumi di un'auto classica, soprattutto nei percorsi brevi brevi. Quindi più che per i consumi, io nella scelta fare una valutazione a tutto tondo, considerando il prezzo di acquisto non proprio dei più bassi. In alternativa potresti considerare altre utilitarie di misura analoga, dotare di un piccolo moderno motore a benzina: magari ti costa un bel po' meno all'inizio ed i consumi sono comunque piuttosto sostenibili.
  16. Con la stretta sui diesel (che non disdegno, se non per la demonificazione a tappeto), penso sia un traguardo ancora più difficile da raggiungere, se non "ingannando" con escamotage su elettriche e plug-in.
  17. Dovrebbe dipendere anche dalla variazione del carico richiesto, quindi a seconda di pendenza o vento particolarmente influente, clima non clima, che è sì elettrico, ma l'energia se la piglia in qualche modo. Per questo sono curioso di sapere da @Maxwell61, cosa succeda dal punto di vista tecnico in quella specifica situazione.
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