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J-Gian

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  1. Le batterie sono anche sostituibili, certo, visto il grado d'integrazione ci vuole un bel po' di manodopera. Il problema attuale è il prezzo: attualmente è quasi impossibile pensare di cavarsela con meno di 20.000 euro, per il solo acquisto della batteria nuova.
  2. Ho appena realizzato che in USA, da 2 anni a questa parte, vendono anche la Clarity PHEV: https://automobiles.honda.com/clarity-plug-in-hybrid Il sistema di trazione che subentra a batteria scarica (da 17 kWh e 114 km di autonomia elettrica), è sostanzialmente il powertrain ibrido che usa la Jazz Hybrid (quindi 1.5 benzina a 4 cilindri), ma con la parte elettrica più potente (181 CV e 315 Nm), ovvero la stessa di CR-V Hybrid. In pratica un'ibrido serie, con monomarcia termico: Honda - Ibrido i-MMD: intelligent Multi-Mode Drive (Ibrido e:HEV) Insomma, una delle poche PHEV che sulla carta sembra essere pensata con criterio, forse più simile ad una EREV che non ad una classica plug in.
  3. A mio avviso ti hanno suggerito correttamente Secondo me puoi tranquillamente considerarlo un uso non intenso
  4. Conta parecchio anche su quelle, ahimé, fisica è fisica Comunque sia, credo che questi furgoni possano trovare applicazione per le consegne "ultimo miglio", tipiche di alcuni centri storici e zone ZTL. Ben diverso se si pensa di macinare centinaia di km in extraurbano...
  5. Ciao, dipende come fai quella strada: se fai percorsi prevalentemente su strade extraurbane e guidi per alcune decine di km, puoi considerarlo un uso normale. se guidi solo in città, soprattutto facendo pochi km alla volta, l'uso diventa intenso. Ti farà strano, ma la "mancanza di costanza" sollecita molto di più l'auto. Infatti alla fine della loro comunicazione scrivono: Tutte cose che non mi sembrano il tuo caso, no? Ecco, l'unico appunto che mi permetto di muovere è sull'intervallo di sostituzione della cinghia di distribuzione: Peugeot per la tua auto, ha previsto quell'intervallo per tutte le auto prodotte tra fine 2013 ed inizio 2017. Tuttavia, per i modelli prodotti dopo aprile 2017 ha previsto un'ulteriore intervallo: prima sostituzione a 100.000 km / 6 anni, poi, le successive ogni 200.000 / 12 anni... A mio avviso semplicemente una follia, visto che le ultime cinghie a bagno d'olio che ho visto, si erano ridotte così: Ora ciò può dipendere da molteplici motivi, tra cui l'uso di olio non adatto. Le nuove cinghie potrebbero altresì essere realizzate con materiali migliori, quindi non ridursi così (lo scoprirò nel tempo). Tuttavia, a titolo confidenziale, quando supererai i 100.000 km ti consiglio di consultarti con il tuo meccanico di fiducia, magari anche uno lì in zona a PD, per valutare se sia il caso di anticiparle la sostituzione prima dei 175.000 proposti dalla casa. Perché rompere una cinghia di distribuzione sono sempre grossi danni
  6. Kia Niro è una Full-Hybrid, quindi è automatica con cambio a doppia frizione. Puma e Vitara sono Mild-Hybrid, quindi delle "ibride che non possono muoversi in elettrico", detto tra noi, "ibride sulla carta". Ragion per cui possono avere anche il cambio automatico. Se hai qualche dubbio sulle varie tipologie di ibrido, ti consiglio di leggere qui: Quale è sostanzialmente la differenza tra auto mild hybrid, full hybrid e plug-in? Al livello di manutenzione quale delle tre è decisamente la più conveniente?
  7. Falla vedere ad un elettrauto, probabilmente hai una dispersione verso la massa, causata da qualche ossidazione. Se è quello, si risolve facilmente.
  8. Paghi il bollo sulla parte che consuma carburante Poi si potrebbe discuterne quanto vogliamo riguardo a questa tassa, tra l'altro sarà verosimile che anche le elettriche, tempo qualche anno, vengano tassate in qualche maniera
  9. Nel caso delle auto full-hybrid, ovvero quelle che possono muoversi anche di solo motore elettrico (per brevi tratti), la trasmissione fa parte del sistema ibrido. Ciò consente al sistema di adattarsi al meglio alle condizioni di funzionamento, ad esempio passando autonomamente da un tipo di propulsore all'altro. Talvolta la trasmissione fa proprio parte del sistema di "miscelazione" continua della propulsione, consentendo l'azione concomitante dei vari motori (es. Toyota). Oppure, come detto in precedenza, spesso non c'è nemmeno il cambio, ma è un motore elettrico a fare direttamente la trazione (es. Honda e Nissan). Va da sé che operazioni del genere sarebbero impossibili da realizzare con un cambio manuale.
  10. @Wilhem275, potete buttare il Volvo ora che anche questa sarà ipprida
  11. Su una HEV, il bollo (almeno per ora) lo paghi solamente sulla parte termica, ovvero su 115 contro 140 kW (elettrici) disponibili. E di solito, anche le assicurazioni costano meno, pur incrociando quest'ultime diversi parametri. Di solito poi consumano "il giusto" (alcune direi pure "poco"), oltre ad essere sono molto confortevoli e facili da guidare. Ed all'acquisto, un'auto del genere ti costa ben meno di una totalmente elettrica, visto la dimensione della batteria. Oltre a non avere i limiti delle auto a batteria (autonomia, ricarica, ecc).
  12. Sarebbe interessante conoscerne la sotto-percentuale effettiva, tra MHEV, HEV e PHEV.
  13. Sì, direi che ti hanno fatto un lavoro completo e nei tempi/chilometraggi corretti. E nel complesso la spesa complessiva è più che onesta, soprattutto qui in Veneto. E per il fraintendimento cinghia/catena, ho visto più di un venditore sbagliarsi, perché esteticamente il lato destro del motore che contiene le cinghie a bagno d'olio, è fatto alla stessa maniera dei motori con la catena di distribuzione. E detto tra noi, il fatto che abbia una cinghia non è poi male, visto che molte catene (vendute come esterne), spesso dopo un po' iniziano a dare problemi... Ed i costi per la loro sostituzione sono ben maggiori
  14. Ciao, sulla tua auto, a partire da una circolare del 2017, la distribuzione dev'essere fatta ogni 100.000 km o 6 anni. Tuttavia, poiché le cinghie a bagno d'olio stanno presentando più di qualche problema (anche perché spesso non viene usato l'olio adatto, oppure non viene cambiato negli intervalli prescritti), è bene anticiparne un po' la sostituzione. Il controllo gioco valvole non ha un'intervallo preciso stabilità da Peugeot, per la tua auto. Tuttavia, a causa del GPL e del logorio che comporta alle sedi valvole di alcuni motori, sulle vetture prive di recupero automatico del gioco (come la tua), solitamente lo si fa tra gli 80 ed i 100.000 km. Visto che comporta l'apertura del coperchio punterie e la sostituzione della relativa guarnizione, non è una cattiva idea farlo in occasione della sostituzione della distribuzione, visto che anch'essa ha bisogno della rimozione del suddetto coperchio. Come detto dal tuo meccanico però, chi ha esperienza sente delle variazioni di rumorosità provenire delle punterie. In alternativa, se trascuri la cosa, il mezzo inizia a funzionare male, ma non è mai bene arrivare a quel punto, onde evitare ulteriori danni e problemi. E' un lavoro che richiede tempo in effetti e non è uguale su tutte le auto. Ma secondo me la cifra che ti ha detto il meccanico di fiducia non tiene conto del lavoro complessivo che ti hanno fatto. Ed il fraintendimento credo nasca dall'approssimazione con cui ti hanno descritto il preventivo. Leggo infatti: - lavoro = 1 x 55 €... 🤔 Questa immagino sia la manodopera per il tagliando, ma non è specificato. Ed il solo tagliando, spesso richiede 1,5 ore. - registrazione valvole 250 €, quindi circa 4,5 h. Ora, già solo per fare la distribuzione sulla tua auto, ci vogliono almeno 4 orette, quindi immagino abbia fatto un po' di "minestrone" circa la manodopera, conglobandola sotto la voce errata. La cifra complessiva della manodopera (5,5 ore) a mio avviso ci sta quindi, anzi, forse è stato anche più veloce del previsto. Nel complesso, a vedere le cifre, il meccanico è stato anche onesto. Non è che per caso sulla ricevuta siano descritti meglio i lavori?
  15. Io penso anche in futuro, un po' come ora GPL e metano non sono per tutti. "L'accanimento", se così si può chiamare, è questo tentativo di far virare tutti verso l'elettrico, a tutti i costi ed indipendentemente dai contesti d'utilizzo ed esigenze. Ma forse qualcosa sta cambiando, pare che in EU abbiano capito che occorrerà tenere conto di queste 3 cose: https://www.quattroruote.it/news/scenari/premium/2021/01/09/emissioni_se_le_regole_cambiano.html
  16. Perché in quel tipo di utilizzo (carichi stabilizzati con frequenti accensioni/spegnimenti) si è rivelato essere il miglior compromesso in termini di rendimento. Se fai caso, un po' tutte le full-hybrid ricorrono ad aspirati di cilindrata mediamente alta e bassa potenza specifica, magari con qualche ulteriore accorgimento (es. cicli di funzionamento particolari, es. il Miller). EDIT : in questo caso si parla di " powertrain integrated with a category-leading variable compression ratio 157PS petrol engine, power generator" . Il che potrebbe significare una soluzione simile a questa: @j
  17. Il problema della ricarica con l'auto elettrica, è che - se non hai una casa attrezzata - non hai sempre la certezza di avere una presa a disposizione. Per dirne una, qui a Treviso le colonnine a disposizione sono già quasi sempre occupate, soprattutto di sera Ed il tasso di rotazione delle stesse non è lo stesso di una pompa di carburante.
  18. E' dovuto persino atterrare "in lungo"
  19. Ti dirò di più: visto l'entusiasmo dimostrato, stanno accelerando i tempi saltando qualche fase inutile e tiritere burocratiche... Ah, gli enti certificatori hanno dato l'ok preventivo, dopo un accenno generale del progetto via telefono... Alla fine è il solito 737 🥶️
  20. Bloccarsi non si blocca, ma preparati che se perdi la servoassistenza può diventare molto duro da girare, specie se stai andando piano o in manovra. Talvolta, al contrario, trasmette molto di più le asperità della strada.
  21. I russi ci fanno una pippa: la versione che ho proposto io, ha l'anti-stallo geometrico al decollo, causa design della coda: o sale come un B52, oppure resta a terra
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